INTRO
e BIO
I Pressione Su Malta sono un duo di
vecchia data che ho avuto modo di conoscere quando l'Edp si muoveva
ancora su Myspace, quando la band si chiamava Erithema prima ed
Erytema con grafica differente poi.
Sono Siciliani di Messina e concretizzano la band nel 2009 quando
il batterista Alessandro Perroni (classe '86) pubblica un annuncio
per ricercare altri musicisti con cui suonare. All'appello risponde
il chitarrista concittadino Andrea Cotugno ('89) e i due si
riuniscono in sala prove. Partiti con l'idea di formare un canonico
terzetto rock passano al vaglio svariati bassisti per realizzare
infine che il duo è la loro formula ideale, che insieme si
completano e sono più che sufficienti. Registrato una demo di 3
pezzi, iniziano ad esibirsi nei locali della zona e queste prime
esperienze live confermano il loro sentire...
La musica che propongono agli inizi è garage blues, grezzo e
pungente, visto che Alessandro aveva militato per anni in una band
dal suono simile. Sebbene il chitarrista provenisse da un'esperienza
con una cover band di Ligabue, si adatta facilmente al genere, che
abbraccia con gran piacere ed accompagna in maniera efficace. Tra il
2012 e il 2014 si prendono una pausa per tornare infine più convinti
che mai, con uno stile ancora più accattivante, un ottimo rock
venato da atmosfere stoner, di quello fatto di riff da ascoltare e da
ballare, quasi, di quello che condensa tutta l'energia del genere,
dagli anni '70 fino ai '90. Anche il nome cambia ora, in Pressione su
Malta, che con l'isola dell'Adriatico e lo sbarco dei migranti nulla
ha a che vedere. La Malta del duo è proprio quella usata in edilizia
e come spiegano loro stessi: "La pressione sulla malta è un
procedimento per costruire muri forti e indistruttibili. Metafora che
rispecchia il sound incisivo di questo duo".
Uhu! Uhu! è il lavoro con cui si presentano ora, un Ep di
ben 6 brani più una ghost track (24 minuti in totale), che li
acclama a tutti gli effetti come tra le migliori stoner band del
panorama underground italiano. E' così che nel 2015 firmano per la
Go Down Records, mitica etichetta indipendente che vanta nel suo
roster band internazionali del calibro dei Karma to Burn e dei Fatso
Jetson! L'appoggio di un'etichetta di tale caratura li porta a
realizzare un interessante tour primaverile nel 2016 che gli fa
riscuotere un gran successo in tutto il nord Italia. Si distinguono
in particolare al "Maximum Festival" di Treviso, rivolto
alle migliori band della scena stoner italiana e non solo.
Passiamo quindi all'analisi dell'etichetta a loro associata e
all'approfondimento degli argomenti qui esposti nell'intervista con
Andrea Cotugno e Alessandro Perroni del duo PRESSIONE SU MALTA da
Messina. Nell'articolo a seguire l'entusiastica recensione ad opera di Martino Vergnano del duo piemontese I Cospiratori.
“Marysun”
live@Forte Cavalli (ME) https://www.youtube.com/watch?v=8NzcDJQ4i-I
LABELS
Go
Down Records www.godownrecords.com
La
Go Down Records è un collettivo di amanti della musica nato nel 2003
a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) dalle menti di Leonardo Cola
e Max Ear con lo scopo di divulgare il rock di alcune promettenti
band italiane. Si concentrano da subito su generi quali il Garage, lo
Stoner e il Rock'n'Roll. Col tempo aggiungono anche band
internazionali, artisti del calibro dei Fatso Jatson o dei Karma to
Burn, pubblicando album con suoni che vanno dagli anni '60 ai '90:
Psycho rock, Hard rock, Desert metal sono i generi prediletti.
Attualmente è anche studio di registrazione e negozio di dischi.
In
Italia sono distribuiti da Good Fellas e sono presenti anche
all'estero, tra Olanda, Svezia e Spagna.
Altro
duo presente nel loro roster, oltre ai nostri Pressione su Malta, sono
i Bolognesi ALICE TAMBURINE LOVER, duo lui-lei chitarra e basso di
blues folk.
INTERVISTA
1.
Eccoci qui con voi oggi, Andrea e Alessandro. Dopo tanti anni che vi
seguo è doveroso conoscersi un po' meglio! Quand'è che avete
realizzato che il terzo elemento che cercavate per la vostra band non
era poi così indispensabile? Come mai avete deciso di restare un
duo?
Inizialmente
il nostro intento era quello di cercare un bassista per fare grunge
ma in seguito abbiamo realizzato che in due è tutto più facile ed
entusiasmate dunque abbiamo deciso di rimanere in due principalmente
perché abbiamo possibilità di amalgamare le nostre idee in modo più
efficace, sia nel sound, che curiamo molto, sia nella composizione
dei brani.
2.
Avevate in mente qualche duo di riferimento?
Nessuno
in particolare, ma ci piacciono molto i Royal Blood e i Death from
Above 1979.
3.
Come vi muovete tecnicamente per ovviare alla mancanza delle basse
frequenze?
Utilizziamo
una testata e cassa per basso splittata in una testata e cassa per
chitarra, per quanto riguarda la pedalboard, utilizziamo un octaver
digitale di base e un ocataver analogico di rinforzo.
4.
La vostra carriera si può suddividere in due momenti decisamente
diversi: siete nati con un nome (Erythema) e con un genere (blues)
diversi da quelli che proponete oggi. Quale il motivo di questo
cambio di direzione?
Erythema
era un nome provvisorio, in seguito ci siamo resi conto che fosse un
nome, (scusa la volgarità), di merda, e abbiamo cambiato in
PRESSIONE SU MALTA. Un nome che rispecchia il sound che abbiamo
deciso di intraprendere.
5.
Com'è stato il vostro incontro con la Go Down Records? Come l'avete
scelta, come vi hanno accettati e come vi trovate oggi in una realtà
di tutto rispetto quale quest'ottima etichetta indipendente italiana?
Ci
è stata consigliata dalla Dalek Studio di Messina dove abbiamo
registrato il nostro EP. Abbiamo subito inviato i nostri brani alla
Go Down Records, i quali si sono resi subito disponibili nel
collaborare con noi.
6.
Al giorno d'oggi ci sono moltissime band che si autoproducono. Quali
secondo voi i punti di forza di appoggiarsi invece ad un'etichetta
discografica importante?
Noi
pensiamo che autoprodursi richieda maggiori sforzi e bisogna anche
saperci fare e purtroppo in una città come la nostra, in cui esiste
solo un locale che appoggia le band emergenti, è parecchio difficile
muoversi e autoprodursi. Ovviamente un'etichetta importante ti apre
le porte verso nuove realtà.
7.
Uscite col vostro Ep di debutto a ben sei anni dalla nascita del duo.
Come mai poca produzione discografica, visto anche il bel materiale
che avete sempre proposto ai live?
Oltre
a svariati problemi che non sto qui ad elencare, abbiamo anche perso
parecchio tempo per trovare la nostra identità musicale. Finalmente
ci siamo riusciti!
8.
Uhu! Uhu!: in che senso questo titolo?
Non
abbiamo perso tempo a cercare un nome identificativo per l’ep così
abbiamo deciso di inserire un verso del brano I CAN’T.
9.
Come ci descrivete la scena musicale siciliana, in generale, e quella
della vostra Messina in particolare? Quali i generi musicali che
furoreggiano e come è cambiata in questi ultimi dieci anni?
Devo
dire che da 10 anni a questa parte attraverso i social è più facile
farsi notare, di conseguenza anche a Messina si è creata una
comunità che promuove le nuove band emergenti. Per quanto riguarda i
generi diciamo che anche qui va forte il pop rock e l’indie. In
fondo come in tutti i locali d'Italia girano sempre gli stessi
gruppi.
10.
Dopo questo splendido esordio, ormai dell'anno scorso, come vi state
muovendo? E' in programma un full lenght?
Stiamo
lavorando al nostro primo album che uscirà nel 2017 anticipato da un
singolo con videoclip.
Ok,
allora ci si prepara professionalmente! Grazie ancora per la vostra
disponibilità, Andrea e Alessandro. Tanta buona musica e grandi
soddisfazioni a voi! Un saluto dall'Edp tutto mentre vi lascio
concludere con parole vostre...
Grazie a te per la passione che metti e che hai sempre messo nel tuo lavoro, magari un giorno organizzeremo quel famoso raduno di tutti i power duo d'Italia! A presto, PSM
Grazie a te per la passione che metti e che hai sempre messo nel tuo lavoro, magari un giorno organizzeremo quel famoso raduno di tutti i power duo d'Italia! A presto, PSM
Link band
DISCOGRAFIA
Uhu!
Uhu! 2015, Go Down Records (Rock,
Stoner)
1.Feed Me
2.MarySun
3.Jesus Christ
4.I Can't
5.You Can Put it
Down
6.Move On
+Hidden Track
Qui
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Articolo
e intervista ad opera di Giusy Elle
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