martedì 8 dicembre 2020

219. RECENSIONE79: Nihil dificile volenti by Sonny & The Stork

LISTA RECENSORI 

Sonny & The Stork è un duo fondato nel 2014 a Varallo (VC) da Diego Vermiglio (chitarra e voce) e Giuseppe Pagnone (batteria). Nihil difficile volenti è il secondo Lp che vede la luce a settembre 2020, a distanza di 4 anni dal disco d'esordio Dimenticati e ritrovati.

Otto tracce di rock dalle sfumature varie (altrock, grunge, psichedelia) cantato in italiano e nato sotto la supervisione di Livio Magnini (Bluvertigo) nella figura di produttore esecutivo. Fondamentale il suo contributo per dare una sferzata di potenza al suono di chitarra di Diego che vede ora l'aggiunta di pedalini vari ma soprattutto di un ampli da basso oltre quello di chitarra.

I testi dei brani trattano tematiche sociali, dalla migrazione all'influenza dei media nella nostra vita, e sebbene l'album sia stato registrato prima del lockdown, molti dei contenuti appaiono ancor più attuali alla luce delle incredibili novità di questo 2020. Interessante il brano di chiusura del disco, un featuring con l'amico rumorista Enkil, che li trasporta al confine della loro zona di confort musicale.

Tre i videoclip, inoltre, ad anticipazione dell'album, due dei quali improvvisati durante il lockdown ma dall'ottima resa. Trovate tutti i particolari in merito nell'articolo appena pubblicato, dove abbiamo avuto il piacere di raggiungere il chitarrista Diego per una piacevole chiacchierata (qui).

L'album esce autoprodotto ma gode della distribuzione della Pirames International nonchè del supporto della BlackPoisPromotion di Antonella Lavini.


Video: "A Scanner Darkly" / "Erisimo" / "La coperta di Linus"

Contatti band: Facebook / InstagramSpotify / Bandcamp / YoutubeChannel

 

Nihil difficile volenti credits:

Registrazioni, mix, produzione artistica: Livio Magnini

Master: Giovanni Versari (La Maestà Mastering)

Disegno e illustrazione a cura di Mattia Ronco

Artwork a cura di Diego Vermiglio

Pubblicato il 18 Settembre 2020

Formato: Cd (tiratura limitata 100 copie) e digitale

Distribuzione: Pirames International

 

Qui lo ascolti 

Nihil difficile volenti 2020

Autoprodotto

(AltRock)

 1. Le Big Bang  2. Gioco a somma zero  3. A Scanner Darkly 

4. L'elenco delle bocche inutili  5. La coperta di Linus 6. Erisimo 

7. La prima nozione di Euclide  8. Virgulto (feat. Enkil)

 

RECENSIONE: SONNY & THE STORK "Nihil difficile volenti" (Lp 2020 Autoprodotto)

 

Non è facile riuscire a rendere pieno il proprio suono con una formazione ridotta all'osso per quel che riguarda l'ambito rock. Una chitarra, una batteria e una voce. Questo invece basta a Sonny and the Stork, duo piemontese che presenta il nuovo lavoro “Nihil difficile volenti”, titolo che suona decisamente come una sfida e dichiarazione di intenti al tempo stesso.

Piacciono quando si inerpicano su riff vagamente stoner e dal tiro tipicamente rock'n roll, come “A scanner darkly” (che il testo si rifaccia in minima parte al capolavoro di Dick, e la sua ottima trasposizione cinematografica ad opera di Linklater?), un pezzo breve e diretto dove le parole risultano perfettamente incastrate nel groove generale.

Analogamente accade in “Erisimo”, veloce e ben costruita, con una bella melodia e un ritornello a presa rapida, che mi ha ricordato qualcosa dei Sux!, storico gruppo milanese underground e mai giustamente riconosciuto.

Piacevole anche “Gioco a somma zero”, in cui i bpm diminuiscono ma rimane solida la costruzione del brano, arricchito da azzeccate soluzioni vocali e una precisa sezione ritmica.

Meno a fuoco, a personale gusto di chi scrive, “La coperta di Linus”, che soffre un po' troppo della derivazione di certo rock alternativo italiano “d'autore” e vagamente grunge, in cui le parole non suonano bene come si vorrebbe, rendendo la canzone meno coinvolgente rispetto ad altre presenti all'interno del pur breve disco.

Le tracce strumentali, per quanto bene eseguite, rimangono dei riempitivi che non aggiungono molto all'economia complessiva del disco, che in totale rimane dunque interessante, ottimamente registrato e mostra delle buone potenzialità da parte di questo duo.

Menzione d'onore per il packaging, cosa ormai rara in un'era completamente schiava dell' “hic et nunc” in cui si ascoltano mediamente 30 secondi di ogni pezzo su spotify, e l'idea fisica di disco va piano piano a scomparire.

Matteo Manganelli

 

Articolo ad opera di Giusy Elle

www.facebook.com/groups/ElectricDuoProject

electricduoproject@gmail.com

 

 

 

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