INTRO
E GENERI
Dei sottogeneri del metal abbiamo iniziato a parlare in occasione
del nostro terzo post dedicato a LE SCIMMIE, duo doom-stoner-sludge
dalla provincia di Chieti (vedi la sezione "generi"
qui)
per poi passare, grazie allo spunto della musica degli OVO, a generi
ancor più cupi, come il Death e il Black Metal (qui)
ma è con il duo di oggi, gli ABOUT ABORTIONS, che andremo ad
approfondire gli abissi di questi sottogeneri, quelli assolutamente
più cupi e "tenebrosi"... Gli AA sono infatti un duo di
musica DSBM, acronimo per Depressive Suicidal Black Metal.
Partendo da spunti già presenti nei Black Sabbath, tutti i generi
più cupi del metal sono nati a partire dalla fine degli anni'80
negli States ma soprattutto nei vari paesi nord europei. Vuoi il
clima freddo e buio per molti mesi dell'anno, il mood dei nordici si
riflette nella loro produzione musicale, nel loro "sentire"
profondo e sofferente, e non è un caso che nonostante l'ottimo
welfare sviluppato da quegli stati, le statistiche rivelino il loro
triste primato di suicidi all'anno...
Prima di analizzare il duo vorrei però scendere nei particolari
del genere musicale da loro proposto, ripercorrendo assieme
l'evoluzione del Black e del Death Metal...
Il Black Metal si può dividere in più fasi: la primissima,
che nulla ha a che vedere con le caratteristiche del BM moderno, si
sviluppa nei primi anni '80 partendo dall'Heavy Metal classico e dai
suoi sottogeneri Speed e Thrash metal. Quindi musica veloce e
tecnicismo, dove il termine "Black" viene applicato più
alle tematiche trattate nei testi (satanismo, anticristianesimo) e
alle atmosfere oscure ricreate sul palco che non alla musica suonata
stessa; band rappresentative del genere sono gli svizzeri Celtic
Frost, gli Hellhammer, Mercyful Fate ma soprattutto i Venom, il cui
secondo album si intitola, guarda caso, "Black Metal"...
Questo genere viene quasi completamente a scomparire con l'avvento,
al finire degli anni '80, del Death Metal, sottogenere
dell'heavy metal nato negli States e poi sviluppatosi nel Nord
Europa, specie nei Paesi Scandinavi. Ispirato anche qui alla velocità
e tecnicismi di band thrash e speed metal, come gli Slayer o i
Kreator, e anche da band della prima fase Black, tipo i Celtic Frost,
inizia però a sviluppare tematiche legate alla morte, al dolore e
alla sofferenza. Anche i suoni pian piano cambiano: chitarra ancora
più distorta, sonorità assolutamente più basse, doppia cassa nella
batteria, cantato Growl (voce gutturale atonica, profonda,
"animalesca" e "demoniaca", dalla tecnica molto
specifica), utilizzo di sonorità alternative grazie all'uso di scale
diminuite, orientali, arabe. I Death, dalla Florida, vengono
considerati i capostipiti del genere. Altre band rappresentative, e
che sviluppano ulteriormente i suoni, sono: Obituary (tempi lenti ed
ossessivi), Morbid Angel (Death Metal più feroce contaminato da
sonorità Grindcore) e ancora, Cannibal Corpse, Deicide, Autopsy,
Carcass... i nomi delle band già anticipando le tematiche care al
genere... Nei Paesi Scandinavi il Death viene molto contaminato dalla
scena Hardcore Punk (Grave, Hypocrisy) sviluppando però, col tempo,
l'aspetto melodico del cantato dando infine i natali al filone
Melodic Death Metal. Da qui si svilupparono ulteriori band,
assolutamente più fruibili grazie alle chitarre e al cantato
melodico, come Dark Tranquillity o In Flames.
Ma torniamo allo sviluppo del Black Metal, quello che
possiamo considerare la fase "moderna" del genere. La band
che ci traghetta da una fase all'altra del sottogenere è sicuramente
quella dei Mayhem che, nati a metà degli anni '80 in Norvegia,
iniziano ad esprimersi ovviamente ispirandosi allo Speed-Thrash Metal
dei Celtic Frost e Venom. A partire dai primi anni '90 ebbero però
una totale svolta stilistica ponendo così le basi per il vero e
proprio BM moderno, una musica nuova e completamente diversa da
quella della "prima ondata BM". I riff di chitarra sono più
violenti e convulsi, suonati con la tecnica del tremolo; pattern di
batteria martellanti e velocissime (stile Death) ma con un uso
ancor più massicicio della doppia cassa; voci non più Growl
ma squillanti in Screaming (urlo tagliente e straziante);
atmosfere tetre e deprimenti; tematiche che vanno dal satanismo alla
misantropia e nichilismo. Questa seconda, nuova ondata di BM nasce
quindi in Norvegia e si sviluppa qui con altri esponenti come i
Satyricon, Immortal, Dimmu Borgir per poi espandersi in tutto il
resto della Scandinavia (Svezia: Dark Funeral; Finlandia: sviluppo di
brani più corti e tecnici) e dell'Europa (in Francia si impone il
filone della "Les Légions Noires": Mütiilation,
Mortifera, con tempi e atmosfere più dilatate; in Gran Bretagna sono
famosi i Cradle of Filth; c'è poi tutto un proliferare di band
dall'Est Europa: Polonia, Ucraina. Ottimi esponenti anche in Italia).
Negli Stati Uniti invece il genere non avà mai molto seguito
continuando i fan a prediligere band Thrash o Death Metal. Non
mancano comunque nomi illustri come i Black Funeral e i Leviathan o i
canadesi Dark Forest.
Essendo il genere velocissimo, gli strumentisti sono costretti a
ridurre all'osso la loro tecnica, critica spesso mossa dai detrattori
del genere. Essendoci comunque validissimi strumentisti all'interno
di quelle band, col tempo si sviluppa anche nel BM l'aspetto tecnico,
abbattendo il pregiudizio che i musicisti di generi estremi siano
tecnicamente limitati e votati unicamente a velocità e dinamiche
esagerate di suono.
All'interno del Black Metal sono avvenute, col tempo, miriadi di
contaminazioni, arricchendo il genere di numerose sfumature sia
sonore che di contenuto dei testi. Assistiamo così alla nascita del
Black Metal Nazionalsocialista (NSBM), Black Metal Anarco-Comunista
(RABM) e Black Metal Cristiano (quasi un paradosso! Denominato
infatto anche Unblack Metal ) -a seconda dell'aspetto politico
contemplato- come di generi che prediligono gli aspetti più
prettamente psicologici per i loro testi. E' il caso del Depressive
Black Metal, il sottogenere più cupo del BM (per quanto riguarda
cantato e tematiche, non necessariamente per le musiche). Denominato
anche Black Doom Metal, Suicidal Black Metal, o semplicemente
Depressive Metal, si distingue dal genere-madre sia per i testi che
per la musica. Come si evince dal nome, le tematiche non sono più
esoteriche ma legate al mondo della psiche: si sviluppano argomenti
come la depressione e il suicidio oppure si sondano sentimenti come
la desolazione, la tristezza, l'isolazionismo e la malattia, la
disperazione e il non-senso di ogni cosa, in una visione
assolutamente pessimistica della vita. Queste tematiche struggenti,
profonde e molto sentite, vengono sì accompagnate dalle sonorità
tipiche del BM (sebbene in versione più estrema e tagliente) ma
contaminate da suoni ripetitivi, lenti e dilatati tipici invece del
Doom Metal o con interventi di musica Ambient. La voce in Scream
viene mantenuta ma esasperata e snaturata fino quasi a divenire uno
strumento distorto tra gli altri suoni distorti delle band. Se da una
parte assistiamo a una ricchezza, eleganza e teatralità musicale
completamente mancanti nel Black classico, dall'altra portiamo agli
estremi un'atmosfera oppressiva e claustrofobica, totalmente
destabilizzante. Sebbene le origini del genere siano un po' nebulose,
si può comunque asserire che esso sia nato in terra norvegese e nei
primi anni '90, come evoluzione della filosofia Black Metal. Per
certi versi anche la scena Black francese ("Les Légions
Noires"), con i suoi suoni dilatati e melanconici, si avvicina
al filone Depressive. Anche in questo sottogenere particolare, di
difficile ascolto e comprensione, esistono notevoli differenziazioni,
a seconda del periodo e della zona di origine.
Tra le band più rappresentative ricordiamo gli statunitensi
Leviathan (un misto tra riff aggressivi e taglienti tipici del Black
ma alternati a giri di chitarra più opprimenti ed oscuri), i
norvegesi Forgotten Woods, gli svedesi Hypothermia e Shining, e i
francesi della "Les Légions Noires" Celestia, Mortifera e
Nocturnal Depression. Il genere è ulteriormente in fase di sviluppo,
soprattutto in Europa, dove assistiamo a riff di chitarra sempre più
vicini al Doom e alla Shoegaze (Blackgaze), a suoni che vengono
valorizzati da ottime registrazioni e all'introduzione di nuovi
strumenti come il pianoforte o le chitarre acustiche (vedi i già
citati Nocturnal Depression o gli ultimi lavori degli Shining).
In ultima analisi i brani DSBM sono musicalmente soavi, evocativi,
d'atmosfera e di grande respiro, eleganti e raffinati, ovviamente in
tonalità minori ma assolutamente fruibili; sono esclusivamente il
cantato straziante e struggente e la tematica dei testi a renderli di
nicchia e non comprensibili ai più!
Altra caratteristica del genere sono l'abbigliamento prettamente
Dark-Metal dei componenti delle band e l'abitudine a truccarsi con
motivi legati al tema della morte. Si tratta del cosiddetto "Corpse
Paint", ossia uno specifico trucco per il volto che fa sembrare
le persone dei veri e propri Cadaveri Viventi... Tutto questo ha un
origine ben precisa, ispirandosi ai racconti della Mitologia Norrena
(detta anche, più semplicemente, Mitologia Nordica o Scandinava) e
nello specifico del Mito dell'Oskorei, la famosa "Cavalcata dei
Morti". La leggenda vuole che nelle 13 Notti Sacre di Yule (12 + il Solstizio d'Inverno) i morti tornino davvero in vita, cantando e
suonando le loro Ballate e Danze Macabre. I Blacksters (seguaci del
Black Metal) si sipirano così a questi morti per quanto riguarda il
trucco in viso e alle loro musiche oscure e strazianti per la base
dei loro brani.
Fatta ora la presentazione dell'atmosfera che contraddistingue
questi generi, passiamo alla descrizione della band degli About
Abortions, duo chitarra e batteria che del Depressive Suicidal Black
Metal ha fatto il suo portabandiera.
BIOGRAFIA
Gli ABOUT ABORTIONS, con sede a Ferrara, sono due polistrumentisti
di origine straniera. Il chitarrista Solitudo Cyfer è nato a Bled,
in Slovenia, mentre l'amico di lunga data, il batterista Thirteen
Forever, arriva niente meno che dall'Australia. Conosciutisi in
giovane età qui in Italia, iniziano fin da subito a suonare assieme
(2005); entrambi segnati da malattie particolari, trovano rifugio e
condivisione di sentimenti nei generi più cupi ed estremi del Metal.
Per via della visione particolare ed intimistica del Depressive
Metal, molti suoi esponenti sono artisti singoli, così, similmente,
i nostri due non trovano anime affini per completare l'organico di
una band duratura nel tempo (anche a causa di un brutto incidente
d'auto del batterista che lo ha reso invalido e non in grado di
reggere un'intera performance live) così a fine 2012 Cyfer e
Thirteen optano definitivamente per la versione duo, denominata
Two-Men Band.
Il loro primo Demo autoprodotto, "Those Who Want To Kill Me?",
è realizzato con il solo ausilio della chitarra e batteria, come da
versione più purista di power duo, ma col tempo, per avvicinarsi
maggiormente alle sonorità tipiche del genere, imparano a suonare
nuovi strumenti, come il basso e il pianoforte. Con questa diversa
visione di duo realizzano il loro nuovissimo album "Substance Of
My Psychosis". Interessante l'uso della voce dei nostri due
(entrambi prime voci), che la stanno sviluppando in maniera
personale, seppur restando di base l'espressione di disagio e
sofferenza tipica del genere.
A causa delle malattie debilitanti che purtroppo accompagnano i
due, Solitudo e Thirteen si concentrano sulla registrazione delle
proprie canzoni e sulla realizzazione dei rispettivi video.
Intervistati da Matteo "Sadik" Antonelli (nostro
mediapartner per le recensioni, vedi qui
la presentazione)
per la propria e-magazine Sadik Underground Review, rimandiamo alla
sua piacevole ed interessante INTERVISTA che ci farà conoscere meglio le persone dietro ai personaggi
degli About Abortions, e la loro particolare concezione di musica.
Sempre a firma Sadik, le due recensioni degli album...
"Litany of Death", dal primo Demo:
"Nothing is Nothingness" dal nuovo album:
Presenti nella compilation “Best Of” di ottobre 2013 della Sadikwebzine
VIDEO CONSIGLIATI (Ringraziamo 13 & Cyf per la stesura di questa lista-video, selezionata tra i capostipiti del genere e alcuni ispiratori degli About Abortions)
Through the Pain “Dwell in
Agony” http://www.youtube.com/watch?v=9ndyYTnbxAU
DISCOGRAFIA
THOSE
WHO WANT TO KILL ME ?
Demo autoprodotto, 2013
Demo autoprodotto, 2013
1.For
Kill Yourself (11:37) 2.
Litany of Death (3:44)
3.Chant Funèbre (3:31)
Qui la recensione a firma Sadik:
SUBSTANCE
OF MY PSYCHOSIS autoprodotto, 2014
1.Amputation
Of Torment (5:37)
2.No More Cerebral Activity (5:50)
3.Nothing In Nothingness (6:38)
4.Dissolve In The Wind (8:50)
5.Last Breath Of Sorrow (9:51)
6.White Death Into The Sleep (8:49)
Qui lo ascolti:
Qui la recensione a firma Sadik: