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venerdì 27 giugno 2014

30. IL DUO ELETTRICO: un "po' " di storia...

(Altri post correlati: EDP: cos'è; DUO FEMMINILI; DUO ITALIANI)


   Molti mesi fa abbiamo avuto il piacere di presentare l'Electric Duo Project, la sua nascita e le sue funzioni (qui); è ora di procedere descrivendo cos'è nello specifico un DUO ELETTRICO (o POWER DUO), visto che sono in molti continuamente a chiedermelo. Oggi quindi... lezione di storia...
   Nella musica, di qualsiasi genere (classica, jazz, pop, rap, molto meno rock) il duo è una formazione largamente diffusa: dal cantante accompagnato da uno strumento, a due strumenti a caso, felicemente abbinati tra loro, fino alla combinata di due dj, senza farci mancare i duetti vocali, ovviamente! Noi però parliamo di duo ELETTRICO... cosa si intende nello specifico con questo termine? Iniziamo gradualmente, dicendo in realtà cosa non è... non è un duo acustico (chitarra acustica e basso, violino e fisarmonica, cantante accompagnata da un pianista, ecc.) ne' un duo elettronico (tastiere e voce; basi costruite con looper, sequencer o drum-machine, sulle quali aggiungere il cantato di un vocalist; dj set ecc). Il duo elettrico, nel senso più esteso del termine, dovrebbe essere quindi quello in cui uno dei due strumenti -o entrambi- vengono elettrificati, come nel caso degli amplificatori per chitarre e bassi elettrici, appunto. Quindi due chitarre elettriche, una chitarra e un basso, un violino e un contrabasso elettrificati, e così via. Molti duo sono privi di batteria, infatti, in quanto una chitarra, un basso oppure le tastiere possono sostituirne la pulsazione ritmica. Nel rock è invece maggiormente sfruttata la formazione batteria e strumento a corde elettrificato.

King Biscuit Time, 1965. 
Houston Stackhouse, Sonny Boy2 e John Peck Curtis 


   In realtà abbiamo adottato questo termine in senso più specifico, usandolo come traduzione per quello che all'estero viene definito TWO-PIECE BAND o, più raramente, TWO-MAN, TWO-PART o TWO-MEMBER BAND: una rock band composta da due soli elementi. Questo è il punto chiave della line-up. Ed essendo "rock", ecco giustificato anche l'aggettivo "power"...
   Una band canonica viene solitamente considerata tale quando siamo in presenza di almeno tre strumenti musicali: una batteria e un basso (sezione ritmica), e una chitarra elettrica. Tenendo fissa la batteria, la 2-piece band vede come secondo elemento solo una chitarra o soltanto il basso, mentre uno, nessuno o entrambi gli strumentisti si cimentano nel canto; nel nostro caso ci siamo concentrati sulla formazione chitarra elettrica e batteria.
   Detta così sembrerebbe quasi di trovarsi di fronte a una band “monca”, mancante cioè di qualche elemento musicale, ma se pensiamo invece che con la chitarra e la voce si fanno già canzoni complete, la batteria può essere quasi considerata un elemento ritmico aggiuntivo e di complemento per una performance musicale. La formazione tipica dell’Electric Duo non è da intendersi quindi come un power trio orfano del basso ma come un linguaggio musicale autonomo con sue caratteristiche distintive.

   Per quanto riguarda le ORIGINI di questa formazione, ci si può sicuramente rifare alle radici blues, in quanto si condivide un medesimo approccio verso un sound volutamente scarno, ruvido, minimale e privo di orpelli, ma al contempo tagliente ed incisivo. Non mancano inoltre esempi, all'epoca, di qualsiasi formazione possibile: dall'one-man band alla batteria abbinata all'onnipresente armonica. Tra i pionieri di questo tipo di sound c’è sicuramente il bluesman HOUND DOG TAYLOR (il chitarrista dalle sei dita... 1915-1975), che ha esercitato la sua influenza
sulla prima generazione Punk. Pur suonando in trio (HOUND DOG TAYLOR & THE HOUSEROCKERS, 1970), Taylor aveva deliberatamente sostituito il basso con una seconda chitarra, dando vita ad un sound che preannuncia il “taglio di frequenze” e l’approccio istintivo ed immediato tipico delle two-piece bands. La sua eredità è stata raccolta dagli artisti della label americana Fat Possum (1992) tra i quali il chitarrista-cantante T-MODEL FORD (1920-2013), il quale adotta definitivamente la formazione a due, facendosi accompagnare soltanto da una batteria. Anche un paio di album e un Ep dei Black Keys escono con questa piccola ma importante etichetta, ormai di culto, con base a Oxford, Mississipi...


Credits:
Ringraziamo Bob Cillo dei Dirty Trainload per le nozioni sulle origini blues della line-up. https://www.facebook.com/dirtytrainload

HOUND-DOG TAYLOR “Roll your Moneymaker” live
T-MODEL FORD in due, live



    E' con la musica Garage degli anni '60, fenomeno popolare che attinge a piene mani dalla musica blues e rock'n'roll del decennio precedente, che ogni formalismo musicale si viene a perdere: ogni persona comune, grazie al boom economico dell'epoca, può permettersi una strumentazione base e suonare liberamente nell'ambiente domestico. Non si ricerca il tecnicismo a tutti i costi, le registrazioni casalinghe presentano suoni lo-fi mentre ogni line-up è apertamente accettata: le band senza basso (a volte sostituito dal tastierista) divengono luogo comune ma sebbene da più fonti risulti che negli anni '50 e '60, in ambito garage, le two-piece fossero largamente diffuse, noi non siamo riusciti ad identificarne una in forma chitarra-batteria, se non nei periodi del suo revival. Interessante però è l'esperimento rock a due dei T-Rex, sul quale ci vogliamo debitamente soffermare.
   L'avvenente e giovane londinese Mark Feld, meglio conosciuto col suo nome d'arte di Marc Bolan (abbreviazione di Bo-b Dy-lan) e per il suo ruolo di precursore del genere conosciuto come Glam Rock, iniziò la sua carriera come modello per un'agenzia di moda prima di passare alla chitarra elettrica nella psychedelic folk-rock band John's Children: un gruppo minore, questo, del rock inglese tardi '60 che però ebbe il merito di ispirare agli Who quel rock rumoroso fatto di schitarrate potenti che li ha resi infine famosi. Allo scioglimento del gruppo decide di formare la sua propria rock band, i TYRANNOSAURUS REX, in una canonica formazione a quattro, ma dopo un pessimo live anche questo gruppo subito si disgrega, Marc passa alla chitarra acustica facendosi accompagnare alle percussioni dall'amico Stephen Porter (da lui poi soprannominato Steve Peregrin Took, da uno degli hobbit della saga del Signore degli Anelli, di cui Bolan era gran fan) ed ecco formato il duo acustico hippy, che mantiene lo stesso nome della full band precedente. Siamo nell'anno 1967 e i due iniziano a riscuotere l'attenzione del pubblico con i loro brani folk-rock inanellando una serie di successi estratti dai loro primi tre album : "My People Were Fair and Had Sky in Their Hair...But Now They're Content to Wear Stars on Their Brow", "Prophets, Seers & Sages, the Angels of the Ages" e "Unicorn". E'
proprio in questo terzo album, del 1968, che Bolan riprende in mano l'elettrica nel singolo "King of the Rumbling Spires" dando vita quindi al primo, vero duo chitarra-elettrica batteria di cui siamo a conoscenza in questo decennio. In seguito a un fallimentare tour negli States, e per motivi di dipendenza da droga, Took lascia il duo venendo ora sostituito da Mickey Finn. I nuovi compagni d'avventura registrano quindi un quarto fortunato album, "A Beard of Stars" (1970), che raggiunge il 21° posto in classifica, tutto in formazione chitarra elettrica e batteria (in alcuni brani arricchito dalla traccia di basso) dove Bolan si spinge sempre oltre nel suo uso dello strumento elettrificato, fino ad esibirsi in un lungo assolo stile Hendrix nel brano di chiusura "Elemental Child". Bolan riduce ora il nome della band ad un meno altisonante T-REX e compone un altro fortunatissimo singolo, "Ride a White Swan", che raggiunge ben il secondo posto in classifica nazionale. Ecco uscire in breve l'ultimo, omonimo album a due, che raggiunge a sua volta il tredicesimo posto nelle charts stazionandoci per ben sei mesi.
   Agli inizi del nuovo decennio, incoraggiato da tutti questi successi, Bolan si sente pronto per una gran trasformazione: espande il duo a full band... divenendo nel contempo, in termini di popolarità presso i giovani britannici, il gruppo musicale secondo solo ai Rolling Stones. I suoi nuovi brani, di pochi minuti, energici ed orecchiabili, divengono famosi quanto il nuovo look del suo frontman: cappello appariscente, boa, zatteroni ai piedi e tanti lustrini... era nato il Glam Rock...
   Ciò che ci preme qui sottolineare è come i duo chitarra-batteria, anche se sporadici, esistono da sempre nella musica moderna, alcuni di loro portando perfino dei brani nelle classifiche musicali.

T-REX “King of the Rumbling Spires” https://www.youtube.com/watch?v=q2HnQKAWoGI

   Negli anni '70 l'elettronica impera nella musica e il synth è ormai parte integrante di molte line-up, spesso sostituendo il basso o la batteria. Come duo ricordiamo sicuramente i Suicide, band della prima scena punk newyorchese nella formazione synth e voce (vedi anche i Silver Apples del decennio precedente), anticipatori incompresi di quello che fecero molte band successivamente. Contribuirono a dar vita a generi futuri come l'indie rock, l'industrial o la musica dance e sono moltissimi gli artisti moderni che apertamente dichiarano di sentirsi influenzati da loro, dai Joy Division e Nick Cave ai Radiohead e R.E.M. Ma stiamo parlando di un duo elettronico... per questo decennio dobbiamo ammettere di non aver ancora individuato un power-duo chitarra e batteria (se non nella versione trio degli HouseRockers di cui sopra...), per cui ci appelliamo ai nostri lettori che, se in grado di coprire le nostre varie lacune, lascino pure i nominativi negli spazi in calce, dedicati ai commenti. Noi ringraziamo fin d'ora!

   Nel decennio successivo l'elettronica la fa ancor più da padrona e i duo che sfruttano i sequencer possono sbizzarrirsi su basi di ogni tipo, utilizzando tracce di batteria elettronica o linee di basso di origine synth: molto usata dalle pop bands e dal nuovo genere in arrivo, la New Wave. Ma è solo grazie al Garage Revival, fenomeno a doppia ondata, che lo spirito grezzo e ruvido degli strumenti elettrificati e i suoni lo-fi tornano in gran voga, spesso arricchiti da una forte attitudine punk. Grazie al garage rock ogni formalismo all'interno delle band si viene a perdere, si diceva, e su questo filone assistiamo quindi alla destrutturazione della formazione canonica di rock band. Del garage revival anni '80 e '90 possiamo citare varie band che non comprendono il basso nella loro formazione: i GORIES (Detroit 1986), due chitarre e una batteria; gli OBLIVIANS (Memphis, Tennessee, anni '90), un trio di due strumentisti (chitarra e batteria) più un cantante, tre fratelli che si alternano indifferentemente alle varie postazioni; i DIRTBOMBS (Detroit 1995) che nascono dalle ceneri dei Gories, si esibiscono dapprima nella formazione originale di una chitarra, due bassi e due batterie (!) per assestarsi, dal 2008 in poi, in una line-up chitarra, chitarra baritona e sempre doppia batteria.
 Per quanto riguarda i power duo di questo decennio ricordiamo tra i primi i DEJA VOODOO, 2-piece canadese fondata a Montreal, Quebec, nel 1981 da Gerard Van Herk (chitarra e voce) e Tony Dewald alla batteria; i due suonavano, guarda caso, un mix di rockabilly anni '50 e garage anni '60, folk e blues, il tutto miscelato alle passioni extra musicali dei due: film horror di serie B, cartoons e TV trash (secondo una formula largamente in uso in ambito garage). Influenzati dal punk e da garage band del decennio precedente come i Cramps, ne risulta un mix grezzo e selvaggio che molto si discosta dalla musica maggiormente in voga al tempo, tant'è che la domanda che
spesso si sentivano rivolgere durante i live, non era la classica "Dov'è il vostro bassista" bensì... "Dov'è il vostro tastierista?"... Nella loro originalità non solo suonano in due ma usano anche un set di strumenti molto particolare: niente piatti nella batteria e solo le quattro corde basse per Van Herk che, con la sua voce profonda, va a creare una sonorità del tutto particolare da loro stessi definita "sludgeabilly". I due pubblicano una serie di 7" e Lp con la loro propria etichetta indipendente, la OG Records, fondano un raduno annuale di musica garage/rockabilly (il Deja Voodoo BBQ), promuovono una serie di compilation nazionali, creano una propria fanzine e cavalcano i palchi non solo canadesi ma anche statunitensi e di mezza Europa: in questo senso sono la prima band nazionale a muoversi in questa maniera, e tanti two men che a loro fanno seguito, si ispireranno a questi valori DIY. E' di una decade successiva la loro separazione (a parte qualche sporadica reunion nel corso degli anni a venire) quando, ormai trentenni, i due vendettero la propria etichetta discografica per dedicarsi ad altri interessi personali: Gerard si tramuta in un serio professore universitario di linguistica mentre Tony avvierà una ventennale attività di produzione di birra.

   Ma il duo elettrico più significativo di questo periodo è ad opera di Dexter Romweber (secondo taluni influenzato dal duo canadese di cui sopra), chitarrista rockabilly del Nord Carolina che a metà anni '80 (primo garage revival) fonda con il batterista Chris "Crow" Smith i FLAT DUO JET, famosissima band psychobilly statunitense; l'esperimento a due, a parte una piccola parentesi di pochi anni con il bassista Tony Mayer, si protrarrà per quasi 15 anni, fino alle soglie del nuovo millennio, prima che i due si dividessero! Nel frattempo Dexter aveva fondato, nel 1995, una 2-piece parallela, la DEX ROMWEBER DUO, un misto di rockabilly, punk, surf and rock n’ roll dove fino al 2007 il nostro istrionico chitarrista si fa accompagnare da Crash LaResh, mentre da quella data in poi, fino ad oggi, si esibisce con la sorella Sara alla batteria, già tra i fondatori degli Snatches of Pink.
   Ricordiamo anche il mitico chitarrista e cantante JON SPENCER, vocato alla formazione di band senza basso che, prima di fondare i suoi più noti BLUES EXPLOTION nel 1990 a New York (due chitarre e una batteria), incredibile punk-blues/noise-rock band attiva ancor oggi, aveva già militato nell'irriverente noise band PUSSY GALORE (1985-1990) quando ancora viveva nella sua natia Washington, DC. Anche qui non si trattava di un duo ma comunque di una band senza basso, che oltre la batteria vide suonare dalle due alle tre chitarre a seconda del continuo rimescolamento di formazione.



DEJA VOODOO “Too Cool to live, too young to Die” https://www.youtube.com/watch?v=TymPyYJczGs
FLAT DUO JETS “Go go Harlem Baby” https://www.youtube.com/watch?v=AqEUiiouO3o
DEX ROMWEBER DUO, con Crow Smith https://www.youtube.com/watch?v=4RHpT2pEjI0
DEX ROMWEBER DUO, con Sara “People, Places and Things” https://www.youtube.com/watch?v=qzp5fN1aPrY&index=19&list=RDmI04UiU_smI
PUSSY GALORE “Dick Johnson” https://www.youtube.com/watch?v=-IK9pBpOFpk
JON SPENCER BLUES EXPLOSION “Bellbottoms”
JON SPENCER BLUES EXPLOSION “Black Mold”, official video 2012


   Approdiamo infine agli anni '90, decennio che vedrà i natali dei WHITE STRIPES (1997-2011), il più famoso power duo dei nostri tempi (indimenticabile il riff della loro “Seven Nation Army”, usato come coro dalla tifoseria italiana durante i Mondiali di Calcio Germania 2006), padrino di tutta quella folta generazione di duo chitarra e batteria che a loro fa riferimento, almeno nella formazione se non sempre nello stile. I due White (Jack e Meg; interminabile la diatriba sul grado di parentela dei due, essendo Maggie spesso considerata sia sorella che coniuge del collega chitarrista. In realtà è il fondatore del duo, nato John Anthony Gillis, a prendere il cognome di lei dopo il matrimonio) non sono quindi i primi ad esibirsi in tale formazione e non è nemmeno un caso che questo duo di Detroit, con i quali il fenomeno 2-piece balza a livello mondiale alla fine degli anni ‘90, si rifaccia
proprio alla musica garage (ma anche al blues delle origini) che, a cavallo tra i decenni '60-'70, nella propria città, godette di un gran splendore nella forma, cosiddetta a priori, di proto-punk (MC5; gli Stooges di Iggy Pop). Lo stile musicale dei due è quindi essenziale, ruvido, sanguigno, come un buon sano rock'n'roll dev'essere... ecco i White Stripes: l'occhio al passato, con i suoi riff punk-blues primitivi e i continui riferimenti ai "giganti" del rock, la scelta di suoni lo-fi, strumentazione vintage... alternativo invece il look della band che, ispirandosi a una nota marca di caramelle a strisce bianche e rosse, da lì prende il nome e l'aspetto distintivo. Il chitarrista e cantante Jack White ha inoltre più volte affermato di essersi ispirato, guarda caso, proprio alla musica di Dexter Romweber e dei suoi Flat Duo Jets: colpevole "Go Go Harlem Baby" del 1992, il secondo album del duo ormai di base ad Athen, Georgia. Il legame tra Jack e Dexter non si riduce a una mera
influenza sonora e il loro destino si intreccia sempre più: ne nascono degli incontri e Jack, con la sua etichetta indipendente Third Man Records, pubblica varie opere targate Romweber oltre a collaborazioni musicali tra i due stessi. Ci sarebbe così tanto da dire su questa famosissima 2-piece (sei album in studio, milioni di dischi venduti, Jack inserito dalla rivista Rollin Stones al 17° posto dei "100 migliori chitarristi di tutti i tempi") che ci vorrebbe un articolo specifico a loro dedicato, quando in realtà sul duo più famoso della nostra epoca c'è talmente tanto materiale in rete da non doversi necessariamente ripetere. In questa sede vogliamo sottolineare soltanto come i White Stripes, grazie al loro successo mondiale, siano stati i propulsori di un fenomeno decisamente vasto ed ancora attuale, quello appunto della realtà dei duo chitarra elettrica e batteria. Pur non essendo assolutamente i primi nella storia musicale ad adottare tale schema, ne' tantomeno del loro periodo, hanno sicuramente il pregio di aver amplificato il fenomeno a livello mondiale e di aver sdoganato la line-up da un alone di mistero ed incomprensione dimostrando come anche una rock band di due soli elementi possa ottenere larghi consensi sia di pubblico che di critica.
Altri duo anni '90:
- da non perdere i mitici DOO RAG, un duo di blues lo-fi nato nel 1990 a Tucson, Arizona, dalle menti scoppiettanti del chitarrista Bob Log III e l'one-man band Thermos Malling. I due suonano un blues folle e scatenato con un set del tutto originale ed improvvisato che va dal dobro elettro/acustico costruito in casa e suonato con un particolare finger-style, alla roboante chitarrina da due dollari di Bob, fino al più folle drum set del compare: una cassa di birra come grancassa, un bidone di latta per rullante, il cestino da spesa in metallo sostituisce il charleston mentre una vecchia bobina da film viene usata come cimbalo; non manca un microfono particolare per distorcere la voce di Bob. Osannati da artisti del calibro dei Sonic Youth, viaggeranno in tour con i Jon Spencer Blues Explotion o la leggenda del Delta Blues R.N. Burnside. All'abbandono del duo da parte di Thermos nel 1996 il chitarrista Bob Log III ritorna alla sua line-up da solista che lo vede in giro a suonare con una vecchia drum-machine nonché una cassa di chitarra e un vecchio cimbalo ai piedi; attualmente stabilizzato nella formazione chitarra acustica e ai piedi cimbalo e rullante (qui il nostro live report di una sua data italiana).
- LOCAL H è un duo grunge dall'Illinois che bazzica in questa formazione fin dal lontano 1987 e che è tuttora attivo! Il chitarrista e cantante Scott Lucas e il compagno di studi, il batterista Joe Daniels, iniziano a suonare in sala prove in attesa di un bassista, che trovano solo tre anni dopo, quando nasce ufficialmente la band. Una parentesi di altri tre anni prima che il basista abbandoni il gruppo e che il duo decida di restare tale. Lucas si fa modificare la chitarra aggiungendo un pickup da basso e una seconda uscita dei suoni. Questo il suo trucco per mantenere inalterate le basse frequenze. Hanno all'attivo ben 7 album in studio ma restano famosi per i loro energici live show, spesso originali e con la scaletta decisa al momento dal pubblico. Non molto famosi causa la fondazione alla fine del fenomeno grunge.
- eccoci arrivati al duo garage-blues BASSHOLES del chitarrista punk-blues Don Howland. Nasce nel 1992 a Columbus, Ohio, dall'incontro con il batterista Rich Lilash sostituito dal '95 ad oggi dall'affiatato Bim Thomas, tanto che il duo viene spesso nominato come Howland & Thomas. Howland militò, prima del duo, con la band di rock demenziale Gibson Brothers, nei quali suonò anche il mitico Jon Spencer. Gli amanti di certi tipi di sonorità si incontrano e si mescolano di continuo, a quanto pare...
- da non scordare i BANTAM ROOSTER (1994-2003), garage punk duo chitarra-batteria dell'area di Detroit. Thomas Jackson Potter alla chitarra e voce accompagnato da batteristi vari alla controparte ritmica, s'ispira alle tradizioni della sua città sfornando dei vigorosi brani garage punk con sfumature hillbilly.
- Originale la carriera del chitarrista (e funambolico frontman) indo canadese conosciuto come Black Snake o King Khan: nel 1994 fonda in India gli HARAMZADA, un duo black metal col batterista asiatico Iron Sheickh (ancora ascoltabile qualcosa sul loro sito myspace www.myspace.com/haramzada) mentre una volta in Canada s'appassiona definitivamente al garage rock. Milita in varie band dal sapore retrò, sia nella sua terra d'adozione che in Germania, ma è interessante notare come la sua esperienza in duo rifà capolino nella
2-piece KING KHAN AND BBQ SHOW (2003-2010), un mix di doo-wop, punk, soul espresso con grande rabbia e potente energia. I due avevano già militato assieme, a Montreal, nella garage band Spaceshit e dopo una carriera separata (dove Mark Sultan, ora one-man band, prende appunto l'appellativo di BBQ) i due si ritrovano in questo fantasmagorico duo... il garage chiama ancora la formazione two-piece... (qui un articolo EDP di approfondimento sull'intricata carriera dei due).
- sempre di stampo garage ma provenienti da Long Beach, California, i VOODUO, nati nel 1989-90 ma in duo dal 1994 ed ancora vivacemente attivi. La batterista Neidi Night, in piedi dietro a un paio di tamburi, accompagna un energico Eerie Powers alle chitarre in un sempre-giovane psychobilly/rockabilly garage rock.
- infine ricordiamo i JUCIFER, marito e moglie da Athen, Georgia, considerati i padrini dei duo doom metal. Attivi fin dal 1993, il loro sound è  in realtà piuttosto vario, da un alt-rock con voce pulita di lei, negli album, fino al cantato screaming, alle tipiche sonorità doom e al muro di amplificatori in fase live. Ancora molto attivi, si tratta indubbiamente di una "touring" band: Amber Valentine alla chitarra e voce, Edgar Livengood alla batteria.

   Se non proprio in duo, ma pur sempre condividendo il tanto discusso fattore "taglio di frequenza dei bassi", vorrei citare ora alcune band al proposito:
- abbiamo già nominato il trio senza basso GORIES, anch'essi di Detroit e gli OBLIVIANS
- ma ricordiamo anche le BRATMOBILE, band all-female da Olimpia, Washington, fondatrici del movimento Riot Grrrl assieme alle Bikini Kill, che all'inizio della loro carriera -1991- si esibiscono in formazione chitarra-batteria più vocalist (questa la formazione trio che più si avvicina al nostro duo);
- sempre da Olimpia, altro trio doppia chitarra e batteria è stato l'all-female SLEATER KINNEY, (1994-2006) nato dalle ceneri del movimento Riot Grrrl che in quella città fu molto attivo nei primi anni '90. In realtà loro cercano di ovviare alla mancanza del basso adottando un'accordatura delle chitarre abbassate di una terza minore... uno dei possibili escamotage a cui assistiamo nelle varie formazione chitarra-batteria.
- I BLONDE REDHEAD nascono nel 1993 a New York dall'incontro di due gemelli italiani cresciuti in Canada (Amedeo e Simone Pace, chitarra e batteria) con la cantante e chitarrista giapponese Kazu Makino. Dopo la defezione di un paio di bassisti, continuano la loro carriera ancor oggi in trio due chitarre-batteria; essendo i due gemelli di estrazione jazz e la voce della cantante piacevolmente eterea, le loro composizioni sono più sofisticate, sicuramente meno sanguigne di quelle dei colleghi delle garage band, a dimostrazione di come ogni genere musicale possa essere professionalmente espresso anche con il taglio di frequenze dei bassi. Da poter assaporare il 18 Luglio allo Zanne Festival di Catania.
Giusto una manciata di nomi tra gli innumerevoli del periodo...

THE WHITE STRIPES "Fell in Love with a Girl" https://www.youtube.com/watch?v=q27BfBkRHbs
THE WHITE STRIPES "Seven Nation Army" http://www.youtube.com/watch?v=XWfgxAU4Wz8
DOO RAG Tv Show Live 1996 https://www.youtube.com/watch?v=TZNqkZ6T4B8
BASSHOLES "Microscope Feeling" https://www.youtube.com/watch?v=5J2bEKXiofY
BASSHOLES "Judge Hursh Blues" Live 2006 https://www.youtube.com/watch?v=BfXBJ80xz78
LOCAL-H "High Fiving MF" 2006 https://www.youtube.com/watch?v=xGWpRxnyeGg
KING KHAN AND BBQ SHOW “Fish Fight” https://www.youtube.com/watch?v=WNAknZVzBRM
BANTAM ROOSTER “You're the Sun” https://www.youtube.com/watch?v=Yk2oHjD7AvQ
JUCIFER "Front Row” 2013 https://www.youtube.com/watch?v=G5132RkO_Sg
OBLIVIANS “Live the Life” https://www.youtube.com/watch?v=Mfd-Oqe5KpU

   Siamo negli anni 2000 ormai, il fenomeno è in espansione, e non possiamo elencare qui il pullulare di duo elettrici chitarra-batteria che spopolano per il mondo. Duo che cresceranno sempre più, in misura e generi di appartenenza, nel corso del nuovo millennio fino ai giorni nostri. Ma non possiamo non ricordare i BLACK KEYS, gli altri americani famosissimi, duo di giovani amici provenienti da Akron, Ohio. Fondati per caso nel 2000, ossia senza l'intenzione dichiarata di formare un duo, Daniel Auerbach (voce e chitarra) e Patrick Karmey alla batteria e percussioni, sono ancora attivi nella medesima formazione, dopo ben otto album, uno più di successo dell'altro. Il genere 
musicale che propongono risulta mutevole nel corso della loro carriera: dal delta blues, rock blues degli inizi, mescolato all'energia grezza ed esplosiva del garage, spaziando poi per le sonorità R&B, soul e funky per approdare quindi al country rock e al rockabilly fino alla psichedelia in chiave moderna del loro ultimo, recentissimo album. Il 2008, con la pubblicazione di "Attack and Release", segna lo spartiacque di genere e sonorità (molti nostalgici rimpiangono i brani rock blues degli esordi) e conseguentemente di concezione di duo: Dan inizia a sperimentare con linee di basso e tastiere mentre la drum machine entra a far parte del kit musicale del collega Pat. Attualmente la musica dei Black Keys è saldamente arricchita da tastiere e basso e perfino nei live i due si lasciano accompagnare da un terzo elemento, soluzione che, sebbene molto meno purista, verrà adottata da vari power duo a loro sucessivi. Al momento possiamo dire che dopo lo scioglimento dei White Stripes i nostri Black Keys restano l'unica 2-piece di fama mondiale e indiscusso punto di riferimento per gli ormai numerosi power duo moderni.



THE BLACK KEYS:
I got Mine” 2008 (live) https://www.youtube.com/watch?v=AosA6A3V5Bo
   
   A titolo informativo citiamo solo alcune tra le two-piece band più famose a livello mondiale: per l’Inghilterra i BLOOD RED SHOES (indie), LE CHAT NOIR (esplosivo garage rock) e i TING TINGS (genuino duo chitarra e batteria per loro, prima di diventare famosi e trasformarsi in pop band con la chitarrista Katie White spesso relegata al solo microfono. Ho scelto per loro un video hip-hop solo perchè almeno qui la si vede imbracciare la chitarra...); THE MAGNETIX (garage rock sin dal 1998), i PNEU (noise e math rock) e i KEIKO TSUDA (altro duo di Math Rock, molto in voga da queste parti, specie tra i duo) dalla Francia; la noise band LOBSTER dal Portogallo; i CARUSELLA con il loor heavy rock da Israele, mentre ricordiamo in Australia i famosissimi FUMES e i colleghi BLACKWATER FEVER, per un sano rock blues molto in voga in quell'area. Per l'Italia nominiamo lo storico duo noise OVO e gli scatenati BUD SPENCER BLUES EXPLOSION con il loro punk-rock blues. Ovviamente sono solo una manciata di nomi tra le decine presenti nel mondo, avendo catalogato negli anni altre numerosissime band provenienti dai posti più disparati, dal Messico al Giappone... lasciamo invece l'analisi più approfondita dei duo italiani a un post appositamente dedicato.

BLOOD RED SHOES “You bring me Down” https://www.youtube.com/watch?v=zzho_OzbMAc
THE TING TINGS ”Hang it Up” https://www.youtube.com/watch?v=gHzgzN9H6QM
THE MAGNETIX “Brain Out” https://www.youtube.com/watch?v=01AIjHU1fi4
KEIKO TSUDA “Exploding Whales” https://www.youtube.com/watch?v=ZawuuKs_X0U
CARUSELLA “Star Quality” http://www.youtube.com/watch?v=MgoaEpndlgk
THE FUMES “Automobile” http://www.youtube.com/watch?v=TRTF7bNdZX4
THE BLACKWATER FEVER “Blackwater” https://www.youtube.com/watch?v=QSyO3YYwFqw
BUD SPENCER BLUES EXPLOSION ”Mi sento come se...”


CONSIDERAZIONI FINALI
   Da questo excursus storico appare evidente come la linea base per le 2-piece chitarra e batteria parta dalle terre del Sud del continente Americano, in ambiente assolutamente blues. Si definisce ed espande poi grazie al rockabilly anni '50 e il garage degli anni '60, specie nelle ondate del suo revival, targate anni '80 e '90. Il meglio di sé, questo duo, lo dà quindi nei suoni grezzi, ruvidi e sanguigni di generi specifici, che ben si adattano alla line up scarna ed essenziale di cui sopra.
   Col tempo però tutti i generi vengono rappresentati... abbiamo visto Marc Bolan che con i suoi T-Rex compone brani hippy-folk fino ad imbracciare la chitarra elettrica per lanciarsi in assoli di hendrixiana memoria, o un King Khan che in duo suona niente meno che del Black Metal!
Per quanto riguarda i duo chitarra e batteria di stampo noise o hardcore, è mia personale convinzione che vi sia l'influenza dei power-duo "cugini" basso e batteria. Qui la forma canzone viene meno fin dagli inizi e i due strumentisti si lanciano solitamente in rimbalzi ritmici, in battute di chiamata e risposta, in frenetici pattern molto schematici; solitamente compongono musica strumentale, spesso, appunto, nei generi noise e hardcore. Interessante al proposito la scena musicale che si definisce a Providence, Rhode Island, dove i duo paiono molto benvenuti: a partire dai famosissimi LIGHTNING BOLT (noise band formata nel 2004 e assestata, tre anni dopo, nella line-up basso-batteria), si sviluppano tutta una serie particolare di duo, tipo batteria+effetti, basso e drum machine, fino ad arrivare ad un interessante esperimento chitarra-batteria, i THE BODY, che suonano sludge doom metal e dub, con una potenza sonora come una vera e propria full band!
   Il metal appare sicuramente essere il genere meno rappresentato in forma purista di 2-piece, ma qualche esempio, in giro per il mondo, lo troviamo comunque; si trovano parecchi duo nel Black Metal e nei suoi sottogeneri ma generalmente suonano tutti gli strumenti. Caso tipico è quello del Black Depressive Suicidal Metal: condividendo i musicisti alle spalle di questo genere tutto un vissuto personale piuttosto problematico (malattie, depressioni ecc.) sovente si ritrovano a suonare da soli o al massimo in due anime dal sentire comune, ecco perché alla base di queste band spesso ci stanno uno o due soli membri! Il genere però è musicalmente molto ricco, con tappeti di tastiere, sonorità ampie e dilatate che richiedono una moltitudine di strumenti nella sua realizzazione. Così il/i membri di queste band, che molto spesso non si esibiscono nemmeno dal vivo, si specializzano in più di uno strumento, restando sì un duo, nella formazione, ma creando brani completi, di indescrivibile bellezza sonora e dal tormentatissimo cantato, come una band dai numerosi componenti.

   Ci sarebbero ancora altre considerazioni da fare riguardo questa specifica formazione chitarra elettrica e batteria ma vista la mole di informazioni raccolte qui fin ora, abbiamo deciso di continuare nel prossimo post questo nostro discorso finale. Alla prossima puntata, quindi, che seguirà a giorni, per una più breve seppur approfondita analisi dei nostri power duo chitarra-batteria!
Augurandoci intanto di aver soddisfatto la vostra curiosità in merito e di avervi stimolato ad approfondire ancor più l'argomento, rinnovo l'appello ai lettori di comunicarmi qualsiasi 2-piece chitarra-batteria dei decenni '50 '60 '70 non nominati in questa sede. Un grazie di cuore agli eventuali detective musicali EDP!

Articolo ad opera di Giusy Elle


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