RETROSPETTIVA
Come avevo già accennato in riferimento
all'Angolo dei 33, ristopub di Trento,
sono molti i power duo, anche dall'estero, che passano per il loro
palco. Mercoledì 10 febbraio è stato il turno dei Francesi
ROPOPOROSE. Come per il caso dell'one-man MARK SULTAN abbiamo fatto una capatina Natalie Bryant, madrelingua
inglese, ed io, per un'intervista ai giovani ragazzi d'Oltralpe e un
reportage del concerto.
I Ropoporose (ma che nome strano ed originale! quasi uno
scioglilingua...) sono un duo interfamiliare, nato tra sorella e
fratello, nello specifico Pauline e Romain Bérnard, classi '97 e
'92. I due giovani ragazzi vengono da Vendon, città nella regione
del Centro, sulle sponde della Loira, e ci stupiscono per la loro
originalità, freschezza e coinvolgimento. La loro musica è infatti
frutto dell'ascolto di band che vanno dai Sonic Youth al power duo
francese chitarra-batteria PNEU ma filtrata attraverso il proprio
modo di sentire e calibrata su misura per loro. Così non possiamo
certo catalogarli in un genere preciso! Anche la canzonetta pop più
semplice, in bocca a loro, assume un taglio del tutto personale e
alla fine accattivante mentre la loro produzione non si ferma certo a
questo: vanno dall'elettropop al math rock, aggiungono interventi
noise e psichedelici per poi virare verso suoni un po' più duri in
una miscela che alla fine viene integrata nel più ampio genere
dell'Indie Rock. Come ritratta in una recensione in francese del loro
primo Lp, la loro musica è tanto nero pece che color acquarello...
I due ragazzi sono polistrumentisti e sebbene alla fine li
ritroviamo lui alla batteria e lei alla chitarra, in realtà sono
usciti con i ruoli capovolti e su palco li vediamo indifferentemente
usare il synth, a volte anche a quattro mani, mentre Pauline aggiunge
un set percussivo (floor tom e piatti) a lato della sua chitarra.
L'elettronica fa parte della strumentazione del duo e la giovane
Pauline fa anche uso di una loop station con la quale imbastire dei
semplici tappeti sui quali poi giocare con note singole. Non sono
certo supertecnici questi Ropoporose, eppure la semplicità della
loro musica, ben arrangiata e composta, trova il suo senso e il suo
valore. Ogni tanto poi li vediamo suonare fisarmoniche giocattolo
oppure tastiere a fiato, tanto per dare un po' di colore ed
originalità al tutto.
Dalla fine del 2012, quando il duo si è formato, i Ropoporose
hanno sfornato una serie di motivi, alcuni di impatto e molto
orecchiabili, ma il tutto si è concretizzato a livello di recording
soltanto nel 2015. In questo anno però hanno pubblicato di tutto: a
gennaio un Lp di 9 pezzi, "Elephant Love", che riscuote
subito il successo della critica; a luglio un Ep con tre brani nuovi
e due remix; infine a dicembre un singolo remix dal primo album. In
rete poi trovate un sacco di materiale su di loro: molte foto e
innumerevoli video, sia ufficiali che live ben registrati. Insomma,
stiamo parlando di musicisti giovanissimi e non possiamo certo meravigliarci se prediligono con tanta insistenza gli
strumenti del web... Vi lascio quindi all'ascolto della loro musica
attraverso i video selezionati mentre noi procediamo con il reportage
del concerto all'Angolo dei 33. A seguire la trascrizione dell'attesa
intervista a Pauline e Romain i quali ci spiegheranno
dettagliatamente l'origine del loro nome, la loro concezione di duo,
come sono diventati polistrumentisti e tante altre chicche per noi
dell'Edp...
VIDEO
“Empty-Headed”
demo version 2012 https://www.youtube.com/watch?v=bM7mSr6yy4Y
“On
se tape l'incruste aux Rockomotives”
https://www.youtube.com/watch?v=ykUYagX7zx8
Live 30.1.2014 “Empty Headed” @ Le Temps Machine
LIVE
REPORTAGE
Natalie
ed io arriviamo un po' più tardi stasera all'Angolo dei 33, ma i Ropoporose stanno ancora
provando i suoni, quel che basta per farci capire l'ambientazione
sonora nella quale ci andremo ad immergere in quest'occasione. In
breve finiscono il sound check ed iniziamo a chiacchierare. Romain e
Pauline sono molto alla mano e disponibili, conosciamo anche un amico
musicista di famiglia che per l'occasione li accompagna in veste di
autista visto che Pauline non ha la patente mentre il fratello l'ha
appena conseguita, troppo presto per permettergli di usarla in tutta
Europa... Ceniamo assieme e quindi ci concentriamo sull'intervista.
Pauline è più spigliata in generale, e prende in mano lei la
situazione in inglese mentre il fratello Romain, dal largo sorriso,
interviene solo saltuariamente con qualche puntualizzazione.
Dopo trenta minuti è l'ora della title track, "Elephant Love", si passa ad un brano nuovo ed ecco finalmente "Consolation", il pezzo più catching (anche se ne contiamo almeno altri due a pari merito) della produzione musicale dei Ropoporose. Il drum style di Romain continua ad affascinarmi, ben sviluppato tanto nelle parti lente che in quelle più veloci mentre con l'elettronica a volte ci sembra di trovarci in sonorità da full band, giusto un attimo per tornare poi alla realtà del duo. Sono le 21.55 quando i ragazzi ci propongono la bellissima "Empty Headed" e io penso "ma hanno proprio dei gran cavalli da battaglia nella loro scuderia, questi Ropoporose!" Il concerto non stanca mai, ogni tanto Pauline getta la chitarra indietro e suona qualche nota al synth, una volta anche il fratello si stacca dal seggiolino da batterista per aggiungere il suo contributo in un pezzo a quattro mani sulla tastiera mentre la giovane Francese non disdegna l'uso delle percussioni: a lato il suo set si arrichisce di una versione minimalista di batteria, giusto un rullantino e un floor tom, un piatto e nulla più, eppure assistiamo a momenti di unisono col fratello batterista, oppure di contrappunto in un gioco di botta e risposta. Tutta la loro musica è varia, basata sulle dinamiche, sugli stop&go e senza essere troppo tecnica risulta comunque molto ben arrangiata e confezionata.
INTERVISTA
1.
Natalie: Ciao Ropoporose, benvenuti in Italia e grazie di dedicare un
po’ del vostro tempo all’EDP. Prima di parlare del vostro set-up
e della vostra musica, ci raccontate qualcosa sul vostro bellissimo e
misterioso nome?
Romain:
Sì, lo farà Pauline.
Pauline:
Ropoporose è un misto dei nostri soprannomi con l’aggiunta delle
lettere esse ed e finali.
E’
solo un mix perciò non vuol dire niente. Forse avrà un significato
per qualcuno un giorno, qualsiasi interpretazione sarebbe bella. A
dire il vero, non sapevo nemmeno che ci chiamavamo così! Siamo
andati in un locale a suonare e Romain ha raccontato che quello era
il nostro nome mentre io non ne sapevo nulla.
2.
Siete fratello e sorella, presumo che siate cresciuti nella stessa
casa. Quand'è che avete deciso di suonare assieme come 2-piece?
Romain:
Tre anni e un mesa fa. Non so perché, era un periodo che ascoltavamo
la stessa musica, le stesse band e così ci è sembrato il momento
giusto per iniziare assieme.
Pauline:
Abbiamo iniziato a suonare assieme perché volevamo fare una cover
della band Girls, dalla California. E’ il gruppo preferito
di Romain e siccome io sono la sorella minore, provo a copiarlo
ascoltando quella che ascolta lui. Comunque, non siamo riusciti a
fare quella cover e così abbiamo iniziato a fare musica nostra.
3.
Siete entrambi polistrumentisti, suonate chitarra, batteria, synth e
molto altro. Normalmente vediamo Pauline alla chitarra e Romain alla
batteria, ma non siete stabilizzati così con i Ropoporose; vi
abbiamo visti suonare anche nei ruoli opposti...
Romain:
Proviamo a scambiarci gli strumenti perché e molto interessante e
divertente. Facendo così, possiamo sperimentare e trovare suoni
nuovi.
Pauline:
Quando suoni lo strumento che non conosci bene, il suono è più
innocente e spontaneo.
4.
Siete stati ispirati o influenzati da qualche duo quando avete deciso
di suonare come 2-piece?
Pauline:
A dire il vero non ascoltavamo nessun duo, forse è per quello che
stiamo provando a fare il più possibile in due. Ascoltavamo Arcade
Fire, e loro sono in otto sul palco.
Romain:
Ascoltavamo Sonic Youth, Death Three,
e tante band post punk. Ma non i duo, non ascoltavamo per
esempio gli White Stripes.
5.
A proposito di White Stripes:
il vostro album di debutto s'intitola ‘Elephant
Love’, un nome simile al
famosissimo quarto album degli White
Stripes, ‘Elephant’.
C'è qualche riferimento?
Romain:
Sì, è vero è simile, ma no, non c’è nessun riferimento, però è
simpatico, se ci pensi.
Pauline:
Che sorpresa, non l'avevo nemmeno notato! E’ un po’ strano
realizzarlo adesso. Comunque, abbiamo scelto il nome perché, quando
facevamo l’album, ho trovato un disegno di un elefante molto
colorato che ho fatto quando avevo quattro anni. Era molto bello,
l’elefante è una cosa bella e colorata così abbiamo messo quel
disegno sul retro delle cover dell'album ed EP. Inoltre, ci piace
molto l’album di Connan Mockasin ‘Forever Dolphin Love’,
così abbiamo aggiunto il 'Love' all'elefante...
Romain:
Quello è il richiamo a ‘Forever Dolphin Love’.
6.
Suonate assieme dal 2012 ma è stato l'anno scorso, nel 2015, che è
scoppiato il fenomeno Ropoporose e ora siete conoscuiti in varie
parti del mondo. Com’è stata questa cosa per voi e quand’
è che avete deciso di fare il tour all’estero?
Pauline:
Veramente non abbiamo deciso noi di andare all’estero, anche se era
una cosa che sicuramente desideravamo. Abbiamo avuto delle belle
occasioni e possibilità di suonare all’estero. Abbiamo suonato nel
Québec, in Svizzera, in Belgio e prima di arrivare in Italia eravamo
in Slovenia. Stiamo veramente muovendoci adesso, è molto eccitante,
sempre posti nuovi e nuove persone, è veramente bello.
Romain:
E’ molto stimolante perché possiamo viaggiare e suonare. E’ come
fossimo in vacanza e in aggiunta suoniamo. E’ un bellissimo modo di
viaggiare.
Pauline:
E’ anche più bello delle vacanze.
7.
Siete studenti o vi state dedicando completamente alla musica?
Pauline:
Ho iniziato a studiare all'Università a Settembre ma è fallito e ho
lasciato perdere perché non avevo tempo di frequentare le lezioni o
partecipare agli esami. Riinizierò quando avrò tempo.
Romain:
Io ero uno studente universitario ma è da un anno che mi dedico
solamente alla musica. E’ il primo anno, penso che sia cool. Non
abbiamo tanti soldi però ci piace molto viaggiare e suonare così.
Pauline:
Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
8.
Ho visto che per i vostri album vi siete avvalsi dell'aiuto di alcuni
arrangiatori. In cosa è consistito il loro apporto?
Pauline:
Sono per prima cosa nostri cari amici e poi hanno lavorato con
noi, come consiglieri, sul recording. Ci
fidiamo di loro e siccome sono anche grandi musicisti, abbiamo
ascoltato volentieri le loro idee.
Romain:
Tra noi c’è un’atmosfera molto familiare, lanciavamo un'idea e
loro ci davano dei consigli. E' stato perfetto per il primo album
perché noi siamo ancora inesperti e loro l’hanno fatto diventare
più fluido.
9.
Durante il live proponete le canzoni con la stessa formula dell’album
o ci aggiungete dell’improvvisazione?
Pauline:
Non facciamo improvvisazione però non suoniamo con la stessa formula
dell’album semplicemente perché le canzoni sono state arrangiate,
per l’album. Nel live è più energico, più visuale, non possiamo
suonare tutto com'è stato fatto in studio. Suoniamo le canzoni come
le suonavamo prima dell’album. Non abbiamo cambiato nulla.
10.
Personalmente sento molta freschezza ed energia nella vostra musica.
Mi piace come riuscite a combinare i suoni di diverse epoche, dagli
anni '60 fine ad oggi. Bravi, sieti proprio in gamba. Allora, siamo
pronti ad ascoltarvi e vedervi su palco!
Ropopoprose,
grazie da EDP.
Pauline:
Grazie mille a voi.
Romain:
Grazie mille.
www.facebook.com/Ropoporose
www.ropoporose.com
www.ropoporose.bandcamp.com
www.vimeo.com/56782907
ropoporose@gmail.com
DISCOGRAFIA
ELEPHANT
LOVE Lp Gennaio 2015,
Yotanka/Differ-Ant
Vinile+Cd
ELEPHANT LOVE
1.Day
of May 2.Desire 3.Moira 4.Who-Who 5.Empty-Headed 6.Elephant Love
7.Consolation 8.My God 9. 40 Slates
Qui
lo ascolti
1.Birdbus 2.Spanish Heart 3.B-55 4.Birdbus (Funken remix)
5.Spanish Heart (Funken Remix)
Qui
lo ascolti
1.Empty-headed (Oldkids remix)
Qui
lo ascolti
Articolo
ad opera di Giusy Elle
Intervista
e traduzione ad opera di Giusy Elle e Natalie Bryant
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