domenica 11 ottobre 2020

214. VULBO: dalla Tetra Dimensione ai palchi nostrani + Video Premiere

Presenti nella nostra INSTRUMENTALVs VOCALIST Compilation

INTRO

Partiamo col doppio botto quest'oggi! Infatti, oltre alla presentazione del duo bergamasco VULBO, con solita intervista e recensione al loro album, aggiungiamo pure la Video Premiere del loro ultimo videoclip, "Need Rot", nato da un featuring con i colleghi Milf per la nostra compilation Instrumental Vs Vocalist. Un gioco di disegni che ha impegnato il chitarrista stesso dei Vulbo in molte ore di lavoro; il risultato però è di effetto e il brano è una bomba! Godiamoci subito questa piccola chicca e poi, con tutta calma, approfondiamo pure questo goliardico duo.

“Need Rot” featuring MILF

BIOGRAFIA

Ironia, imprevedibilità, tanta sana follia: questo è ciò che vi dovete aspettare da Ale e Tone, i due strampalati fondatori di questo mitico duo! VULBO, nome proprio inventato per identificare un ipotetico personaggio proveniente dalla "Tetra Dimensione", frutto di malata immaginazione e alter ego della band, è una 2-piece chitarra-batteria fondata a Bergamo nel 2017. Alessandro Frosio (Classe 1994), inizia lo studio della chitarra blues per poi procedere con l'accademia jazz, ma il destino è beffardo e lo porta a suonare in band di tutt'altra natura: dapprima in un tributo dei Doors per poi sfociare in vari episodi harsh noise (Lars, No Cats in Ohio). 
Antonio Cassella (1981) è un altro personaggio dalla doppia natura: studi classici, laurea al Dams, insegna italiano e storia alle superiori e occasionalmente fa il fotografo pubblicitario ...ma poi suona metal e stila live report per testate underground. Chi ha detto che i professori di lettere sono noiosi??? Nasce come bassista e dopo una decina d'anni si converte alla batteria. Ex membro degli Winter of Souls e dei The Great Void, attualmente, oltre che suonare nei Vulbo, milita anche nei Metide e Magnitudo. Un bel mix questi due Vulbi che, nonostante il divario di età, in un momento di ferma musicale si incontrano, jammano, si piacciono e si sposano musicalmente. Vulbo è la loro creatura, dai vagiti un po' noise, un po' math, un po' stoner ed anche metal, o, come lo definiscono loro: math-metal bluesettone un po' noise. Rigorosamente strumentale. Tra le loro muse ispiratrici troviamo i Lightning Bolt e Hella ma anche i nostrani Zu, Zeus! e il duo lodigiano Zolle (ma che bella tripletta da fine alfabeto!)

Verso fine 2018 entrano al Trai Studio di Fabio Intraina dove registrano live un Ep omonimo di 7 tracce nel quale, secondo il loro comunicato stampa, trascrivono le visoni di Vulbo e altri grezzi personaggi della Dimensione Oscura. Tutto è presentato in maniera scanzonata, a partire dalla voce di Homer Simpson che introduce l'album con la traccia "Medicine scadute". Ogni Cd riporta poi, sulla superficie, una vignetta personalizzata, scritta a mano con un pennarello da Alessandro e a noi della redazione (al recensore e a me) l'ispirazione è ricaduta necessariamente sul Covid, in memoria di questo strampalato 2020 e dell'aura nefasta che ha coperto Bergamo durante la scorsa primavera; il tema è l'anti complottismo in chiave satirica.

I brani, come si diceva, sono strumentali, eppure seguono la tipica struttura forma-canzone, e nel loro magico potpourri di generi hanno persino una pulsazione che fa ballare! Molto dance è risultato anche il featuring di "Need Rot" con alla voce i mattacchioni Don Alejandro e Artista Sadico del duo MILF (qui il nostro ultimo articolo su di loro), creato appositamente per la nostra compilation "Instrumental Vs Vocalist". Una chicca nata dall'unione di quattro menti alterate: chi poteva aspettarsi tale vitale splendore? La collaborazione continua e ne nasce pure il videoclip che abbiamo l'onore di presentare oggi.
 
Il 2020 è stato quindi proficuo per i Vulbo perché è in quest'anno che compaiono i loro due video, il primo dei quali, pubblicato il 16 Maggio e comparso in anteprima su Altervista assieme a una simpatica (poteva essere diversamente?) intervista ai due, è la trasposizione visiva di "Sissi Baobab", la terza traccia dell'album. Il set del video è una palestra dove Antonio esegue regolarmente i suoi allenamenti di powerlifting e che si prestava meravigliosamente a prendere in giro, di contrasto, la 'prestanza fisica' del magrissimo compare Alessandro.

Detto questo, se volete seguire i Vulbo non c'è pagina facebook che tenga, non ci trovate tanti aggiornamenti, dovete necessariamente attendere un loro live che, tra Milano, Bergamo e Crema, troverete prima o poi. Mitiche finora le loro esibizioni da solisti o in condivisione di palco con band come ZOLLE, HIBAGON, Zambra, Naat e i mitici MILF di cui sopra. Qui procediamo direttamente con l'intervista ad Alessandro ed Antonio (nessuna etichetta da presentare a supporto del loro album) che si prospetta poco seria... nel post a seguire invece (qui), la recensione dell'Ep a firma Nicola Cigolini, batterista dell'ex duo fiorentino Samcro.

Buona lettura e buon ascolto, dai che ci divertiamo! La goffa creatura Vulbo è tra noi...

 

Ascolto integrale dell'Ep Vulbo: https://vulbo.bandcamp.com/album/vulbo

 

OFFICIAL VIDEO “Sissi Baobab”


INTERVISTA

1. Ciao Ale e Tone, anche voi da queste parti... benvenuti! La prima cosa che mi salta in mente, analizzando il vostro duo, è la differenzia d'età tra di voi. Ovviamente i gusti comuni, in questo caso musicali, azzerano ogni altra divergenza. Come vi siete incontrati e riconosciuti? Come mai vi siete fermati al duo?

A. Ciaaaaaao! Allora sì Antonio è di un dieci anni circa più vecchio di me, ci siamo conosciuti tramite un amico in comune. Ascoltavamo entrambi gruppi duo più o meno strumentali tipo Zolle, Zeus, Lightning Bolt, Hella e altri che non mi vengono al momento! Eh niente, volevamo fare questo ai tempi e così abbiamo fatto. Abbiamo provato anche altre soluzioni ma alla fine siamo comodi in due.

T. Confermo tutto e confesso... Quello che ci ha fatto legare subito, oltre all'evidente idiozia reciproca, è stato proprio il nostro cattivo gusto in ambito musicale. Lui comunque ascolta robe che io non userei nemmeno come sottobicchiere, ma gli voglio molto bene comunque.

2. Vulbo è un personaggio inventato, che proviene da una dimensione parallela, tale "Tetra dimensione" o "Dimensione oscura". Come vi è venuto in mente di creare un personaggio a cui dedicare il nome della band? Le storielle su di lui, poi, sono molteplici, ci fate un riassunto?

A. Vulbo è un omone grosso che abita appunto nella Dimensione Oscura governata da un altro personaggio: il Signore Oscuro. Il Signore Oscuro è il capo di Vulbo. Volevamo ricreare una situazione lavorativa più o meno comune a tutti insomma. Vulbo caccia lumache che porterà al Signore Oscuro come bocconcino. E lo stesso Vulbo si nutre di lumache. Ama anche litigare con le anatre (in Bergamasco "nidròt" inglesizzato in "Need Rot"!) Volevamo fare una cosa buffa non troppo impegnativa mentalmente, divertente. Non musica con concetti paranoici o roba così o boh filosofeggiare sulla vita. Divertimento con qualche collegamento alla vita di tutti insomma. Tipo che Vulbo è innamorato di una tipa ecco (la tipa si chiama Sissy Baobab).

T. Sì, Vulbo è nato per scherzo e per evidenti segni di demenza reciproca, poi, visto che entrambi abbiamo bisogno di dar forma in qualche modo alle nostre frustrazioni quotidiane, abbiamo iniziato ad affibbiare a questo povero personaggio le nostre afflizioni e paranoie. Insomma, gli abbiamo rovianto la vita: gli abbiamo fatto capire che vive in una società consumista. Siamo dei sadici.

3. Sebbene proveniate da mondi sonori un po' estremi, la musica dei Vulbo è alla fin fine godibile dai più. Mantenete la forma canzone pur nella vostra espressione strumentale e un certo piglio danzereccio rende i brani molto catchy. Una mistura vincente, direi! Nato tutto spontaneamente o e' un risultato ricercato?

A. No abbastanza tutto spontaneamente, come chitarrista del gruppo posso dirti che ho avuto una grande formazione blues. Poi vabbeh amo anche altri generi più easy. Reggae per dire. Anche se non c'è mezza cosa Reggae in quello che abbiamo fatto ahahah... entrambi abbiamo i pezzi groove e Antonio impazzisce per Frank Zappa.

T. Io ho una paura fottuta che, prima o poi, un pezzo reggae quello me lo farà suonare... Ma vabè. L'intenzione di base è quella di far divertire, sempre e comunque. Ale è il Pastamatic dei riff goderecci: gli dai in mano una chitarra e ti subissa di idee manco fossero fettuccine e tagliatelle. Normalmente scartiamo molto materiale perché non siamo mai contenti, ma il criterio rimane sempre lo stesso: far muovere piede, culo e capoccia o no?

4. Grazie a una sfida che ho lanciato ai duo strumentali della community Edp, anche voi avete messo a disposizione un vostro brano per un featuring vocale. Avete scelto due membri dei MILF e il risultato è stato più che eccezionale! Come avete conosciuto Don Alejandro e Artista Sadico?

A. Ecco un altro duo ahahhaahha. Li conosceva Antonio e da lì abbiamo fatto un concerto assieme e cosa tira cosa. Merito del loro tocco il risultato eccezionale eh. Anche del maestro Fabio Intrania del Trai Sudio che ci ha mixato il tutto.

T. Mi permetto una piccola marchetta per i nostri amici. Io venni a conoscenza dei MILF grazie al video di "Josè", dal loro primo album Happy Milf. Fu amore a prima vista e non nego che la fissa per formare un duo chitarra e batteria mi è forse rimasta nella testa da allora. Sono due musicisti eccelsi e due esseri umani meravigliosi, sono così contento di conoscerli e di aver potuto suonare e produrre insieme a loro!

5. Lieta di avervi dato il La per questa collaborazione, quindi! E' nato anche un video da questo featuring di "Need Rot", proprio quello che presentiamo ufficialmente oggi, con i disegni di Alessandro animati da Antonio.

A. Miiinchia che sbatti fare ogni disegnino tratto millimetrico per tratto millimetrico! Però i Deftones in sottofondo aiutavano e qualche disegnino carino è uscito dai! P.S. ci abbiamo impiegato 8 ore buone

A. A parte lo sbattimento che confermo appieno, è stata una figata pazzesca lavorare con i MILF e con Artista Sadico, sono riusciti a dare una sferzata di energia zozza e ruffiana al pezzo. Inventarci una storiella da disegnare e animare, poi, c'è venuto spontaneo.

6. Sono forti i tuoi disegni un po' punk, Alessandro, e ho anche apprezzato la personalizzazione di ogni Cd con le tue vignette scritte a mano. Come mai questa idea?

A. Ottimo grazie! Ah idea di Antonio ahah... cioè io faccio per mio conto tutti quei disegni balordi, grezzi e un  pò preoccupanti ma simpatici allo stesso tempo da sempre. Antonio ha proposto la cosa... vabbeh cosa nata anche per motivi nostri economici e poco sbatti dai ahahah più facile disegnare su un disco bianco che fare la stampa sul disco.

T. Ale ha uno stile che a me piace molto e penso sia un valore aggiunto per noi due. Sì, insomma, scrive la musica, inventa le storie, disegna... Io non faccio una mazza, in confronto. Sono il suo impresario... GRATIS!

7. Sempre in riferimento agli altri duo con set-up simile, voi dichiarate ufficialmente di esservi ispirati anche agli Zolle. A volte si riconosce un incedere comune e in quanto a goliardia non siete certo di meno! Qual è il rapporto tra di voi?

A. Gli Zolle sono degli amiconi! Abbiamo fatto un pò di concerti insieme, ci siamo divertiti sempre un sacco con loro. Fare serata con loro è come essere in uno di quei bar un pò rustici e vecchi di paese a bere del buon vino rosso e dell' ottimo salame! Nutriamo molto rispetto nei loro confronti.

T. E sono anche molto attraenti.

8. Primo Ep nel 2018, primo videoclip quasi due anni dopo... come la mettiamo con i ritmi di produzione?

A. Ahahah... con il video di "Sissi Baobab" siamo stati in ballo un sacco sì!

T. Ed è tutta colpa mia! Quello lento dei due sono io, lo confesso... Cerco di buttarla sull'età ma non regge. In realtà è perchè stiamo gestendo tutto da soli, composizione, registrazioni, riprese, comunicazione, ed è difficile, soprattutto quando, come c'è capitato, le cose iniziano a girare bene e devi stare dietro a tutto. Ammetto candidamente di aver perso il filo del discorso, sono una persona abbastanza discontinua.

9. Cosa ci raccontate di questo video?

A. Girare il video di Sissy Baobab è stato divertentissimo! Antonio fa powerlifting in quella palestra e grazie alla squadra di Bergamo Powerlifting (i due boss presenti nel video) abbiamo potuto creare tutto lì!

T. Sono state due giornate epiche ed è stata anche la mia prima esperienza come "regista" (un incubo!). Devo ringraziare tutti i ragazzi della mia squadra che si sono prestati e la Orobica Crossfit per l'ospitalità. L'idea, come spesso succede tra me e Ale, è nata spontanea, perché, diciamocelo, è facile per noi tirar fuori trovate idiote e comiche! Quello che ci ha fatto sicuramente piacere è stato constatare che il risultato fosse gradevole e facesse sganasciare anche altre persone: è il premio più bello.

10. Parlando di cose serie: Bergamo... una città salita alla trista ribalta purtroppo, nei mesi del lockdown. Com'è stata l'esperienza dall'interno della zona rossa?

A. Molto molto brutta! Ambulanze a tutte le ore, esercito in giro per la sanificazione, morti che continuavano a salire e magari tuoi vicini di casa colpiti... molto triste e paurosa ecco...

T. Non abbiamo vissuto per mesi e, credo, ci vorrà ancora del tempo, prima che le cose tornino a girare in maniera un po' più decente... Probabilmente, senza essere pessimista, non torneranno più "come prima". Nell'aria c'è ancora molta tensione, io, personalmente, ho a tutt'oggi delle reazioni istintive d'allarme e preoccupazione ogni volta che sento una sirena: la mente corre subito a marzo e aprile, quando era praticamente un rumore di sottofondo delle giornate passate tra telelavoro e divano. Chiunque abbia vissuto qui, sa che tutto quel periodo ha lasciato cicatrici.

11. Fate prove regolarmente ora e avete nel frattempo creato nuovi brani? E' in cantiere un nuovo album? Cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro dei Vulbo?

T. Ultimamente siamo un po' fermi, tra Covid e lavoro che ricomincia a farci diventare scemi. Abbiamo in cantiere un po' di pezzi nuovi, o meglio, Ale ha idee a bizzeffe ma dubito che usciremo presto con un album vero e proprio: finché non ci sarà la possibilità di fare concerti in maniera consistente, sarebbe solo un disco che non può vedere la luce dal vivo! Per me è davvero difficile scindere l'attività di scrittura da quella live. Senza concerti, è dura avere una prospettiva vera e una motivazione forte... Speriamo in meglio!

Grazie Ale e Tone per il vostro simpatico intervento. Lunga vita all'ironia e ai duo chitarra-batteria! Sperando di incontrarvi a qualche live, lascio concludere con parole vostre. Un abbraccio virtuale, intanto.

A. No grazie a voi! Lunga vita sì! Lunga vita alla musica da divertimento e sfogo! Un abbraccio virtuale anche a te e Rock n' Roll!

T. Raoul Casadei is our Kerry King!

 

Link band: Facebook / Bandcamp / Instagram


DISCOGRAFIA

VULBO 2018, Autoprodotto (Stoner, MathRock, Metal, Noise, Strumentale)

1.Medicine scadute  2.Turboslug  3.Sissy Baobab 4.My Friend Joe Camel  5.Needrot  6.Steven Sigale  7.Estrogeno

 

QUI lo ascolti 

QUI la nostra recensione


Link ad altre recensioni: https://www.thenewnoise.it/vulbo-vulbo/

Link ad altre interviste: https://allisfullofvuoto.altervista.org/regali-vulbosissybaobab/

 

Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle

www.facebook.com/groups/electricduoproject

electricduoproject@gmail.com

 

 

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