domenica 11 ottobre 2020

215. RECENSIONE77: Vulbo Ep

Ale e Tone sono rispettivamente il chitarrista e il batterista del duo bergamasco Vulbo, fondato nel 2017 dal comune sentire dei due. Vulbo è il terzo incomodo della band, un grottesco personaggio di fantasia proveniente dalla Dimensione Oscura. In maniera scanzonata, tutto ruota attorno a questo concept; che il duo non si prenda sul serio lo conferma il simpatico video di "Sissi Baobab", la terza traccia dell'omonimo album e nome proprio della fidanzata di Vulbo, pubblicato soltanto in questo 2020.

L'Ep d'esordio, di fine 2018, ci presenta 7 brani (6 più un intro vocale di Homer Simpson) per un totale di 23'35'' in un mix di generi che vanno dal math rock allo stoner, dal metal al noise, con un pizzico di blues che non guasta mai; sebbene strumentale, il risultato danzereccio è assicurato. Ancor più ballabile e coinvolgente risulta il featuring con Don Alejandro e Artista Sadico (Milf) della traccia "Need Rot", collaborazione ad hoc per la nostra INSTRUMENTAL Vs VOCALIST compilation (qui) da cui anche un video a fumetti pubblicato in esclusiva oggi con noi di Edp.

L'album, stampato in edizione limitata di 50 Cd -e sulla cui superficie troviamo delle vignette, tutte diverse, disegnate a mano dallo stesso chitarrista del duo- è stato registrato live presso il Trai Studio di Fabio Intraina.

Per ogni approfondimento sulla band, la Video Premiere e l'intervista ad Alessandro Frosio e Antonio Cassella, rimando al nostro articolo appena pubblicato (qui) mentre in questa sede procediamo a trattare dell'Ep, con la recensione curata dal nostro collaboratore Nicola Cigolini (Samcro).

Buona musica con lo spirito goliardico dei Vulbo!

 

 Video

“Sissi Baobab” https://www.youtube.com/watch?v=Fg1KLsnsI20

 "Need Rot" featuring Milf https://youtu.be/HYLqGJ8R_1Y

 

Contatti Band: Facebook / Bandcamp / Instagram

 

Vulbo credits:

Registrato, mixato e masterizzato da Fabio Intraina @Trai Studio, Inzago (MI)

Pubblicato il 13 Dicembre 2018

Formato digitale e Cd in tiratura limitata di 50 copie

Artwork di Ottavia "Memequeen" Gnocchi

 

Qui lo ascolti

Vulbo 2018

Autoprodotto

(Stoner, MathRock, Metal, Noise, Strumentale)

 

1.Medicine scadute 

2.Turboslug 

3.Sissy Baobab

4.My Friend Joe Camel 

5.Needrot 

6.Steven Sigale 

7.Estrogeno

 

RECENSIONE

VULBO "Vulbo"

Ep 2018 Autoprodotto

Mi arriva un pacco da Bergamo, lo apro e per prima cosa vedo una brutta faccia che mi guarda come il compianto Gary Coleman nei panni di Arnold, come faceva con il povero Willis nell'iconica battuta del telefilm; giro la copertina e mi ritrovo invece in mano il cd dei Vulbo, duo bergamasco formato da Ale alle corde e Tone alle pelli, che hanno auto prodotto questo primo album d'esordio senza nome, solo con questo sguardo arcigno.

Il tutto si apre con una positivissima “Medicine Scadute”, che riporta l'iconica voce del compianto Tonino Accolla nei panni dello sbadatissimo Homer (troppa gente rimpianta oggi, lacrimuccia d'obbligo) - chi non riconosce la citazione peste vi colga - ed un intro strumentale che fa ben sperare.

Ebbene sì, anche questa volta la voce non trova spazio in questo disco che però attraversa con molta maestria molti generi nelle varie canzoni: stoner, math, postcore, noise-rock, rock’n’roll slabbrato, funk e un pizzico di hard-rock vecchia maniera che male mai non fa, con anche una spruzzatina di groul in “Steven Sigale” sesto pezzo del disco, ritrovando poi in “Estrogeno”, l'ultimo pezzo dell'album, il nostro caro Homer.

Difficile raccontarvi i pezzi presi singolarmente, trovo però il lavoro nel complesso molto orecchiabile, molto diversificato e stratificato (basta vedere tutti i generi ispiranti scritti sopra), l'unica vera pecca è secondo me la mancanza di una voce che veramente avrebbe portato il tutto a compimento, perché, a differenza di tante band strumentali, nei Vulbo la forma canzone esiste ed è anche ben definita e una lirica arricchirebbe senz'altro il tutto (lo dimostra l'ottimo featuring di "Need Rot" con i colleghi MILF); ciononostante rimane un buon lavoro, magistralmente eseguito e registrato da Fabio Intraina degli INTRA STUDIOS.

Infine, una birra scatenandosi davanti ad un loro live è d'obbligo, appena ovviamente il tutto potrà riprendere, sperando che questi ragazzi prendano anche un microfono in mano per cantare tutti insieme!


Nicola Cigolini, Voto 7/10

 

Articolo ad opera di Giusy Elle

www.facebook.com/groups/ElectricDuoProject

electricduoproject@gmail.com

 

 

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