Dopo un'esaustiva presentazione dei
Melampus e l'intervista con i suoi fondatori nell'articolo a loro
dedicato (qui) ci concentriamo ora sulla
loro opera ultima, l'album "Hexagon Garden", uscito
il 13 Febbraio 2015.
Nato come Ep durante il tour di "N° 7", l'album
precedente di giusto un anno, si è poi col tempo impreziosito di
nuovi brani fino a diventare il full-lenght che giunge fino a noi.
Francesca Pizzo e
Angelo
Casarubbia in poco più di tre anni di carriera sono ormai giunti al
loro terzo album cambiando di volta in volta la formula strumentale
con cui si presentano, evolvendo così le loro sonorità pur
rimanendo assolutamente fedeli ad uno stile che li contraddistingue
fin dal primo ascolto. Partiti nella canonica formazione chitarra
elettrica-batteria, usavano all'inizio l'elettronica in maniera dolce
ed oculata ma questa, col tempo, si è espansa sempre più fino a
diventare onnipervasiva ed inghiottire nell'atmosfera così creata
gli strumenti di partenza. Francesca, cantante eterea e sofisticata,
dalla chitarra torna al suo strumento primo, il basso, mentre il
batterista Angelo passa alla chitarra elettrica e all'elettronica.
Ormai un duo alieno quindi, per il Progetto EDP, che però ci piace
mantenere come eccezione visto l'incantesimo che questi Melampi, in
grado di comunicare con gli animali, hanno gettato anche su di noi.
Sarà l'atmosfera sognante che creano con ogni brano, sarà la
graduale e costante maturità con cui cresce la loro musica, fatto
sta che vogliamo proprio seguirli in questa loro brillante
carriera...
"Hexagon Garden", come gli album precedenti, si srotola
nel filone della dark wave e che, detta in poche parole, si dimostra
un vero capolavoro. Suoni precisi, studiati, ottimamente
registrati... continuità stilistica in una sequenza di brani sempre
sullo stile ma che non stancano mai, anzi, che invitano ad inserire
il tasto loop. Atmosfere sognanti, con ritmiche evocative di riti
sciamanici, dove la chitarra dipinge brevi paesaggi, il basso
sorregge l'impalcatura e la voce di Francesca ci ammalia
trascinandoci nei suoi sognanti mondi paralleli. Solo in fase live a
volte aggiungono la batteria acustica, suonata da un caro amico, tale
Damiano Simoncini, batterista, guarda caso, di un altro duo, i più
longevi ed internazionali VERSAILLES.
Nove brani per 35 minuti d'ascolto di queste atmosfere
prevalentemente elettroniche all'interno delle quali si celano anche
suoni campionati, filtrati e debitamente innestati nell'insieme. Pare
che durante le registrazioni dei provini nel loro home studio, i due
fossero disturbati dai rumori stressanti provenienti da alcuni
cantieri dei dintorni. Perchè non farne buon uso, quindi? Ecco
l'idea di Angelo di registrane i suoni (motosega, suoni martellanti)
con un microfono a condensatore per comporre patterns da inserire con
oculatezza nelle registrazioni in corso. I brani finali sono poi
stati magistralmente registrati sotto la supervisione di Giovanni
Garoia e Lorenzo Ori mentre i missaggi affidati a Roberto Passuti e
il mastering curato da Francesco Brini.
La copertina, come le altre dei Melampus, è ad opera di Francesca
stessa che, oltre a suonare e cantare è anche pittrice e tatuatrice
e cura tutto l'artwork della band. Amanti entrambi della natura e del
mondo animale, questa volta sono delle splendide piume disegnate a
matita colorata a campeggiare sulla cover dell'album, a rappresentare
il punto d'incontro tra Terra e Cielo, suggerendo oltremodo un
"altrove possibile" secondo parole di Francesca stessa.
L'esagono da cui il nome compare solo all'interno del booklet.
"Hexagon Garden" esce in triplice formato con tre diverse
etichette ad editare i vari supporti: la prestigiosa Sangue Disken di
Barnaba Ponchielli per i Cd, la confermata etichetta bolzanina Riff
Records per le versioni in vinile, e la svizzera Old Bicycle per la
verione su nastro in cassetta. Proprio su questo formato troviamo
anche una versione remix di “Night Laugh”, traccia numero 6
dell'album in esame, ad opera di Luca Sigurtà (Harshcore, Luminance
Ratio). Goodfellas il distributore ufficiale. Ad accompagnarli in
questa nuova avventura: Vertigo Concerti per il booking
e Unomundo come ufficio stampa.
Dalla traccia numero 3, invece, ecco il
video primo a rappresentanza dell'intero album, dal titolo evocativo
di "Second Soul". Regia e script sono di Federica Frezza,
artista poliedrica e grande amica dei due; la vicenda narra di un
patto con il diavolo, interpretato da Francesca ed è stato girato in
due giorni scarsi di riprese. Appena uscito, proprio in questo giorno
della recensione, il secondo video tratto dal brano "Night
Laugh", traccia 6, uno dei più bei pezzi dell'intero album.
Ed ecco finalmente lasciarvi alla recensione dal punto di vista del
nostro collaboratore Martino Vergnano, del duo I Cospiraotri. Sebbene
il suo apporto compaia pubblicato su questi spazi per la prima volta,
altre sue recensioni attendono il proprio turno per vedere la luce,
così vi posso anticipare, a presentazione del nostro fidato
collaboratore EDP, che imparerete anche voi presto ad amare il suo
stile e ad attendere le sue pubblicazioni. Sì perchè Martino, come
anticipato dal live report di un mattacchione come Bob Log III del
duo americano Doo Rag (qui), ha uno
stile tutto suo, allegro e vivace, spiritoso, colloquiale ed
imprevedibile, che incredibilmente è riuscito ben a coniugarsi alla
seriosa ieraticità della musica dei nostri Melampus. Due stili
diversi che si incontrano e si sposano su queste pagine EDP per
vostra delizia ed approfondimento dello splendido album che "Hexagon
Garden" si rivela... buon ascolto e buona lettura a tutti,
quindi!
HEXAGON
GARDEN Lp 2015, Riff Records/
Sangue Disken/ Old Bicycle
1.May Your Movement 2.Poor Devil 3.Second Soul 4.Worthy 5.Simple
Man 6.Night Laugh 7.Question #3 8.Sun 9.Pale Blue Gemstone
Qui
lo ascolti
RECENSIONE
Melampus "Hexagon Garden""
Lp 2015, Riff Records/ Sangue Disken/ Old Bicycle
Eccoci
qui cari amici a spendere qualche riga sul nuovo album dei Melampus:
"Hexagon Garden"...
Finalmente
un attimo di pace dopo aver sturato un cesso, traslocato per la
23esima volta, passato un pomeriggio in una discarica e fatto
cena alle 2.00 di notte con dei wurstel freddi e grissini. Posso
finalmente dedicarmi ai 9 episodi di "Hexagon Garden" che
messi uno in fila all'altro ne fanno un'opera unica.
Uno
o più fili collegano una canzone all'altra con ottima soluzione di
continuità. Se dovessi raccontarlo con un telegrafo ad un amico al
quale si è rotto il lettore cd ma il telegrafo continua a
funzionargli gli direi una cosa tipo: la sorella dark di Chino Moreno
è passata a casa di Lana del Rey a chiederle se poteva prestarle
l'asciugacapelli -stop- Tom Yorke si trovava lì a reclamare il suo
tosaerba -stop- esce dal bagno David Lynch disturbato dal vociare sul
pianerottolo -stop- per risolvere la questione dato che
l'asciugacapelli e il tosaerba non saltano fuori decidono di fare un
disco tutti insieme appassionatamente -stop-
Ma
questo giusto per far capire più o meno all'amico telegrafista da
che parti potrebbe trovarsi "Hexagon Garden " dei
Melampus...
La
questione di Hexagon Garden è ovviamente assai più articolata e
affascinante di una bega sul pianerottolo tra Lana, David, Tom e
cugina dark di Chino...
Dedicandomi
ad un ascolto distratto (forse il mio modo preferito di ascoltare la
musica) i paragoni si diradano e dei mantra post moderni e delicati
mi catturano.
Tante
cose mi piacciono: un'elettronica elegante al servizio delle canzoni,
la voce e, last but not least, il basso, un basso che in realtà
regge la baracca senza dover dimostrare di essere bravo... La
produzione è di alto livello e davvero mi sembra di sentire un
lavoro pubblicato da qualche grossa major...
L'atmosfera
che crea Hexagon mi sembra la stessa che respiro quando ascolto
distrattamente alcuni capitoli di "Dark Night of the Soul"
(Mark Linkous "Sparklehorse", David Lynch e Danger Mouse).
Lascio
girare Hexagon Garden e finito l'ascolto distratto faccio un ultimo
ascolto mirato... La traccia 5 "Simple Man" mmmm chissà...
una cover della celebre "Simple Man" dei Lynyrd Skynyrd?!?
In effetti il cugino nu metal della cugina dark sul pianerottolo si
era cimentato con Simple Man e il risultato era stato ottimo.
Trattasi qui invece di un brano originale dei Melampus e ci sta, in
fondo anche Daniel Johnston ha scritto una "Hey Joe" che di
Hey Joe ha solo il titolo... Bon, mi rendo conto che sono al quinto
ascolto di fila di Hexagon Garden dei Melampus ed è ormai giorno, mi
ha accompagnato nel momento in cui la notte decide di lasciar spazio
ai primi raggi del nuovo giorno, "un nuovo giorno per sognare,
per amare" (cit. Gigi Marzullo), un nuovo giorno per scoprire
che il nuovo album dei Melampus è un'ottima opera d'arte. Settepiù!
Vostro
affezionato Martino Vergnano per EDP, vi restituisco la linea, a voi
studio.
Articolo ad opera di Giusy Elle
Nessun commento:
Posta un commento