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INTRO
L'anno nuovo è arrivato e noi siamo qui, presenti come sempre.
Pronti a seguire l'evolversi del mondo dei duo elettrici
chitarra-batteria? Sì perchè questo 2018 non lo iniziamo con la
presentazione di una nuova band, bensì con il proseguio
dell'avventura a due dei NADSAT, duo romagnolo che avevamo già
analizzato un anno e mezzo fa (
qui),
all'uscita del loro primo Ep. Il tempo è passato, loro si sono
evoluti nelle sonorità proposte e ci presentano ora il full lenght
di debutto,
Crudo.
Una band interessante quella dei Nadsat, che ha saputo crescere,
integrarsi alla perfezione con la ricca scena musicale della propria
regione ma anche distinguersi nel panorama nazionale, affiancandosi
infine a nomi di spicco della scena math-core italiana. Un percorso
che hanno espressamente sviluppato all'interno del mondo dei duo e
che, in quanto tale, merita una doppia attenzione da parte di noi
Edp.
Andiamo quindi ad approfondire tutte le novità dei Nadsat con un
aggiornamento, una breve analisi delle etichette che appoggiano la
loro musica, l'intervista con i fondatori ed infine la recensione
alla loro prima prova sulla lunga distanza,
Crudo, ad opera
del nostro recensore Danilo 'Damage' Peccerella (
qui).
AGGIORNAMENTO
Era
metà Luglio del 2016 quando abbiamo presentato i NADSAT, duo fondato
l'anno precedente dai giovani romagnoli Michele Malaguti e Alberto
Balboni (
qui l'articolo di
presentazione). Per l'occasione abbiamo analizzato il loro Ep
d'esordio, un 5-pezzi di math-rock/noise imperniato sul concept dello
sci-fi,
Terminus Ep, che li associava ad altri power duo
ispirati al mondo della fantascienza, come i Lombardi GRAFTAGE (
qui il nostro articolo) e HIBAGON (con quest'ultimi le sonorità sono
ancora fortemente associabili). In realtà Michele e Alberto stavano
già creando i pezzi che da lì a qualche mese sarebbero sfociati nel
loro primo vero full lenght, e il loro sound stava già cambiando...
La
formula di base restava sempre un math-rock secco e spigoloso,
alternato a momenti noise e a soluzioni jazz-core, ma le parvenze
melodiche dell'Ep d'esordio, evocatrici di profondità siderali,
erano destinate a scomparire. Non per niente il nuovo album viene
intitolato Crudo: come la musica che i due trasmettono, in
tutta la sua dissonanza, tempi dispari e rumore, e senza concetti da
sviluppare (al contrario di Terminus Ep). Un disco
semplificato, per certi versi, ridotto all'osso, ma non per questo
facile da seguire: il suo ascolto non è mai armonioso, mai
distensivo o scontato, eppure vi inchioderà alle casse, in attesa di
una performance live dove i due si esprimono al meglio.
I
Nadsat nascono in Emilia Romagna, regione così ricca di power duo da
aver noi dell'Edp dedicatole una bella e nutrita compilation, la
EmilyDuo Compilation (
qui). La
band aveva quindi dei begli esempi in regione a cui ispirarsi, in
particolar modo i CANI DEI PORTICI (
qui
il nostro articolo di presentazione), duo sopraffine che del
post-core ha fatto la sua bandiera e che si è distinto a livello
nazionale e non solo -sono per esempio appena rientrati da un tour in
Francia. Ora che i Nadsat si sono fatti un nome, condividono spesso
il palco coi Cani, e spesso anche i viaggi verso live oltre regione.
Del resto, che Michele e Alberto si siano ispirati a loro come agli
Zu o agli Zeus!, non è un segreto, ma materiale da comunicato
stampa.
Grazie
al genere comune, i Nadsat non potevano poi non far riferimento anche
ai GUERRRA!, duo da Terni di grande maestria, che riesce a fare del
math (soprattutto in fase live) persino un genere musicale
coinvolgente! (
Qui il nostro articolo di
presentazione). Già per il
Teminus Ep avevano scelto la
Kaspar House come casa di distribuzione, la stessa etichetta che
aveva dato alla luce l'anno prima l'album
Soprusi dei due
Umbri, etichetta salentina a sua volta fondata da Ferdinando Farro,
il chitarrista del duo afro-punk ormai sciolto, MAYBE I'M. Il mondo
dei duo fa cerchio e si rafforza, vedendo attualmente Nadsat e
GueRRRa! battagliare spesso sugli stessi palchi.
Come
si diceva, i Nadsat sono un duo chitarra-batteria convinto e che
della collaborazione all'interno della categoria ne fanno uno stile e
un marchio identificativo. Numerosi infatti sono gli esponenti di
questa line-up ad aver contribuito ai loro album: Claudio Adamo, il
chitarrista dei Cani dei Portici, ha masterizzato entrambi i lavori
in studio del duo, e con che gran maestria! Il primo Ep si
distingueva infatti parecchio per la qualità del suono, del resto
Adamo è un fonico professionista presso lo storico Fonoprint, ossia
il più grande studio di registrazione italiano, noto per seguire
live tutti i concerti dei big nazionali (Vasco Rossi, Ligabue ecc.).
Entrambe le copertine sono poi state curate da Inserire Floppino,
ossia Marco Migani, il funambolico batterista dei SAN LEO (
qui
il nostro articolo), strepitoso duo corregionale di SlowCore.
Anche
la Promozione e l'Ufficio Stampa sono stati lasciati in mano al mondo
dei duo, basti pensare che Dischi Bervisti è una realtà parallela
ai BOLOGNA VIOLENTA (
qui il nostro
articolo), duo sludge di Treviso, nella figura di Nunzia Tamburrano.
I
Nadsat passano infine da un primo Ep co-prodotto dalla Kaspar House
all'album d'esordio seguito da ben sette etichette discografiche
indipendenti, tutte che ruotano, in una maniera o nell'altra, attorno
alla realtà dei power duo. Ad aprire la strada la mitica Toten
Schwan (
CANI DEI PORTICI, HATE&MERDA, MARLON
BRANDO, SHE SAID DESTROY, SDANG!) e a seguire le etichette che già
supportarono Due dei
Cani dei Portici: È un Brutto Posto Dove Vivere, Koe Low
Profile Distro (gestita dal batterista dei Cani dei Portici, Demetrio Sposato), Oh Dear!
Records, Vollmer Records, oltre che Upupa Produzioni, con in catalogo
l'ultimo lavoro in studio dei giovanissimi e talentuosi corregionali
MOOD. Non perdetevi quindi l'approfondimento di queste realtà
discografiche indipendenti nazionali (in calce all'articolo, dopo la
discografia della band), mentre noi proseguiamo con l'intervista
d'aggiornamento a Michele Malaguti e Alberto Balboni, che hanno
risposto in concerto alle nostre domande, rimandando infine a un
articolo specifico (
qui) per
l'approfondimento di
Crudo con la recensione di Danilo
'Damage' Peccerella. Buona lettura e buon ascolto con le mitragliate
dei NADSAT!
Link video
INTERVISTA
1.
Ben ritrovati Michele e Alberto, vedo che state procedendo alla
grande nel vostro percorso musicale! Vi siete presentati fin
dall'inizio come una band sostanzialmente math-rock, ma le
spigolosità tipiche del genere erano al tempo un po' smussate, o
almeno alternate a momenti di blanda melodia: cosa vi ha fatto
propendere per una virata prettamente math, in tutta la sua crudezza,
appunto?
Ciao
Giusy e grazie di questa intervista. Per quanto riguarda la tua
domanda: più che una virata verso il math siamo arrivati ad un
compromesso fra la violenza noisecore e le metriche math, se così si
può dire. Crudo è un disco molto grezzo per certi aspetti,
molto viscerale. Volevamo dare un'impronta primordiale al suono,
incastrandolo con i tempi dispari tipici del math e non solo. C'è
stata una grande influenza di quella strana cosa chiamata jazzcore in
questo album, sia per la ricerca della dissonanza sia per il mood
totalmente libero di alcuni pezzi.
2.
I vostri corregionali Cani dei Portici sono sempre stati per voi non
solo un punto di riferimento stilistico ma anche dei veri e propri
amici, se non mentori. Ci volete parlare del rapporto di lavoro e
amicizia che intercorre tra voi?
Con
Claudio e Demetrio c'è un'amicizia fraterna, nata incontrandoci in
un festival dove abbiamo suonato assieme (era forse il nostro secondo
concerto e improvvisammo quasi tutto il live). Sono di certo i
muscisti della scena underground con i quali c'è più legame, un
legame che va ben oltre la musica. Cerchiamo di trovarci il più
spesso possibile, anche solo per dire cazzate tutti insieme e
divertirci. Claudio ha inoltre masterizzato il nostro disco e
Demetrio ci ha aiutato con la sua piccola distro, ci hanno sempre
sostenuto nel nostro percorso musicale e questo ci fa davvero
piacere. La nostra stima verso di loro come musicisti è altissima e
il fatto che credano nel nostro progetto è un'iniezione di autostima
fondamentale, a prescindere dal lato umano e dall'amicizia che ci
lega.
3.
Altro power duo chitarra-batteria math rock nazionale, di un certo
spessore, sono gli umbri GueRRRa!. Anche con loro si è instaurato un
rapporto di amicizia e collaborazione e spesso condividete i palchi
assieme: cosa ci potete raccontare di questa band?
Giulio
e Marco sono due persone fantastiche, li abbiamo conosciuti a
Fabriano in un locale dove abbiamo suonato assieme e da lì siamo
rimasti in contatto per poi diventare amici. Adoriamo l'Umbria e
cerchiamo di suonarci il più spesso possibile, così come abbiamo
suonato spesso con i GueRRRa. Dal vivo sono davvero ipnotici e
Soprusi è un disco che amiamo molto, sia per il concept che
sta dietro ai pezzi sia per l'aspetto prettamente musicale e
sperimentale. Questo loro approccio libero e anarchico alla musica ha
di certo influenzato il nosto disco e il nostro modo di comporre.
4.
Tra collaboratori vari (masterizzazione e grafica), etichette e
promozione, vi siete affidati a professionisti del mondo dei duo: si
tratta di una scelta casuale o esplicitamente voluta?
Non
è una scelta voluta, ci siamo semplicemente affidati a persone
competenti e delle quali abbiamo stima. Il fatto che Claudio
(mastering) e Marco (grafiche) suonino in un duo è casuale, una
bella casualità diciamo. Di sicuro questo ha aiutato noi e loro
nelle rispettive collaborazioni, essendo loro ben consci delle
dinamiche di una formazione così minimale e del senso profondo del
nostro progetto.
5.
Ci raccontate come avete intitolato i brani di Crudo?
Non è sempre facile dare dei titoli a brani strumentali, se non nel
caso di un concept, come nel vostro precedente Terminus
Ep. Qui usate nomi strani e lingue
antiche... quale il loro significato?
I
titoli dei brani di Crudo sono stati scelti principalmente
seguendo delle suggestioni, delle immagini che ci sono venute in
mente all'ascolto delle nuove composizioni. Ad esempio "Droid"
per il suo incedere sequenziale e matematico, "Mesozoic"
per la cadenza violenta e massiccia (il Mesozoico è l'era di dominio
dei dinosauri sulla Terra), "Novus" molto semplicemente
perhè è stato fra i primi pezzi composti e segnava un nuovo corso.
Non c'è una regola, un titolo potrebbe anche essere deciso per il
solo fatto che quella parola o frase suona bene, dipende.
6.
La dimensione live è per voi molto importante; avete alle spalle
numerosissimi concerti: quale ricordate con maggior soddisfazione?
All'estero avete ancora mai suonato?
E'
difficile scegliere il nostro live preferito. Di certo ricordiamo con
piacere il release party di Crudo al Freakout e il Krakatoa
Festival al TPO. E no, non abbiamo ancora suonato all'estero ma è
nelle nostre priorità.
7.
L'Emilia Romagna è un nodo cruciale della musica indipendente
nazionale. Tantissime belle band oltre che molti power duo, ottimi
organizzatori, bei locali e rinomati festival: come la vedete e
vivete questa realtà voi, dall'interno?
L'Emilia
Romagna è una specie di isola felice per la musica in questo paese.
Siamo fortunati a vivere tutto questo in prima persona, ce ne
rendiamo conto ogni giorno e soprattutto quando andiamo in giro a
suonare. Ciò non vuol dire che tutto sia idilliaco, ma di certo
l'ambiente è più vivo e stimolante di tanti altri posti, vuoi per
la rete di musicisti che bene o male si conoscono tutti e frequentano
gli stessi posti, vuoi per il flusso continuo di persone che vengono
ad esempio a Bologna e dintorni per poi rimanere ed arricchire la
scena musicale regionale.
8.
Quali i prossimi passi dei Nadsat? Quante bordate dobbiamo ancora
aspettarci da questo duo?
I
prossimi passi sono quelli logici da fare: suonare il più possibile,
andare all'estero e scrivere nuovo materiale per il prossimo disco
cercando di far crescere questa nostra creatura chiamata Nadsat.
Grazie
infinite per questo incontro, Michele e Alberto. Sento che avremo
molte altre occasioni per incontrarci, qui su Edp! Buon proseguimento
nella vostra carriera, quindi.
Ringraziamo
anche noi e saluti a tutti i lettori di questo blog.
DISCOGRAFIA
CRUDO
2017, Toten Schwan, Upupa Produzioni, Vollmer Industries, E' un
brutto posto dove vivere, Koe Records, Oh! Dear Records (Mathrock,
Noise, Strumentale, Sperimentale)
1.Mesozoic 2.Atp 3.Novus 4.Carcharodon 5.Umhlaba 6.Sivik 7.Droid
8.Dolomite
TERMINUS
EP 2016, Kaspar House (Sci-fi, Mathrock, Noise, Strumentale,
Sperimentale)
1.Kepler-452B
2.Landing 3.Ares3 4.R.Romina 5.Eta Carinae
Link
ad altre recensioni
LABELS
Della
Toten Schwan abbiamo già avuto modo di parlare in occasione
dell'articolo
dedicato ai CANI DEI PORTICI e successivamente in quello incentrato
sul secondo album dei Bresciani SDANG! (qui).
Quest'etichetta indipendente è infatti molto attiva oltre a
concedere ampio spazio ai power duo nazionali.
La
TSR è innanzitutto un'associazione culturale no-profit che tra le
altre attività è anche etichetta discografica. Nata a La Spezia nel
2011 da un collettivo di musicisti, porta avanti la filosofia della
controcultura. Controcultura come necessità per la sopravvivenza
etica, collettivo come mondo ideale dove si collabora e ci si
aiuta.Tra le sue pubblicazioni troviamo 5 interessanti compilation
freedownload (e in stampa a tiratura limitata di 50pz) e gli ultimi
album di alcuni power duo: oltre agli HATE&MERDA e ai due nomi
già menzionati, nel loro catalogo troviamo anche il
duo chitarra-batteria da Pistoia MARLON BRANDO nonché lo storico duo
all female basso-batteria SHE SAID DESTROY. Si sono aggiunti di
recente i NADSAT con il loro full lenght Crudo.
E'
un brutto posto dove vivere
Casa
discografica e di distribuzione, la EUBPDV è stata fondata a Padova
nel 2014 da Fabio Zanaga. Si tratta di una realtà incentrata sulla
sottocultura Underground che non si dedica soltanto alla musica ma
spazia anche tra le altre forme d'arte. E' un progetto indipendente,
autoprodotto e no profit portato avanti con passione dall'unico
fondatore, noto anche come DjFlass. Co-conduttore della
web radio e omonima tapelabel Scaglie di Rumore (etichetta incentrata
nella produzione e distribuzione di musica punkhardcore) fonda
questa label nell'ottica di scoprire e proporre realtà sempre legate
alla scena underground ma non trattate dalla già citata label.
EUBPDV
non fa distinzioni di generi, propone ciò che gli piace e in due
anni può contare una dozzina di uscite con gruppi da tutto lo
Stivale con diversi suoni e diverse proposte. Nel nostro caso
ricordiamo Due dei
CANI DEI PORTICI e Crudo,
il primo full lenght dei NADSAT.
Esiste anche un blog dove vengono pubblicate interviste alle band ed
ad altri artisti locali, articoli su festival, eventi ed altro
ancora.
Non si tratta di una Booking Agency ma ogni tanto vengono organizzati
concerti per far festa con gli amici.
L'evoluzione
per il futuro è quella di produrre anche libri, riviste o fanzine
mentre finora è stato stampato soltanto Ragazzo in Vendita,
fumetto post/porno realizzato da Punx666 & Delicatessen.
Si
tratta della casa discografica e di distribuzione nata a Bologna nel
2014 dallo stesso batterista dei Cani dei Portici, Demetrio Sposato.
Una piccolissima realtà nata per supportare alcune band
dell'underground locale. Portata avanti con la filosofia DIY non ha
scopi di lucro ed è supportata soltanto dalla passione per la musica
del fondatore stesso. Tra i duo del suo catalogo troviamo i lavori
dei CANI DEI PORTICI stessi e dei corregionali NADSAT
www.facebook.com/koerecords
Oh!
Dear Records e' una piccolissima etichetta musicale indipendente in
ponte fra la Scozia (Glasgow) e la Sardegna (Sassari). L'etichetta
nasce a dicembre 2015 con l'intenzione di supportare e promuovere la
realtà locale sassarese. Tea, la fondatrice, ha avuto modo di
studiare a Bologna e da qui ha affinato uno sguardo attento per le
diverse realtà nazionali e internazionali. Sceglie le band con cui
collaborare sia seguendo il proprio istinto sia sopratutto per
l'approccio stesso all'idea di musica. Come molte altre etichette
Oh!Dear Records è completamente casalinga e DIY.
Tra
le uscite prediligono la cassetta e diversi progetti di riciclaggio,
tra cui il fatto stesso di riversare a mano la musica nelle cassette
per contenere sprechi e soldi. Tra le varie iniziative l' Oh!Dear
Summer Fest e l'Oh!Dear Summer Compilation sono volti a finanziare il
progetto di riforestazione dell'area retrodunale di Porto Ferro (tra
le piu belle spiagge del nord Sardegna) e sensibilizzare la questione
ambientale. Prossimamente avranno il piacere di collaborare con i
Maledetta Dopamina, band anomala caratterizzata dalla line-up basso+
due batterie, mentre in catalogo troviamo Due dei CANI DEI
PORTICI e Crudo dei NADSAT.
Upupa
Produzioni www.facebook.com/upupaproduzioni/ Etichetta
nata a Finale Emilia nel 2009 dalle menti di Giorgio e Paolo. In
catalogo hanno l'ultimo lavoro discografico dei giovanissimi ma
oltremodo talentuosi MOOD.
www.upupaproduzioni.com
Etichetta
musicale indipendente nata a Cuneo nel 2013 e basata sulla filosofia
del Do It Yourself, viene fondata da Alberto Cornero (musicista
indipendente) e Francesco Groppo (tecnico del suono), personaggi
attivi nella scena musicale locale da quasi 15 anni. I due decidono
dapprincipio di offrire supporto alla rigogliosa scena musicale della
zona per poi allargarsi alle band del resto d'Italia e di recente
anche a proposte dall'estero.
Prerogativa
principale è quella di non porsi limiti di genere ma di supportare e
produrre i progetti che più piacciono, offrendo loro servizi che
spaziano dalle riprese effettuate con lo studio mobile professionale
WhereverRecording, alla preparazione di grafiche, alla gestione dei
rapporti con pressing plants, etc.
Spaziano quindi dal Pop al PowerViolence, passando per
PostRock, Noise, DoomJazz e PostHardcore. Nell'ottica del DIY amano
anche, quando possibile, instaurare e mantenere contatti diretti con
le band che supportano e che sono prima di tutto costituite da
persone con le quali è bello scambiare opinioni per crescere e
maturare.
Le
Vollmer Industries sono i distributori della zona per
Due dei
CANI DEI PORTICI mentre nel loro roster sono presenti anche i PASTEL,
power duo che però di recente è passato al trio e i NADSAT con il
full lenght
Crudo.
www.facebook.com/VOLLMERindustries
Articolo
e intervista ad opera di Giusy Elle