Anche quest'anno è volato, tra nuovi
album e duo che nascono o si sciolgono. Una buona parte di tutto
questo ve lo abbiamo raccontato con i nostri articoli e, se ne avete
perso qualcuno o avete piacere di rileggerne qualcun altro, ecco qui
una bella guida ai 23 pubblicati nel corso del 2019: 7 presentazioni
di nuovi duo, 4 aggiornamenti con 2-man band già di nostra
conoscenza, 11 recensioni di album, un articolo per 1 video... Buona
lettura, quindi, buona musica e Buone Feste!!!!
ELENCO ARTICOLI 2019
Terzo appuntamento con i nostri amici
bresciani Nicola Panteghini e Alessandro Pedretti. L'occasione è la
pubblicazione del nuovo album, che esce a 5 anni di distanza dalla
formazione del duo. Una proposta musicale originale, quella degli
Sdang!, che con la loro versione di rock strumentale, tra il tecnico
e il poetico, si distinguono nel panorama dei power duo nazionali.
Musicisti professionisti, viaggiano in tour per l'Italia anche con un
altro progetto che li vede suonare in trio con Colin Edwin dei
Porcupine Tree. Tutto questo e altro nell'articolo-intervista di
aggiornamento.
Dopo un Ep di avviamento e un full
lenght, il 2018 segna l'uscita di una terza pubblicazione in studio
per i nostri Sdang!, un concept album che li vede consolidare il
proprio stile inconfondibile e che ci parla dell'importanza dei
ricordi e di coltivare la memoria delle cose. Recensione a firma Mali
Yea (Anice)
Eccoci alla prima presentazione
dell'anno di un nuovo duo: loro sono Francesco
Quanilli e Giuditta Cestari, due musicisti dalla grande esperienza
musicale (Giudi -cantante e batterista del duo- è per esempio figlia
d'arte, ha fondato band in giro per il mondo e suonato come tournista
in Europa) che ci hanno positivamente incuriositi in merito alla loro
proposta musicale: sano rock, anima soul e attitudine punk. Con
questa formula incantano tutti, vengono compresi ed apprezzati da
varie fasce d'età e i loro concerti in giro per il Triveneto non si
contano più. Tanta sana allegria per questo duo che esordisce da
subito con un full lenght e che vanta 4 ore di repertorio live grazie
alle numerose cover ripresentate nel proprio stile.
Primo album per il giovane duo veronese
che ci presenta però da subito un full lenght di ben 10 pezzi,
recensiti per voi dal nostro collaboratorte Bob Cillo (Dirty
Trainload). Se avete voglia di danzare e divertirvi, non perdetevi
l'ascolto!
Siamo a Bologna con un duo rodigino che
in questa storica città ha messo radici già dal 2013. Christian
(Love in Elevator, Marnero, Graad) e Nicola, amici fin dall'infanzia,
sviluppano in questo concept duo tutta la propria passione per la
cinematografia di fantascienza musicando un proprio ipotetico
racconto, che si snoda di album in album come se si trattasse di
capitoli di un romanzo. La storia parla di un IperLupo, anima saggia
di un pianeta di un'altra galassia, dove gli umani vivono in pace ed
armonia. L'equilibrio però viene sconvolto da un'invasore e i due
eroi della saga, impersonificazione dei nostri stessi musicisti,
devono fuggire verso la Terra per chiedere l'aiuto degli umani che,
grazie alla forza riparatrice e all'incommensurabile potere della
musica, possono contribuire a risanare il pianeta Eiron. Interessante
la versione metal del duo Hyperwulff che riesce con originalità a
coniugare stoner, sludge, noise, doom, in una miscela del tutto
personale.
Volume Two è il sequal naturale
del Volume One, uscito già nel 2015. Con la guida del
recensore Nicola Cigolini (Samcro), entriamo nella storia
dell'IperLupo e di questi umani di un pianeta lontano. Interessanti
gli adattamenti del metal del duo, a sottolineare i punti salienti
della saga.
Siamo in Friuli, nelle fredde terre di
confine della Carnia, e come nella più storica tradizione alla White
Stripes, il chitarrista Alessandro De Cecco piazza un'ignara
compagna, tale Jessica Bortoluzzi, dietro alle pelli per formare un
duo scarno, immediato ma mordace, che con il suo punk alla Green Day
furoreggia in tutto il Triveneto. I brani sono brevi e sono tanti,
altrettanti i video, per lo più casalinghi, come buona tradizione
Diy comanda. Simpatica intervista, tra argomenti di musica, gatti e
attività nel sociale.
Un gelato al bar dà il via a una serie
di brani che vengono raccolti in questo primo album, da subito un
Long Play. Lisce proprio come un gelato che si scioglie, le canzoni
si dipanano nei 25 minuti di ascolto, guidati dalla penna del nostro
collaboratorte Mali Yea, del duo reggiano Anice.
Nadsat, Bologna 2015... è da allora
che seguiamo Michele Malaguti e Cesare Balboni nelle loro evoluzioni
sonore. Partiti in sordina con un Ep sci-fi, si evolvono da subito
verso coordinate meno spaziali, più concrete e graffianti, tra
schemi math e aggressività postcore. Influenzati da una scena
bolognese a due molto attiva ed interessante, riescono col tempo a
definire uno stile del tutto personale, che li eleva tra le 2-piece
più attive e rinomate dello Stivale. Non potevamo saltare
l'aggiornamento all'uscita del lor nuovo album.
180) RECENSIONE61: Feral by Nadsat 16.5.2019
I Nadsat amano evolversi e stupire. Con
questa loro terza pubblicazione in studio, ci sbaragliano e
stupiscono riuscendo ad introdurre le complesse poliritmie afro e
ritmi latin, in quello che rimane un durissimo mathcore strumentale,
con i dovuti abbellimenti. Recensione di Cesare Businaro, nostro
unico collaboratore al di fuori di una 2-piece, ma grande seguace di
Edp e fan della band di quest'oggi.
181) La trilogia dei SAN LEO 19.6.2019
Anche dei San Leo abbiamo già scritto,
fin dall'inizio della loro carriera (2013). Duo riminese formato da
Marco Tabellini e Marco Migani, propongono sonorità del tutto
particolari, sospese e dilatate, oscillanti tra momenti di calma e
scoppi sonori. Lunghi titoli a descrivere lunghe composizioni
strumentali, gloriose e potenti, che ci hanno fatto innamorare del
duo.
182) RECENSIONE62: Y by San Leo 19.6.2019
Giunti al terzo album, i San Leo
chiudono un'ipotetica trilogia incentrata sullo studio alchemico del
Conte Cagliostro, che sulla rocca di San Leo venne appunto
incarcerato. Medesime atmosfere di sempre che non ci fanno
rimpiangere alcuna virata musicale. Il tutto recensito dal nostro
Mali Yea (Anice) che con la sua etichetta indipendente metterà la
firma al lavoro successivo del duo, uscito in questi ultimi mesi del
2019 e del quale avremo presto occasione di parlare.
I Milf sono un duo a intermittenza.
Suonano, sono in tre con un personaggio dietro le quinte, poi
spariscono, poi tornano, poi svaniscono di nuovo ed infine, ecco,
adesso tornano in un formato a due che più duo non si può. Sono
strumentali e sono cattivi, soprattutto irriverenti. Come da nome
della band, seguono un concept incentrato sulla sessualità, o meglio
sulla pornografia, che dilaga e pervade tutti gli strati della
società. Invece di celare ciò che molti nascondono nell'armadio, ne
parlano apertamente, con allegria e sfrontatezza, intessendo pure
video a tema. Sebbene espliciti ma mai volgari, il primo pubblicato
viene segnato dalla censura della rete. Pubblichiamo qui il secondo
videoclip, casualmente più soft e conseguentemente sopravvisuto ai
tagli del perbenismo, oltre che a farci una chiacchierata con
Alejandro e Carlito sulla loro filosofia di base...
184) HYPERWüLLF, la saga continua...
27.8.2019
I nostri The Sarge and The Wülff
continuano a sviluppare la colonna sonora di un ipotetico film
sci-fi. Per questo Ep si soffermano nel momento straziante
dell'abbandono del pianeta Erion, tra scenari di distruzione fisica e
desolazione dell'anima. Interessante l'aggiunta e lo sviluppo di
suoni sospesi grazie all'ampio utlizzo di vecchi synth analogici.
Conosciamo gli Hyperwülff
come raffinati metallari che inseriscono certe sonorità elettroniche
a sottolineare le atmosfere siderali del loro concept. In questo Ep
sviluppano maggiormante questo aspetto, tralasciando fuzz e batteria
per spostarsi alla consolle di guida della loro navicella spaziale,
fatta di sintetizzatori, sampler e controller. Ciò che ne esce non
fa più parte di un duo elettrico, ma non potevamo farci scappare
questa piccola chicca, per un Ep che li vede comunque cavalcare i
propri vecchi strumenti. C'è anche un video a sottolineare queste
nuove atmosfere rarefatte di un mondo apparentemente distrutto.
The Cyborgs è stato un originalissimo
duo per ben otto anni e centinaia di live in giro per il mondo. Non
essendo prettamente chitarra-batteria, non li ho mai inseriti nella
nostra Community. In realtà il chitarrista, un one-man band dalla
formazione blues, aveva già militato per anni in un duo capitolino.
Ora i cibernetici si dividono, l'uno mantenendo il nome e la
formazione, l'altro lo stile. E questo altro, di cui non possiamo
dire molto in quanto la mascheratura dei personaggi fa parte del
concept fin dai suoi esordi, ha optato nuovamente per un set up
chitarra-batteria. Il rock'n'roll, graffiante e coinvolgente, è
quello che da sempre abbiamo amato.
I Cyborg Zero, come i precedenti The
Cyborgs, sono sostanzialmente una live band: l'aspetto scenografico e
l'abilità su palco non danno adito a dubbi. In attesa del primo
album di questa nuova formazione esce quindi la registrazione di un
loro live, nientemeno che alla mitica Darsena sul Trasimeno. 7 pezzi
originali, di cui un paio ereditati dalla formazione precedente, ci
fanno ricordare quanto sia glorioso danzare con la musica di questi
Cibernetici, storici o nuovi che siano. Recensione ad opera di Mario
Caruso (Samcro).
188) Quanta suspense con I TENSE UP!
14.10.2019
Nuovo duo per musicisti
già navigati. I Reggiani Vincenzo Mellita e Luca Bajardi
intessono un progetto interessante seppure estremo: tra math rock e
violenze sonore di vario tipo, i due aggiungono campionamenti di
dialoghi tratti da vecchi thriller, nell'ottica di sviluppare una
specie di colonna sonora per film noir in bianco e nero. Sonorità
surf, alt rock e latin jazz, servono a creare atmosfere precise,
sospese e di tensione, come le emozioni che queste vecchie pellicole
sapevano comunicare. A condimento del tutto, una serie di videoclip
totalmente Diy (dai costumi alla scenografia) in tema con l'estetica
del duo.
La penna di Nicola Cigolini ci conduce
nei meandri di questo Ep ad alta tensione, tra la frenesia degli
inseguimenti e i momenti di suspense caratteristici dei vecchi
thriller da cineteca.
Le coordiante musicali cambiano con la
presentazione di questo duo umbro, dove il rock e il metal
prevalgono. 'Poca', ossia il fondatore Simone Matteucci (liutaio e
insegnante di chitarra), è l'unico membro originario dei Craving for
Caffeine, che da trio a duo con batteristi vari, giunge all'attuale
line up con alle pelli Matteo Cavallaro. Un solido
tappeto di elettronica, da avviare come base durante i live, è la
loro soluzione alla mancanza delle freqeunze del basso.
Dopo un primo Ep d'avvio, ormai del
2013, seguono due album unificati nel concept dall'immagine di un
coniglio in formato cartoon (la penna è di Lori Meyers), sempre più
arrabbiato di disco in disco; una specie di rivalsa del più debole
contro le angherie del mondo intero. Vi lasciamo entrare nei meandri
dei dieci brani sotto la guida del nostro fidato Cesare Businaro.
192) Che bel viaggio con i MUSHROOMS
10.12.2019
Concludiamo in bellezza con l'ultima
presentazione dell'anno, un giovane duo partenopeo che punta
al futuro con uno sguardo decisamente rivolto al passato. Gli anni a
cui si rifanno Antonio Scimonetti e Cristiano Del Gaudio precedono la
loro infanzia e sono il decennio d'oro nientemeno del grunge, che i
due sanno sapientemente miscelare con l'hard rock e un pizzico di
condimento noise. Una formula ben riuscita che lascia ben sperare
nelle nuove generazioni di 2-man bands. Il suono dei due è già in
evoluzione, ma intanto noi ci godiamo questa ventata di nostalgica
memoria musicale che farà impazzire tutti gli amanti delle camicie
di flanella a quadretti...
L'omonimo Ep d'esordio
dei Mushtooms è un 6 pezzi che ha mandato in fibrillazione il nostro
recensore Cesare Businaro, tanto da strappargli di mano un bel dieci
pieno, voto mai visto nella lunga storia delle recensioni di Edp. Ma
del resto come dargli torto? Anche la Jestrai Records, etichetta di
'Mamma Verdena', molto attenta alle nuove proposte underground, non
se li è voluti far scappare... Non perdetevi quindi l'ascolto di
questo splendido album, tra echi di Mudhoney, Alice in Chains,
Smashing Pumpkins, Melvins e molto altro.
194)
ELENCO
POST 2019 28.12.2019
Here we are... in attesa
di ripartire con le nuove avventure a due del 2020! Buon anno a voi,
fidi lettori e seguaci di Edp, ci faremo una bella compagnia... :)
Articolo ad opera
di Giusy Elle