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mercoledì 20 maggio 2015

66. RECENSIONE14: Hexagon Garden by Melampus



   Dopo un'esaustiva presentazione dei Melampus e l'intervista con i suoi fondatori nell'articolo a loro dedicato (qui) ci concentriamo ora sulla loro opera ultima, l'album "Hexagon Garden", uscito il 13 Febbraio 2015.
   Nato come Ep durante il tour di "N° 7", l'album precedente di giusto un anno, si è poi col tempo impreziosito di nuovi brani fino a diventare il full-lenght che giunge fino a noi. Francesca Pizzo e
Angelo Casarubbia in poco più di tre anni di carriera sono ormai giunti al loro terzo album cambiando di volta in volta la formula strumentale con cui si presentano, evolvendo così le loro sonorità pur rimanendo assolutamente fedeli ad uno stile che li contraddistingue fin dal primo ascolto. Partiti nella canonica formazione chitarra elettrica-batteria, usavano all'inizio l'elettronica in maniera dolce ed oculata ma questa, col tempo, si è espansa sempre più fino a diventare onnipervasiva ed inghiottire nell'atmosfera così creata gli strumenti di partenza. Francesca, cantante eterea e sofisticata, dalla chitarra torna al suo strumento primo, il basso, mentre il batterista Angelo passa alla chitarra elettrica e all'elettronica. Ormai un duo alieno quindi, per il Progetto EDP, che però ci piace mantenere come eccezione visto l'incantesimo che questi Melampi, in grado di comunicare con gli animali, hanno gettato anche su di noi. Sarà l'atmosfera sognante che creano con ogni brano, sarà la graduale e costante maturità con cui cresce la loro musica, fatto sta che vogliamo proprio seguirli in questa loro brillante carriera...
   "Hexagon Garden", come gli album precedenti, si srotola nel filone della dark wave e che, detta in poche parole, si dimostra un vero capolavoro. Suoni precisi, studiati, ottimamente registrati... continuità stilistica in una sequenza di brani sempre sullo stile ma che non stancano mai, anzi, che invitano ad inserire il tasto loop. Atmosfere sognanti, con ritmiche evocative di riti sciamanici, dove la chitarra dipinge brevi paesaggi, il basso sorregge l'impalcatura e la voce di Francesca ci ammalia trascinandoci nei suoi sognanti mondi paralleli. Solo in fase live a volte aggiungono la batteria acustica, suonata da un caro amico, tale Damiano Simoncini, batterista, guarda caso, di un altro duo, i più longevi ed internazionali VERSAILLES.
   Nove brani per 35 minuti d'ascolto di queste atmosfere prevalentemente elettroniche all'interno delle quali si celano anche suoni campionati, filtrati e debitamente innestati nell'insieme. Pare che durante le registrazioni dei provini nel loro home studio, i due fossero disturbati dai rumori stressanti provenienti da alcuni cantieri dei dintorni. Perchè non farne buon uso, quindi? Ecco l'idea di Angelo di registrane i suoni (motosega, suoni martellanti) con un microfono a condensatore per comporre patterns da inserire con oculatezza nelle registrazioni in corso. I brani finali sono poi stati magistralmente registrati sotto la supervisione di Giovanni Garoia e Lorenzo Ori mentre i missaggi affidati a Roberto Passuti e il mastering curato da Francesco Brini.
   La copertina, come le altre dei Melampus, è ad opera di Francesca stessa che, oltre a suonare e cantare è anche pittrice e tatuatrice e cura tutto l'artwork della band. Amanti entrambi della natura e del mondo animale, questa volta sono delle splendide piume disegnate a matita colorata a campeggiare sulla cover dell'album, a rappresentare il punto d'incontro tra Terra e Cielo, suggerendo oltremodo un "altrove possibile" secondo parole di Francesca stessa. L'esagono da cui il nome compare solo all'interno del booklet.
   "Hexagon Garden" esce in triplice formato con tre diverse etichette ad editare i vari supporti: la prestigiosa Sangue Disken di Barnaba Ponchielli per i Cd, la confermata etichetta bolzanina Riff Records per le versioni in vinile, e la svizzera Old Bicycle per la verione su nastro in cassetta. Proprio su questo formato troviamo anche una versione remix di “Night Laugh”, traccia numero 6 dell'album in esame, ad opera di Luca Sigurtà (Harshcore, Luminance Ratio). Goodfellas il distributore ufficiale. Ad accompagnarli in questa nuova avventura: Vertigo Concerti per il booking e Unomundo come ufficio stampa.



Dalla traccia numero 3, invece, ecco il video primo a rappresentanza dell'intero album, dal titolo evocativo di "Second Soul". Regia e script sono di Federica Frezza, artista poliedrica e grande amica dei due; la vicenda narra di un patto con il diavolo, interpretato da Francesca ed è stato girato in due giorni scarsi di riprese. Appena uscito, proprio in questo giorno della recensione, il secondo video tratto dal brano "Night Laugh", traccia 6, uno dei più bei pezzi dell'intero album.

   Ed ecco finalmente lasciarvi alla recensione dal punto di vista del nostro collaboratore Martino Vergnano, del duo I Cospiraotri. Sebbene il suo apporto compaia pubblicato su questi spazi per la prima volta, altre sue recensioni attendono il proprio turno per vedere la luce, così vi posso anticipare, a presentazione del nostro fidato collaboratore EDP, che imparerete anche voi presto ad amare il suo stile e ad attendere le sue pubblicazioni. Sì perchè Martino, come anticipato dal live report di un mattacchione come Bob Log III del duo americano Doo Rag (qui), ha uno stile tutto suo, allegro e vivace, spiritoso, colloquiale ed imprevedibile, che incredibilmente è riuscito ben a coniugarsi alla seriosa ieraticità della musica dei nostri Melampus. Due stili diversi che si incontrano e si sposano su queste pagine EDP per vostra delizia ed approfondimento dello splendido album che "Hexagon Garden" si rivela... buon ascolto e buona lettura a tutti, quindi!


“Second Soul” Official Video https://www.youtube.com/watch?v=fb01qgeCMSU
"Night Laugh" Official Video https://www.youtube.com/watch?v=r7A4YicqeSA




HEXAGON GARDEN Lp 2015, Riff Records/ Sangue Disken/ Old Bicycle

1.May Your Movement 2.Poor Devil 3.Second Soul 4.Worthy 5.Simple Man 6.Night Laugh 7.Question #3 8.Sun 9.Pale Blue Gemstone







Qui lo ascolti





RECENSIONE
Melampus "Hexagon Garden""
Lp 2015, Riff Records/ Sangue Disken/ Old Bicycle

Eccoci qui cari amici a spendere qualche riga sul nuovo album dei Melampus: "Hexagon Garden"...
Finalmente un attimo di pace dopo aver sturato un cesso, traslocato per la 23esima volta, passato un pomeriggio in una discarica e fatto cena alle 2.00 di notte con dei wurstel freddi e grissini. Posso finalmente dedicarmi ai 9 episodi di "Hexagon Garden" che messi uno in fila all'altro ne fanno un'opera unica.
Uno o più fili collegano una canzone all'altra con ottima soluzione di continuità. Se dovessi raccontarlo con un telegrafo ad un amico al quale si è rotto il lettore cd ma il telegrafo continua a funzionargli gli direi una cosa tipo: la sorella dark di Chino Moreno è passata a casa di Lana del Rey a chiederle se poteva prestarle l'asciugacapelli -stop- Tom Yorke si trovava lì a reclamare il suo tosaerba -stop- esce dal bagno David Lynch disturbato dal vociare sul pianerottolo -stop- per risolvere la questione dato che l'asciugacapelli e il tosaerba non saltano fuori decidono di fare un disco tutti insieme appassionatamente -stop-   
Ma questo giusto per far capire più o meno all'amico telegrafista da che parti potrebbe trovarsi "Hexagon Garden " dei Melampus...
La questione di Hexagon Garden è ovviamente assai più articolata e affascinante di una bega sul pianerottolo tra Lana, David, Tom e cugina dark di Chino...
Dedicandomi ad un ascolto distratto (forse il mio modo preferito di ascoltare la musica) i paragoni si diradano e dei mantra post moderni e delicati mi catturano. 
Tante cose mi piacciono: un'elettronica elegante al servizio delle canzoni, la voce e, last but not least, il basso, un basso che in realtà regge la baracca senza dover dimostrare di essere bravo... La produzione è di alto livello e davvero mi sembra di sentire un lavoro pubblicato da qualche grossa major...
L'atmosfera che crea Hexagon mi sembra la stessa che respiro quando ascolto distrattamente alcuni capitoli di "Dark Night of the Soul" (Mark Linkous "Sparklehorse", David Lynch e Danger Mouse).
Lascio girare Hexagon Garden e finito l'ascolto distratto faccio un ultimo ascolto mirato... La traccia 5 "Simple Man" mmmm chissà... una cover della celebre "Simple Man" dei Lynyrd Skynyrd?!? In effetti il cugino nu metal della cugina dark sul pianerottolo si era cimentato con Simple Man e il risultato era stato ottimo. Trattasi qui invece di un brano originale dei Melampus e ci sta, in fondo anche Daniel Johnston ha scritto una "Hey Joe" che di Hey Joe ha solo il titolo... Bon, mi rendo conto che sono al quinto ascolto di fila di Hexagon Garden dei Melampus ed è ormai giorno, mi ha accompagnato nel momento in cui la notte decide di lasciar spazio ai primi raggi del nuovo giorno, "un nuovo giorno per sognare, per amare" (cit. Gigi Marzullo), un nuovo giorno per scoprire che il nuovo album dei Melampus è un'ottima opera d'arte. Settepiù! 

Vostro affezionato Martino Vergnano per EDP, vi restituisco la linea, a voi studio.




Articolo ad opera di Giusy Elle


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