venerdì 27 marzo 2015

59. RECENSIONE13: All Impossible Worlds by Hysm?Duo






   Eccoci alla presentazione di "All Impossible Worlds", uno splendido album in versione vinile di musica sperimentale/improvvisativa, nei generi AvantRock e RIO, ad opera del duo tarantino HYSM?Duo. Stefano Spataro (poi bassita nel duo ADA-NUKI) e Jacopo Fiore (già batterista del duo AvantRock DARDO CHALET) sono amici di lunga data e fondano questo progetto a due, originariamente portato avanti a distanza, nel 2006. Da allora le registrazioni in studio si sono succedute ad un ritmo costante portando le loro pubblicazioni al numero di sei album più una registrazione live e un paio di singoli, molte delle quali pubblicate con la propria etichetta indipendente Hysm?. Interessante la proposta del loro catalogo nel quale troviamo artisti alternativi, specie nell'ambito del noise, dello sperimentale o dell'improvvisazione radicale e duo vari. Da sottolineare anche l'attenzione dei due per le collaborazioni, tanto come band (da ricordare una parentesi in trio col chitarrista Alberto Piccinni e interventi di artisti vari nei loro album), che come etichetta (quest'ultimo lavoro esce addirittura sotto l'opera congiunta di ben dieci etichette dell'underground italiano!).
   "All Impossible World" esce nel Novembre 2014 come centesima pubblicazione del catalogo Hysm? (la casa discografica indipendente da loro stessi fondata nel 2008), e si distingue subito dal resto della produzione dei due per la proposta più "easy" dei brani composti. Ma non lasciamoci traviare dall'aggettivo scelto! Infatti il tutto è proporzionale al genere proposto dagli Hysm?Duo stessi. La band inizia la sua carriera da basi esplicitamente d'improvvisazione radicale arricchendo il tutto con uno stile personale sempre nell'ottica della sperimentazione. Quella dei due tarantini è una proposta musicale audace, quindi, assolutamente di nicchia, ma che rivela una cultura musicale non indifferente e una passione per tutto ciò che è diverso, estroso, alternativo. In questo ultimo album invece prestano maggiore attenzione alla struttura dei brani e all'uso della melodia, che, sapientemente dosati in una cornice pur sempre sperimentale, rendono l'opera più fruibile ed apprezzabile anche da un pubblico meno estremo.
   I sei brani si sviluppano in un crescendo di fascino e bellezza e un paio di questi sono impreziositi dagli interventi free jazz dei saxofonisti Andrea Caprara e Francesco Li Puma. Un album assolutamente da non perdere, per gli amanti del genere, che potete ascoltare integralmente su bandcamp; qui di seguito i link a un paio di brani mentre a seguire proponiamo la recensione EDP ad opera del nostro collaboratore Elvis Marangon. Per chi volesse invece approfondire la storia del duo o seguire le loro risposte alla nostra intervista, rimando infine all'articolo di recente pubblicazione a loro dedicato (qui). Giusto un'ultima curiosità: i due stanno realizzando un fumetto ispirato proprio all'album e al concept filosofico che gli soggiace.

Dall'ultimo album "All Impossible Worlds":
#6 “Death and Dreams” https://www.youtube.com/watch?v=SEuOKCY3Yss
#2 “First and Second Hypothesis”





ALL IMPOSSIBLE WORLDS LP 12", Nov.2014 (RIO, Avant-Prog)
Dente di Sega, Eclectic Polpo, Neon Paralleli, Hysm?, Wallace, Only Fucking Noise, QSQDR, Lemming, A Shame, Kaspar House, Il verso del Cinghiale 
Scatto della cover ad opera di Valentina Vagnetti, aka VACVO

1.Leviathan vs. Predator 2.First and Second Hypothesis 3.Green Flash 4.I Want to Hug Everything 5.Desires and Choices 6.Death and Dreams


Ascolto e acquisto:



RECENSIONE
HYSM?DUO "All Impossible Worlds"

Duo polistrumentale, principalmente basso/chitarra baritona/synth/voce e batteria.
Dal primo pezzo, Leviatan Vs. Predator, traspaiono fin da subito un'incessante ritmica travolgente e una linea melodica solenne nel suo ottimismo, per poi decadere a suon di octaver e fuzz fino a svelarne il vero volto.
In alcuni frangenti compaiono sfumature tra Trans Am e Lightning Bolt che conferiscono al tutto una spiccata originalità, dando l'illusione di trovarsi di fronte ad improvvisazioni che magari ed immancabilmente ci sono, ma molto ben convogliate, così da rendere possibili digressioni psichedeliche, distese, progressive dalla compostezza alla contemplazione, alla casualità dei feedback ultra riverberati, per poi tornare ad un sacro raccoglimento e richiamo all'ordine.
Il carattere più Math si ha al secondo e terzo pezzo (First and Second Hypothesis – Green Flesh), brani di supercarattere, dalla composizione complessa, come del resto tale genere pretende, matematici accostamenti di ritmiche a fare da ponte di congiunzione per I Want to Hug Everything, che può benissimo rappresentare il “manifesto Hysm!”: introdotto da un delirio strumentale e poi raccolto in un solenne arpeggio e voce, mi sorprendono dei sax impazziti i quali rendono più frivola un'atmosfera che di lì a poco verrà sconvolta a sua volta a bordate marziali e crescenti riff sapientemente destreggiati.
L'anima più noise e positivamente “trasandata” (mi si passi il termine) esce allo scoperto al penultimo pezzo, Desires and Choice, alla cui fine chitarre in loop ci salutano per Death and Dreams, ultimo pezzo di questo disco, in cui uno sprint iniziale lascia spazio ad un carattere diplomatico, quasi da monito.
Fare questo genere di musica implica un'attitudine coraggiosa ed indipendente, mente aperta, si pensa e si fa, ci si rilassa e si suona...

8,5/10
Elvis Marangon



Articolo ad opera di Giusy Elle

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