INTRO
The
Cyborgs è stato un duo mascherato molto interessante di
garage blues nella line up tastiere-chitarra-batteria. Li ho seguiti
virtualmente per lungo tempo, nei loro live per tutto lo Stivale e
nella crescente scia di successo che si lasciavano alle spalle, in
particolare perché dietro la maschera del chitarrista si celava un
nome già militante in un duo capitolino chitarra-batteria. Ora che la 2-piece cibernetica si è divisa e che il chitarrista ha fondato un suo duo nel formato più asciutto
ed essenziale e a noi congeniale, non potevo che accaparrarmi
un'intervista con il combo! Nuovo batterista e nuovo nome per loro...
BIOGRAFIA
Il
chitarrista capitolino mascherato CYBORG ZERO, dopo otto anni di
militanza nello spumeggiante duo The Cyborgs, conclude questa avventura formando un nuovo duo battezzato a suo nome e tornando a una
formazione a lui familiare, ossia al combo chitarra-batteria a noi
tanto caro. Nei suoi progetti mascherati l'istrionico artista ha
sempre deciso di mantenere l'anonimato, altrimenti le maschere a che
fare? Pertanto, pur noi di Edp conoscendo benissimo le sue origini
blues, il duo chitarra-batteria che l'ha visto coinvolto agli inizi
di questo millennio, le esperienze negli States e il nome che si celava dietro il mistero dei The
Cyborgs, manteniamo il riserbo su tutte queste informazioni, in linea
con le volontà del suo fondatore.
Detto
questo possiamo solo passare ai fatti... Lasciati i palchi importanti
e mondiali in cui i Cyborgs si sono esibiti (condividendoli con
artisti internazionali del calibro di Bruce Springsteen, Deep Purple,
Iggy Pop e moltissimi altri) il fondatore cibernetico decide di
seguire il suo percorso musicale in compagnia di un altrettanto
ignoto e misterioso batterista che si fa chiamare Mr. G, nel nuovo
progetto a due, figlio del precedente, e del quale condivide la vena
stilistica. Tanto blues alle spalle, tanto garage nelle vene, grinta
da vendere e maschere (da saldatore e passamontagna alla MILF),
per un dannato punk'n'roll che non può altro che farvi ballare. Il
batterista concentrato sul solo drum kit e non impegnato a suonare in
simultanea anche le tastiere, infatti, conferisce ora una marcia in
più ai live del duo.
Il
campo base dei Cyborg Zero resta Treviso, dove il fondatore ha da
anni cambiato residenza, e da lì i due stanno ribattendo a tappeto i
locali dello Stivale. Dopo l'ultimo concerto come The Cyborgs, il 9
dicembre 2017, Cyborg Zero e Mr.G sono quindi di nuovo in pista, come
tradizione della band, assolutamente da vedere nel loro scoppiettante
live. Live band, quindi... Tant'è che il
primo album li vede esordire proprio con la registrazione di un
concerto, al mitico La Darsena sul Trasimeno, registrato e mixato da
Daniele "Boda" Rotella. Sette pezzi originali (di cui
alcuni in eredità dal duo precedente) e nessuna cover per loro,
chitarra in tiro, voce graffiante, batteria serrata, pubblico
in delirio... giusto un assaggio in attesa dell'album in studio, già
in fase di registrazione, la cui uscita è prevista per il prossimo
autunno-inverno.
In
attesa di scatenarci con le nuove registrazioni, godiamoci pure
questo live, la cui recensione del nostro Mario Caruso (chitarrista
dell'ex duo aretino Samcro) è
pubblicata qui, nell'articolo
appositamente dedicato. Intanto noi approfondiamo l'avventura del duo
con i suoi cibernetici musicisti, Cyborg Zero e Mr G.,
nell'intervista a seguire. Buon rock'n'roll a tutti!
Link
video:
live
@blahblah Torino
https://www.youtube.com/watch?v=qLT2k1EjAFI&feature=share
INTERVISTA
1.
Ehi ciao anonimi cibernetici, che piacere avervi tra noi! Mi rivolgo
al fondatore del duo: finito un duo iniziato un altro, immagino che
consideri vincente questa line up, cosa mi dici al riguardo?
CZ:
La line-up è vincente, forse anche più di prima. Sono andato via
dai the Cyborgs perché tra me e l’altro non c’era più sintonia,
per cui avevo voglia di tirare fuori ciò che avevo in mente.
Purtroppo sono stato sostituito per “ingordigia”; ma chi va a
vedere i live si rende conto delle differenze.
2.
Nei The Cyborgs c'erano anche le tastiere e il synth, oltre la
chitarra e batteria. Qui è tutto più all'osso: come ci descrivi le
differenze tra le due soluzioni?
CZ:
Utilizzo un ampli da basso per sostenere
quelle frequenze, collegato all’ampli chitarra. Onestamente sono
contento perché in realtà ora possiamo suonare dei pezzi molto più
hard grazie alla batteria completa suonata da 4 arti, non da soli
due...
3.
E tu Mr.G, avevi mai militato in una band così scarna? Hai dovuto
adattare il tuo drumming per accompagnare una sola chitarra?
CZ:
È tutto molto più power, in linea con i brani
che volevo tirare fuori, ma che non riuscivano durante le prove con
the cyborgs.
MG:
No mai; con Cyborg Zero suono come più mi viene naturale, nel modo
in cui sono stato programmato...
4.
Come ti ha trovato Cyborg Zero e come ti ha convinto a diventare un
batterista incappucciato dall'anonimo appellativo di Mr.G?
MG:
Cyborg Zero mi ha riattivato chissà
dopo quanto tempo (come potete vedere nel video "Cyborg Zero is Back"), per quello suoniamo
insieme, la nostra intesa è perfetta, e se venite a concerti ve ne
renderete conto.
5.
La maschera separa, nasconde, isola; nello stesso tempo rappresenta
una seconda identità e apre le porte a nuove forme di comunicazione.
Qual è la valenza che voi date alle vostre maschere, tanto da
permettervi di mantenere segrete le vostre identità?
CZ:
Le maschere in realtà sono le nostre facce...
6.
Chi celate e chi impersonificate?
CZ:
Noi stessi, noi stessi..
7.
The Cyborgs erano sostanzialmente una live band, così mi pare si
ripresenti la nuova line up, tant'è che il primo prodotto
discografico del duo è un mini album in versione live. Com'è la
vostra esperienza del live, da sopra il palco e, ovviamente, da
dietro le maschere?
CZ:
In realtà già con i The Cyborgs ero io, Zero,
a creare l’empatia col pubblico. Sto solo continuando con la mia
indole di intrattenitore pronto a far ballare e divertire il
pubblico. Il nostro è uno show e il pubblico è coinvolto anche
attivamente dall’inizio alla fine.
8.
Siete già in studio per la registrazione dei brani che andranno a
formare il vostro primo vero album di debutto, cosa ci potete
anticipare? Sarà un full lenght? Titolo? Autoprodotto o vi
appoggerete a qualche etichetta indipendente?
CZ:
Abbiamo già registrato e mixato tutto al Lesder Studio. Saranno 9
brani. Siamo soddisfatti, il resto è ancora in movimento.
9.
Stilisticamente, che differenze ci dobbiamo aspettare dai The Cyborgs
ai Cyborg Zero? Del resto, chitarrista mascherato, eri sempre tu alla
composizione dei brani, giusto? Si può dire che ci sia continuità
tra i due progetti?
CZ:
Il genere è molto più punk e anche hard Blues. L’unica continuità
è data da alcuni brani che proponiamo in live alcune volte, brani
che ho scritto quando ero con i The Cyborgs come 'hi ha doobie doo
ha', 'dancy', '2110' ed 'Electric Chair'.
10.
Diamo un'occhiata generale al panorama musicale italiano, tra
underground, proposte del mainstream, possibilità di esibirsi...
qual è la vostra opinione la riguardo?
CZ:
Con l’impegno si arriva ovunque, l’Italia è comunque un paese
dove il rock in generale non è che vada alla grande.
Vi
ringrazio enormemente per la vostra visita, anche se in incognito,
qui all'Edp. E un augurio di lunga vita a questo nuovo capitolo
cibernetico! Grazie, vi aspettiamo a ballare sotto al nostro
palco!
Link
band
DISCOGRAFIA
1. Catfish 2.Rock'n'real 3.Cyborg Blues 4.Danger 5.Hi Ha DoobieDoo Ha 6.Dancy/Electric Chair 7.2110
Qui la
nostra recensione
Articolo
e intervista ad opera di Giusy Elle
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