Ale e Tone sono rispettivamente il chitarrista e il batterista del duo bergamasco Vulbo, fondato nel 2017 dal comune sentire dei due. Vulbo è il terzo incomodo della band, un grottesco personaggio di fantasia proveniente dalla Dimensione Oscura. In maniera scanzonata, tutto ruota attorno a questo concept; che il duo non si prenda sul serio lo conferma il simpatico video di "Sissi Baobab", la terza traccia dell'omonimo album e nome proprio della fidanzata di Vulbo, pubblicato soltanto in questo 2020.
L'Ep d'esordio, di fine 2018, ci presenta 7 brani (6 più un
intro vocale di Homer Simpson) per un totale di 23'35'' in un mix di generi che
vanno dal math rock allo stoner, dal metal al noise, con un pizzico di blues
che non guasta mai; sebbene strumentale, il risultato danzereccio è assicurato.
Ancor più ballabile e coinvolgente risulta il featuring con Don Alejandro e Artista
Sadico (Milf) della traccia "Need Rot", collaborazione ad hoc per la nostra
INSTRUMENTAL Vs VOCALIST compilation (qui) da cui anche un video a fumetti pubblicato in esclusiva oggi con noi di Edp.
L'album, stampato in edizione limitata di 50 Cd -e sulla cui superficie troviamo delle vignette, tutte diverse, disegnate a mano dallo stesso chitarrista del duo- è stato
registrato live presso il Trai
Studio di Fabio Intraina.
Per ogni approfondimento sulla band, la Video Premiere e l'intervista ad Alessandro Frosio e Antonio Cassella, rimando al nostro articolo appena pubblicato (qui) mentre in questa sede procediamo a trattare dell'Ep, con la recensione curata dal nostro collaboratore Nicola Cigolini (Samcro).
Buona musica con lo spirito goliardico dei Vulbo!
Video:
“Sissi Baobab” https://www.youtube.com/watch?v=Fg1KLsnsI20
"Need Rot" featuring Milf https://youtu.be/HYLqGJ8R_1Y
Contatti Band: Facebook / Bandcamp / Instagram
Vulbo credits:
Registrato, mixato e masterizzato da Fabio Intraina @Trai Studio, Inzago (MI)
Pubblicato il 13 Dicembre 2018
Formato digitale e Cd in tiratura limitata di 50 copie
Artwork di Ottavia "Memequeen" Gnocchi
Qui lo ascolti
Vulbo 2018
Autoprodotto
(Stoner, MathRock, Metal, Noise, Strumentale)
1.Medicine scadute
2.Turboslug
3.Sissy Baobab
4.My Friend Joe Camel
5.Needrot
6.Steven Sigale
7.Estrogeno
RECENSIONE
VULBO "Vulbo"
Ep 2018 Autoprodotto
Mi arriva un pacco da Bergamo, lo apro e per prima cosa vedo una brutta faccia che mi guarda come il compianto Gary Coleman nei panni di Arnold, come faceva con il povero Willis nell'iconica battuta del telefilm; giro la copertina e mi ritrovo invece in mano il cd dei Vulbo, duo bergamasco formato da Ale alle corde e Tone alle pelli, che hanno auto prodotto questo primo album d'esordio senza nome, solo con questo sguardo arcigno.
Il tutto si apre con una positivissima “Medicine Scadute”, che riporta l'iconica voce del compianto Tonino Accolla nei panni dello sbadatissimo Homer (troppa gente rimpianta oggi, lacrimuccia d'obbligo) - chi non riconosce la citazione peste vi colga - ed un intro strumentale che fa ben sperare.
Ebbene sì, anche questa volta la voce non trova spazio in questo disco che però attraversa con molta maestria molti generi nelle varie canzoni: stoner, math, postcore, noise-rock, rock’n’roll slabbrato, funk e un pizzico di hard-rock vecchia maniera che male mai non fa, con anche una spruzzatina di groul in “Steven Sigale” sesto pezzo del disco, ritrovando poi in “Estrogeno”, l'ultimo pezzo dell'album, il nostro caro Homer.
Difficile raccontarvi i pezzi presi singolarmente, trovo però il lavoro nel complesso molto orecchiabile, molto diversificato e stratificato (basta vedere tutti i generi ispiranti scritti sopra), l'unica vera pecca è secondo me la mancanza di una voce che veramente avrebbe portato il tutto a compimento, perché, a differenza di tante band strumentali, nei Vulbo la forma canzone esiste ed è anche ben definita e una lirica arricchirebbe senz'altro il tutto (lo dimostra l'ottimo featuring di "Need Rot" con i colleghi MILF); ciononostante rimane un buon lavoro, magistralmente eseguito e registrato da Fabio Intraina degli INTRA STUDIOS.
Infine, una birra scatenandosi davanti ad un loro live è d'obbligo, appena ovviamente il tutto potrà riprendere, sperando che questi ragazzi prendano anche un microfono in mano per cantare tutti insieme!
Nicola Cigolini, Voto 7/10
Articolo ad opera di Giusy Elle
www.facebook.com/groups/ElectricDuoProject
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