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INTRO
Ebbene sì, è
passato già un anno dalla prima intervista/retrospettiva pubblicata
qui, nelo spazio EDP! Un anno durante il quale abbiamo avuto il
piacere di ascoltare musicisti di vario tipo, età, generi musicali,
nonchè un produttore, una scrittrice e una fotografa musicali. Un
anno di intensi contatti e rivelazioni interessanti, di ogni tipo.
Colgo l'occasione per ringraziare gli artisti coinvolti nonchè tutti
i lettori affezionati al blog che ormai regolarmente mi scrivono
privatamente per continuare il discorso aperto dai vari post.
La nostra prima intervista è stata
dedicata al trio senza basso BETTY POISON (qui)
grazie ad una piacevole e colta chiaccherata con la frontwoman
Lucia Rehab. All'epoca la band si stava trasferendo da Roma a Colonia
e li abbiamo lasciati in un clima fervido di novità; cosa di meglio
quindi, per celebrare il nostro primo anno di attività, che
ricontattare Lucia per vedere come se la cavano i BP in terra
teutonica? Destino vuole che li incontriamo durante un altro loro
trasferimento, questa volta a Berlino... ma lasciamoci raccontare
tutto da Lucia stessa, nel corso di questa nuova intervista, e che la
sua piacevole presenza ci porti fortuna per un anno ancora!
LINK
VIDEO
Psychovicious
http://www.youtube.com/watch?v=WKRF0sUMgYE
Poison for you
http://www.youtube.com/watch?v=X2DF7h7GRhw
Suburban Victim
http://www.youtube.com/watch?v=3asgVoBreBo
INTERVISTA
1. Bentrovata
all'EDP, cara Lucia! Un anno fa ti stavi giusto trasferendo con il
tuo collega chitarrista Nunzio Falla a Colonia per una nuova
avventura con i Betty Poison; vorremmo oggi vedere come vi siete
mossi in quest ultimo anno e quali novità avete da raccontarci.
Mi ricordo che il
vostro vecchio batterista non vi ha seguiti in questa nuova avventura
e che stavate organizzando le selezioni per un suo sostituto: come si
è conclusa la ricerca?
Ciao Giusy e un
caro saluto a tutti voi! Tutto quello che hai detto è corretto,
quasi un anno fa siamo andati via dall’Italia e abbiamo suonato
molto in Germania. Come hai giustamente precisato ci siamo separati
dal nostro precedente batterista prima di partire per il Giappone e
di conseguenza, quando ci siamo trasferiti a Colonia, abbiamo
immediatamente cercato un nuovo elemento e lo abbiamo trovato in
Thomas, un ragazzo bavarese molto bravo e simpatico che ha fatto
un’ottima figura durante le varie gigs. Tuttavia non è il nostro
batterista definitivo. Ci stiamo infatti spostando a Berlino e
abbiamo già molti candidati che ci toccherà esaminare “in loco”.
2. Quale
contributo ha apportato alla vostra musica questo nuovo membro dei
BP?
Come ti dicevo ancora non c’è! Ma
conservo la domanda per quando ci sarà!
3. Quando ci hai
lasciati con la nostra ultima intervista, hai accennato all'uscita di
un nuovo album dai testi cattivi cattivi, frutto delle tue più
recenti esperienze di vita. A che punto vi trovate?
E’ praticamente già scritto.
Dobbiamo solo trovare la persona giusta ed entrare in studio. Per
questa ragione, appena individueremo il nostro batterista
“definitivo”, probabilmente ci prenderemo una piccola pausa per
lavorare soltanto sui nuovi brani. In questi mesi non abbiamo fatto
altro che suonare, anche perché siamo sostanzialmente dipendenti dal
palco, ma ormai non possiamo più rimandare.
4. Com'è stata
l'esperienza di adattarsi ad una nuova città, una nuova cultura, un
cibo diverso? Te la cavi bene ora con il tedesco?
Molto dura, ma al tempo stesso molto
bella e stimolante e poi sia io che Nunzio, il mio chitarrista,
abbiamo notevoli capacità di adattamento… dopotutto in Giappone
siamo riusciti a orientarci nonostante quasi tutti parlassero solo
giapponese (è stato davvero sconvolgente, pensavamo che almeno a
Tokyo non avremmo avuto problemi, ma l’inglese è molto meno
diffuso di quanto si pensi). Colonia è una città molto bella,
ospitale ed emancipata. La mentalità dei tedeschi è diversa dalla
nostra, così come la Germania è diversa dall’Italia, ma in fondo
chi vuole un mondo totalmente omologato? Con il cibo c’è stato un
periodo di adattamento, all’inizio mi sono nutrita molto male e
sono ingrassata cinque chili, Nunzio invece è sempre stato attento a
mangiare nel modo giusto. Per quanto riguarda la lingua, abbiamo
studiato alla Volkshoschule per circa nove mesi e personalmente
intendo proseguire. All’inizio non capivamo una parola, ora va
molto meglio, ma la strada è ancora lunghissima. Ho comprato molti
libri in lingua originale, inclusi “La metamorfosi” e “Lettera
al padre” di Kafka. Amo molti autori tedeschi o di lingua tedesca e
non vedo l’ora di poter leggere le loro opere esattamente come sono
state scritte.
5. All'epoca eri
endorser Gibson per Italia e Giappone, in attesa di ottenere la
partnership anche con la Germania: è andato tutto a buon fine?
Assolutamente sì. E il nostro
trasferimento a Berlino rende tutto anche più semplice.
6. Quali
esperienze musicali degne di nota in questo ultimo anno?
Un bellissimo concerto a Geislingen,
anche se Nunzio si è arrabbiato perché un ragazzo è salito sul
palco per poi buttarsi di sotto e fare “crowd surfing” ed io ho
detto “sentitevi pure liberi di salire tutti” . Lui “teme”
sempre questo tipo di situazioni perché una volta, durante un
bellissimo momento “interattivo”, qualcuno gli è saltato su un
effetto e gliel’ha danneggiato.
7. Hai conosciuto
dei duo elettrici lì in Germania?
Non ancora, ma non dubito che ce ne
siano molti.
8. Sembra strano
ma ci incontriamo sempre durante una tua fase di trasloco...
attualmente vi state trasferendo in quel di Berlino, ci puoi
raccontare i motivi di questo nuovo spostamento?
E’ vero, come ti anticipavo ci stiamo
trasferendo a Berlino, Nunzio ed io abbiamo preso casa insieme e con
noi c’è anche una nostra carissima amica. Le ragioni sono
fondamentalmente strategiche, Colonia è una città che personalmente
amo e un importante centro mediatico, oltre ad avere una meravigliosa
centralità geografica (in quarantacinque minuti sei ad Amsterdam e
vicino a tutte le principali capitali europee), ma sul piano
strettamente musicale a Berlino ci sono più connessioni ed
opportunità.
9. Qual'è il
ricordo che ti porterai dietro di Colonia e quali le aspettative per
la metropoli berlinese?
Ricorderò tante cose, la mia
coinquilina “giramondo”, il suo mal d’Africa, la sua
avventurosa vita e il suo meraviglioso bambino, il respiro del Reno,
con le sue enormi chiatte galleggianti nella foschia dell’alba, la
finestra spiovente della mia stanza, da cui guardavo i tetti e le
nuvole, i girasoli della mia strada, il rifugiato politico iraniano
del negozietto all’angolo, il Duomo, così gotico e visivamente
“potente” come il castello del cattivo di una saga Fantasy, la
nostra sala prove proprio sotto la metropolitana, i litri di Weizen
che ho bevuto e le scarpe con tacchi altissimi che ho comprato per la
prima volta dopo anni. Mi sposto a Berlino malinconica per quello che
lascio ma felice pensando a quello che vivrò sotto un cielo che ho
amato dai tempi in cui ho conosciuto la poesia di Wenders!
10. Nella scorsa
intervista non ne abbiamo parlato, accenniamo adesso alle tue scelte
gay di vita per poterti porre questa domanda: pensi di inserire i
Betty Poison nel circuito queer,
una volta a Berlino? So che lì risiede la comunità più grande ed
attiva d'Europa! O preferisci scindere la musica dalla vita privata?
I Betty Poison sono sempre stati
sensibili al tema della tutela dei diritti della comunità GLBT (Gay,
Lesbiche, Bisex e Trans -N.d.a.) e disponibili a prendere posizione
su questo ed altri temi di interesse sociale e civile. Cogliamo a
questo proposito l’occasione per denunciare, insieme a migliaia di
persone di tutto il mondo, la vergognosa politica del governo russo e
la legge contro la “propaganda gay” approvata dalla Duma, in base
alla quale è ormai reato persino parlare dell’argomento. Ribadiamo
inoltre la necessità del boicottaggio delle olimpiadi invernali e di
una chiara condanna da parte dei principali capi di stato, i quali,
purtroppo, stanno invece eludendo la questione e quindi scegliendo di
rendersi complici di una deriva oscena. Detto questo non percepiamo
gli omosessuali come un “circuito”, anche se abbiamo simpatia per
la cultura queer, che peraltro a Colonia, per degli aspetti anche più
che a Berlino, si esprime ai suoi massimi livelli! La risposta è
quindi: non intenzionalmente, ma se capita anche questo, perché no?
11. Ed ora
raccontaci dei vostri nuovi progetti musicali.
Come ti dicevo, la priorità, ora, è
lavorare sui nuovi brani… facendoci influenzare dalla magia di una
città in cui Bowie ha scritto una trilogia di incomparabile
bellezza. Speriamo ci porti fortuna!
La stessa fortuna che auguriamo tutti
noi ai Betty Poison. E un saluto a te, Lucia, sempre gentile e
disponibile nei nostri confronti. Restiamo quindi in attesa di
assaporare il nuovo album che, spero, vorrai segnalare all'EDP.
Sarà certamente
fatto. Ancora un saluto a tutti voi.
DISCOGRAFIA
ENJOY THE REHAB, EP 2006.
1.Miss Borderline 2.Tell
me Fido 3.Fuckin’ M** 4.Yvonne Meringa
UNCOOL, EP 2008,
Fastermaster Records
1.Indie Die! 2.Pets fight
3.Jill the Ripper 4.Miss Borderline 5.Silly Pop Song
POISON FOR YOU, 2009,
Fastermaster Records
1.Psychovicious 2.Slave
3.It 4.Paris Hilton up your Ass 5.Anna nicole 6.Poison for You
7.Fuck Twice 8.Jill the Ripper 9.Goodbye Song 10.Suburban Victims
11.Kaminski 12.Boogeyman 13.The Big Noise 14.Silly Pop Song
15.Indie Die! 16.Senseless.
BEAUTY IS OVER, 2011,
Fastermaster Records
1.Bad Boy Snuff Toy
2.What about You 3.So Raw 4.July 5.The Golden Boy 6.I’m still a
Slut 7.I do 8.Time 9.Set it on Fire 10.Lie forever 11.Blackout
12.My Sexy Star 13.45 14.You 15.I say no 16.Seventeen
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