Quando l'Acqua incontra la Musica
INTRO
E' con piacere che oggi vi presento un
duo mio corregionale, i Trentini FUCSIA. Come molti altri power duo
aggiungono l'elettronica al loro set up scarno di chitarra elettrica
e batteria, ma loro lo fanno nel più canonico dei modi: per ottenere
una "dance music". Il loro infatti è un coinvolgente rock
elettronico che semplicemente fa ballare, fa muovere i piedi e il
corpo dietro a un ritmo serrato e melodie intriganti. Musica
piacevole ed accattivante, ben confezionata ed eseguita in maniera
professionale, che saprà conquistare l'ascoltatore di ogni
estrazione sonora. Sicuramente brani orecchiabili e fruibili ai più
ma anche apprezzabili da chi abbia ascolti più approfonditi o
particolari, grazie al ponderato ed interessante mix tra strumenti
elettronici ed elettronica più pura.
In regione un'altra band, i Resando, avevano tentato questa miscela
di suoni, tanto vincenti che alla fine li hanno portati in
Inghilterra per il gran salto di carriera, mentre tra i duo italiani
soltanto i Bolognesi PHOENIX CAN DIE aggiungono l'elettronica con un
risultato simile. Ma andiamo a vedere chi sono i due di oggi...
BIOGRAFIA
I Fucsia nascono a Trento sul finire del 2012 dall'incontro di
Simone Gottardi (classe 1995) -chitarra, voce e synth- con il
batterista Paolo Brugnara (1978). Nati come trio canonico restano in
breve in due, ma con alle spalle altri progetti full band da portare
avanti: Simone milita anche come frontman nel trio AltRock L'Opera di Amanda, mentre Paolo, dopo essersi alternato alle pelli in
rock band quali i Reverse e i Stone Malament, suona nel trio metal
chitarra-batteria + vocalist DiaoloKan.
I Fucsia sono per loro, che studiano e lavorano (Paolo è un
ingegnere aerospaziale), un side-project, quelli che in questi casi
vengono proprio chiamati side-duo, ossia un progetto libero ed easy
ma non principale, per chi è già fortemente impegnato in altri
progetti. Per questo motivo le registrazioni si susseguono a ritmo
dilatato.
Iniziano a comporre brani rock inediti, con un synth aggiuntivo,
che sfociano nel 2014 in Two is Better, un Ep di 5 tracce il
cui titolo attesta quanto il duo sia una line-up voluta ed
apprezzata. Lavoro totalmente Diy, era stampato in casa e
personalmente distribuito in semplicissime buste di nylon, senza
artwork nè orpelli d'altro tipo.
E' invece recente il secondo lavoro discografico, Lazy
Electrons, un Ep di soli tre pezzi confezionati con la media di
uno all'anno, che segna una svolta stilistica e professionale nella
produzione del duo. Mentre nella prima versione dei Fucsia si
affacciavano timidamente le tastiere nella tessitura
chitarra-batteria, è questo l'album che li conduce verso sonorità
decisamente più elettroniche. Per entrambi l'electronic rock era un
campo inesplorato ma visto il percorso di studi di Simone (musica
elettronica al Conservatorio di Trento), il passo era quasi
inevitabile.
Il titolo ricalca l'atmosfera che ha accompagnato la realizzazione
dell'album: 'Electrons' perchè il nuovo sound è caratterizzato da
un uso massiccio dell'elettronica (synth ed electro percussions),
'Lazy' perché uscito con molta calma rispetto al lavoro precedente.
Il risultato però valeva la pena l'attesa e dimostra tutta la cura
utilizzata nella sua realizzazione. Importante è stata indubbiamente
la co-produzione di Mauro Andreolli, già
contattato per il master di Two is Better, figura di spicco
nel panorama musicale regionale e produttore conosciuto non soltanto
in Trentino. Con Lazy Electrons si è reso disponibile fin
dalle prime fasi di realizzazione dell'album permettendo di avere le
idee chiare sul nuovo risultato a cui puntare ancora prima di entrare
in studio, e di conseguenza preparare tutto in modo adeguato. Nelle
sue abili mani è stato lasciato tutto il processo di editing,
mixaggio e mastering per un risultato che ha indubbiamente mantenuto
le aspettative. L'album non sembra certo suonato da un duo ma ciò
non è un problema in quanto nei live i Fucsia sono in grado di
riprodurre tutto in maniera molto fedele grazie all'uso delle basi,
ai trigger sulla batteria e all'infinità di effetti che usa Simone.
Con questa formula d'effetto si sono esibiti al MEI di Faenza, a
Mantova e in molti festival regionali, vincendo infine anche la tappa
trentina di Rock Targato Italia nonché la serata finale a Milano.
In generale le nuove canzoni sono quasi pop, strutturare in maniera
più semplice e diretta rispetto al lavoro precedente, ma
caratterizzate da maggior attenzione nella cura dei dettagli e nella
ricerca di sonorità adeguate. L'uscita dell'album è stata più
volte posticipata a causa di una serie interminabile di problemi
legati alla realizzazione del videoclip tratto dal primo brano
"Laser", scelto ad anticipazione dell'album. Alla fine è
stato deciso di rivolgersi a Michelangelo De Cia, considerato che i lavori già realizzati per alcune band
locali erano assolutamente compatibili con la musica proposta dai
Fucsia.
La seconda traccia, "Something More", era già presente
nel lavoro precedente ma viene qui ri-registrata in linea con le
altre due canzoni. Infine l'album si chiude con "Improve",
brano che ha tenuto impegnata la band per oltre un anno tra
cambiamenti più o meno convincenti prima di trovare una versione
definitiva. Ora l'Ep Lazy Electrons è finalmente disponibile
(solo online), in formato digitale da tutti i principali
store, e in formato "Mastered for iTunes" appositamente
utilizzato per lo store di Apple. E' stato registrato presso il
Metro' Rec Studio di Riva del Garda (TN), tra ottobre e novembre 2015
mentre la grafica è ad opera di Mattia Nardin. Vi lascio ora
all'intervista con Paolo Brugnara, il batterista dei Fucsia, che
rappresenta in questo caso la band, mentre vi consiglio l'ascolto
streaming di Lazy Electrons che, per brevità e genere
immediatamente fruibile, si presta al loop del tasto loop... Nel prossimo post, invece, la recensione dell'album ad opera di Nicola Cigolini (Samcro) e una simpatica nota aggiuntiva da parte del Capitan Wyzno, osservatore esterno del panorama musicale underground trentino, che parla anche di noi dell'Edp. Buona
lettura e buon ascolto quindi!
Ascolto
integrale di Lazy Electrons
https://fucsia.bandcamp.com/album/lazy-electrons
INTERVISTA
1.
Ciao Paolo, finalmente una band corregionale tra gli spazi Edp!
Benvenuti quindi. Inizia raccontandoci com'è avvenuto il vostro
incontro.
Paolo: Ciao,
e grazie a te! Noi abitiamo in una valle piuttosto piccola, tra
musicisti è impossibile non conoscersi. Sembra quasi di essere
famosi…ci siamo incontrati nel 2012 ed in quel periodo avevamo
entrambi molta voglia di sperimentare e di avviare qualcosa di nuovo,
da li è partito tutto.
2.
Perchè proprio il duo? Il titolo del vostro primo Ep sembra
suggellare la scelta di questa line-up.
Va
detto che il nostro progetto nacque come trio, infatti con noi
suonava pure un bassista… dopo le elezioni politiche del 2013,
dalle quali emerse che un italiano su tre era a favore di Berlusconi,
Simone ed io decidemmo di allontanare Gianluigi (il bassista) in modo
da annullare ogni statistica e azzerare il rischio che tra di noi
potesse esserci un potenziale idiota. In
definitiva, two is better…
3.
Com'è il rapporto tra due musicisti di un'età così diversa? Il duo
implica anche affiatamento, complicità...
Credo
che un rapporto può crescere e durare solo se c’è uno scambio tra
le due parti. In questo caso la differenza di età gioca a nostro
favore. Da un lato c’è un collegamento diretto ad un mondo che non
mi apparterrebbe più, con l’entusiasmo e l’energia che porta con
sé, dall’altra parte un po’ di esperienza e di stabilità…
4.
Com'è che avete scelto proprio un colore per definire la vostra
2-piece?
Abbiamo
scelto questo nome per ricordare un gatto che avevo, e che appunto
era completamente fucsia. Questo gatto si chiamava Edoardo, e senza
alcun dubbio è stato l’amico a sei zampe migliore che abbia mai
avuto. Nel 2011 Edoardo decise di fare un viaggio in Asia, e da
allora non l'ho più rivisto (anche se so per certo che se la sta
spassando). Per me era davvero importante ricordarlo in qualche modo,
il nostro progetto infatti partì col nome di “Edoardo Music
Experiment”. Fu Simone poi a pensare che sarebbe stato sufficiente
ricordare solo il colore delle sue squame, quindi decidemmo di
chiamarci semplicemente Fucsia.
5.
Rispetto all'Ep d'esordio avete fatto un cambio di rotta a livello
sonoro, potenziando l'ausilio dell'elettronica per un risultato molto
pop e dance. Come mai questa scelta, seppur vincente?
Mah,
all’inizio non avevamo le idee molto chiare su ciò che volevamo
fare. I primi brani che abbiamo scritto sono più frutto del caso che
di scelte ponderate, con il tempo e l’esperienza, tenendo conto
delle risorse di cui disponevamo, ci siamo resi conto che avremmo
ottenuto un impatto maggiore semplificando alcune parti e curando
maggiormente tutto ciò che riguarda il suono…
6.
Quanto dovete, nell'ispirazione del vostro sound, a una band
corregionale famosa quali i Resando?
Credo
che “Secrets” sia uno di quei dischi che lasciano il segno.
Capita spesso che qualcuno ci accomuni a questa band sentendo il
nostro Ep, e ciò non può che renderci felici!
7.
L'apporto di Mauro Andreolli nella realizzazione dei vostri due
lavori discografici è stata rilevante. La sua produzione vi ha fatto
definire in maniera chiara i traguardi sonori che volevate
raggiungere. Puoi presentare il personaggio ai nostri lettori e dirci
il tipo di rapporto che si è creato tra voi?
Con
Mauro c’è stato da subito un ottimo feeling. La sua
professionalità e la sua competenza sono stupefacenti, è davvero
una persona unica e speciale, è bravissimo, è bellissimo e
soprattutto non mi ha pagato per scrivere queste cose!!!
Nella
registrazione di “Lazy Electrons” Mauro ci ha seguiti già dalla
fase di acquisizione (Metrò Rec) e il suo aiuto è stato
determinante per aiutarci a trovare il sound potente e
contemporaneamente pulito che caratterizza i tre brani dell’Ep. Chi
si rivolge a Mauro Andreolli sa di lavorare con una persona che non
entra nel merito artistico, si “limita” soltanto all’aspetto
sonoro ma lo fa più che bene.
8.
Cosa ci racconti della realizzazione del videoclip di "Laser"?
Per
il video volevamo qualcosa che fosse in tema con la canzone, da
subito abbiamo pensato a un video realizzato al computer. Ci siamo
affidati a Michelangelo De Cia, che già collabora con gli Exercoma.
Trovo che i suoi lavori siano molto adatti alla musica che
proponiamo. Ogni scena è divisa in tre parti, chiaramente per
allacciarsi al testo della canzone.
9.
Avete dedicato molto tempo ed energie nel progetto Fucsia; vi siete
avvalsi anche di nomi importanti per la sua realizzazione. Come mai
alla fine avete deciso di uscire autoprodotti anziché appoggiarvi
alla professionalità di un'etichetta discografica?
In
realtà non ci siamo soffermati molto a pensarci. L'unica cosa che
volevamo fare era registrare il materiale che avevamo. Non avremmo
saputo come muoverci in maniera efficace se avessimo voluto
rivolgerci a qualche etichetta. In ogni caso, se volessimo farlo ora,
l'Ep che abbiamo in mano sarebbe di certo un ottimo biglietto da
visita.
10.
E cosa ci dici a proposito del formato solo digitale scelto per la
divulgazione di Lazy Electrons?
Avete in mente un pubblico ben preciso? A me sinceramente il fisico
manca, e ai concerti è spesso richiesto.
Il
formato fisico è molto importante effettivamente… per “Lazy
Electrons” abbiamo preferito puntare più sul contenuto, a
svantaggio della forma magari. Indubbiamente penseremo al formato
fisco quando avremo un album completo.
11.
Come siete inseriti nel panorama musicale regionale? Fate un genere
non molto diffuso qui in Trentino. La stessa formazione rock band a
due elementi non è così numerosa, in effetti... eppure so che
piacete molto!
Il
Trentino è da considerarsi una piccola comunità per quanto riguarda
il mondo della musica inedita. Basta qualche “live” per far parte
del panorama musicale regionale. Il nuovo materiale, pur essendo
piuttosto elaborato, è fatto di melodie semplici che non richiedono
troppi ascolti. Credo piaccia per questo…
12.
Quali i vostri progetti futuri per valorizzare al meglio il duo
Fucsia?
Attualmente
ci stiamo concentrando sulla scrittura. L’idea è quella di avere
materiale a sufficienza per poter registrare un album intero, e
speriamo davvero di arrivare a farlo entro la fine dell’anno
prossimo. Parallelamente cercheremo di portare avanti l’attività
live, che da sempre è la fonte primaria di energia per una band come
la nostra.
Ottimo
Paolo, sei stato molto gentile ed esauriente. Grazie per la tua
compagnia, un augurio di soddisfacente carriera mentre lascio spazio
per una tua conclusione...
Grazie
a te! Invito tutti a visitare la nostra pagina su facebook, da dove è
possibile ascoltare l’Ep “Lazy Electrons”, e se vi va lasciate
un “like”. A presto e grazie ancora! FCS
DISCOGRAFIA
TWO
IS BETTER 2014, Autoprodotto (Rock Elettronico)
1.Something
More 2.Two is Better 3.Unmoved 4.Il doppio della metà 5.Hurt
(cover) 6.1.38 7.Un_Moveeda
LAZY
ELECTRON 2016, Autoprodotto (rock elettronico)
1.
Laser 2. Something More 3. Improve
Qui
lo ascolti
Qui la nostra RECENSIONE
Articolo
e intervista ad opera di Giusy Elle