giovedì 27 febbraio 2014

21. RECENSIONE 2: N°7 by Melampus

   Il 24 febbraio 2014 è uscito ufficialmente il secondo album dei Melampus, "N°7". A distanza di solo un anno dal loro primo, omonimo lavoro, ecco un altro 9 tracce di dark wave ed alt-rock sognante e raffinata. Lo stile etereo e delicato che contraddistingue la band è qui riproposto in maniera inconfondibile, con un'ulteriore attenzione per l'aspetto melodico dei brani: ne nasce un'opera ottimamente fruibile fin dal primo ascolto.
   Registrato  nel corso del 2013 negli studi del Locomotiv Club di Bologna da Lorenzo "Loz" Ori (sound engineer dai A Toys Orchestra/Massimo Volume) e Giovanni Garoia, è impreziosito da ospiti d'eccezione quali Enzo Moretto ed Ilaria d'Angelis (A Toys Orchestra). Prodotto da Locomotiv Rec in collaborazione con la Riff Records di Bolzano, viene distribuito da Audioglobe.
   Consigliato a chi ama, con la musica, innanzitutto sognare...

"Warehouse", primo estratto dell'album, è su youtube in versione audio
"7 Stones" è il primo video dell'album. Ad opera di Angelantonio Pariano
Qui la lista, in continuo aggiornamento, delle date del tour promozionale


   Per l'occasione dell'uscita di "N°7", abbiamo organizzato un'intervista con il duo Melampus, Francesca Pizzo e Angelo Casarubbia, corredata da una retrospettiva sull'intera band e sulle attività artistiche parallele dei due (qui)
   I Melampus sono presenti con il brano "The Path", dal loro precedente album "Melampus", nella nostra compilation EDP Vol.1 (qui il freedownload). 
   A seguire la nostra recensione ad opera di Morke dello staff SADIK UNDERGROUND REVIEW (qui la collaborazione con l'EDP)

N°7 2014, Locomotiv Records/Riff Records, distribuito da Audioglobe

1.Warehouse  2.7 Stones  3.While we float  4.Hungry People  5.Rob  6.Guardians  7.GAD  8.The Gun  9.Waltz for Nina




RECENSIONE by Mørke, che trovi anche su Sadik Underground Review (qui)
"N°7", Melampus Febbr.2014, Locomotiv Recs/Riff Records

   Frutto di una sintesi di Slowcore e Indie, "N°7" traduce e ingloba ogni possibile elemento dei più disparati generi, passando dagli Air a Morricone, in un calderone di Darkwave iconoclasta e post-moderno. Nulla è lasciato al caso e le melodie, seppur semplici, risultano orecchiabili e ben ponderate, come un espresso che dopo quattro minuti (durata media delle tracce) lascia in bocca un sapore di novità e creatività. In poche parole una soundtrack che affonda le sue radici nell'Ethereal Wave, si dirama nel Noir e sfocia nel Minimalismo. Unica pecca, forse, la ripetitività: ma qui credo siano da rimproverare più le nostre orecchie mal allenate, che la produzione artistica del gruppo.

VOTO 7.5/10

- Mørke-













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