domenica 14 dicembre 2014

46. L'irriverenza degli A.N.O.


   Con oggi affrontiamo un po' di generi particolari, dal math-rock al post-hardcore, grazie alla presentazione di un giovane ma interessante duo da Ancona, gli A.N.O.
   Si tratta di due ragazzi completamente inseriti nel mondo della musica: entrambi con studi tecnici alle spalle, studiano musica elettronica al conservatorio, occasionalmente lavorano come fonici e collaborano nell'organizzazione di festival mentre hanno suonato e attualmente suonano in numerose band dai generi più svariati. Due persone semplici, gentili ed educate, collaborative e professionali nel loro lavoro, ma con una personalità proporzionalmente opposta nel personaggio artistico. Che gli A.n.o. siano irriverenti lo si deduce già dal nome, che a dispetto dei puntini sta ad indicare proprio ciò che sembra, a dimostrazione: il rafforzamento del proprio indirizzo facebook e l'indimenticabile ritratto del loro nuovo Dio Frizziquizzi (qui)... loro stessi hanno giocato sul significato, dichiarando trattarsi proprio dello sfintere in questione, ma anche lasciando credere, con allusioni in tema, che l'acronimo potesse significare "Ancora Non Omosessuali"; attualmente mettono in giro la voce che significhi "Anarchist Noise Orchestra" che, tutto sommato, è la traduzione che meglio incalza per la loro band. Lasciamo il "vecchio" ano alle sue funzioni primarie, quindi, e ai tanti recensori che ne hanno tratto gran spunto per bei giochi di parole.
   Ma chi sono questi due musicisti di Jesi? Nello specifico il chitarrista Alessandro Fiordelmondo ("Drugo", '92) e il batterista Francesco Zedde ("Zeddì", '93) conosciutisi otto anni fa (ossia all'età di 13 e 14 anni) e da allora sempre colleghi musicisti in varie band. Tanto per rinforzare la loro stravaganza, non ricordano nemmeno quando si sia formato il duo! Dalle loro fonti ufficiali passiamo dal 2009 al 2011... vero è che i due restano da soli a suonare, pian piano, dallo scioglimento dell'ultima band comune, i punk-hardcore Tentacle Rape, e definire una data precisa può in effetti risultare evanescente. Per questa band avevano inoltre aperto qualche concerto prima di far parte dell'organico, un paio di brani già in formato duo... così, man mano che il progetto Tentacle lentamente sfuma, le prove dei due soli rimasti diventa un motivo valido per coltivare i pezzi già scritti che ora si trasformano in un full album autoprodotto, "Le Migliori Canzoni d'Amore" (e che ovviamente con l'amore e il sentimentalismo nulla hanno a che vedere...), pubblicato nel 2012. Ecco finalmente un capo saldo nella carriera degli A.n.o! Per quell'anno erano sicuramente formati...
   Il duo marchigiano si presenta quindi al mondo musicale con l'album autoprodotto "Le Migliori Canzoni d'Amore", un misto schizoide di noise e math-rock oltranzista (i riferimenti vanno sicuramente a Shellac, Battles...), il tutto in forma prevalentemente strumentale (a parte vocii, grida e un testo spoken word contro il monopolio delle sementi in agricoltura) e con aspetti vari ed inattesi, come il finale da oltre 20 minuti gran parte dei quali rumorismo allo stato brado. Il tutto accompagnato da un paio di video splendidamente folli a firma Chinese Food Production. Niente di più funzionale per far parlare di sé, per attrarre l'attenzione verso un fenomeno decisamente originale ed interessante, anche se la mia modesta opinione è che i due si divertano proprio da matti ad esprimere la loro vena folle in questo progetto a due. Imprevedibilità quindi, delirio e vaneggiamento in questa opera prima degli A.n.o., che oltre da ascoltare su disco andrebbero decisamente visti su palco, dove rendono alla grande e sono dei veri e propri portenti sonori!
   Siamo nel 2014, a distanza di un paio di anni dal loro album di debutto, ed ecco ricomparire i due con "Frizziquizzi": si tratta di un Ep in digitale di poco oltre 15 minuti suddivisi in quattro pezzi (ad anticipazione del full album di prossima pubblicazione), che andremo debitamente a recensire con il nostro collaboratore Giac Drummer. Anche qui Drugo e Zeddì non smentiscono la loro vena esplosiva spiattellandoci una serie di brani progressive math-rock sulla scia dell'album precedente. Ancora prevalenza strumentale, se non per qualche intervento spoken word ad opera di Ennio Montesi, che ci presenta Frizziquizzi, L'Unico vero Dio, uomo di carne e ossa, che si possa toccare e vedere, umano e concreto a differenza di tutti quelli finora adorati. Co-prodotto da Bloody Sound Fucktory e Bananophono/Nufabric, è stato registrato, mixato e masterizzato dal mitico Manuele Marani (che si presta qui anche in un intervento al contrabbasso e alla voce parlata), una leggenda della produzione audio nell'underground della zona. All'interno anche un'interessante cover, "Uomo Schizzoide del Ventunesimo Secolo", tributo al celebre brano dei King Crimson “21st Century Schizoid Man”, qui reinterpretato in maniera vivace e furiosa, stile A.n.o., per l'appunto.
   Mai ovvi e mai banali, sicuramente adrenergici, i due sono in realtà musicisti assai versatili che fanno di questo duo un progetto parallelo: attualmente Alessandro suona Rock'n'Roll nella band Jesus Franco & The Drogas e coltiva un progetto solista di musica ambient (Pensieri di un Cane) oltre ad aver militato in band che vanno dal Prog al Metal, mentre il collega Francesco (di estrazione prevalentemente punk) ha suonato per un paio di stagioni nel mitico quartetto noise Butcher Mind Collapse (fondato molti anni prima da uno dei fondatori stessi dell'etichetta Bloody Sound Fucktory e scioltosi nel 2013) e niente meno che Kraut Pop nella band Kree Mah Stre... ah, questi A.n.o., non potevano che continuare a stupirci!
   Ecco quindi presentati Drugo e Zeddì, in arte A.n.o., un duo che non crea proprio musica nuova ma che sa maneggiare materiale conosciuto in un mix del tutto personale. Senza essere mai scontati ci propongono in questa line-up una miscela di postcore rumoroso, interventi noise e virate verso il math più estremo che può risultare una chicca per gli amanti del genere. A proposito del genere musicale... sapendo che una parte dei miei ascoltatori sono persone a digiuno di underground e che ci seguono proprio per addentrarsi sempre più nella materia, ecco a seguire una breve descrizione dei generi nominati finora. Non mancheranno nozioni sulle etichette con cui i due hanno collaborato, in quanto realtà molto interessanti per forma e stile, nonché per altri nomi di duo che vi ruotano attorno. Alla fine l'intervista con il duo e qui la recensione a "Frizziquizzi" ad opera del nostro recensore EDP Giac Drummer. Come sempre, buona lettura a tutti!



GENERI MUSICALI TRATTATI NELL'ARTICOLO
L'Hardcore (Hardcore Punk) è un sottogenere del Punk (Punk Rock), che si sviluppa tra la fine degli anni '70 e i primi '80 contemporaneamente in Inghilterra e Stati Uniti. Dal punk del primo periodo prende l'attitudine (avversione verso le istituzioni, spirito critico e ribelle, auto organizzazione e promozione) e lo stile musicale (alte velocità, cantanti urlati, brani di breve durata, riff semplici e nessun virtuosismo) portandoli però all'estremo, velocizzando ulteriormente i ritmi, inserendo rapidi cambi di accordi, rendendo più aggressive le sonorità grazie ai suoni distorti e usando a volte il cantato in screaming. I testi sono di solito politici o inerenti i problemi sociali. I Minor Threat da Washington, 1980, vengono universalmente riconosciuti come capostipiti del genere nella sua forma definitiva (e il cui chitarrista Ian MacKaye, dopo aver militato nella mitica band dei Fugazi, fonda il duo THE EVENS nel 2001 con la moglie batterista, suonando tutt'altro genere musicale!). Sono loro a definire uno stile più salutistico e meno distruttivo del punk, che consiste nell'astenersi dall'uso di alcool e droghe, evitare la violenza, rispettare la natura e gli animali e adottare una dieta salutista, vegetariana o vegana. Influenzando in questo senso anche le ultime frange del punk e ponendo le basi dell'ideologia "streigth edge". Saranno infine gli stessi gruppi hardcore, specie delle etichette di Washington DC (SST Records e Dischord) a traghettare il genere, a cavallo tra fine '80 e primi '90, al cosiddetto Post-Hardcore, caratterizzato da tempi molto rapidi e potenti linee di basso, e lasciandoci in eredità band mito quali i Dinosaur Jr. o i Fugazi dell'Ian MacKaye di cui sopra. Ci saranno infine altre band che mescoleranno il primo hardcore alle sonorità di gruppi post-punk britannici di fine anni '70/primi '80 (dai Gang of Four ai Joy Division) come interessate ad aggiungervi sonorità Noise anni '80 stile Sonic Youth, tra le quali ricordiamo le band capitanate da Steve Albini: Big black, Rapeman e soprattutto Shellac. Il Post-Hardcore Punk (o Post-Core) deriva quindi dall'Hardcore statunitense, con l'aggiunta di note Noise, e dal quale si svilupperanno, successivamente, sottogeneri quali l'Emo e lo Screamo.
Con il Math Rock abbiamo invece origini decisamente diverse. Si tratta di un genere musicale emerso verso la fine degli anni '80, di matrice rock ma con caratteristiche progressive (cambi repentini di tempo e di metrica, per esempio); sua caratteristica è il superamento della solita struttura ritmica in 4/4 per prediligere tempi dispari, asimmetrici (7/8, 11/8, 13/8) da cui il nome del genere. Il math rock è stato via via influenzato anche da altri generi, come l'Heavy Metal, il Punk e perfino il Jazz. Si tratta di musica per strumentisti abili, spesso indirizzati verso la sperimentazione e che compongono per lo più musica strumentale. Caratteristiche del genere le tipiche dinamiche start/stop, ossia delle brusche interruzioni di tutti gli strumenti per poi ripartire a pieno ritmo. Tra i maggiori esponenti ricordiamo i Don Caballero, da Pittsburgh, mentre anche gli Shellac dell'Albini di cui sopra sono stati considerati math-rockers. Tra i power duo chitarra (o basso) e batteria francesi è molto diffuso questo genere, vedi i JOHN MAKAY, i KEIKO TSUDA, i ROOM 204 o i più famosi PNEU.
Il Kraut Rock è invece una forma di rock (detto anche Musica Cosmica) nato in Germania negli anni '70, che mescola rock progressive ed elettronica. Il risultato sonoro è spesso diversissimo da una band all'altra, per cui più che di genere si dovrebbe parlare di fenomeno musicale... tra le band mito dell'epoca ricordiamo i Tangerine Dream, i Faust, gli Ash Ra Temple, i Kraftwerk e i Neu!, e dalle cui influenze si svilupperanno, in seguito, generi come la New Wave, la musica Techno o quella New Age.

Shellac “Dude Incredible”
Don Caballero “Fire Back About your new baby s sex”
Hella “Biblical Violence” live
https://www.youtube.com/watch?v=jdMDcG3zAEI










LABELS
Bloody Sound Fucktory
Bloody Sound Fucktory è sicuramente tra le più importanti etichette discografiche del panorama underground italiano ma è anche una realtà dinamica e interessante che ha caratterizzato gli ultimi 10 anni di vita notturna in quel di Ancona e dintorni. Nel 2004 nasce come Fanzine dalle menti congiunte del grafico e dj Andrea Refi e di Jonathan Iencinella, allora chitarrista dei Guinea Pig. L'intento: dare luce alle band underground della zona e creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di una vera e propria scena musicale del territorio. Per dar vita al progetto e auto-finanziarsi, si esibiscono in dj set (mitici i loro interventi come Bloody Sound System) e organizzano concerti, festival o rassegne musicali nei locali della zona, a volte gestendoli essi stessi. Ne nasce un vero e proprio collettivo formato dalle band che vi ruotano attorno, quasi una "famiglia", unita da vincoli d'amicizia e di collaborazione: questo lo spirito DIY che caratterizza l'etichetta fin dagli esordi e che, assieme ad altre realtà, ha reso le Marche una delle aree musicali underground più fervide di questi ultimi anni.
Bloody Sound Fanzine si evolve in Fucktory nel 2006 quando aggiunge servizi per il proprio collettivo (laboratorio creativo di comunicazione e grafica: Andrea Refi diventerà il marchio grafico della Community, con un suo inconfondibile stile per fanzine e flyers prima e l'artwork dei dischi nonché una vera e propria produzione di poster art poi) e l'anno dopo infine etichetta. Dapprincipio vengono pubblicati con questo nome i lavori delle band locali (Guinea Pig, Jesus Franco & The Drogas, Vel, Sedia, Butcher Mind Collapse, Lush Rimbaud e altri ancora), poi pian piano si aggiungono artisti del panorama underground nazionale. La decisione per scegliere le band da produrre viene dettata dal puro interesse che la musica prodotta riesce a suscitare nei titolari della BSF, che non si limitano a un unico genere musicale, puntando in realtà all'attitudine alla base delle band e al grado di novità e sperimentazione offerta dalla loro musica. Su questa scia non si ricercano numeri di copie vendute, successo a livello di hit e così via, e spesso, per coprire i costi di produzione, si collabora con altre etichette (Wallace, Brigadisco, FromScratch...), ampliando così anche il pubblico e la visibilità.
Per quanto riguarda i duo ce ne sono parecchi in etichetta con loro! Dai Jesini LUDMILLA SPLEEN (chitarra-batteria), fino all'elettronica degli OneFuckOne e Germanotta Youth. Bazzicano da quelle parti anche ABOVE THE TREE (da solo e con l'attuale duo di percussioni Drum Ensemble, quindi escluso il suo periodo in duo elettrico con E-SIDE), ONE MAN 100% BLUEZ (il Davide Lipari del duo romano, ormai inattivo, LO-TUNE), come lo stravagante e rinomatissimo duo dei CYBORGS. I nostri A.N.O. sono tra i nuovi arrivati della famiglia Fucktory ma già convinti collaboratori della stessa. Delle serate proposte ricordiamo invece live di duo come Bachi da Pietra, Zeus!, OvO... non si può certo dire che l'etichetta non sia sensibile a questo tipo di realtà! La Fucktory è ora gestita dai fondatori Andrea Refi e Jonathan Iencinella assieme ai collaboratori Alessandro Gentili e Daniele "Nando" Luconi. Negli anni sia "Refo" che Iencinella si prendono qualche "anno sabbatico" e giusto adesso Jonathan è in fase di rientro, più carico che mai, pronto per un ulteriore ampliamento dello spettro di "servizi" della Fucktory sul fronte del booking, del management e della promozione. Bloody Sound Fucktory: una gran bella realtà...


Nufabric/Bananophono
Nufabric nasce alla fine del 2011 a Fermo con la creazione del festival natalizio "Crisimass" ma era già attiva da un po' di tempo come collettivo marchigiano di operatori dello spettacolo (fonici, light designers, addetti alla produzione, comunicatori ecc.) con esperienze in medie e grandi produzioni, che hanno deciso di tornare nelle marche e investire nel proprio territorio. I fondatori sono quindi Stefano Luciani (fonico di Nina Zilli, Raphael Gualazzi), Diego Dioguardi (produzione per MiTo Settembre Musica e diverse esperienze in festival e teatri fra Uk e Australia) e Fabio Damiani (copyright e grafico per lo spettacolo). Iniziano quindi con l'organizzazione di eventi, varie produzioni tra cui contest e direzioni artistiche, fino ad arrivare alla creazione del BASEMENT. Il Basement è un nuovissimo studio di registrazione di 250 mq, con cinque sale di ripresa, costruito da zero, stile bunker, nelle campagne Fermane; questo il La per cominciare a lavorare come etichetta.
Dopo un paio di test il primo lavoro ufficiale di Nufabric Records è Mudimbi (rapper con un gran seguito); con la nascita delle edizioni e la voglia di rock'n roll si è da subito creato un sottocatalogo denominato BANANOPHONO. Bananophono è attualmente in fase di sviluppo ma ha già lavorato con diversi duo... oltre agli A.N.O ci sono stati i VERSAILLES (duo storico da Pesaro) e ora stanno intraprendendo un percorso con i JUMPING THE SHARKS, anch'essi da Pesaro.

https://www.facebook.com/nufabric


INTERVISTA
1. Ciao a voi Alessandro e Francesco (Ale&Fra?), benvenuti nei nostri spazi EDP. Per presentarvi, ci dite come nasce la vostra passione per la musica e quando iniziate a suonare i vostri strumenti?
Ciao EDP, la nostra passione per la musica è nata nel 2008, quando insieme ad altri ragazzi formammo i Virgin Iris, una band ormai sciolta; all’epoca eravamo tutti molto legati al progressive degli anni ’70, cercavamo di riproporre quello stile in versione più moderna e per la maggior parte del tempo facevamo jam session. Già suonavamo i nostri strumenti da un po’ di anni, ma per entrambi i Virgin Iris sono stati il punto di partenza di questo bellissimo trip che continua ad andare avanti con gli a.n.o. e tanti altri belli e soprattutto divertenti progetti. Facevano prog e jam session... notare che avevano 14-15 anni, all'epoca...

2. Le band in cui avete suonato variavano notevolmente per genere e stile, com'è quest'eclettismo musicale?
La musica è troppo varia ed è impossibile stare fermi sempre nello stesso punto, le nostre band passate e presenti spaziano dal progressive degli anni ‘70 al metal più sudato, dal rock’n’roll all’elettronica e quando ci mettiamo in sala prove a creare un nuovo pezzo è bello mescolare un po’ di tutto.

3. Studiate entrambi musica elettronica ma come duo A.n.o. restate “puristicamente” elettrici, a cosa questa scelta?
Abbiamo pensato di provare a impastare la musica degli a.n.o. con un po’ di elettronica ma riflettendoci per quasi un anno abbiamo deciso di ritornare indietro e rimanere con una chitarra e una batteria. Entrambi studiamo e suoniamo musica elettronica, passiamo molto tempo al computer e staccarsi dalle macchine per fare le prove tra noi è una sorta di medicina.

4.Per voi che suonate in altre band, quella del duo è una soluzione side-project: ci dite i pro e contro che trovate nel suonare in duo piuttosto che in full band?
Fino adesso per il duo abbiamo notato tanti pro e pochi contro. La possibilità di muovere l’intera strumentazione degli a.n.o. con una Fiat Punto è sicuramente un gran vantaggio; organizzare prove, concerti e incontri è facile, basta una telefonata; mettere d’accordo due menti per creare un pezzo è sicuramente più semplice che metterne d’accordo cinque. In due ci si conosce meglio, si diventa più intimi (nei limiti dell’eterosessualità, capiamoci) e si cerca di essere un unico organismo quando si suona e questo è veramente bello per una band. I contro? I mezzi e le forze sono ridotti al minimo, ma agli a.n.o. piace ingegnarsi per trovare vie alternative per sorvolare questo problema.

5. Quali sono i riferimenti musicali che caratterizzano gli A.n.o.?
Questa è sicuramente la domanda più difficile. Perché come ti abbiamo detto ci piace un po' di tutto. All’inizio eravamo molto vicini a band della zona e poco più lontane, dentro il confine italiano. Band come Zeus!, Mombu, Zu e Hutchinson sono state sicuramente il punto di partenza. Importante anche la musica di Stravinsky, Varèse, Bartok e soprattuto Beethoven (il vero grande rocker di riferimento). Suonando si è generato dal nulla un nostro stile personale e attualmente ci atteniamo prevalentemente a questo (le influenze esterne hanno avuto sempre e comunque il loro ruolo).

6. Nel vostro ultimo album avete scomodato perfino un Dio (ah, IL dio). Ci presentate il vostro Frizziquizzi che voglio convertirmi? Chi è, da dove viene, quali le sue caratteristiche... insomma, dove lo avete scovato! E perchè l'avete disturbato...
L’altissimo Frizziqiuzzi sarà felice di accoglierti tra i sui fedeli. A differenza degli altri Dei è capace di rispondere alle tue preghiere (magari ci impiega un po’, però ti risponde) basta che mandi una mail al suo indirizzo di posta elettronica dio.frizziquizzi@gmail.com. C’è pure una sua foto, e la trovi nel suo blog www.diofrizziquizzi.blogspot.it. Lasciamo la curiosità di chi legge scoprire il sommo magnifico Frizziquizzi. Questo dio non è altro che una creazione di Ennio Montesi, uno scrittore attivo nel movimento anticlericale. Ovviamente è una provocazione: Frizziquizzi ci dimostra che siamo buoni tutti ad inventarci un Dio migliore di quelli inventati nel passato.

7. Le vostre due produzioni discografiche sono prevalentemente strumentali ma da quel poco di spoken word che possiamo ascoltare è evidente che avete un messaggio dietro al progetto A.n.o. Qual'è la filosofia che sta dietro al duo (se c'è, ovviamente...)?
Durante le nostre prime apparizioni live uno dei due recitava alcuni testi tra una canzone e l’altra, abbiamo usato un brano preso da un libro di biologia (in “Plants”), una citazione da “Così parlò Zarathustra” di Nietzsche, e alcuni dialoghi presi da film o libri. Lo facevamo non tanto per delineare un concetto filosofico preciso, semplicemente ci piaceva l’effetto che certi testi creavano nel pubblico e l’atmosfera che si creava prima e dopo ai brani musicali. In breve ci siamo stancati di imparare testi a memoria e il più delle volte ci impappinavamo quindi abbiamo lasciato perdere i testi. Non ci importa più di tanto di raccontare qualcosa al pubblico. E' difficile parlare di filosofia se si tratta di quello che suoniamo, i titoli e alcuni testi che mettiamo nei nostri pezzi non vengo scelti con troppa coscienza, a volte vengono scelti dai nostri amici oppure da sconosciuti. Gli a.n.o. non si occupano di filosofia, il nostro modo di ragionare è più animalesco e il nostro modo di concepire la musica è rappresentato proprio dal suonare, sudare, divertirci e far divertire chi ci ascolta. Nient’altro!

8. Ci saranno brani di questo ep nel full album di prossima uscita? A proposito, a quando la data prevista? Sarà anch'esso un progetto streaming o avete in mente di stamparlo, studiarci una grafica e tutto il resto?
La prossima uscita non comprenderà i brani di Frizziquizzi, ma ancora è tutto da decidere. I nuovi pezzi sono i fase di mixaggio, e stiamo pensando in questo periodo al tipo di supporto, le grafiche e a tutto il resto, per ora non roviniamo la sorpresa. Fra un mese o due saremo in grado di fissare la data di uscita.

9. "Frizziquizzi" è stato coprodotto da Bloody Sound Fucktory e Bananophono: la prima delle due etichette discografiche è una gran bella realtà, molto più ampia, attiva da un decennio e molto riconosciuta in quel di Jesi ed Ancona, ce ne volete parlare? Qual'è il vostro ruolo nella "famiglia"?
Noi siamo gli ultimi arrivati della famiglia Bloody Sound, che in effetti è una gran bella realtà, ragazzi bravissimi con cui abbiamo rapporti di amicizia da quando si sono interessati al progetto A.N.O. Siamo molto felici di collaborare con loro e speriamo sinceramente di continuare a farlo per molto tempo...

10. Avete condiviso il palco con qualche altro power duo chitarra-batteria nel corso dei vostri live? Oltre a quelli nel roster BSF, ovviamente...
Ci è capitato di suonare coi Garage Olimpo, Onan, Zolle, Meteor, Clover, Great Saunites... per l’anno prossimo ci sono in programma una data coi Mombu (11 Gennaio al Reasonanz di Loreto), e una con gli Zeus (TBA)... tutta bella gente!

Bene, con quest'ultima domanda vi lasciamo, augurandovi tante belle soddisfazioni nell'ambito musicale, che vi vede coinvolti a 360°. Grazie ancora per la vostra presenza nei nostri spazi, nonchè per la pazienza e disponibilità che avete dimostrato nella realizzazione di quest'articolo ed intervista; vi lascio concludere con parole vostre...
Vi lasciamo con la definizione che ci riguarda di Wikipedia "La funzione dell'ano, che si sposa con quella del retto, è quella di permettere e regolare l'importante e delicato atto fisiologico della defecazione." Come da titolo dell'intervista...



DISCOGRAFIA
LE MIGLIORI CANZONI D'AMORE 2012, Autoprodotto

1.Hurts 2.Plants 3.Ninja 4.Speedness 5.March.o 6.Lullaby




Ascolto e freedownload:

FRIZZIQUIZZI Ep 2014, (Bloody Sound Fucktory/Bananophono)

1.Frizziquizzi 2.Uomo Schizzoide del Ventunesimo Secolo  3.Bristol  4.Ninja




Ascolto e freedownload
QUI la nostra recensione


"Le Migliori Canzoni d'Amore", Recensioni Altre:

"Frizziquizzi", Recensioni Altre:



Articolo ed intervista ad opera di Giusy Elle
electricduoproject@gmail.com











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