|
Foto by Klaus Wartz |
INTRO
Dopo un inizio d'anno dedicato a
duo 'rumorosi' ed estremi (The Haunting Green, OvO, Raìse) passiamo ora
a sonorità di più facile ascolto.
All'uscita del loro
quinto album, Misfit Children, ci aggiorniamo con I-TAKI MAKI, duo laziale
alt-rock ormai stabilmente trasferitosi in Germania e del quale trattiamo fin
dai loro esordi. Per l'occasione, ospitiamo pure in esclusiva l'anteprima del
loro terzo videoclip "Your Wings".
RETROSPETTIVA
ED AGGIORNAMENTI
Era il 2012 quando il
chitarrista Luca 'strAw', già uso ai combo a due, fonda a Frosinone la 2-piece
I Taki-Maki con alla batteria la compagna Maria 'Mimmi'. Un connubio affiatato
che vede i due avviare una prolifica carriera, sotto molti punti di vista.
Numerosi infatti gli album all'attivo (5 oltre ad altre sporadiche
pubblicazioni) nonché un drastico trasferimento, nel 2015, in quel di Berlino.
La loro musica è semplice
e diretta, sospesa e delicata, un misto tra slowcore e post-punk minimale, che
segue varie fasi evolutive: dai testi in italiano della prima produzione a
quelli in inglese dopo l'internazionalizzazione della band; dalla sostituzione al
microfono di strAw al ruolo di cantante di Mimmi, fino all'attuale suddivisione vocale dei due.
Partiti da una cittadina
di provincia come può essere Alatri, a Berlino entrano in punta di piedi, con
live acustici da buskers, nei luoghi simbolo della città. Dopo quasi cinque
anni nella metropoli teutonica, I-Taki Maki si sono ormai ritagliati i degni
spazi musicali, suonando nelle varie location cittadine ma avviando da qui
anche tour europei. Interessante e fruttuosa la collaborazione con i
video makers di “The Open Stage Berlin”, dalla quale scaturiscono i primi official
video berlinesi.
Abbiamo intervistato I-Taki Maki l'ultima volta nel 2018
all'uscita del loro quarto album, A Place to Leave, un concept album
dedicato alla purtroppo sempre attualissima tematica della migrazione: nove
brani lenti e cupi, come i pensieri dei naufraghi e le lunghe onde da
attraversare... Maria ha una duplice laurea, in Sociologia e in Servizio
Sociale, mentre anche Luca frequenta studi come Social Worker: queste
tematiche, che non lasciano indifferenti nessuno, stanno quindi a cuore in
particolare ad entrambi.
StrAw e Mimmi non stanno mai
troppo a lungo lontani dalla sala di registrazione, eccoci quindi al 23 Marzo
2020 quando scocca l'ora di pubblicare un nuovo full lenght, anche questa volta
tematico e che, nonostante il lockdown causa Cornavirus, viene egualmente
rilasciato. Slitta invece il release party del 2 aprile presso lo storico
locale berlinese Dunker Club, e ovviamente tutto il tour promozionale.
Misfit Children è un
concept album di 9 tracce dedicato a tutti gli adulti disadattati a causa di
un'infanzia difficile, e conseguentemente a tutti i bambini soli nel mondo,
diseredati, incompresi, vittime di violenza e soprusi, "i Bambini di oggi
che saranno gli Adulti di domani". Ancora una volta, una tematica
particolarmente toccante... Gli ultimi due album de I-Taki Maki sono infatti
come un fedele resoconto sociale, una gelida panoramica della follia umana,
come una triste, globale visione, dall'alto di una torre...
Ad anticipazione della sua
pubblicazione, sono stati registrati anche due videoclip, prodotti, girati e
montati da I-Taki Maki stessi, per la prima volta nella loro carriera.
Minimalisti ma di grande effetto, ci svelano un altro talento dei nostri due
musicisti. Il terzo video esce invece oggi, ed abbiamo il piacere e l'onore di
presentarlo in anterpima:
Dalla ballad a due voci "Your Wings",
traccia d'apertura dell'album, nasce questo video in bianco e nero,
rappresentazione del senso di oppressione causato dalle varie fobie, il cui
finale liberatorio però, di apertura, è un invito a superare ogni periodo di
difficoltà.
Procediamo quindi con l'approfondimento di questi argomenti
nell'intervista ai due connazionali all'estero mentre, nell'articolo a seguire, vi presentiamo la
recensione al loro
Misfit
Children, guidata dalle parole del nostro collaboratore Mali Yea (
Anice).
|
Foto by Maria Novella De Luca |
INTERVISTA
1.
Ciao a voi, strAw e Mimmi, ci si ritrova, di tanto in tanto... Dopo quasi 5
anni a Berlino, facciamo un po' il punto della situazione di questa vostra
scelta di espatriare. Ormai siete ben inseriti nel tessuto musicale cittadino,
avete imparato la lingua, considerate quindi la Germania come la vostra 'casa'?
Quanto e in cosa vi manca l'Italia? Pensate che restando nel nostro Paese non
avreste potuto vivere completamente della vostra passione come all'estero
oppure le difficoltà sono le medesime?
Mimmi: è difficile dire quale sia la nostra casa,
abbiamo sicuramente più di un luogo a cui siamo legati: Berlino, perché ci ha
accolti e fatto dono di nuovi amici e nuove esperienze, Alatri, il paese di
origine di entrambi, perché è il porto a cui tornare per riabbracciare i nostri
amici e le nostre famiglie. Ma in ogni luogo in cui, nei nostri viaggi, abbiamo
trovato un volto amico ci siamo sentiti a casa e ci ha resi quindi suoi
cittadini. L'Italia non ci manca, del nostro paese non credo ci mancherebbe
nulla se non fosse per le persone a cui siamo legati.
strAw: Crediamo che le opportunità di crescita che
abbiamo avuto emigrando non le avremmo avute restando in patria, soprattutto
per via delle esperienze fatte, che ci hanno arricchiti umanamente e
professionalmente. Questo non vuol dire che in Italia non avremmo potuto fare
cose interessanti, ma certamente diverse.
|
by Klaus Hessel |
2.
In otto anni di carriera avete pubblicato parecchio materiale discografico. Gli
ultimi album parlano però di un'urgenza espressiva rivolta al sociale: lo
strazio dell'emigrazione prima, la difficoltà di vivere da adulti con il
fardello di un'infanzia difficile, ora... molto è riconducibile a una
sensibilità pregressa, visto che entrambi operavate nel mondo del sociale,
prima di dedicarvi completamente alla musica, ma indubbiamente si tratta di
argomenti terribilmente attuali e scottanti che non si può più rivolgere lo
sguardo altrove. Come mai la vostra musica ha questa direzione? Una presa di
posizione importante, quella di non creare musica per semplice diletto,
personale o collettivo che sia, seppur di facile ascolto.
Mimmi: Devo dire che il progetto nasce già otto anni
fa con l'intento di trasmettere un messaggio, di trattare argomenti che ci
stessero a cuore e non solo appunto, di fare musica che avesse come sola
finalità la musica stessa (il che è comunque una cosa apprezzabile di per sé).
Non abbiamo mai scritto una canzone che non avesse qualcosa da dire proprio
perché la musica è il nostro mezzo di comunicazione, il canale per esprimere i
nostri pensieri. Fin dai primi dischi, Magneto, Western Monamour
e anche il primo in inglese, Dust... and it will be forever, abbiamo
affrontato tematiche che ci interessavano, come il binomio bene/male, le
ingiustizie sociali, i soprusi. L'evoluzione c'è stata di certo con gli ultimi
due, A Place to Leave e Misfit Children, sui quali non possiamo negare
che la formazione e le esperienze, personali e lavorative, siano in qualche
modo intervenute a influenzare la scrittura dei testi e la
composizione/arrangiamento dei pezzi.
3.
Da quali spunti ha preso il via il concept di Misfit Children?
strAw: ci siamo ritrovati molte volte negli anni a
chiederci come siamo diventati l'uomo e la donna che siamo oggi e di come in
noi ci siano delle sfaccettature di disadattamento comportamentale che
dipendono dalle esperienze fatte nella fase della formazione della personalità;
negli ultimi tempi l'argomento, che è poi diventato il tema centrale del disco,
è venuto fuori più e più volte e abbiamo realizzato che era proprio quello che
ci premeva sviscerare in questo momento della nostra vita, analizzare cioè come
l'ambiente socio-culturale circostante possa influenzare la crescita dei
ragazzi e quale sia il peso sociale di quella fase sulle scelte individuali e
su cosa saranno da grandi.
4.
Tre video a coronare l'uscita di questo album, di cui l'ultimo in uscita oggi e
in anteprima qui su Edp: ce ne volete parlare?
Mimmi: I video che fanno da corollario all'album sono
stati ideati, girati, montati e prodotti da noi che, per la primissima volta
dalla fondazione del duo, abbiamo deciso di provare a cimentarci anche in
questa nuova sfida per metterci alla prova con una forma di comunicazione a noi
finora pressoché sconosciuta. Non avendo specifiche competenze tecniche abbiamo
puntato sulla semplicità, l'immediatezza delle immagini e la loro affinità con
il mood del brano, la potenza comunicativa di volti, movimenti e ambientazioni.
I video di In a word e la title track, Misfit Children, che ha
visto la partecipazione della splendida Lavinia Bottamedi, sono usciti ad
anticipare il disco. Il terzo video in uscita per il brano Your wings,
qui su EDP in anteprima, è una rappresentazione onirica di fuga da torbide fobie
che sfocia in una visione di apertura, libertà e pace interiore, in una
particolare ambientazione bucolica resa enigmatica dal bianco e nero, dai
movimenti di macchina e dall'interpretazione di strAw.
5.
Misfit Children è uscito il 23 Marzo,
in piena crisi Covid-19. Come avete vissuto la pubblicazione di questo album?
Mai pensato di spostare la sua data? Il release party al Dunker Club ha subito
uno slittamento, ovviamente...
strAw: l'album è stato pubblicato in un momento a dir
poco sfortunato, ma l'idea di rimandare non è stata presa in considerazione
neanche una volta. Purtroppo non solo la premiere al Dunker Club, ma anche
altre date già fissate sono state cancellate o rimandate a data da destinarsi,
senza contare che tutte quelle in ballo e in attesa di conferma sono rimaste in
una sorta di limbo per cui nessuno sa come andrà a finire. Suonare, dal vivo ma
anche banalmente fare le prove (impossibile perché le sale sono chiuse), ci
manca tantissimo e speriamo di non dover attendere ancora molto. Per il resto,
questa crisi ci ha scombussolati non poco, dal punto di vista lavorativo ed
emotivo, però ci ha regalato anche un'occasione per riflettere su tante cose e
anche del tempo prezioso da dedicare alle attività delle quali si tende a
dimenticare il valore, quando immersi nel caos della “normalità”.
|
by Klaus Hessel |
6.
E' possibile che il momento storico che stiamo vivendo, in balia di un
invisibile nemico virulento, sia lo spunto per un nuovo album? Ci sono molti
risvolti sociali, politici, economici ed ecologici sui quali riflettere... Come
ve la state cavando in Germania, comparando anche la situazione con l'Italia,
(immagino siate stati costantemente aggiornati)?
strAw: Non sappiamo ancora quale sarà la scintilla
per il prossimo lavoro, cerchiamo di goderci il disco appena uscito ma sempre
comunque tenendo uno sguardo al futuro.
Mimmi: in Germania la situazione è stata da subito
evidentemente meno grave che in Italia, e di conseguenza anche le restrizioni
sono state più “leggere” anche se importanti e invalidanti. Ho sentito che da
lunedì 27 aprile inizierà una sorta di fase due, ma per quel che ci riguarda,
non credo che potremo tornare ad esibirci prima di almeno un paio di mesi, se
non di più. Non ci resta che restare positivi e sperare che tutto vada per il
meglio!
Grazie
ancora Mimmi e StrAw per la vostra partecipazione, vi lasciamo con parole di
speranza, nell'attesa che tutto torni come prima, anzi, molto meglio di prima!
Un abbraccio, virtuale più che mai. Grazie
a te, due virtualissimi abbracci giganti a te e allo staff EDP!
DISCOGRAFIA
Qui i dettagli degli due album della band. Per la discografia antecedente,
rimandiamo al loro profilo
Bandcamp.
MISFIT
CHILDREN 2020
CD, La Valvola
1.Your
Wings 2.Superheroes 3.Misfit Children 4.The Truth Hurts 5.Mr.
Moneybag 6.Everybody Needs to Follow
Someone 7.In a Word 8.Fairytale
9.Bed Bugs
A
PLACE TO LEAVE
2018 CD, La Valvola
1.Closer 2.White Wall Slot 3.Glasses 4.Inside a
Storm 5.The Gray Side of the Sky 6.Empty Rooms 7.That Was... 8.On the
grass 9.Goodnight
Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle