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martedì 17 settembre 2019

187. RECENSIONE64: Live@La Darsena

LISTA RECENSIONI


Cyborg Zero è un chitarrista capitolino che per anni ha militato nei The Cyborgs, una grandiosa two-man band mascherata formata da chitarra-voce + batteria-tastiere. Alla fine di questa brillante carriera (8 anni di grandi soddisfazioni musicali) è ora il fondatore di un duo ancora più scarno (chitarra e batteria) ma dall'impatto decisamente più incisivo, a cui ha regalato il suo nome. La musica è la stessa, visto che in entrambi i progetti è il chitarrista Zero a comporre i brani, ma il kit completo di Mr. G si fa sentire e i suoni di chitarra che escono anche dall'ampli per basso, adesso, rendono il loro rock'n'roll più aggressivo e potente, un vero punk'n'roll! Come amano definirlo gli artisti stessi... Di sicuro, ciò che li accomuna con i Cyborgs del passato, è la gran voglia di ballare che sanno comunicare al pubblico presente.

Formati nel 2017 a Treviso, i nostri cibernetici iniziano subito una carriera live, segnata da prevedibili successi. Prima di esordire con un album in studio, la cui uscita è prevista comunque tra qualche mese, registrano questo album dal vivo, tanto per darci un assaggio di cosa dobbiamo aspettarci dai due. La sede: il noto locale umbro sul Lago Trasimeno dove passano le band più interessanti in circolo per lo Stivale. I sette brani: un misto tra nuove composizioni e proposte del passato.

Avremmo potuto attendere l'uscita del tanto atteso album d'esordio per presentare di botto la nuova formazione, ma non ho saputo resistere a questa anteprima e ho dato così il benvenuto ai THE CYBORGS con quella che probabilmente sarà l'unica recensione a questo piccolo lavoro discografico, inteso quasi un punto di passaggio tra una formazione cibernetica e l'altra. Si concentreranno tutti sul Cd dalla copertina rigida; noi di Edp li abbiamo anticipati sul tempo, grazie all'analisi di Mario Caruso, un chitarrista che già del rock blues più sporco aveva dato il meglio di sé nei caricatissimi SAMCRO. Chiuso il duo aretino, il legame con Edp non è andato a svanire e come il suo collega alle pelli Nicola Cigolini, lo ritroviamo a firmare le recensioni ai più bei duo nazionali.

Se poi desiderate sapere qualcosa in più di questo nuovo progetto a due del mitico "Zero", o meglio ancora vi incuriosisce un'intervista con i due fondatori, non perdetevi l'intervista che qui ad Edp abbiamo appena pubblicato! I THE CYBORGS sono tra noi e sono pronti a inocularci una dose letale di punk'n'roll... Non opponete resistenza.

Video:

Contatti Band:


Live@La Darsena credits:
I Cyborg Zero sono: Cyborg Zero (chitarra e voce) e Mr. G (Batteria)
Tutti i brani scritti da Cyborg Zero e suonati dai Cyborg Zero
Registrato e mixato da Daniele "Boda" Rotella @La Darsena (PG), 6 Ottobre 2018


Qui lo ascolti

Live@La Darsena 2018
Autoprodotto
(Blues, Garage Punk, Rock'n'roll)

1. Catfish
2. Rock'n'real
3. Cyborg Blues
4. Danger
5. Hi Ha DoobieDoo Ha
6. Dancy/Electric Chair
7. 2110


RECENSIONE
CYBORG ZERO "Live@La Darsena"
2018 Autoprodotto

Quando in Italia si sente parlare dei Cyborgs – e se ne sente, e se ne sentirà – l’immagine è immediata: garage-blues, talvolta delta-blues, dress-code inesorabilmente nero, maschere da saldatori, gran bel sound. Ma questa storia riguarda il passato. Nel presente di questa scena italiana un po’ ambigua, un po’ omologata ai gusti discutibili dell’ascoltatore medio che in genere odia le chitarre, uno dei due cyborg-blues, ossia “Zero”, al bivio di una lunga e anonima route sul deserto – qual è il blues, oggi, in Italia – ha deciso di prendere un’altra direzione. Il nuovo punto cardinale richiama senz’altro la via lasciata, ma l’idea vincente, a mio avviso, sarebbe di schiacciare l’acceleratore e sgommare su una strada del tutto nuova. Ho ascoltato con immenso piacere il disco-live dei (o di?) Cyborg Zero, registrato alla Darsena nel 2018 – uno dei locali umbri, sul bel Trasimeno, con la programmazione più interessante. Senza alcun dubbio è un ottimo lavoro: la registrazione e il missaggio sono soddisfacenti, sul batterista Mr. G non ho davvero nulla da dire se non che pare sia l’elemento giusto. Il nuovo duo, dal vivo, sembra essere perfettamente amalgamato; i pezzi girano molto bene, scorrono che è una bellezza. Questo disco-live, insomma, mi è piaciuto, ma sono in attesa di ascoltare il lavoro in studio, di prossima uscita.
In qualità di recensore di un nuovo progetto e di grande ascoltatore del progetto precedente, ammetto che avrei molto gradito aspettare, ascoltare e valutare per primo il nuovo lavoro in studio, poiché già il tocco, il suono (che, per gusto personale, non mi ha mai convinto) e la voce di Cyborg Zero già li conoscevo. A prescindere da questa puntualizzazione, tuttavia mi sarebbe piaciuto ascoltare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi stupisse, che si staccasse, cioè, dal progetto originario che tanto ha fatto e tanto di buono ha portato in e alla musica italiana. Ma non è una prematura stroncatura la mia, tutt’altro: è una fremente attesa di una novità nel panorama rock italiano che valga la pena di seguire, di qualcosa forse più tendente al punk come suggeriscono i suoni secchi e ruvidi e nondimeno il cantato di Cyborg Zero. Sono in attesa di una svolta decisa (e decisiva) che possa sì rievocare il notevole vissuto, ma che lo faccia in maniera sottile e non a mo’ di continuazione. È sempre un’emozione, tuttavia, ascoltare la carica sonora di cui Zero ne ha fatto un marchio di fabbrica. Inutile lamentarsi: Cyborg Blues – Dancy/Electric Chair-Danger è un trittico che spacca, è una tripletta che dal vivo ti fa muovere davvero la testa. E ti muoverebbe anche il culo, magari, per andare al banchino del merchandising, se solo ci fosse un gran disco in studio da comprare, ancor meglio se ci fosse l’aggiunta di un brano chitarra acustica e voce, uno solo di rumori, uno che voglia significare fantasia e novità. Io quel disco lo aspetto. Per il momento, do una valutazione discreta a quello che del nuovo progetto ho ascoltato: un voto in più l’avrei dato per un lavoro in studio, un altro per la novità, un altro per la varietà dei brani. È questo che mi aspetto dalla mente creativa e dal talento di Cyborg Zero: l’eccellenza.

Mario Caruso
7/10


Articolo ad opera di Giusy Elle
www.facebook.com/groups/ElectricDuoProject

186. CYBORG ZERO, il viaggio cibernetico continua...



INTRO
The Cyborgs è stato un duo mascherato molto interessante di garage blues nella line up tastiere-chitarra-batteria. Li ho seguiti virtualmente per lungo tempo, nei loro live per tutto lo Stivale e nella crescente scia di successo che si lasciavano alle spalle, in particolare perché dietro la maschera del chitarrista si celava un nome già militante in un duo capitolino chitarra-batteria. Ora che la 2-piece cibernetica si è divisa e che il chitarrista ha fondato un suo duo nel formato più asciutto ed essenziale e a noi congeniale, non potevo che accaparrarmi un'intervista con il combo! Nuovo batterista e nuovo nome per loro...

BIOGRAFIA
Il chitarrista capitolino mascherato CYBORG ZERO, dopo otto anni di militanza nello spumeggiante duo The Cyborgs, conclude questa avventura formando un nuovo duo battezzato a suo nome e tornando a una formazione a lui familiare, ossia al combo chitarra-batteria a noi tanto caro. Nei suoi progetti mascherati l'istrionico artista ha sempre deciso di mantenere l'anonimato, altrimenti le maschere a che fare? Pertanto, pur noi di Edp conoscendo benissimo le sue origini blues, il duo chitarra-batteria che l'ha visto coinvolto agli inizi di questo millennio, le esperienze negli States e il nome che si celava dietro il mistero dei The Cyborgs, manteniamo il riserbo su tutte queste informazioni, in linea con le volontà del suo fondatore.

Detto questo possiamo solo passare ai fatti... Lasciati i palchi importanti e mondiali in cui i Cyborgs si sono esibiti (condividendoli con artisti internazionali del calibro di Bruce Springsteen, Deep Purple, Iggy Pop e moltissimi altri) il fondatore cibernetico decide di seguire il suo percorso musicale in compagnia di un altrettanto ignoto e misterioso batterista che si fa chiamare Mr. G, nel nuovo progetto a due, figlio del precedente, e del quale condivide la vena stilistica. Tanto blues alle spalle, tanto garage nelle vene, grinta da vendere e maschere (da saldatore e passamontagna alla MILF), per un dannato punk'n'roll che non può altro che farvi ballare. Il batterista concentrato sul solo drum kit e non impegnato a suonare in simultanea anche le tastiere, infatti, conferisce ora una marcia in più ai live del duo.

Il campo base dei Cyborg Zero resta Treviso, dove il fondatore ha da anni cambiato residenza, e da lì i due stanno ribattendo a tappeto i locali dello Stivale. Dopo l'ultimo concerto come The Cyborgs, il 9 dicembre 2017, Cyborg Zero e Mr.G sono quindi di nuovo in pista, come tradizione della band, assolutamente da vedere nel loro scoppiettante live. Live band, quindi... Tant'è che il primo album li vede esordire proprio con la registrazione di un concerto, al mitico La Darsena sul Trasimeno, registrato e mixato da Daniele "Boda" Rotella. Sette pezzi originali (di cui alcuni in eredità dal duo precedente) e nessuna cover per loro, chitarra in tiro, voce graffiante, batteria serrata, pubblico in delirio... giusto un assaggio in attesa dell'album in studio, già in fase di registrazione, la cui uscita è prevista per il prossimo autunno-inverno.

In attesa di scatenarci con le nuove registrazioni, godiamoci pure questo live, la cui recensione del nostro Mario Caruso (chitarrista dell'ex duo aretino Samcro) è pubblicata qui, nell'articolo appositamente dedicato. Intanto noi approfondiamo l'avventura del duo con i suoi cibernetici musicisti, Cyborg Zero e Mr G., nell'intervista a seguire. Buon rock'n'roll a tutti!


Link video:



INTERVISTA
1. Ehi ciao anonimi cibernetici, che piacere avervi tra noi! Mi rivolgo al fondatore del duo: finito un duo iniziato un altro, immagino che consideri vincente questa line up, cosa mi dici al riguardo?
CZ: La line-up è vincente, forse anche più di prima. Sono andato via dai the Cyborgs perché tra me e l’altro non c’era più sintonia, per cui avevo voglia di tirare fuori ciò che avevo in mente. Purtroppo sono stato sostituito per “ingordigia”; ma chi va a vedere i live si rende conto delle differenze.

2. Nei The Cyborgs c'erano anche le tastiere e il synth, oltre la chitarra e batteria. Qui è tutto più all'osso: come ci descrivi le differenze tra le due soluzioni?
CZ: Utilizzo un ampli da basso per sostenere quelle frequenze, collegato all’ampli chitarra. Onestamente sono contento perché in realtà ora possiamo suonare dei pezzi molto più hard grazie alla batteria completa suonata da 4 arti, non da soli due...

3. E tu Mr.G, avevi mai militato in una band così scarna? Hai dovuto adattare il tuo drumming per accompagnare una sola chitarra?
CZ: È tutto molto più power, in linea con i brani che volevo tirare fuori, ma che non riuscivano durante le prove con the cyborgs.
MG: No mai; con Cyborg Zero suono come più mi viene naturale, nel modo in cui sono stato programmato...

4. Come ti ha trovato Cyborg Zero e come ti ha convinto a diventare un batterista incappucciato dall'anonimo appellativo di Mr.G?
MG: Cyborg Zero mi ha riattivato chissà dopo quanto tempo (come potete vedere nel video "Cyborg Zero is Back"), per quello suoniamo insieme, la nostra intesa è perfetta, e se venite a concerti ve ne renderete conto. 

5. La maschera separa, nasconde, isola; nello stesso tempo rappresenta una seconda identità e apre le porte a nuove forme di comunicazione. Qual è la valenza che voi date alle vostre maschere, tanto da permettervi di mantenere segrete le vostre identità?
CZ: Le maschere in realtà sono le nostre facce...

6. Chi celate e chi impersonificate?
CZ: Noi stessi, noi stessi..

7. The Cyborgs erano sostanzialmente una live band, così mi pare si ripresenti la nuova line up, tant'è che il primo prodotto discografico del duo è un mini album in versione live. Com'è la vostra esperienza del live, da sopra il palco e, ovviamente, da dietro le maschere?
CZ: In realtà già con i The Cyborgs ero io, Zero, a creare l’empatia col pubblico. Sto solo continuando con la mia indole di intrattenitore pronto a far ballare e divertire il pubblico. Il nostro è uno show e il pubblico è coinvolto anche attivamente dall’inizio alla fine.

8. Siete già in studio per la registrazione dei brani che andranno a formare il vostro primo vero album di debutto, cosa ci potete anticipare? Sarà un full lenght? Titolo? Autoprodotto o vi appoggerete a qualche etichetta indipendente?
CZ: Abbiamo già registrato e mixato tutto al Lesder Studio. Saranno 9 brani. Siamo soddisfatti, il resto è ancora in movimento.

9. Stilisticamente, che differenze ci dobbiamo aspettare dai The Cyborgs ai Cyborg Zero? Del resto, chitarrista mascherato, eri sempre tu alla composizione dei brani, giusto? Si può dire che ci sia continuità tra i due progetti?
CZ: Il genere è molto più punk e anche hard Blues. L’unica continuità è data da alcuni brani che proponiamo in live alcune volte, brani che ho scritto quando ero con i The Cyborgs come 'hi ha doobie doo ha', 'dancy', '2110' ed 'Electric Chair'.

10. Diamo un'occhiata generale al panorama musicale italiano, tra underground, proposte del mainstream, possibilità di esibirsi... qual è la vostra opinione la riguardo?
CZ: Con l’impegno si arriva ovunque, l’Italia è comunque un paese dove il rock in generale non è che vada alla grande.

Vi ringrazio enormemente per la vostra visita, anche se in incognito, qui all'Edp. E un augurio di lunga vita a questo nuovo capitolo cibernetico! Grazie, vi aspettiamo a ballare sotto al nostro
palco!


Link band


DISCOGRAFIA
Live@LaDarsena 2019 Autoprodotto (Punk'n'roll, GarageBlues)

1. Catfish 2.Rock'n'real 3.Cyborg Blues 4.Danger 5.Hi Ha DoobieDoo Ha 6.Dancy/Electric Chair 7.2110




Qui lo ascolti
Qui la nostra recensione



Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle