giovedì 29 gennaio 2015

53.RECENSIONE10: Terrestre by Samcro






   Dopo la retrospettiva del duo SAMCRO e l'intervista a Mario Caruso e Nicola Cigolini (qui) eccoci ora ad analizzare più a fondo "Terrestre", l'opera prima di questa 2-piece aretina. Lo faremo grazie alla recensione approfondita del nostro collaboratore EDP Bob Cillo, ma prima giusto una presentazione più generica da parte nostra.
   "Terrestre" è un album di nove tracce di buon sano rock'n'roll condito con venature garage blues per un risultato sonoro grintoso e coinvolgente che i due amano definire Blues Rock Garage. Le due anime musicali della band (blues "nero" del Missisipi e jazz per il chitarrista Mario, più rock anni '70 per Nicola) si fondono a meraviglia in questo album rendendolo un ottimo esempio di equilibrio tra eleganza e ruvidezza, tra classe e cattiveria... di facile ascolto (ma assolutamente non banale), ci porta a danzare, a pigiare sull'acceleratore dell'auto, a darci dentro durante le nostre corse al parco... non per svilire l'opera d'esordio dei nostri Samcro, tuttaltro! per farvi capire piuttosto il tipo di energia potente ed esplosiva che i 28 minuti di "Terrestre"ci riescono a comunicare... riff d'effetto, ruvidi e diretti per un blues viscerale sorretto dalla batteria precisa ed incalzante di Nicola.
   Registrato con suoni lo-fi di gran calibratura, è cantato in italiano per dare un po' di nazionalismo a un genere così lontano dalla nostra tradizione (scelta poco apprezzata dal nostro recensore che da sempre ha avversione per i testi in italiano ma che ha accettato più che volentieri di recensire questo album visti tutti gli altri suoi punti di forza) da una piacevole voce pulita di Mario, sorretta dai cori del batterista. I testi parlano di argomenti semplici, comuni, come i disagi causati da Trenitalia, l'attrazione carnale verso la propria donna, oppure si ispirano a film polizieschi, raccontando uno spaccato di vita quotidiana, da cui il titolo dell'intera opera, "Terrestre", appunto: "un’esortazione a tenere i piedi per terra e riflettere sui temi moderni della nostra società", ci spiega Mario in fase d'intervista.
   L'album è stato registrato in presa diretta, masterizzato e mixato presso Fotostudio da Gabriele "Mau" Maurizi e Tommaso "Risto" Ristori nel 2013, pubblicato dall'etichetta aretina Soffici Dischi in collaborazione con Warning Records nell'Aprile 2014 e distribuito da Audioglobe. Foto e grafica di Giorgio Cerrato.
   Due i singoli estratti dall'album, da cui i video in tema: "Terrestre" e "Parentesi". "Terrestre", prima traccia dell'album, è stata scelta come portavoce della musica dei Samcro in quanto, come loro stessi affermano, vero compendio delle anime del duo e reale connubio tra il blues più viscerale e il garage più spinto. Nel video, girato sul greto dell'Arno, il fiume vuole richiamare il mitico Missisipi (sulle cui sponde nacque il blues "nero" al quale in nostro chitarrista Caruso attinge a piene mani), mentre i sassi levigati, le "rocks", sono un chiaro riferimento alla vena rock portata avanti dal batterista Cigolini. Il video di "Parentesi" è più semplice e diretto, come il brano che ci sta dietro, inteso come un motivo facile, da canticchiare per strada. Si vede l'evoluzione dei Samcro, dalle serate passate a giocare a biliardo parlando del progetto duo, fino a una loro esibizione live: un assaggio di ciò che realmente si può assistere in una serata Samcro... Regia e montaggio ad opera di Mastrocinque Gaetano Maria. 

Video





TERRESTRE 2014, Soffici Dischi/Warning Records

1.Terrestre 2.Parentesi 3.Police Tango 4.Causa Effetto 5.Ritorno 6.Trenitalia.com  7.Cartone 8.Tu Come Stai 9.Un Motivo












RECENSIONE EDP by Bob Cillo
SAMCRO "Terrestre"
Cd 2014, Soffici Dischi/Warning Records -Audioglobe

I SAMCRO sono una formazione di Arezzo che si definisce, con quella dose di autoironia che non guasta mai, "un duo di barbuti in sovrappeso". Dalla foto di copertina sembrerebbe quasi che i due somiglino come fratelli ma la foto a figura intera che li ritrae sul retro fuga subito ogni dubbio a riguardo.
SAMCRO sta per "Sons of Anarchy Motorcycle Club, Redwood Original", una sigla altisonante e promettente presa a prestito da un gruppo di bikers divenuti personaggi di una produzione televisiva statunitense.
Le prime note che vengono fuori da questo 9 tracce ci introducono senza troppi preamboli in un suono ad alta energia, dall'impatto ruvido e potente come si conviene. Purtroppo a stemperare un po' l'entusiasmo iniziale subentra un cantato in italiano che stride un po' con le sonorità della band. Il chitarrista e cantante Mario Caruso e Nicola Cigolini, a batteria e voce, si avvalgono comunque di un ottimo lavoro di produzione, con suoni di stampo "Lo-Fi" ben calibrati e voci ben integrate nel mix senza emergere più del necessario.
Il brano di apertura è la title track "Tertestre", scelta anche per il video promozionale dell'album, e rivela subito due musicisti tecnicamente molto abili e determinati a farci ascoltare un album di rock'n'roll di ottima caratura, godibile dal principio alla fine. La Stratocaster di Caruso sfodera suoni coinvolgenti e trascinanti dispensando generosamente piacevoli echi di Hendrix e Stevie Ray Vaughan; questo risulta particolarmente evidente nei brani "Ritorno", "Trenitalia.com" e nella suggestiva strumentale conclusiva "Un Motivo". Sia però chiaro che non si tratta dei soliti fraseggi inflazionati e plagiati ma di piacevoli citazioni concepite con originalità e rielaborate con creatività e buon gusto. I due SAMCRO nelle note di copertina tengono difatti a specificare che questo "Terrestre" è un album "pensato", ancor prima che suonato e registrato, un album che vanta una track list composta interamente di brani originali. Una pulsione creativa non da poco in un periodo in cui troppi giovani musicisti finiscono intrappolati negli sterili e perversi meccanismi delle tribute band; un fenomeno che sta assumendo le proporzioni di una vera e propria piaga sociale. Troppi musicisti oggi si autocensurano rinunciando di fatto ad esprimere la propria creatività in musica, intesa come forma d'arte, preferendo uniformarsi pedissequamente a modelli predigeriti per loro dal mainstream. I SAMCRO, al contrario, sono teste pensanti e suonano la musica che amano con vigore e passione.
Unico disappunto, come dicevo, è il cantato in italiano un po' scialbo: tanto più che i testi dei brani non sembrano brillare per comunicatività, incisività ed efficacia e né trasudare l'attitudine che ci si aspetterebbe da una band che nasconde la definizione di "sons of anarchy" nel proprio nome.
In conclusione, l'unica provocazione che mi sento di lanciare a questo eccellente duo toscano è di guardare un po' meno ai Bud Spencer e di più a Jon Spencer: aumentare ancora impatto e spigolosità del loro ottimo sound, aggiungendo magari forza evocativa alle liriche.

7,5/10
Bob Cillo



Articolo ad opera di Giusy Elle










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