Post più popolari

domenica 11 luglio 2021

231. RECENSIONE83: Beast Must Regret Nothing by The Devils

LISTA RECENSIONI

LISTA RECENSORI

The Devils, un nome e una garanzia di diavoli su palco. Loro sono Switchblade Erika e Gianni Blacula (rispettivamente batteria /voce e chitarra), sfacciatamente brutali col loro trash'n'roll e audaci nei testi come soprattutto nell'immagine blasfema che danno di sé. Ma sono anche la dimostrazione di come sapendo osare -imprescindibile però l'ottima proposta di base- si possa far carriera a livello mondiale pur partendo dal più oscuro underground. La loro storia parte infatti dall'interland napoletano nel 2015 per approdare ai giorni nostri al terzo album in studio con la produzione di Alain Johannes e un duetto con Mark Lanegan. Tutto quello che c'è in mezzo lo potete approfondire nel nostro articolo appena pubblicato; intanto buon ascolto dei due demoni partenopei, guidati dalla recensione del nostro collaboratore di fiducia Bob Cillo (Dirty Trainload).


RECENSIONE

THE DEVILS "Beat Must Regret Nothing"

Lp 2021 Goodfellas

Il titolo della overture “Roar”, mantiene quanto promette e questo “Beast Must Regret Nothing” dei napoletani “Devils”, inizia a ruggire già dalle prime note. Aggiungo subito che una volta carpita l’attenzione dell’ascoltatore, il rock’n’roll sanguigno del duo non molla la presa. Per la sua intera durata, il lavoro procede serrato ed incisivo fino all’ultima battuta, senza perdere un colpo.

Il biglietto da visita è dei più lusinghieri: la produzione è firmata da Alain Johannes che ha collaborato, sia in veste di musicista che di producer, con Queens of The Stone Age, Chris Cornell, PJ Harvey, Mark Lanegan  e Them Crooked Vultures.

A detta dei Devils, la collaborazione con Johannes non si limita alla cabina di regia: “ha allargato i nostri orizzonti musicali partecipando anche agli arrangiamenti e suonando tutti gli strumenti presenti nello studio”. Ne scaturisce un’alchimia palpabile che regna sovrana su tutto l’album.

Il sound è potente e accattivante, richiama subito alla mente riferimenti culturali di gran classe: Cramps, Alan Vega, Jon Spencer. Il timbro delle chitarre di Gianni Blacula è ottimo, con fuzz pedal spiegato al vento ma sempre ben dosato. La batteria di “Switchblade” Erika pompa con grande potenza e precisione, forte anche di un sapiente aiuto di post-produzione. Erika ricopre brillantemente anche il ruolo di “lead vocalist”, come dimostrato dal bluesaccio “Real Man”, primo singolo tratto dall’album. Il brano è accompagnato da un video-clip in cui Erika veste i panni della “sexy-panterona”.

Altro momento clue del disco è “Devil Whistle, Don’t Sing”, per la quale si è scomodato nientemeno che il “Big Daddy” Mark Lanegan. Il vocione di Lanegan fa da contrappunto ad un riff di grande efficacia.

Sempre a proposito di eccellenti riferimenti culturali, segue una brillante reinterpretazione della strepitosa versione di Link Wray di “Ain’t That Lovin’ You Babe”, scritta da Jimmy Reed. Purtroppo nel press kit inviatomi mancano le note di copertina ma, andando a naso, credo che si tratti dell’unica cover presente nel lavoro.

La linea di basso di “Roll With Me” evoca addirittura lo spettro di Tracy Pew, spina dorsale dei leggendari Birthday Party di Nick Cave.

Chiude la maestosa title track, proverbiale “ciliegina sulla torta”. Qui Alain Johannes imbraccia una cigar box guitar ad 8 corde. La componente acustica delle sue droning notes, conferiscono al suono una forma compiuta e matura creando un perfetto blend con la fuzz guitar di Gianni. Anche questo brano è accompagnato da un riuscito video-clip.

In conclusione, questo “Beast Must Regret Nothing” è un’opera di grande fattura; ci restituisce senza riserve l’immagine di una band in florido stato di salute creativa.  Feeling ed energia dei due musicisti sono supportati da una produzione dalla tecnica impeccabile, in un riuscito connubio.

Ho visto in un paio di occasioni i Devils esibirsi dal vivo, tra cui sul prestigioso palco del Beat Festival di Salsomaggiore. Il pericolo era che i due si affidassero troppo alla pantomima un po’ fasulla del prete satanico e della suora-bagascia. Questo album dimostra inequivocabilmente che la sostanza c'è. Spero che il nuovo lavoro possa rappresentare per la formazione un deciso e definitivo salto di qualità e che il duo partenopeo riesca ad affermare la propria personalità senza lasciarsi imprigionare in cliché stantii e ruoli angusti.


Bob Cillo

9/10

 


Video:

"Real Man" https://youtu.be/I8eI4NDOkQU

"Whistle Don’t Sing" (feat. MARK LANEGAN) Official Audio https://youtu.be/MpmNeSpbiNY

"Beast Must Regret Nothing" (feat. ALAIN JOHANNES) https://youtu.be/jGZ4iCMX7XU

"I Appeared to the Madonna" https://youtu.be/5xMWSONBH6Q

 

Contatti Band: Facebook / Instagram / Sito / Bandcamp / Youtube Channel

 

Beast Must Regret Nothing credits:

Registrato nell'autunno 2019 @Auditorium Novecento di Napoli

Masterizzato a primavera 2020 a Los Angeles da Alain Johannes

Pubblicato il 23 Aprile 2021 per Goodfellas

 

Qui lo ascolti


Beast Must Regret Nothing 2021 Goodfellas

(GarageBlues)

1.Roar    2.I Appeared To The Madonna    3.Real Man    4.Life Is A Bitch  5.Time Is Gonna Kill Me   6.Don’t Call Me Any More    7.Whistle Don’t Sing (feat. Mark Lanegan)    8.Ain’t That Lovin’ You Babe    9.Devil’s Tritone    10.Roll With Me    11.Beast Must Regret Nothing (feat. Alain Johannes)

 

 

Articolo ad opera di Giusy Elle

www.facebook.com/groups/ElectricDuoProject

electricduoproject@gmail.com

 


 

230. L'inferno blasfemo dei THE DEVILS

Provengono direttamente da qualche girone dantesco e dopo aver firmato un patto di sangue con Satana in persona, ottengono fama e successo. Jim Diamond, Alain Johannes, Mark Lanegan, i personaggi con cui hanno collaborato; Jon Spencer, The Sonics, Mudhoney, i musicisti con cui hanno suonato. Dai bassifondi partenopei ai palchi mondiali, ecco un excursus sulla carriera dei nostrani THE DEVILS. L'occasione, l'uscita del loro terzo album in studio, Beast Must Regret Nothing.


DAGLI ESORDI AI GIORNI NOSTRI

Loro sono Erica Toraldo e Gianni Vessella, due napoletani che del rock'n'roll più verace e blasfemo hanno fatto un credo di vita. Già musicisti, si incontrano nel 2015, anno in cui formano il duo The Devils, nome ispirato al leggendario film horror di Ken Russel del 1971; ciò che li accomuna è un background musicale fatto di note selvagge: una passione nata per entrambi in giovane età nei sobborghi malfamati della città, dove tutto ciò che è ribelle alimenta l'energia pulsante che circola da quelle parti.

Erica al tempo suonava il basso in una band punk ma per l'occasione passa alla batteria con il nome di Black Sticks Killer mentre il nostro Gianni si accanisce sulla sei corde con lo pseudonimo di Elvis Fucking Christ. I Cramps e The Sonics sono le loro muse ispiratrici e la musica che nasce in quel garage dell'hinterland napoletano è fatta di canzoni brevi e riff furiosi in un mix tra punk e blues, per un garage rock primitivo e martellante. Da subito si delinea anche la loro estetica, l'immagine con cui si presentano su palco e che li caratterizza come personaggi: si attinge da un serbatoio torbido e blasfemo, dove sex and rock'n'roll vanno a braccetto, le suore sono sodomizzate e gli eccessi all'ordine del giorno; i testi non sono da meno e l'irriverenza la fa da padrona.

Foto by Didier Vanspranghe
E' con questa formula ed urgenza che vengono creati e pubblicati i primi due album dei The Devils: Sin, You Sinners del 2016 e Iron Butt dell'anno successivo, entrambi registrati e mixati in non più di tre giorni ed ascoltabili sul profilo Bandcamp del duo. Cattivissimi e trasgressivi, il reverendo e la suora sono così pronti per la crociata evangelica, dove il crocefisso viene sostituito da un fallo e le allusioni sessuali sono più che esplicite.

Un po' perché in Italia il rock'n'roll verace non ha mai avuto grandissimo seguito ma anche perché la nazione bacchettona avrebbe avuto sicuramente qualcosa da ridire sulla proposta estetica del duo, i Devils puntano da subito all'estero, per una decisione che risulterà più che vincente, a partire dall'idea di proporsi a Jim Diamond (il produttore dei primi White Stripes, The Sonics e Dirtbombs), una volta saputo che si era trasferito in Francia. La demo non passa inosservata e il genio di Diamond viene ad arricchire la proposta già vincente del duo. Per la pubblicazione del primo album viene poi scelta l'etichetta svizzera Voodoo Rhythm Records, fondata dall'One Man band Reverendo Beat-Man nonché leader della band psycobilly The Monsters e in breve i due si ritrovano sui palchi di mezza Europa e a seguire anche in Canada, per un tour on the road di oltre 400 date. All'interno si inserisce Iron Butt, il secondo lavoro con la riconferma delle due collaborazioni, un album che è ancor più brutale di quello d'esordio e dove i brani si alternano al ritmo di un paio di minuti all'uno in quello che ormai si può definire Trash'n'roll mentre lo spirito peccaminoso del duo diventa sempre più sfacciato.

Video da Sin, You Sinners: "Coitus Interruptus"

Video da Iron Butt: "Put your Devil in my Ass"

Nel frattempo nasce il materiale per il nuovo album e improvvisamente assistiamo a dei sostanziali cambiamenti: gli abiti talari finiscono in soffitta e un'aderentissima tutina di lattice (alternata a una in pizzo) è tutto ciò che rimane a definire la silhouette di Erica, assestando così il look nel filone motor sexy, mentre i due musicisti si fanno ora chiamare Gianni Blacula e Switchblade Erika. Le canzoni che escono in questa fase, e che vengono raccolte nell'album Beast Must Regret Nothing, segnano però la svolta più rilevante essendo molto più sobrie e pensate, a sottolineare la maturità espressiva del duo: si va a perdere la frenesia e l'isteria dell'album precedente per dare spazio a sonorità più soft, di matrice blues, mentre il metronomo si assesta su battiti più sostenibili. Durante un tour in Spagna dei Devils a settembre del 2019, saputo che in zona c'era anche Alain Johannes (sì, proprio lui, colui che ha seguito artisti del calibro degli Arctic Monkeys, Queen of the Stone Age, PJ Harvey, Mark Lanegan, Chris Cornell...), non esitano a proporre il materiale ancora grezzo al noto produttore e, magicamente, anche questa volta la palla va in buca. Il talento del duo viene riconosciuto e valorizzato con questa nuova collaborazione: lo stesso Alain, infatti, collabora attivamente alla produzione dell’album partecipando anche agli arrangiamenti e suonando vari strumenti, interviene cantando nella title track e suggerisce infine un duetto nientemeno che con Mark Lanegan che presta la sua voce su "Whistle Don't Sing", la traccia numero sette dell'album.

Il cambio di rotta prevede anche una nuova collaborazione editoriale e il 23 aprile 2021 il disco esce per l'italianissima Goodfellas, già precedentemente in collaborazione col duo seppur in veste di distributore. L'album in realtà era stato registrato già nell'autunno del 2019 (in due settimane allo storico Auditorium Novecento di Napoli, dove lavora anche Fabrizio Piccolo, il chitarrista del rinomato duo chitarra-batteria Mesmerico) e pronto per la pubblicazione, dopo i lavori di rifinitura a Los Angeles, a  primavera successiva, quando però l'esplosione della pandemia da Covid19 ferma ogni attività. L'album resta quindi in stand by per un anno quando, visto che ormai nuovi brani stavano facendo capolino sulla scaletta del duo, si intuisce che non si può più rimandare e viene quindi ufficialmente pubblicato.

La release dell'album viene anticipata da alcuni video: "Real Man" apre le danze a gennaio 2021, assieme all'Official Audio del featuring con Mark Lanegan; a febbraio è l'ora della title track con tanto di comparsa di Johannes in persona, infine, un mese dopo e a pochi giorni dall'uscita dell'album stesso, è il turno di "I Appeared to the Madonna". Qui a seguire i link d'ascolto mentre per l'approfondimento dell'album, con la meticolosa recensione del nostro Bob Cillo, rimando a uno spazio dedicato (qui). Come non rivolgermi a lui x parlare di questo disco, visto che la passione per il blues grezzo e verace di Hound Dog Taylor lo accomuna alla band? Ricordiamo che Gianni ha pure la mano polidattile del bluesman tatuata sull'avambraccio... 

Buon viaggio all'inferno, quindi, con i nostri demoni partenopei.


Link video"Real Man" / "Whistle Don’t Sing" (feat. MARK LANEGAN) Official Audio / "Beast Must Regret Nothing" (feat. ALAIN JOHANNES) / "I Appeared to the Madonna"

 

Ascolto integrale di BeastMust Regret Nothing


Link band: Facebook / Instagram / Sito / Bandcamp / Youtube Channel


LABELS

Goodefellas (label, distro e promo)  https://www.facebook.com/goodfellasdistribuzione/

Nata nel 2000 dall'incontro di addetti ai lavori con numerose esperienza alle spalle, Goodfellas si impone da subito per l'accuratezza e la qualità delle sue proposte fino a diventare, oggi, tra le più rispettate realtà indipendenti internazionali. Le attività di distribuzione esclusiva e promozione -oltre al lavoro di scouting sul territorio nazionale come etichetta discografica- ne caratterizzano l'operato. Ad oggi, il grosso del lavoro è rappresentato ancora dalla vendita dei Cd con il download digitale in continua ascesa ed il vinile come zoccolo duro; grande attenzione, infatti, è sempre stata rivolta nel corso degli anni al formato vinile, rilanciato anche attraverso un puntuale programma di ristampe di titoli classici e non. Goodfellas è impegnata parallelamente anche nel lavoro di sincronizzazione, valorizzando alcuni degli artisti in catalogo ed introducendoli allo sterminato mondo della cinematografia e della pubblicità. Più di ogni altro cenno biografico parlano però i titoli in catalogo e le prestigiose realtà indipendenti con cui da anni collaborano.

 

DISCOGRAFIA

BEAST MUST REGRET NOTHING  (GarageBlues)

1.Roar  2.I Appeared To The Madonna  3.Real Man  4.Life Is A Bitch  5.Time Is Gonna Kill Me  6.Don’t Call Me Any More  7.Whistle Don’t Sing (feat. Mark Lanegan)  8.Ain’t That Lovin’ You Babe  9.Devil’s Tritone  10.Roll With Me  11.Beast Must Regret Nothing (feat. Alain Johannes)

QUI lo ascolti

QUI la nostra recensione

IRON BUTT 2017, Voodoo Rhythm Records (Trash Rock'n'roll)

1.Put Your Devil into my Ass  2.Red Grave  3.Pray You Parrots  4.Guts is Enough  5.White Collar Wolf  6.Don't tell Jesus  7.Big is our Sin  8.Radio Maria Anthem  9.The Devil's Trick is not a Treat  10.The People suite


 QUI lo ascolti


SIN YOU SINNERS 2016, Voodoo Rhythm Records (GaragePunk, Rock'n'roll)

1.Puppy Nun  2.Coitus Interruptus (From a Priest)  3.Magic Sam  4.Drunk Town  5.Don't Look in the Basement  6.Misery  7.Azazel  8.Sin, You Sinners!  9.Hell's Gate  10.Shaking Satan's Balls

 


 QUI lo ascolti


Link ad altre recensioni:

https://www.hardsounds.it/recensioni/the-devils-beast-must-regret-nothing

https://www.mescalina.it/musica/recensioni/the-devils--beast-must-regret-nothing

https://www.ondarock.it/recensioni/2021-thedevils-beastmustregretnothing.htm

https://www.thenewnoise.it/the-devils-beast-must-regret-nothing/

https://www.metal-hammer.de/reviews/the-devils-beast-must-regret-nothing

https://www.iyezine.com/the-devils-beast-must-regret-nothing

https://www.rocknation.it/records/the-devils-beast-must-regret-nothing

https://sentierisonori.blogspot.com/2021/04/beast-must-regret-nothing-di-devils-cd.html

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/04/24/news/the_devils_rock_napoli_lanegan-297848470/

https://www.rockit.it/recensione/53153/devils-beast-must-regret-nothing

https://www.impattosonoro.it/2021/04/23/recensioni/the-devils-beast-must-regret-nothing

https://artnoir.ch/the-devils-beast-must-regret-nothing/  (In tedesco)

https://www.sensationrock.net/2021/04/22/the-devils-beast-must-regret-nothing  (In francese)

https://newnoisemagazine.com/album-review-the-devils-beast-must-regret-nothing

Link ad altre interviste:

https://rumoremag.com/2021/03/27/intervista-the-devils-beast-must-regret-nothing/

https://www.rocknation.it/interview/the-devils-intervista

https://www.sentireascoltare.com/articoli/intervista-the-devils-2021/

 

Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle

www.facebook.com/groups/electricduoproject

electricduoproject@gmail.com