Altri post correlati:
INTRO
Oggi presenteremo un progetto a due
(ancora romagnolo) che si dipana fin dal 2012 cambiando nome e
batterista ma dove le costanti restano molte: dal post metal
d'ispirazione anni Novanta al chitarrista fondatore, Frizzino, fino
all'insolita terza figura, presente nell'ombra, ma neanche troppo:
Paolo... una soluzione di duo supportato da un amico fedele factotum,
l'abbiamo già vista nel caso dei M.I.L.F (
qui),
una persona che dall'esterno osserva, coordina e condivide il destino
della band. Quella di oggi è quindi anche una storia fatta di
amicizia e passione, sani valori protratti nel tempo...
BIOGRAFIA
All'inizio del 2012, in provincia di Forlì, tre amici di lunga
data, tali Frizzino, Theo e Paolo, decidono di imbastire una metal
band di ispirazione anni '90 e lo fanno con i fiocchi. I PICEA CONICA
sono un duo chitarra-batteria in quanto Paolo si destreggia nelle
funzioni di collaboratore, songwriting, booking, manager... Da cui il
nome “Il Faro”... Si ispirano alle band famose con cui sono
cresciuti e gli Helmet, i Melvins, Godflesh, Unsane et similia, fanno
capolino dalle loro note. Trattasi di granitica musica strumentale,
pensata in tre ed eseguita in due, che si arricchisce di influenze
noise e sludge per una miscela nuova, copia di nessuno. Le loro idee
si concretizzano in Freesia, un album autoprodotto, registrato
totalmente in presa diretta che, nonostante l'approccio molto lo-fi,
riscuote notevoli recensioni nell'ambiente del giornalismo musicale.
Similmente, grazie al duro lavoro di booking di Paolo, i Picea Conica
riescono ad entrare in un circuito live di tutto rispetto e a farsi
conoscere ed apprezzare. Sembrava andare così bene ma... il destino
non si sa mai quando riserba brutte sorprese! La band è costretta a
rinunciare a perseguire il suo sogno, fatto non solo di musica ma di
forte amicizia protratta nel tempo.
Frizzino e il Faro, gli unici sopravvissuti, vivono un momento di
sbando e di grossa delusione ma decidono infine di proseguire. E' il
2014 e con l'arrivo del nuovo batterista Gianluca Piras (ex Dot), si
ricomincia l'avventura seppure col nuovo nome MARMO. Le influenze e i
richiami sono gli stessi ma il sound del duo cambia, matura: Piras è
una potenza e Frizzino viene stimolato ad evolversi tanto che il
sound della band risulta più pieno, meno piatto di quello dei Picea.
Lo spirito DIY rimane, tant'è che la proposta a due resta semplice e
diretta, senza fronzoli, pur mantenendosi assolutamente di impatto.
Insomma, musica per chi apprezza la pesantezza ma anche le atmosfere,
che di tanto in tanto i due ci dipingono, e per chi negli anni '90
riconosce il valore della musica proposta.
Con questa nuova avventura i Marmo continuano a parlarci di
amicizia ma anche passione, visto che tra famiglia e lavoro il loro è
un progetto sudato, trattenuto coi denti, ma che tanto li fa essere
in pace e riscattare, esulare dal mondo. Dopo una prima demo del
2015, nel Marzo 2016 escono con
Inside Ep, una ricerca
introspettiva dell'essere umano nei meandri dell'incognito e del
logorio dei nostri tempi. Si vuole trasporre in musica lo sforzo di
vivere ogni giorno ma anche ciò che di bello ne può scaturire, ecco
perché pesantezza ed atmosfera sono le componenti principali di
questo album al quale si è volutamente cercato di dare un suono
caldo, reale, senza patinature, che trasmettesse passione e
dedizione. Sei tracce per 28 minuti di ascolto potenti e maestosi, da
ascoltare tutti di un fiato. Attualmente sono alle prese con la
registrazione del loro secondo Ep...
Per l'approfondimento dell'album con la recensione del nostro
collaboratore, il batterista dei Samcro Nicola Cigolini, rimando allo
spazio specifico (
qui) mentre noi
continuiamo con l'intervista a Frizzino, Piras e Il Faro del duo
strumentale post-metal MARMO. Buona lettura e buon ascolto...
“
The Dark Sheen” Official Video
https://www.youtube.com/watch?v=I6jiq4JO83s
Inside
Ep, ascolto integrale
https://marmo.bandcamp.com/releases
INTERVISTA
1. Un saluto a
tutti voi Frizzino, Piras e Il Faro. Parliamo di un duo ma lo
facciamo in tre... Mi rivolgo intanto ai due fondatori del progetto,
Picea Conica prima e Marmo poi: ci volete raccontare la vostra storia
di amicizia e come è nata l'idea di fondare proprio un duo partendo
da tre persone?
F:
Ciao, prima di tutto grazie per il tempo dedicato a noi ed al
nostro progetto Marmo.
La band Picea Conica è nata per caso:
due amici piuttosto che andare a giocare a tennis o chissà che altro
si ritrovavano in una sala prove. A questi due se ne è aggiunto un
terzo che ha dato il via a tutto, portando entusiasmo e l’apporto
giusto (non suonato ma mentale) ad un progetto che ci ha dato
soddisfazioni, ma, allo steso tempo anche molte delusioni dal punto
di vista personale visto che la band era basata su di una amicizia
quasi trentennale. Per nostra fortuna abbiamo trovato il Piras con il
quale abbiamo portato a termine il discorso Picea Conica assolvendo
impegni presi in precedenza e siamo ripartiti con i Marmo.
2. Eravate nel
2012: a quell'epoca e nella vostra zona che idea c'era del power duo
chitarra-batteria, - in un genere come il vostro, in aggiunta? E voi
stessi, che altri duo avevate in mente come riferimento, se non per
stile almeno per formazione?
F: Nella nostra zona non ci sono band
in formazione duo di questo genere e, per noi, non c’è un duo come
riferimento. Abbiamo sempre suonato quello che ci passava per la
testa con forte dedizione alle sonorità anni ’90 (Helmet, Melvins,
Neurosis, The God Machine)
3. Come si è
sviluppato nel tempo il vostro suono pieno e d'impatto?
F: La chitarra con vari pedali ed
effetti è accordata in Do, che garantisce già di suo pesantezza
così insieme alla batteria, quadrata e potente, viene fuori ciò che
sentite.
4. Piras, non
avevi mai finora suonato con un altro solo strumento? In cosa è
variato il tuo drumming nei Marmo?
P: Suonare in un
duo è qualcosa che mi è sempre interessato, nonostante sia molto
difficile.
Però quando si
trova una sintonia sonora il duo secondo me diventa qualcosa di
assolutamente originale. Il sound dei Marmo cerca di essere sì
martellante, ma caldo e avvolgente, cosa che probabilmente con i
Picea Conica mancava, però diciamo che il filo conduttore rimane
comunque il voler essere cupi, quadrati e introspettivi.
5. E tu Frizzino,
dicevi che l'approccio con un nuovo batterista ti ha stimolato ad
evolvere: in cosa ne ha guadagnato la chitarra?
F: Fin dalle prime
prove c’è stata subito alchimia con il Piras, ed ho capito che mi
trovavo davanti ad un musicista a tutti gli effetti: dinamico ma allo
stesso tempo pesante e quadrato.
È così che ho
cominciato a sperimentare, a cercare nuove situazioni pur mantenendo
il mio stile ed il mio suono, e spesso capita che il Piras mi legga
nel pensiero, quando creiamo musica.
6. Lavori di
contorno, in una band, ce ne sono parecchi. Ci racconti Paolo (Il
Faro) come ti destreggi nelle varie mansioni? Ti piacerebbe mai
essere lì sul palco con i tuoi compagni?
IF: Purtroppo il mio tempo è poco per
dedicarmi ai Marmo, e viene usato ascoltando le loro registrazioni in
sala prove, per assimilare ed eventualmente intervenire e dire la
mia. Molte delle mie "mansioni" (songwriting/contatti
live/internet/promo) le sta facendo Fritz a differenza dei Picea
Conica con i quali, avendo più tempo, mi occupavo di tutto questo,
ed altro. In tutti i live che abbiamo fatto, sia con i Picea Conica,
che ora con i Marmo, sono sempre stato presente e in prima fila, e
per me era, ed è, come salire sul palco.
7. So che siete
alle prese con la registrazione del vostro nuovo Ep... quali le
novità che ci dobbiamo attendere?
F: Il primo nostro
Ep “Inside” è il frutto di poco più di un anno di
collaborazione ed è un debutto con il quale abbiamo deciso di
mettere sul piatto l’essenza della band: potenza ed atmosfera.
Abbiamo registrato
tutto in presa diretta, a parte alcune “finezze”, per cercare di
trasmettere a chi ascolta la passione che sta dietro al nostro
progetto. Questo secondo lavoro rappresenta invece l’altra faccia
dei Marmo: è più introspettivo e ricercato, abbiamo cercato di
curare maggiormente la registrazione e i suoni.
8.
L'autoproduzione per voi è una scelta o siete questa volta in
contatto con etichette.
F: La nostra
proposta è difficile da ingoiare e rimane piantata nel mondo
undergound, ma ciò non toglie il fatto che noi andiamo avanti per la
nostra strada.
Siamo in contatto con qualche
etichetta/distro e saremmo disponibili a chi ci possa allungare una
mano per darci un appoggio.
9. Raccontateci
un po' le difficoltà di chi come voi porta avanti la passione della
musica tra impegni di lavoro quotidiano e famiglia... i tempi si
allungano per tutto a non potersi dedicare a tempo pieno alla musica!
F: Non è facile.. ma non lo è per
nessuno a questo mondo. Per portare avanti le proprie passioni ci
vogliono sacrifici, dedizione e una buona dose di ottimismo. E
comunque la musica rimane sempre la nostra valvola di sfogo: quando
siamo in sala prove quelle due ore alla settimana e facciamo quello
che ci piace non ha prezzo...
10.
Le vostre speranze per il futuro?F: Non parlerei di
speranze, visto che non siamo dei ragazzini, ma ci piacerebbe
toglierci qualche soddisfazione, suonare in giro, rendere il progetto
Marmo veramente “reale”.
Grazie per il
vostro contributo ad Edp. Lascio spazio alle vostre libere
dichiarazioni finali mentre noi ci aggiorneremo all'uscita del nuovo
Ep.
Grazie a voi per il tempo che ci avete
dedicato e per il sostegno.
DISCOGRAFIA
INSIDE
2016, Autoprodotto (PostMetal, Noise, Sludge)
1.Humanity 2.Expand the Hurt 3.The Dark Sheen 4.Rude 5.You
6.Demons (Evil)
Link
ad altre recensioni
Articolo
e intervista ad opera di Giusy Elle