giovedì 28 dicembre 2017

150. ELENCO POST 2017




   Vista la mole di articoli caricati in questo blogger, solitamente, per destreggiarsi un po', posto la lista dei loro link allo scadere di ogni semestre. Quest'anno però sono riuscita a presentare un minor numero di duo rispetto alla media, in quanto per ben quattro mesi ho partecipato all'organizzazione di una rassegna musicale estiva, in Valsugana, qui in Trentino, denominata "Quando l'Acqua incontra la Musica": le sedi erano infatti tre delle piscine della Valle, gestite da Rari Nantes Valsugana. In Luglio ero quindi in piena attività organizzativa ed Edp era momentaneamente accantonato... Ecco che così, con questo post, ci aggiorniamo sulle pubblicazioni di tutto il 2017, compreso il resoconto della rassegna di cui sopra, alla quale hanno partecipato alcuni power duo chitarra-batteria o progetti a loro paralleli. Ci sarà sicuramente un articolo che avete perso o un duo che vi fa piacere riascoltare... così, vista la maggior disponibilità di tempo durante queste festività di fine-inizio anno, vi invito a dedicarvi alla lettura musicale.
Ricordo che ogni articolo parte dalla retrospettiva del duo, prosegue con una breve descrizione delle etichette a supporto dell'album e con l'intervista ai due membri della band, per essere poi affiancato da un secondo post con presentazione e recensione dell'ultimo album del duo. Sono sempre presenti link ai video della band e per l'ascolto dell'album in questione.
 Colgo inoltre l'occasione per augurarvi uno strepitoso Anno Nuovo, ricco di tante splendide novità, anche musicali... Che il rock sia con voi! :)

ELENCO ARTICOLI 2017
Above The Tree è il progetto solista di Marco Bernacchia, chitarrista e pittore marchigiano, attualmente di stanza a Verona. Musicalmente attivo fin dal 1998, si è espresso in molteplici progetti (Mazca) sia da solista (Virtual Forest) che avviando interessanti collaborazioni (Above the Tree & Drum Ensemble du Beat; Stregoni). Insieme al batterista Matteo "Tegu" Sideri (Ronin, Maria Antonietta), l'E-side del duo, ha creato infine il combo chitarra-batteria. Ci destreggiamo con questo articolo nella ricca carriera di Marco, concentrando ovviamente l'attenzione sul progetto a due.
Recensione del loro Riot ad opera di Danilo 'Damage' Peccerella (Globetrotter). Un album che raccoglie i brani del duo ma in versione chitarra e drum machine: si evince sì l'atmosfera ipnotica degli Above the Tree che tanto piace, ma il coinvolgente live, risultato dal ben congegnato accompagnamento di Sideri, è in realtà un'altra cosa. Bernacchia ritiene che album e live sono due percorsi assolutamente diversi e li gestisce in quanto tali.
Anche Bologna Violenta è un progetto solista, nello specifico del polistrumentista grindcore Nicola Manzan, che a un certo punto della sua carriera decide di stabilizzarsi in duo. Dopo una lunga carriera da solo e numerosi album pubblicati, trova la sua armonia definitiva col batterista Alessandro Vagnoni. Ripercorriamo il suo iter musicale dal 2005 ad oggi.
Discordia è il primo album di Manzan in duo. Sicuramente più incisivo con l'aggiunta della batteria acustica (e i live ne guadagnano ancor di più), è in realtà un album che ricalca certe formule tipiche del Manzan: brani brevissimi e molto tesi, grindcore allo stato puro. Recensione ancora dle nostro Danilo Peccerella.
I San Leo sono un duo fondato nel 2013 a Rimini, che ci propone un Postrock veramente esclusivo e un po' fuori dai canoni. Loro si sentono anche un po' fuori dal tempo, a dire il vero, e proprio per questo il concept del progetto a due è basato sul passato storico della loro regione, in particolare sulla rocca di San Leo dove era stato rinchiuso il famoso esoterista Conte di Cagliostro. E' proprio sulla simbologia esoterica ed alchemica che i due basano inoltre tutta la propria iconografia.
XXIV è l'album di debutto dei San Leo, un gran bel disco che ho ascoltato ininterrottamente per mesi. La sua caratteristica sono brani molto lunghi, dal lento incedere, che alternano momenti di dolce e splendida calma a gloriosi scoppi di energia, per un genere neologisticamente definito 'mantracore'... Li ho fortemente voluti alla rassegna musicale "Quando l'Acqua incontra la Musica" e in effetti c'è ancora chi se li ricorda come uno dei momenti più belli dei 40 concerti proposti... Attualmente il duo ha già pubblicato il secondo lavoro discografico Dom, che porta a livelli ancor più elevati la loro vincente formula sonora, mentre in questo articolo approfondiamo il primo album grazie al nostro recensore Bob Cillo, chitarrista del duo pugliese Dirty Trainload.
Tre amici di lunga data, nel 2012 a Forlì, decidono di fondare una metal band, ma solo due sanno suonare... Ecco nati i Picea Conica nella formazione chitarra-batteria e terzo elemento tuttofare di supporto. Ancora adesso che il duo vanta un nuovo batterista e ha tramutato il proprio nome in Marmo, la dinamica a tre è la medesima. Sano rock di ispirazione anni '90 (Helmet, Melvins, Godflesh, Unsane) in una miscela di pesantezza e atmosfere coinvolgenti.
138) RECENSIONE42: Inside by Marmo 21.3.2017 
Recensione dell'Inside Ep dei Marmo ad opera del batterista dei Samcro, Nicola Cigolini. Sarà suo compito analizzare a fondo l'album, creato nella nuova formazione a due: inteso dalla band come una ricerca introspettiva dell'essere umano nei meandri dell'incognito e del logorio dei nostri tempi. Si vuole trasporre in musica lo sforzo di vivere ogni giorno ma anche ciò che di bello ne può scaturire. Sei tracce per 28 minuti di ascolto potenti e maestosi; attualmente il duo è pronto per pubblicare il loro secondo Ep.
139) La bile dei DOCTORS IN MEXICO 6.4.2017
Ci spostiamo a Ferrara con il duo strumentale Doctors In Mexico e la loro proposta alt-rock: un genere a cavallo tra stoner, blues e noise. Retrospettiva della band e intervista con i due fondatori, Mattia Cenacchi e Carlo Calanchi
Recensione ad opera di Nicola Cigolini (Samcro). Bile è un album di 9 pezzi strumentali (44 minuti d'ascolto), intitolati col numero di composizione, ai quali il duo ha voluto aggiungere i testi, pur non cantandoli. Si trovano all'interno del booklet nella sezione "Lyrics for Unsung Songs" e sono scritti sia dal duo che da altri amici della band. Nessuna struttura ripetitiva e l'utilizzo di accordature particolari rendono il progetto originale; all'interno dell'articolo ascolto integrale dell'album.
Ultimo articolo di presentazione duo prima della lunga pausa estiva per l'organizzazione di un festival musicale di 40 concerti. Hate & Merda vengono da Firenze e sono attivi da oltre cinque anni. Molto conosciuti nell'ambito dell'underground estremo (la loro proposta è uno sludge teso e disturbante) in realtà mantengono il riserbo più assoluto sulle proprie figure, presentandosi incappucciati e chiamandosi, vagamente, Unnecessary1 e Unnecessary2. La loro filosofia di base è che a questo mondo siamo tutti egualmente importanti, che non ha senso coltivare la passione per il proprio ego, e quindi non vedono il senso di proporsi come soggetti ma soltanto come esecutori della propria musica che, in definitiva, dovrebbe parlare da sè. Cosa che realmente fa, tra lamenti, stridori e volumi travolgenti...
Raccogliamo qui le impressioni di Giacomo Guidetti, bassista del power duo Ka, a proposito di La Capitale del Male degli Hate & Merda. Album estremo, alle soglie dell'angosciante, appoggiato da una lunga cordata di etichette indipendenti tra le più rinomate del panorama nazionale.
Dopo oltre 4 mesi mi rifaccio viva sul blog Edp con questo articolo di spiegazione per la mia assenza, e descrizione della lunga e nutrita rassegna musicale che sono stata chiamare a co-organizzare. Filo conduttore: i power duo che ho chiamato ad esibirsi, in canonico formato a due chitarra-batteria, o con progetti paralleli: Ongaku2, Maria Devigili, We Love Surf, San Leo, Margaret Lee, Riverweed, Dirty Trainload, Sdang!, Fucsia, Above the Tree...
Si riparte finalmente con la presentazione dei duo nazionali, a partire dagli Anice che, a distanza di un anno dalla ricezione dell'album, dovevo assolutamente onorare! Mali Yea, inoltre, il chitarrista e fondatore del combo, fa anche parte dello staff Edp come grafico. Dopo un album e due Ep ritroviamo gli Anice appena riassestati con un nuovo batterista e con nuovo materiale per un ulteriore album, di prossima pubblicazione. Noi ci concentriamo sull'ultimo album Gold, pensato e registrato nella vecchia formazione e appena remixato in formato tape. Bella proposta strumentale, d'atmosfera...
Recensione ad opera di Nicola Cigolini (batterista per i Samcro) dell'Ep Gold del duo Anice da Reggio Emilia
Ci spostiamo a Vercelli per la presentazione dei Sonny & The Stork, duo dal rock sanguigno, che strizza l'occhio alla tradizione d'Oltreoceano ma che si esprime in un sentito cantato in italiano. Molta cura nei particolari per questo duo che confeziona a mano in copia unica tutti i propri dischi e che dà molto valore ai testi delle proprie canzoni (nei quali ci parlano del disagio di vivere in una società complessa e deludente come quella odierna, che criticano l'imperante piccolezza umana ma che, nell'insieme, non svelano mai la sconfitta o l'abbandono, poiché alla fine c'è sempre una luce di speranza, la possibilità di reagire... La sequenza dei brani si rivela così un percorso di presa di coscienza della propria introspezione fino ad arrivare a vere e proprie soluzioni per far fronte a problematiche ricorrenti nella vita di ogni individuo).
Mentre i S&TS sono pronti ad entrare in studio per la registrazione del secondo lavoro discografico (che sarà più maturo nei suoni e nell'insieme), noi approfondiamo intanto l'album d'esordio del duo Dimenticati e Ritrovati. 9 tracce di piacevole rock cantato in italiano, recensito da Mario Caruso (chitarrista del garage-blues duo aretino Samcro).
Finalmente la presentazione di un duo meridionale, e che duo! I Big South Market da Barletta si formano dopo una ventennale amicizia dei due fondatori, che nel frattempo hanno militato in svariate band. Il background musicale dei due (metal e crossover) genera un ottimo mix sonoro fatto di Hard Rock, Nu Metal e Stoner. Brani godibilissimi e dal tiro micidiale che fanno di questo duo innanzitutto una live band, ma il cui album sparato a palla nello stereo della vostra auto vi farà macinare indimenticabili chilometri di fuoco! Il nome del duo si ispira a una visione romantica di un megastore dove poter rifornirsi di tutti gli album rock del mondo; grafica dell'album e titolo ne ricalcano il concept. Come sempre nei nostri articoli troverete la retrospettiva della band e l'intervista ai due fondatori.
Approfondimento dell'Ep d'esordio dei Big South Market: Muzak. Il termine gergale indica la musica di sottofondo che viene trasmessa nei luoghi di aggregazione e di attesa, e che nella versione rock e stoner dei TBSM non la potete ascoltar ein qualsivolgia centro commerciale ma soltanto nel grande mercato rock del Sud! Recensione ad opera di Danilo 'Damage' Peccerella, batterista del duo beneventano Globetrotter.
150) ELENCO POST 2017 28.12.2017
Eccoci qua...


Articolo ad opera di Giusy Elle




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