giovedì 29 settembre 2016

119. RECENSIONE33: God Save the Teen by M.i.l.f.





   I M.I.L.F. sono un duo Pescarese nato nel 2009 come trio ma presto ridotto al combo a due: Alessandro di Fabrizio e Carlo Neri. Nel 2011 escono col loro Ep di debutto Happy Milf, album che ha fatto quasi gridare 'al miracolo' per l'interesse che ha destato tanto tra i critici che tra gli ascoltatori. Qualcosa di nuovo, di personale e riconoscibile, fatto di metal misto a mathrock e jazzcore. Nel 2014 avevano già il full leght pronto, di cui non si sapeva nulla, che però viene edito soltanto l'11 Marzo di questo 2016... l'etichetta è la medesima dell'Ep, ossia la Grammofono alla Nitro di Artista Sadico (voce dei Sax This Candy), produttore e fonico della band fin dagli albori.
   La novità di questo secondo lavoro, God Save the Teen, è che il Sadico si è impossessato del microfono divenendo il terzo membro ufficiale del duo. Sebbene Alessandro e Fabrizio continuino a considerarsi un duo e a creare la propria musica in tal senso, l'intervento vocale dell'amico lascia un'impronta inconfondibile; in Happy Milf la voce era quasi uno strumento tra gli strumenti, fatta di vocalizzi e grida.
   Ancora metal, math, noise, jazzcore ed avanguardia per questo nuovo album che si rivela una vera e propria bomba di idee, pieno com'è di cambi di rotta, di lingua (italiano, inglese o indifferentemente dialetto locale), di tempo, di stile e generi. Molto caotico in apparenza, rivela agli ascolti successivi tutta la sua genialità. Ricalcando la tematica del nome della band, ogni brano parla di sesso estremo e pornografia, tra il serio ed il faceto, facendo di questo lavoro un vero e proprio concept album.
   Il video con cui viene presentato è “Barbie the Chubby”, la traccia con cui l'Lp si apre. Come per la casa discografica, i Milf confermano le collaborazioni del passato, essendo Luigi Minardi e Valentina Natarelli della Five Service già scrittori e registi del primo video "Josè" tratto da "Happy Milf".
   Per ogni approfondimento (e non sono pochi) rimandiamo all'articolo con la retrospettiva della band e l'intervista a Carlo Neri mentre qui ci concentriamo sull'album grazie all'analisi del nostro recensore Nicola Cigolini, batterista del duo Rock Blues aretino SAMCRO (ma con un background nei generi più estremi) che esordisce proprio con questa sua opera prima.



Contatti della band:



GOD SAVE THE TEEN Lp 2016
Grammofono alla Nitro Records
(NuMetal, Mathrock)

1.Barbie the Chubby
2.Rio, Samba, Orgy
3.Cum to Daddy
4.Careful with that Axe -Mickey Mouse
5.Cocks Circus
6.Ninna Nanna per Satana
7.Milf Italia
8.God Save the Teen
9.Porn Flakes
10.Lei tira il cordone del frate
11.Ite o magazu


RECENSIONE
M.I.L.F. "God Save the Teen"
Lp 2016 Grammofono alla Nitro

Dietro l'acronimo M.I.L.F. si nasconde il duo pescarese formato da Alessandro Di Fabrizio (chitarra) e Carlo Neri (batteria). E questo "GOD SAVE THE TEEN" (Grammofono alla Nitro 2016) è senza dubbio un album esplosivo, fatto di pura frenesia jazzcore (Zu! e Zeus su tutti), 30 minuti di puro godimento musicale sparato a tutto volume e tutta velocità nelle nostre orecchie che poco altro possono fare se non apprezzare tutti i passaggi di chitarra e batteria che questi due ragazzi ci propinano.
E' un album crudo, viscerale, porno (il nome del gruppo la dice lunga) con molti riferimenti al sesso e ai doppi sensi che esso si porta dietro. Quello che cattura però, a parte le prime risate fatte leggendo i titoli dei pezzi (Cum to Daddy, Barbie the Chubby e molti altri ancora più esilaranti), sono i continui cambi di tempo, di mood, di frenesia, il tutto condito da un unico filo conduttore: stupire, stupire sempre e comunque, e in questo i MILF sono maestri, perché in maniera intelligente riescono a miscelare la follia e l'estrema concretezza in un mix micidiale che già dal primo ascolto ti cattura per poi farti captare le sfumature negli ascolti successivi.
Non è facile recensire un disco così, perché è un ottimo disco, ma non un disco per tutti: va capito, compreso, e soprattutto bisogna essere propensi a farsi trasportare via dalle ritmiche dell'ottimo Carlo e dai riff del bravissimo Alessandro prima di premere il tasto play.
L'unica cosa che posso dire è che spero vivamente che questo duo sia presto nelle mie zone per potermelo godere dal vivo e magari condividerci un palco!


Nicola Cigolini  
8,5/10



Articolo ad opera di Giusy Elle



giovedì 22 settembre 2016

116. Ma quanto ringhiano i CANI DEI PORTICI!

Presenti nella nostra EmilyDuo Compilation

Presenti nella nostra New Releases 2020 Compilation


INTRO
   E' con immenso piacere che mi accingo a presentarvi oggi un duo molto interessante, che si sta ritagliando il meritato spazio di spicco nel panorama underground italiano. Loro sono i Cani dei Portici, band math rock, noise e hardcore strumentale, con stanza a Bologna.
   Di loro avevo ovviamente ascoltato i brani sui profili musicali, visionato qualche video, inseriti nella nostra compilation dedicata ai power duo dell'Emilia Romagna (qui l'articolo con il free download), e mi ero fatta l'idea che valessero la pena essere visti dal vivo. In Trentino però, per motivi ancora da chiarire, non ci sono molti concerti di duo Edp che spesso, invece, si trovano solo a transitare nella mia regione adottiva. Quando ho realizzato che al festival Le Parti di Ricambio, in Val di Sole, le band di punta del sabato erano proprio i Cani dei Portici assieme al rinomatissimo trio Zu, con i quali i due condividono frequentemente il palco, mi sono addirittura presa una mezza giornata dal lavoro stagionale estivo per non perdermi l'evento e l'atmosfera. Degli Zu ho capito finalmente la forza della loro fama (avevo già avuto modo di apprezzare Luca T. Mai live in formazione duo sax baritono e batteria, i Mombu), mentre dei Cani dei Portici ho potuto confermare pienamente le mie intuizioni iniziali. Una vera forza della natura, un live che non è soltanto un concerto ma una vera e propria esperienza, coinvolgente e totalitaria, in una esibizione dai suoni impeccabili e potenti (del resto il chitarrista Claudio è fonico di professione che in sola formazione a due si è mangiato tutte le full band fino ad allora in scaletta), un'ora di musica non stop tra stacchi e raddoppi, sudore e pogamenti... Come commentato da un amico con il quale ho assistito al concerto: "una band hardcore come non ne vedevo da trent'anni -con i dovuti modernismi del caso- anche in versione impegnata...". Così come non essere lieta di questa presentazione? Procediamo quindi con la biografia dei due, con la storia della nascita e l'evoluzione del progetto Cani dei Portici, l'intervista a Claudio e Demetrio, una carrellata alle numerose case discografiche che appoggiano il duo, nonché con la recensione al loro ep Due (nell'articolo appositamente dedicato), degnamente stilata dal bassista del duo pescarese KA, anch'esso con postazione di base a Bologna. Let's go!

RETROSPETTIVA
   Wof amici, qua la zampa... è ora di parlare dei Cani dei Portici, duo MathCore da Bologna! Girovagano di qua, scodinzolano di là, ma soprattutto abbaiano e latrano per tutta Italia col loro dog-core da paura...
   Ecco, questo lo slang con cui i due comunicano sui social, quando fanno i Cani. Sono una bella coppia assortita: il chitarrista è di razza mastino, ma di quelli grandi e grossi che fanno tanta paura e poi sono i più buoni di tutti. Il batterista è invece un bastardino di piccola taglia, magrolino e vivace che picchia duro sui tamburi come non ci fosse più un domani... Nella vita normale sono invece Claudio Adamo e Demetrio Sposato, due giovani calabresi classe '89, amici fin dall'adolescenza, che raggiungono Bologna per motivi di studio. Sotto i portici della città ritrovano un girovagare di cani già sperimentato nella loro Crotone e, vissuto questo evento come un anello di congiunzione tra le loro due amate regioni, tra il passato dell'infanzia e il presente di studio universitario e lavoro, nel 2010 ereditano il nome per il progetto musicale che qui fondano. A Bologna, i Cani, hanno definitivamente trovato la propria cuccia, ed è per questo che li troverete sempre nominati come power duo di questa città.
   Nel 2012 esordiscono live come trio, assieme al bassista Fabio Mollica, e nel contempo pubblicano Cane Cavem, il loro primo Ep, un ottimo esordio di 6 pezzi compresa la ghost track. Melvins, Shellac, Jesus Lizard e Primus sono le matrici da dove attingono i loro suoni ed idee, ma il tutto miscelato in una versione molto personale e riconoscibile, difficile da catalogare in un genere preciso. I punti di forza del disco, ereditati quando il combo si riduce a due soli elementi, sono la potenza e pulizia dei suoni nonché l'alternarsi di frasi prettamente schematiche e rigide (unisoni, stop and go, raddoppi) con altre dai suoni puliti, parentesi melodiche ed aeree di struggente bellezza. Incredibili sono i passaggi dagli arpeggi quieti ai distorti immensi, mostruosi muri di suono e volume che non perdono un decimo della loro pulizia, tanto su disco che in fase live.
   Due anni dopo il branco resta orfano del bassista e i due sopravvissuti, dopo un primo momento di sbandamento, realizzano di aver trovato il proprio equilibrio, che in due la loro musica rende egualmente, anzi, che due è il loro numero fortunato! Due è così proprio il titolo dell'Ep che nascerà di lì a poco. Il basso del resto faceva la sua linea esterna ma già la chitarra era assettata con suoni corposi e profondi. Splittato ora il suono della sei corde su un ampli da basso con mega cassa, e abbassato da un doppio octaver, sono pronti a coprire la lacuna delle basse frequenze. Il risultato? Un disco strumentale iper potente...
   Come l'Ep precedente, Due è formato da sei tracce per una mezz'ora circa di ascolto: si apre con un intro di suoni d'onde che si infrangono sulla riva (la foto di copertina ad opera di Francesco Gentile ne rafforza l'idea) e si conclude con altrettante onde, nell'ultima traccia intitolata appunto "Jonio". Un omaggio alla loro terra d'origine, penisola della penisola italiana, che tanto gli è rimasta nel cuore. Come già scritto nel lavoro d'esordio, in fase di ringraziamenti: "Grazie a Crotone che ci ha fatto nascere e a Bologna che ci ha fatto crescere". Il resto è tutto un susseguirsi di cattiveria e bravura, ringhi e latrati, momenti infine in cui i Cani si stendono al sole in brevi momenti di dolce riposo... Un lavoro molto profondo e "pensato", rispetto all'immediatezza dell'opera prima. Ma per una recensione approfondita e competente rimando all'articolo successivo dove il nostro nuovo recensore, tale Giacomo Guidetti, nonché bassista del duo basso-batteria KA, sa il fatto suo e coglie appieno il senso di questa doppia anima dei Cani.
   Due esce ufficialmente il 2 Maggio 2016 con una cordata d'etichette sorprendente, capitanata dalla Dischi Bervisti di Treviso. Tutti gli altri che hanno creduto nel progetto a due sono Effetti Collaterali Records, È un brutto posto dove vivere, L’Odio Dischi, Santa Valvola Records, Toten Schwan Records e Vollmer Industries mentre la casa distributrice è la rinomata Audioglobe. L'album è anche appoggiato alla Oh! Dear Records per la versione in musicasetta, disponibile in Italia e nel Regno Unito, nonchè alla Koe Records, la piccola casa editrice e di distribuzione dello stesso batterista del duo. Una gran bella compagnia d'etichette, questa (molte con altri duo chitarra-batteria nel proprio roster), vanto dell'underground italiano, che andremo, dovutamente seppur brevemente, a presentare a fine articolo.
   L'album viene anticipato il 26 Aprile con il video di "Cuore di Tenebra", seconda traccia dell'Ep. Durante il periodo in cui è stato concepito il brano, il batterista Demetrio (il "letterato" dei due) stava giusto studiando "Heart of Darkness" di Joseph Conrad. Quando Claudio se ne uscì con questo riff oscuro e potente, gli venne proprio in mente "il cuore di un'immensa tenebra", da cui il titolo del pezzo. Ma mentre la foresta di Conrad è quella congolese da dove venivano rapiti gli schiavi neri nel periodo colonialista, quella di Sofia Braga, autrice dello splendido video, cupo e torbido come il brano da cui prende spunto, è una natura sia affascinante che pericolosa. Come rivela l'autrice: "in questa giungla (evocata dal brano dei CdP -ndr) non c'è spazio né per colonizzatori né per indigeni, la giungla stessa si mostra allo spettatore/ascoltatore senza nessun tipo di filtro umano, accompagnandolo per tutta la durata del brano nei suoi meandri più reconditi dai quali, una volta addentratosi, non potrà più uscirne fino alla fine dell'album".
   In conclusione, i Cani dei Portici sono un duo di cui sentirete ancora molto parlare: si stanno ritagliando infatti il giusto e meritato spazio nella scena underground nazionale. Condividono spesso il palco con nomi di punta quali Zu, Bologna Violenta, Giorgio Canali, Bachi da Pietra e molti altri. Hanno latrato in svariati festival come al MEI e parecchie sono le compilation contenenti un loro brano (presenti anche nella nostra EmilyDuo Compilation). Gli auguriamo quindi di vivere di soli ossi! Attualmente invece il batterista Demetrio si sta specializzando in linguistica dopo aver studiato iamatologia (lingua e cultura giapponese), insegna italiano agli stranieri, da nerd convinto fa il redattore per una rivista di videogiochi oltre ad aver avviato da poco la propria etichetta discografica e di distribuzione a "basso profilo", la Koe Records. Claudio, dopo un primo approccio bolognese da studente, passa al lavoro di fonico che esplicita con estrema bravura alla Fonoprint di Bologna dove molti sono i Big che a loro si rivolgono, sia per le registrazioni in studio che in fase live, e parliamo di nomi come Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari...
   Andiamo quindi a farci due chiacchiere con Claudio e Demetrio dei Cani dei Portici? Chissà che con qualche biscottino e una grattatina non ci rivelino qualche segreto e molte chicche...

"Cuore di Tenebra" Official Video https://www.youtube.com/watch?v=-YiJKxDW6ig&hd=1
Teaser di “Due” https://www.youtube.com/watch?v=T6oUgQ267W0


LABELS
Due dei Cani dei Portici è stato prodotto e pubblicato dall'etichetta principale Dischi Bervisti (anche loro Ufficio Stampa), tant'è che solitamente lo vedete pubblicizzato solo per tale casa discografica. Eccovi quindi una breve scheda a loro dedicata.
In realtà c'è un'intera cordata di etichette a supporto di questo disco, ben 10 in totale tra co-produttori e distributori! Dedichiamo quindi in calce all'articolo (dopo l'intervista e la discografia dei due) uno spazio di meritata presentazione a tutte queste altre interessanti espressioni dell'underground nazionale, piccole realtà Diy che in una rete di sinergia supportano le band in tutto lo Stivale e che, nonstante le dimensioni, riescono comunque a distinguersi per originalità e competenza.

Dischi Bervisti www.dischibervisti.com
Dischi Bervisti viene fondata a Treviso nel 2012 come etichetta di musica indipendente per supportare l'uscita del nuovo album di Bologna Violenta: Utopie e piccole soddisfazioni. L'idea nasce dallo stesso Nicola Manzan (solista dei Bologna Violenta, ora in duo con batteria) e dalla compagna Nunzia Tamburrano che da lì in poi continuano l'attività con band a loro affini, spesso di amici. Proprio per questa filosofia, dettata dal gusto personale, non c'è un genere specifico supportato dalla casa editrice.

Essendo Bologna Violenta, la band del fondatore, in realtà un progetto solista da poco approdato alla formazione di duo elettrico, una 2-man band di AvantGarde e GrindCore della quale ci occuperemo presto, molti sono i duo presenti nel loro catalogo. Oltre ai Cani dei Portici di oggi, troviamo anche i METEOR (noise, Brescia), gli HATE&MERDA (sludge, Firenze), e il duo lui-lei di chitarre HARMONIC PILLOW. Compare anche il nome di Alos?, ossia il progetto solista di Stefania Pedretti, chitarra e incredibile voce del duo doom/sludge/noise OvO. Anche il prossimo album degli OVO stessi, in uscita a fine 2016, sarà inoltre prodotto dalla DB.

Dischi Bervisti non è solo etichetta di musica indipendente ma anche Ufficio Stampa diretto da Nunzia e dedicato anche a band non presenti nel proprio roster.



INTERVISTA
1. Ciao a voi Claudio e Demetrio. Abbiamo già avuto il piacere di conoscerci di persona, ora è l'occasione giusta per approfondire un po' gli argomenti. Benvenuti quindi su Edp!
CANE DEMETRIO: Wof, il piacere è stato nostro Giusy, sei una grande. E ora grazie d'averci invitato a questa intervista su EDP!

2. Raccontateci come è avvenuta la genesi dei Cani dei Portici e come vi siete infine ritrovati in due.
D: I cani dei portici erano quelli che da ragazzini vedevamo di notte sotto i portici della città in cui siamo cresciuti, Crotone, in Calabria. Poi ci siamo ritrovati a Bologna e anche lì c'erano tanti cani sotto i portici. A Bologna abbiamo cominciato a suonare insieme, dopo un paio d'anni ci siamo ritrovati in due quando il terzo della formazione originale, il nostro caro amico Fabio, ha deciso di lasciare la cagnara. Ora siamo un cane a due teste.

3. In un duo si richiede molta affinità ed empatia, cosa che voi coltivate da lunga data. Esistono, a vostro parere, anche lati negativi in una line-up così ridotta? L'esperienza a tre può essere un utile confronto…
D: Più si è, più ci si diverte, questo forse, pensando ai live, ai viaggi e a tutte le situazioni connesse. Ma io e Claudio ci troviamo così bene in due che al momento non ne scorgiamo limiti.

4. Quali gli accorgimenti da trio a duo? In fase live proponete molti brani dal primo ep Cave Canem: come li avete riarrangiati?
D: Abbiamo riscritto diversi brani da Cave Canem ma non tutti, e almeno qualcuno lo abbiamo ancora in cantiere, come Septem che era uno dei nostri pezzi preferiti. Per quanto riguarda i pezzi nuovi invece, tutto è avvenuto come sempre in maniera naturale e spontanea.

5. Avevate già dei duo di riferimento quando avete deciso di essere una 2-man band?
D: Sinceramente non ci abbiamo mai pensato a dei duo di riferimento, per noi è stata una necessità ragionata. Io personalmente amo i Melt Banana e gli Om, entrambi duo, ma con modalità totalmente differenti.

6. Con quali altri power duo avete condiviso il palco durante i vostri numerosissimi live?
D: Mi vengono in mente Bologna Violenta, Bachi Da Pietra, e in una delle volte che abbiamo suonato con gli Zu anche loro si sono esibiti in due.

7. Avete un background musicale molto simile o siete cresciuti con riferimenti musicali diversi? Da dove proviene, Claudio, la tua dolcissima e struggente vena melodica?
D: Io e Claudio abbiamo avuto percorsi d'ascolto e compositivi abbastanza distanti per molto tempo, tranne che per un amore fortissimo che condividiamo da quando eravamo ragazzetti: i System Of A Down.
Cane Claudio: Abbiamo la stessa età e siamo cresciuti nello stesso contesto sociale, tra le ultime vampate del grunge, la scuola trash metal 80/90 e tutto il movimento crossover. Personalmente ho praticamente smagnetizzato tutto ciò che hanno fatto i System of a Down. Demi invece è una bibbia vivente del grunge dall’homo erectus agli smartphone. Le propensioni melodiche non so da dove derivino schiettamente, credo sia solo il risultato di quello che siamo in fin dei conti.

8. Raccontateci qualcosa del video "Cuore di tenebra"...
D: Il brano è ispirato all'opera di Joseph Conrad. Per il video ci siamo affidati completamente a Sofia Braga. È importante il connubio tra le arti, e ci piace dare piena fiducia e controllo a chi collabora con noi nella sfera artistica visiva, grafica etc..

9. Il vostro percorso di vita vi ha portati dal profondo Sud di Crotone alla mitica Bologna. Mi pare di capire che portate un profondo rispetto per entrambe le "vostre" città. Avete anche soltanto una critica per ognuna di loro?
D: Ah ah ah ah ci fanno spessissimo questa domanda, evito sempre di rispondere perché rischierei di parlare per ore. Di certo, della posizione periferica di Crotone e della Calabria ci portiamo la rabbia nel processo creativo, da Bologna abbiamo assorbito la vivacità underground.

10. Com'è il panorama musicale calabrese e quale realtà avete invece trovato qui a Bologna?
D: La Calabria è piena di musicisti, pittori, poeti, un numero davvero impressionante. Concentrandoci sulla musica, ultimamente la situazione mi pare in continuo miglioramento, soprattutto con la nascita di diversi nuovi posti per concerti undergound grazie ad alcuni calabresi che si spaccano davvero. Sono poi tante le band da ascoltare, mi vengono in mente ora i Dissidio e i McKenzie, e non si può non citare la Overdrive, etichetta nel catanzarese sinonimo di qualità (per dirne qualcuno, ha prodotto l'ultimo disco di Bologna Violenta, o il precedente dei Fuzz Orchestra).

11. A proposito di scene musicali... vi siete ritagliati una bella fetta di notorietà fino ad ora nell'underground italiano. Condividete i palchi con nomi di tutto rispetto e con molte di quelle band è nata anche una sincera amicizia. Com'è stato sentirsi accolti con naturalezza dai "mostri sacri" dell'underground nazionale? La ritenete una conferma della vostra professionalità e del vostro indubbio valore?
D: Crediamo nello spaccarsi la schiena, questo è tutto. Da quando abbiamo deciso di abbaiare, abbiamo deciso che l'unico modo per farlo fosse al massimo delle nostre energie. Ogni passo guadagnato è per noi un piccola immensa gioia, ma non guardiamo mai a ciò che raggiungiamo, c'è ancora così tanto da fare, meglio rimboccarsi le maniche e non distrarsi mai.

12. Ora un paio di domande che riguardano la vostra vita personale: Demetrio, come fai a far convivere tanti impegni e altrettante passioni? Studi, lavori, sei un nerd (cosa che immagino totalitaria... ore e ore davanti al pc o a una console) e suoni la batteria alla grande!
D: Cominciamo col dire che la batteria non la suono, al massimo la percuoto, con ben poca maestria per giunta. Sì scrivo per la rivista NintendOn che concilia un'altra delle mie grandi passioni, quella videoludica, e mi occupo anche di poesia e racconti. Mah, credo che se a qualcosa ci tieni, la fai, il modo lo trovi. E dormo molto poco, fin da bambino.

13. Hai da poco avviato anche una piccola etichetta indipendente (casa discografica e distro): a chi è rivolta e qual'è la tua filosofia in proposito?
D: Koe Records low profile distro è una minuscola distribuzione, e come recita il motto è basata sul basso profilo. Si fonda si di un semplice manifesto che indica la direzione del progetto, tra cui niente mode, niente cazzate verbali o ideali, niente spirito da rockstar. Come generi non c'è un vero e proprio range, ma diciamo che vengono preferiti assolutamente i dischi crossover, nel senso di mescolanza di genere, o comunque fuori dagli schemi. Amo tutti i gruppi che ne fan parte e con ognuno di loro s'è creato un bellissimo rapporto extramusicale. In ottobre uscirà la prossima produzione, ad opera dei lombardi Demikhov, strumentale di chirurgia sperimentale sovietica. Ve ne consiglio caldamente l'ascolto.

14. Claudio, la tua competenza professionale di tecnico dei suoni è indubbia, l'ho potuta constatare di persona... molti Big ti conoscono di fama ormai, visto che hai lavorato con loro. Ci riveli qualche nome? E come nasce e si sviluppa il tuo percorso di fonico?
CANE CLAUDIO: Qualche anno fa ho lasciato l’università e ho iniziato gli studi per diventare fonico presso la Fonoprint di Bologna, seguendo dei corsi specializzati, ed in seguito ho proseguito il mio percorso affiancando in studio gli ingegneri Maurizio Biancani ed Enrico Capalbo, miei maestri e colleghi. Ho il piacere e l’onore di lavorare proprio in Fonoprint ora, dove collaboriamo con artisti del pop italiano mainstream (Vasco Rossi, Zucchero e altri) ma anche con una buona parte del mondo dell’underground naturalmente.

15. Partecipate spesso nel Gruppo Facebook Edp, avete condiviso un vostro brano nella nostra compilation EmilyDuo (qui l'articolo con il freedowload) e ci siamo anche incontrati personalmente. A questo punto materiale ne avete per rispondere a questa domanda: che idea vi siete fatti dell'Electric Duo Project? Ci credete in una realtà che possa far da collante e coordinare le varie realtà dei power duo chitarra e batteria italiani?
D: Electric Duo Project è una bomba di community, gestita da gente meravigliosa che si spacca sulla base di un concept davvero figo, quello dei duo musicali appunto. Crediamo che riuscirete a fare tanto altro, e non vediamo l'ora di imbatterci in tutti i vostri nuovi progetti. Ad maiora semper, wof.

16. Dopo due ep all'attivo state per caso raccogliendo materiale per un full-lenght? Altri progetti per il futuro prossimo?
D: In realtà, non abbiamo mai considerato i nostri dischi come ep, in contrapposizione a dei full-lenght. La nostra è una chiara scelta compositiva. I progetti futuri, ve li faremo ascoltare direttamente.

Ottimo allora e grazie per le risposte! Vi lascio ora la parola, ops... l'abbaio, per una vostra conclusione. Intanto buona musica a voi! Gli auguri per una soddisfacente carriera non ve li faccio nemmeno... tanto quella ormai è assicurata... Wof dall'Edp tutto!
D: Ma va Giusy! A parte il ringraziarti, da cuore di cane, per quello che fai in generale e per lo spazio a noi dedicato in particolare, ti lasciamo il nostro solito motto: Cave Canem! (Attenti al cane -Ndr)


DISCOGRAFIA
In trio:
CAVE CANEM Ep 2012, ToTeN ScHwAN records /L'Odio Dischi (MathRock, Hardcore)

1.Cave Canem 2.Septem 3.La marcia dei bisonti 4.Tria 5.Frigge la carne 6.Orient Express



Qui lo ascolti

DUE 2016, Dischi Bervisti/ToTeN ScHwAN records /Vollmer Industries/È un brutto posto dove vivere/Santa Valvola Records/Oh Dear Records/L'Odio Dischi/Effetti Collaterali/Longrail Records/Koe Records low profile distro (MathRock, Hardcore)

1.Intro 2.Cuore di tenebra 3.Vamonos 4.Buio 5.La gente deve capire +Ghost Track: Jonio

QUI la nostra recensione

Link ad altre recensioni


LABELS (Tutte le altre... in ordine alfabetico)
Effetti Collaterali www.effettocollaterale.it
Effetti Collaterali è innanzitutto una band da Potenza, un collettivo di amici attivo da oltre 10 anni, che si esprime in musica con un'ampia visione culturale della musica e dell'arte. Condividono grandi palchi e aprono tour e festival anche con: Il Teatro degli Orrori, Marlene Kuntz, Tre Allegri Ragazzi Morti, Sud Sound System, SantoNiente, Le Luci Della Centrale Elettrica, Giorgio Canali e tante altre importanti bands. Seppure in maniera discontinua per oltre 3 anni e mezzo dall'uscita del primo disco sono in tour e raggiungono i 400 live in tutta Italia affermandosi tra le più rinomate e incendiarie live band della scena indipendente e diy italiana! Il live è la loro dimensione ideale...
La band grazie all’amichevole aiuto di Fabio Magistrali (ex produttore di Afterhours, Bugo) mette in piedi un proprio ottimo studio di registrazione. Crea anche una propria etichetta/collettivo di artisti & autoproduzioni “Effetti Collaterali Records” con cui co-produce anche altri ottimi dischi, fumetti e libri di artisti italiani.
Effetti Collaterali perché dalla parte dei perdenti, dei reietti e dei poveri cristi, quasi sempre in direzione ostinata e contraria.

Casa discografica e di distribuzione, la EUBPDV è stata fondata a Padova nel 2014 da Fabio Zanaga. Si tratta di una realtà incentrata sulla sottocultura Underground e non si dedica soltanto alla musica ma spazia anche tra le altre forme d'arte. E' un progetto indipendente, autoprodotto e no profit portato avanti con passione dall'unico fondatore, noto anche come DjFlass. Co-conduttore della web radio e omonima tapelabel Scaglie di Rumore (etichetta incentrata nella produzione e distribuzione di musica punkhardcore) fonda questa label nell'ottica di scoprire e proporre realtà sempre legate alla scena underground ma non trattate dalla già citata label.
EUBPDV non fa distinzioni di generi, propone ciò che gli piace e in due anni può contare una dozzina di uscite con gruppi da tutto lo Stivale con diversi suoni e diverse proposte.
Esiste anche un blog dove vengono pubblicate interviste alle band ed ad altri artisti locali, articoli su festival, eventi ed altro ancora.
Non si tratta di una Booking Agency ma ogni tanto vengono organizzati concerti per far festa con gli amici.
L'evoluzione per il futuro è quella di produrre anche libri, riviste o fanzine mentre finora è stato stampato soltanto Ragazzo in Vendita, fumetto post/porno realizzato da Punx666 & Delicatessen.


Koe Records low profile distro koerecords.wordpress.com
Si tratta della casa discografica e di distribuzione nata a Bologna nel 2014 dallo stesso batterista dei Cani dei Portici, Demetrio Sposato. Una piccolissima realtà nata per supportare alcune band dell'underground locale. Portata avanti con la filosofia DIY non ha scopi di lucro ed è supportata soltanto dalla passione per la musica del fondatore stesso. Nel loro catalogo troviamo i NADSAT, duo corregionale che abbiamo già presentato in un articolo Edp (qui).
https://www.facebook.com/koerecords


L'Odio Dischi è una netlabel, un collettivo che nasce a Foggia nel 2014 grazie all'impegno dei tre componenti della band Preti Pedofili. Nasce come veicolo di diffusione e di supporto di alcune delle realtà con cui sono in contatto ma più che una vera e propria etichetta si considerano un marchio che dà supporto a queste band a loro vicine. Per il resto, oltre ad aver lavorato con le realtà con cui in questi anni hanno spartito palchi e viaggi, hanno anche organizzato svariati festival a Foggia, oltre ad essersi occupati di booking e registrazioni.
Oltre i Cani, nessun altro duo nel loro roster.


Longrail Records è nata a Dicembre del 2015 in provincia di Torino ad opera di Francesco Girasole. Questa etichetta ha lo scopo di promuovere musica indipendente attraverso co-produzioni con altre etichette e distribuire dischi autoprodotti. Dagli ultimi mesi, inoltre, Longrail Records si occupa anche di organizzare concerti e house show sempre secondo l'etica del DIY.
I Cani dei Portici sono l'unico duo da loro prodotto; hanno in distribuzione "La capitale del male", ultimo lavoro discografico del duo sludge toscano HATE & MERDA.


Oh! Dear Records e' una piccolissima etichetta musicale indipendente in ponte fra la Scozia (Glasgow) e la Sardegna (Sassari). L'etichetta nasce a dicembre 2015 con l'intenzione di supportare e promuovere la realtà locale sassarese. Tea, la fondatrice, ha avuto modo di studiare a Bologna e da qui ha affinato uno sguardo attento per le diverse realtà nazionali e internazionali. Sceglie le band con cui collaborare sia seguendo il proprio istinto sia sopratutto per l'approccio stesso all'idea di musica. Come molte altre etichette Oh!Dear records e completamente casalinga e DIY.
Tra le uscite prediligono la cassetta e diversi progetti di riciclaggio, tra cui il fatto stesso di riversare a mano la musica nelle cassette per contenere sprechi e soldi. Tra le varie iniziative l' Oh!Dear Summer Fest e l' Oh!Dear Summer Compilation sono volti a finanziare il progetto di riforestazione dell'area retrodunale di Porto Ferro (tra le piu belle spiagge del nord Sardegna) e sensibilizzare la questione ambientale.
Prossimamente avranno il piacere di collaborare con i Maledetta Dopamina. band anomala caratterizzata dalla line-up basso+ due batterie.


Santa Valvola Records www.santavalvola.it
Santa Valvola nasce ad inizio 2010 a Prato ad opera di Daniele D'Andrea; l'intento è semplicemente quello di stampare dischi, cosa sempre più rara e difficile, e organizzare concerti a gruppi che dal vivo spaccano. Nel corso degli anni altre persone si sono aggregate alla causa fino a diventare una famiglia. Non ci sono limiti di genere se non quello del nostro gusto, e l'impatto dal vivo. Negli anni sono stati prodotti anche il duo chitarra, voce e batteria MUM DRINKS MILK AGAIN, e il primo Ep dei GO!ZILLA, quando appunto erano ancora un duo.


ToTen ScHwAN Records www.totenschwan.altervista.org
La Toten Schwan è innanzitutto un'associazione culturale no-profit che tra le altre attività è anche etichetta discografica. Nata a La Spezia nel 2011 da un collettivo di musicisti, porta avanti la filosofia della controcultura. Controcultura come necessità per la sopravvivenza etica, collettivo come mondo ideale dove si collabora e ci si aiuta.
Tra le sue pubblicazioni troviamo 5 interessanti compilation freedownload (e in stampa a tiratura limitata di 50pz) e gli ultimi album di un paio di power duo oltre Due dei Cani stessi. Gli artisti 2-piece del loro roster sono quindi gli SDANG! da Brescia, duo strumentale di math-core-prog, appena usciti col loro secondo Ep La malinconia delle Fate, il più rinomato power duo sludge italiano, i Toscani HATE & MERDA con il loro La capitale del Male (2015), il duo chitarra-batteria da Pistoia MARLON BRANDO nonchè lo storico duo all female basso-batteria SHE SAID DESTROY. Per amore di completezza diciamo che anche Cave Canem, il lavoro discografico in trio dei Cani, era uscito con questa etichetta che si dimostra quindi una conferma per il duo. https://www.facebook.com/totenschwanrecords


Etichetta musicale indipendente nata a Cuneo nel 2013 e basata sulla filosofia del Do It Yourself, viene fondata da Alberto Cornero (musicista indipendente) e Francesco Groppo (tecnico del suono), personaggi attivi nella scena musicale locale da quasi 15 anni. I due decidono dapprincipio di offrire supporto alla rigogliosa scena musicale della zona per poi allargarsi alle band del resto d'Italia e di recente anche a proposte dall'estero.
Prerogativa principale è quella di non porsi limiti di genere ma di supportare e produrre i progetti che più piacciono, offrendo loro servizi che spaziano dalle riprese effettuate con lo studio mobile professionale WhereverRecording, alla preparazione di grafiche, alla gestione dei rapporti con pressing plants, etc. Spaziano quindi dal Pop al PowerViolence, passando per PostRock, Noise, DoomJazz e PostHardcore. Nell'ottica del DIY amano anche, quando possibile, instaurare e mantenere contatti diretti con le band che supportano e che sono prima di tutto costituite da persone con le quali è bello scambiare opinioni per crescere e maturare.
Le Vollmer Industries sono i distributori della zona per Due dei Cani dei Portici mentre nel loro roster sono presenti anche i PASTEL, power duo che però di recente è passato al trio.



Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle

117. RECENSIONE 32: Due by Cani dei Portici




   I Cani dei Portici sono attualmente uno dei duo postcore più interessanti del panorama underground italiano. Claudio Adamo (chitarra, saltuariamente voce) e Demetrio Sposato (batteria) sono amici fin dall'adolescenza: entrambi calabresi e coscritti, giungono a Bologna per motivi di studio e qui trovano la loro identità definitiva, tanto musicale che di vita. I Cani dei Portici nascono quindi a Bologna come trio nel 2010 e dopo un ottimo Ep d'esordio, Cave Canem (2012), si assestano nella line-up a due.
   Già in trio si delinea alla perfezione la loro interessante formula sonora fatta di musica strumentale, molto potente, nel genere HardCore condito con soluzioni MathRock. Distorsioni estreme, stacchi, raddoppi e parentesi fatte di piacevoli e struggenti melodie, li definiscono fin dall'esordio. Primus, Melvins, Shellac e Jesus Lizard i riferimenti musicali del passato.
   Nel 2014 restano in due, riarrangiano alcuni brani del primo Ep e si prestano a registrare un secondo album che nulla perde in potenza e comunicazione anche senza la presenza del basso. Le soluzioni per ovviare alla mancanza di tali frequenze sono le medesime per tutti i duo chitarra-batteria, ormai (splittaggio della chitarra in un ampli per basso e abbassamento dei toni con un octaver) ma la maestria nel gestire il tutto è degna di nota. Sia su palco che su disco non passa inosservata la pulizia dei suoni sul muro di distorti mentre i passaggi dai puliti melodici ai volumi a palla delle fasi più aggressive, scivola liscia senza scossone alcuno. Del resto il chitarrista Claudio lavora come fonico presso la Fonoprint di Bologna, il più noto studio di recording della città che supporta in sala di registrazione quanto in fase live artisti del calibro di Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari, tanto per nominarne qualcuno...
   Due è il secondo lavoro in studio di Claudio e Demetrio, molto simile nella sua struttura all'Ep precedente. Sei tracce per una trentina di minuti d'ascolto, i brani iniziali tutto un alternarsi di cattiveria calibrata e melodie di largo respiro, mentre in entrambi gli album sono i due brani di chiusura a mostrare serenità e dolcezza con piacevoli quanto inaspettate parentesi. Due si apre con un'intro di onde del mare e si conclude con un brano dolce e pulito dove il mare torna a farla da padrone (vedi la copertina in tema). Il titolo della final track è infatti "Jonio", in memoria della terra che li ha visti nascere e decollare verso il loro futuro di musicisti a Bologna, città a cui restano sempre grati quanto alla loro vecchia Crotone. I cani che di notte gironzolano sotto i portici di entrambe le città sono il filo conduttore che le accomuna e per questo ne hanno voluto elevare il nome a riconoscimento della propria band.
   La bravura tecnica e la bontà dei loro cuori di cani non passa certo inosservata tanto che ormai i due si esibiscono sui più rinomati palchi italiani (vedi il MEI) condividendo gli spazi con nomi di punta dell'underground nazionale quali Zu, Bachi da Pietra, Giorgio Canali, Bologna Violenta e molti altri. Ma per una retrospettiva completa della band, una panoramica sulle ben dieci etichette indipendenti che supportano l'album nonché per l'interessante chiacchierata in fase d'intervista con i due, rimando all'articolo specifico Edp, precedentemente pubblicato.
   Intanto vi lascio ai credits dell'album e al tenebroso video, quanto il brano da cui prende l'ispirazione, di "Cuore di Tenebra", ad opera della giovane artista Sofia Braga. Come sempre buon ascolto e buona lettura, o per concludere alla Cani dei Portici: Cave Canem a tutti!


"Cuore di Tenebra" Official Video https://www.youtube.com/watch?v=-YiJKxDW6ig&hd=1
Teaser di “Due” https://www.youtube.com/watch?v=T6oUgQ267W0Ascolto integrale di "Due" https://canideiportici.bandcamp.com/album/due-2


Credits di "Due":
Edito il: 2 Maggio 2016
Registrato da: Caludio Adamo (Randagi Recordings)
Mixato e masterizzato da: Claudio Adamo ed Enrico Capalbo presso gli studi del Fonoprint di Bologna
Prodotto, distribuito e supportato da: Dischi Bervisti, ToTeN ScHwAN records, Vollmer Industries,
È un brutto posto dove vivere, Santa Valvola Records, Oh Dear! Records, L'Odio Dischi, Effetti Collaterali, Longrail Records, Koe Records low profile distro
Fotografia di copertina: Francesco Gentile
Grafiche: Elena A. Servidio Photo
Fotografia interna: Enrico Sposato
Stampa: Shelve


Contatti della band:




Due 2016
(PostCore, MathRock)

1.Intro
2.Cuore di tenebra
3.Vamonos
4.Buio
5.La gente deve capire
6. Jonio


RECENSIONE
CANI DEI PORTICI "Due"
Ep 2016 Dischi Bervisti

Cambio di prospettive notevole rispetto al primo disco. Due dei Cani dei Portici è una delicata mattonata sui denti dall'inizio alla fine; dico "delicata" perché nonostante l'anima orgogliosamente hardcore del duo chitarra/batteria bolognese c'è sempre una vena di leggerezza che pervade tutto il disco. Parlo di una leggerezza malinconica che accompagna la furia delirante che trova sfogo lungo tutto il tortuoso procedere del disco, scuro e duro, che segue un percorso lucidamente folle: Due sale e scende, si dilata e si compatta, esplode ed evapora. Fondamentalmente fa quello che gli pare e nonostante l'imprevedibilità compositiva dei Cani dei Portici, tutto sembra essere esattamente dove dovrebbe e come dovrebbe. I suoni ben studiati e curati, gli arrangiamenti apparentemente semplici ma in realtà ricchi di dettagli, gli spazi reciproci tra gli strumenti, i (rarefatti) testi.
Suona tutto come un apparente caotico, grezzo, potente, sfacciato miscuglio di irruenza e depravazione creativa, eppure traspare fascinosamente poco la presenza di qualcosa di più di tutto questo, una profondità che va oltre la furia schizoide del disco. A parer mio il disco è spaccato in due anime diverse: una hardcore che semplicemente fa paura e una più evanescente e introspettiva. La prima assicura la presa e l'efficacia del disco, la seconda lo avvolge di quel fascino inafferrabile che ti costringe a riascoltare fino all'odio tutto il disco da cima a fondo.

Giacomo Guidetti
7,5/10



Articolo ad opera di Giusy Elle