Molti mesi fa abbiamo avuto il piacere di presentare l'Electric Duo
Project, la sua nascita e le sue funzioni (qui);
è ora di procedere descrivendo cos'è nello specifico un DUO
ELETTRICO (o POWER DUO), visto che sono in molti continuamente a
chiedermelo. Oggi quindi... lezione di storia...
Nella musica, di qualsiasi genere (classica, jazz, pop, rap, molto
meno rock) il duo è una formazione largamente diffusa: dal cantante
accompagnato da uno strumento, a due strumenti a caso, felicemente
abbinati tra loro, fino alla combinata di due dj, senza farci mancare
i duetti vocali, ovviamente! Noi però parliamo di duo ELETTRICO...
cosa si intende nello specifico con questo termine? Iniziamo
gradualmente, dicendo in realtà cosa non è... non è un duo
acustico (chitarra acustica e basso, violino e fisarmonica,
cantante accompagnata da un pianista, ecc.) ne' un duo elettronico
(tastiere e voce; basi costruite con looper, sequencer o
drum-machine, sulle quali aggiungere il cantato di un vocalist; dj
set ecc). Il duo elettrico, nel senso più esteso del termine,
dovrebbe essere quindi quello in cui uno dei due strumenti -o
entrambi- vengono elettrificati, come nel caso degli amplificatori
per chitarre e bassi elettrici, appunto. Quindi due chitarre
elettriche, una chitarra e un basso, un violino e un contrabasso
elettrificati, e così via. Molti duo sono privi di batteria,
infatti, in quanto una chitarra, un basso oppure le tastiere possono
sostituirne la pulsazione ritmica. Nel rock è invece maggiormente
sfruttata la formazione batteria e strumento a corde elettrificato.
King Biscuit Time, 1965. Houston Stackhouse, Sonny Boy2 e John Peck Curtis |
In realtà abbiamo adottato questo termine in senso più specifico,
usandolo come traduzione per quello che all'estero viene definito
TWO-PIECE BAND o, più raramente, TWO-MAN, TWO-PART o TWO-MEMBER
BAND: una rock band composta da due soli elementi. Questo è
il punto chiave della line-up. Ed essendo "rock", ecco
giustificato anche l'aggettivo "power"...
Una band canonica viene solitamente considerata tale quando siamo
in presenza di almeno tre strumenti musicali: una batteria e un basso
(sezione ritmica), e una chitarra elettrica. Tenendo fissa la
batteria, la 2-piece band vede come secondo elemento solo una
chitarra o soltanto il basso, mentre uno, nessuno o entrambi gli
strumentisti si cimentano nel canto; nel nostro caso ci siamo
concentrati sulla formazione chitarra elettrica e batteria.
Detta così sembrerebbe quasi di trovarsi di fronte a una band
“monca”, mancante cioè di qualche elemento musicale, ma se
pensiamo invece che con la chitarra e la voce si fanno già canzoni
complete, la batteria può essere quasi considerata un elemento
ritmico aggiuntivo e di complemento per una performance
musicale. La formazione tipica dell’Electric Duo non è da
intendersi quindi come un power trio orfano del basso ma come un
linguaggio musicale autonomo con sue caratteristiche distintive.
Per quanto riguarda le ORIGINI di questa formazione, ci si
può sicuramente rifare alle radici blues, in quanto si condivide un
medesimo approccio verso un sound volutamente scarno, ruvido,
minimale e privo di orpelli, ma al contempo tagliente ed incisivo.
Non mancano inoltre esempi, all'epoca, di qualsiasi formazione
possibile: dall'one-man band alla batteria abbinata all'onnipresente
armonica. Tra i pionieri di questo tipo di sound c’è sicuramente
il bluesman HOUND DOG TAYLOR (il chitarrista dalle sei dita...
1915-1975), che ha esercitato la sua influenza
sulla prima
generazione Punk. Pur suonando in trio (HOUND DOG TAYLOR & THE
HOUSEROCKERS, 1970), Taylor aveva deliberatamente sostituito il basso
con una seconda chitarra, dando vita ad un sound che preannuncia il
“taglio di frequenze” e l’approccio istintivo ed immediato
tipico delle two-piece bands. La sua eredità è stata raccolta dagli
artisti della label americana Fat Possum (1992) tra i quali il
chitarrista-cantante T-MODEL FORD (1920-2013), il quale adotta
definitivamente la formazione a due, facendosi accompagnare soltanto
da una batteria. Anche un paio di album e un Ep dei Black Keys escono
con questa piccola ma importante etichetta, ormai di culto, con base
a Oxford, Mississipi...
Credits:
Ringraziamo
Bob Cillo dei Dirty Trainload per le nozioni sulle origini blues
della line-up. https://www.facebook.com/dirtytrainload
HOUND-DOG TAYLOR “Roll your Moneymaker” live
T-MODEL
FORD in due, live
L'avvenente e giovane londinese Mark Feld, meglio conosciuto col suo nome d'arte di Marc Bolan
(abbreviazione di Bo-b Dy-lan) e per il suo ruolo di precursore del
genere conosciuto come Glam Rock, iniziò la sua carriera come
modello per un'agenzia di moda prima di passare alla chitarra
elettrica nella psychedelic folk-rock band John's Children: un gruppo
minore, questo, del rock inglese tardi '60 che però ebbe il merito
di ispirare agli Who quel rock rumoroso fatto di schitarrate potenti
che li ha resi infine famosi. Allo scioglimento del gruppo decide di
formare la sua propria rock band, i TYRANNOSAURUS REX, in una
canonica formazione a quattro, ma dopo un pessimo live anche questo
gruppo subito si disgrega, Marc passa alla chitarra acustica
facendosi accompagnare alle percussioni dall'amico Stephen Porter (da
lui poi soprannominato Steve Peregrin Took, da uno degli hobbit della
saga del Signore degli Anelli, di cui Bolan era gran fan) ed ecco
formato il duo acustico hippy, che mantiene lo stesso nome della full
band precedente. Siamo nell'anno 1967 e i due iniziano a riscuotere
l'attenzione del pubblico con i loro brani folk-rock inanellando una
serie di successi estratti dai loro primi tre album : "My
People Were Fair and Had
Sky in Their Hair...But
Now They're Content to Wear Stars on Their Brow",
"Prophets,
Seers & Sages, the Angels of the Ages" e "Unicorn".
E'
proprio in questo terzo album, del 1968, che Bolan riprende in
mano l'elettrica nel singolo "King of the Rumbling Spires"
dando vita quindi al primo, vero duo chitarra-elettrica batteria di
cui siamo a conoscenza in questo decennio. In seguito a un
fallimentare tour negli States, e per motivi di dipendenza da droga,
Took lascia il duo venendo ora sostituito da Mickey Finn. I nuovi
compagni d'avventura registrano quindi un quarto fortunato album, "A
Beard of Stars" (1970), che raggiunge il 21° posto in
classifica, tutto in formazione chitarra elettrica e batteria (in
alcuni brani arricchito dalla traccia di basso) dove Bolan si spinge
sempre oltre nel suo uso dello strumento elettrificato, fino ad
esibirsi in un lungo assolo stile Hendrix nel brano di chiusura
"Elemental Child". Bolan riduce ora il nome della band ad
un meno altisonante T-REX e compone un altro fortunatissimo singolo,
"Ride a White Swan", che raggiunge ben il secondo posto in
classifica nazionale. Ecco uscire in breve l'ultimo, omonimo album a
due, che raggiunge a sua volta il tredicesimo posto nelle charts
stazionandoci per ben sei mesi.
Agli
inizi del nuovo decennio, incoraggiato da tutti questi successi,
Bolan si sente pronto per una gran trasformazione: espande il duo a
full band... divenendo nel contempo, in termini di popolarità presso
i giovani britannici, il gruppo musicale secondo solo ai Rolling
Stones. I suoi nuovi brani, di pochi minuti, energici ed
orecchiabili, divengono famosi quanto il nuovo look del suo frontman:
cappello appariscente, boa, zatteroni ai piedi e tanti lustrini...
era nato il Glam Rock...
Ciò
che ci preme qui sottolineare è come i duo chitarra-batteria, anche
se sporadici, esistono da sempre nella musica moderna, alcuni di loro
portando perfino dei brani nelle classifiche musicali.
T-REX
“King of the Rumbling Spires”
https://www.youtube.com/watch?v=q2HnQKAWoGI
T-REX
"Elemental Child” https://www.youtube.com/watch?v=y2Z4wRlO5B4
Negli anni '70 l'elettronica impera nella musica e il synth è
ormai parte integrante di molte line-up, spesso sostituendo il basso
o la batteria. Come duo ricordiamo sicuramente i Suicide, band della
prima scena punk newyorchese nella formazione synth e voce (vedi
anche i Silver Apples del decennio precedente), anticipatori
incompresi di quello che fecero molte band successivamente.
Contribuirono a dar vita a generi futuri come l'indie rock,
l'industrial o la musica dance e sono moltissimi gli artisti moderni
che apertamente dichiarano di sentirsi influenzati da loro, dai Joy
Division e Nick Cave ai Radiohead e R.E.M. Ma stiamo parlando di un
duo elettronico... per questo decennio dobbiamo ammettere di non aver
ancora individuato un power-duo chitarra e batteria (se non nella
versione trio degli HouseRockers di cui sopra...), per cui ci
appelliamo ai nostri lettori che, se in grado di coprire le nostre
varie lacune, lascino pure i nominativi negli spazi in calce,
dedicati ai commenti. Noi ringraziamo fin d'ora!
Nel decennio successivo l'elettronica la fa ancor più da padrona e
i duo che sfruttano i sequencer possono sbizzarrirsi su basi di ogni
tipo, utilizzando tracce di batteria elettronica o linee di basso di
origine synth: molto usata dalle pop bands e dal nuovo genere in
arrivo, la New Wave. Ma è solo grazie al Garage Revival, fenomeno a
doppia ondata, che lo spirito grezzo e ruvido degli strumenti
elettrificati e i suoni lo-fi tornano in gran voga, spesso arricchiti
da una forte attitudine punk. Grazie al garage rock ogni formalismo
all'interno delle band si viene a perdere, si diceva, e su questo
filone assistiamo quindi alla destrutturazione della formazione
canonica di rock band. Del garage revival anni '80 e '90 possiamo
citare varie band che non comprendono il basso nella loro formazione:
i GORIES (Detroit 1986), due chitarre e una batteria; gli OBLIVIANS
(Memphis, Tennessee, anni '90), un trio di due strumentisti (chitarra
e batteria) più un cantante, tre fratelli che si alternano
indifferentemente alle varie postazioni; i DIRTBOMBS (Detroit 1995)
che nascono dalle ceneri dei Gories, si esibiscono dapprima nella
formazione originale di una chitarra, due bassi e due batterie (!)
per assestarsi, dal 2008 in poi, in una line-up chitarra, chitarra
baritona e sempre doppia batteria.
Per quanto riguarda i power duo di questo decennio ricordiamo tra i
primi i DEJA VOODOO, 2-piece canadese fondata a Montreal, Quebec, nel
1981 da Gerard Van Herk (chitarra e voce) e Tony Dewald alla
batteria; i due suonavano, guarda caso, un mix di rockabilly anni '50
e garage anni '60, folk e blues, il tutto miscelato alle passioni
extra musicali dei due: film horror di serie B, cartoons e TV trash
(secondo una formula largamente in uso in ambito garage).
Influenzati dal punk e da garage band del decennio precedente come i
Cramps, ne risulta un mix grezzo e selvaggio che molto si discosta
dalla musica maggiormente in voga al tempo, tant'è che la domanda chespesso si sentivano rivolgere durante i live, non era la classica "Dov'è il vostro bassista" bensì... "Dov'è il vostro tastierista?"... Nella loro originalità non solo suonano in due ma usano anche un set di strumenti molto particolare: niente piatti nella batteria e solo le quattro corde basse per Van Herk che, con la sua voce profonda, va a creare una sonorità del tutto particolare da loro stessi definita "sludgeabilly". I due pubblicano una serie di 7" e Lp con la loro propria etichetta indipendente, la OG Records, fondano un raduno annuale di musica garage/rockabilly (il Deja Voodoo BBQ), promuovono una serie di compilation nazionali, creano una propria fanzine e cavalcano i palchi non solo canadesi ma anche statunitensi e di mezza Europa: in questo senso sono la prima band nazionale a muoversi in questa maniera, e tanti two men che a loro fanno seguito, si ispireranno a questi valori DIY. E' di una decade successiva la loro separazione (a parte qualche sporadica reunion nel corso degli anni a venire) quando, ormai trentenni, i due vendettero la propria etichetta discografica per dedicarsi ad altri interessi personali: Gerard si tramuta in un serio professore universitario di linguistica mentre Tony avvierà una ventennale attività di produzione di birra.
Ma il duo elettrico più significativo di questo periodo è ad
opera di Dexter Romweber (secondo taluni influenzato dal duo canadese
di cui sopra), chitarrista rockabilly del Nord Carolina che a metà anni '80 (primo garage revival) fonda con il batterista
Chris "Crow" Smith i FLAT DUO JET, famosissima band
psychobilly statunitense; l'esperimento a due, a parte una piccola
parentesi di pochi anni con il bassista Tony Mayer, si protrarrà per
quasi 15 anni, fino alle soglie del nuovo millennio, prima che i due
si dividessero! Nel frattempo Dexter aveva fondato, nel 1995, una
2-piece parallela, la DEX ROMWEBER DUO, un misto di rockabilly, punk,
surf and rock n’ roll dove fino al 2007 il nostro istrionico
chitarrista si fa accompagnare da Crash LaResh, mentre da quella data
in poi, fino ad oggi, si esibisce con la sorella Sara alla batteria,
già tra i fondatori degli Snatches of Pink.
Ricordiamo anche il mitico chitarrista e cantante JON SPENCER,
vocato alla formazione di band senza basso che, prima di fondare i
suoi più noti BLUES EXPLOTION nel 1990 a New York (due chitarre e
una batteria), incredibile punk-blues/noise-rock band attiva ancor
oggi, aveva già militato nell'irriverente noise band PUSSY GALORE
(1985-1990) quando ancora viveva nella sua natia Washington, DC.
Anche qui non si trattava di un duo ma comunque di una band senza
basso, che oltre la batteria vide suonare dalle due alle tre chitarre
a seconda del continuo rimescolamento di formazione.
DEJA
VOODOO “Cemetery” https://www.youtube.com/watch?v=E75cqVln1zg
DEX
ROMWEBER DUO, con Crow Smith
https://www.youtube.com/watch?v=4RHpT2pEjI0
DEX
ROMWEBER DUO, con Sara “People, Places and Things”
https://www.youtube.com/watch?v=qzp5fN1aPrY&index=19&list=RDmI04UiU_smI
JON SPENCER BLUES EXPLOSION “Bellbottoms”
JON SPENCER BLUES EXPLOSION “Black Mold”, official video 2012
Approdiamo infine agli anni '90, decennio che vedrà i natali dei
WHITE STRIPES (1997-2011), il più famoso power duo dei nostri tempi
(indimenticabile il riff della loro “Seven Nation Army”, usato
come coro dalla tifoseria italiana durante i Mondiali di Calcio
Germania 2006), padrino di tutta quella folta generazione di duo
chitarra e batteria che a loro fa riferimento, almeno nella
formazione se non sempre nello stile. I due White (Jack e Meg;
interminabile la diatriba sul grado di parentela dei due, essendo
Maggie spesso considerata sia sorella che coniuge del collega
chitarrista. In realtà è il fondatore del duo, nato John Anthony
Gillis, a prendere il cognome di lei dopo il matrimonio) non sono
quindi i primi ad esibirsi in tale formazione e non è nemmeno un
caso che questo duo di Detroit, con i quali il fenomeno 2-piece balza
a livello mondiale alla fine degli anni ‘90, si rifaccia
proprio
alla musica garage (ma anche al blues delle origini) che, a cavallo
tra i decenni '60-'70, nella propria città, godette di un gran
splendore nella forma, cosiddetta a priori, di proto-punk (MC5; gli
Stooges di Iggy Pop). Lo stile musicale dei due è quindi essenziale,
ruvido, sanguigno, come un buon sano rock'n'roll dev'essere... ecco i
White Stripes: l'occhio al passato, con i suoi riff punk-blues
primitivi e i continui riferimenti ai "giganti" del rock,
la scelta di suoni lo-fi, strumentazione vintage... alternativo
invece il look della band che, ispirandosi a una nota marca di
caramelle a strisce bianche e rosse, da lì prende il nome e
l'aspetto distintivo. Il chitarrista e cantante Jack White ha inoltre
più volte affermato di essersi ispirato, guarda caso, proprio alla
musica di Dexter Romweber e dei suoi Flat Duo Jets: colpevole "Go
Go Harlem Baby" del 1992, il secondo album del duo ormai di base
ad Athen, Georgia. Il legame tra Jack e Dexter non si riduce a una
merainfluenza sonora e il loro destino si intreccia sempre più: ne nascono degli incontri e Jack, con la sua etichetta indipendente Third Man Records, pubblica varie opere targate Romweber oltre a collaborazioni musicali tra i due stessi. Ci sarebbe così tanto da dire su questa famosissima 2-piece (sei album in studio, milioni di dischi venduti, Jack inserito dalla rivista Rollin Stones al 17° posto dei "100 migliori chitarristi di tutti i tempi") che ci vorrebbe un articolo specifico a loro dedicato, quando in realtà sul duo più famoso della nostra epoca c'è talmente tanto materiale in rete da non doversi necessariamente ripetere. In questa sede vogliamo sottolineare soltanto come i White Stripes, grazie al loro successo mondiale, siano stati i propulsori di un fenomeno decisamente vasto ed ancora attuale, quello appunto della realtà dei duo chitarra elettrica e batteria. Pur non essendo assolutamente i primi nella storia musicale ad adottare tale schema, ne' tantomeno del loro periodo, hanno sicuramente il pregio di aver amplificato il fenomeno a livello mondiale e di aver sdoganato la line-up da un alone di mistero ed incomprensione dimostrando come anche una rock band di due soli elementi possa ottenere larghi consensi sia di pubblico che di critica.
Altri
duo anni '90:
- da non perdere i mitici DOO RAG, un duo di blues lo-fi nato nel 1990 a Tucson, Arizona, dalle menti scoppiettanti del chitarrista Bob Log III e l'one-man band Thermos Malling. I due suonano un blues folle e scatenato con un set del tutto originale ed improvvisato che va dal dobro elettro/acustico costruito in casa e suonato con un particolare finger-style, alla roboante chitarrina da due dollari di Bob, fino al più folle drum set del compare: una cassa di birra come grancassa, un bidone di latta per rullante, il cestino da spesa in metallo sostituisce il charleston mentre una vecchia bobina da film viene usata come cimbalo; non manca un microfono particolare per distorcere la voce di Bob. Osannati da artisti del calibro dei Sonic Youth, viaggeranno in tour con i Jon Spencer Blues Explotion o la leggenda del Delta Blues R.N. Burnside. All'abbandono del duo da parte di Thermos nel 1996 il chitarrista Bob Log III ritorna alla sua line-up da solista che lo vede in giro a suonare con una vecchia drum-machine nonché una cassa di chitarra e un vecchio cimbalo ai piedi; attualmente stabilizzato nella formazione chitarra acustica e ai piedi cimbalo e rullante (qui il nostro live report di una sua data italiana).
- da non perdere i mitici DOO RAG, un duo di blues lo-fi nato nel 1990 a Tucson, Arizona, dalle menti scoppiettanti del chitarrista Bob Log III e l'one-man band Thermos Malling. I due suonano un blues folle e scatenato con un set del tutto originale ed improvvisato che va dal dobro elettro/acustico costruito in casa e suonato con un particolare finger-style, alla roboante chitarrina da due dollari di Bob, fino al più folle drum set del compare: una cassa di birra come grancassa, un bidone di latta per rullante, il cestino da spesa in metallo sostituisce il charleston mentre una vecchia bobina da film viene usata come cimbalo; non manca un microfono particolare per distorcere la voce di Bob. Osannati da artisti del calibro dei Sonic Youth, viaggeranno in tour con i Jon Spencer Blues Explotion o la leggenda del Delta Blues R.N. Burnside. All'abbandono del duo da parte di Thermos nel 1996 il chitarrista Bob Log III ritorna alla sua line-up da solista che lo vede in giro a suonare con una vecchia drum-machine nonché una cassa di chitarra e un vecchio cimbalo ai piedi; attualmente stabilizzato nella formazione chitarra acustica e ai piedi cimbalo e rullante (qui il nostro live report di una sua data italiana).
- LOCAL H è un duo grunge dall'Illinois che bazzica in questa formazione fin dal
lontano 1987 e che è tuttora attivo! Il chitarrista e cantante Scott Lucas
e il compagno di studi, il batterista Joe Daniels, iniziano a suonare
in sala prove in attesa di un bassista, che trovano solo tre anni
dopo, quando nasce ufficialmente la band. Una parentesi di altri tre
anni prima che il basista abbandoni il gruppo e che il duo decida di
restare tale. Lucas si fa modificare la chitarra aggiungendo un
pickup da basso e una seconda uscita dei suoni. Questo il suo trucco
per mantenere inalterate le basse frequenze. Hanno all'attivo ben 7
album in studio ma restano famosi per i loro energici live show,
spesso originali e con la scaletta decisa al momento dal pubblico.
Non molto famosi causa la fondazione alla fine del fenomeno grunge.
- eccoci arrivati al duo garage-blues
BASSHOLES del chitarrista punk-blues Don Howland. Nasce nel 1992 a
Columbus, Ohio, dall'incontro con il batterista Rich Lilash
sostituito dal '95 ad oggi dall'affiatato Bim Thomas, tanto che il
duo viene spesso nominato come Howland & Thomas. Howland militò,
prima del duo, con la band di rock demenziale Gibson Brothers, nei
quali suonò anche il mitico Jon Spencer. Gli amanti di certi tipi di
sonorità si incontrano e si mescolano di continuo, a quanto pare...
-
da non scordare i BANTAM ROOSTER (1994-2003), garage punk duo
chitarra-batteria dell'area di Detroit. Thomas Jackson Potter alla
chitarra e voce accompagnato da batteristi vari alla controparte
ritmica, s'ispira alle tradizioni della sua città sfornando dei
vigorosi brani garage punk con sfumature hillbilly.
-
Originale la carriera del chitarrista (e funambolico frontman) indo
canadese conosciuto come Black Snake o King Khan: nel 1994 fonda in
India gli HARAMZADA, un duo black metal col batterista asiatico Iron
Sheickh (ancora ascoltabile qualcosa sul loro sito myspace
www.myspace.com/haramzada)
mentre una volta in Canada s'appassiona definitivamente al garage
rock. Milita in varie band dal sapore retrò, sia nella sua terra
d'adozione che in Germania, ma è interessante notare come la sua
esperienza in duo rifà capolino nella
2-piece KING KHAN AND BBQ SHOW
(2003-2010), un mix di doo-wop, punk, soul espresso con grande rabbia
e potente energia. I due avevano già militato assieme, a Montreal,
nella garage band Spaceshit e dopo una carriera separata (dove Mark
Sultan, ora one-man band, prende appunto l'appellativo di BBQ) i due
si ritrovano in questo fantasmagorico duo... il garage chiama ancora
la formazione two-piece... (qui un
articolo EDP di approfondimento sull'intricata carriera dei due).
-
sempre di stampo garage ma provenienti da Long Beach, California,
i VOODUO, nati nel 1989-90 ma in duo dal 1994 ed ancora
vivacemente attivi. La batterista Neidi Night, in piedi dietro a un
paio di tamburi, accompagna un energico
Eerie Powers alle chitarre in un sempre-giovane
psychobilly/rockabilly garage rock.
- infine ricordiamo i JUCIFER, marito e moglie da Athen, Georgia, considerati i padrini dei duo doom metal. Attivi fin dal 1993, il loro sound è in realtà piuttosto vario, da un alt-rock con voce pulita di lei, negli album, fino al cantato screaming, alle tipiche sonorità doom e al muro di amplificatori in fase live. Ancora molto attivi, si tratta indubbiamente di una "touring" band: Amber Valentine alla chitarra e voce, Edgar Livengood alla batteria.
- infine ricordiamo i JUCIFER, marito e moglie da Athen, Georgia, considerati i padrini dei duo doom metal. Attivi fin dal 1993, il loro sound è in realtà piuttosto vario, da un alt-rock con voce pulita di lei, negli album, fino al cantato screaming, alle tipiche sonorità doom e al muro di amplificatori in fase live. Ancora molto attivi, si tratta indubbiamente di una "touring" band: Amber Valentine alla chitarra e voce, Edgar Livengood alla batteria.
Se non proprio in duo, ma pur sempre condividendo il tanto discusso
fattore "taglio di frequenza dei bassi", vorrei citare ora
alcune band al proposito:
-
abbiamo già nominato il trio senza basso GORIES, anch'essi di
Detroit e gli OBLIVIANS
-
ma ricordiamo anche le BRATMOBILE, band all-female da Olimpia,
Washington, fondatrici del movimento Riot Grrrl assieme alle Bikini
Kill, che all'inizio della loro carriera -1991- si esibiscono in
formazione chitarra-batteria più vocalist (questa la formazione trio
che più si avvicina al nostro duo);
-
sempre da Olimpia, altro trio doppia chitarra e batteria è stato
l'all-female SLEATER KINNEY, (1994-2006) nato dalle ceneri del
movimento Riot Grrrl che in quella città fu molto attivo nei primi
anni '90. In realtà loro cercano di ovviare alla mancanza del basso
adottando un'accordatura delle chitarre abbassate di una terza
minore... uno dei possibili escamotage a cui assistiamo nelle varie
formazione chitarra-batteria.
- I BLONDE REDHEAD nascono nel 1993 a New York dall'incontro di due gemelli italiani cresciuti in Canada (Amedeo e Simone Pace, chitarra e batteria) con la cantante e chitarrista giapponese Kazu Makino. Dopo la defezione di un paio di bassisti, continuano la loro carriera ancor oggi in trio due chitarre-batteria; essendo i due gemelli di estrazione jazz e la voce della cantante piacevolmente eterea, le loro composizioni sono più sofisticate, sicuramente meno sanguigne di quelle dei colleghi delle garage band, a dimostrazione di come ogni genere musicale possa essere professionalmente espresso anche con il taglio di frequenze dei bassi. Da poter assaporare il 18 Luglio allo Zanne Festival di Catania.
- I BLONDE REDHEAD nascono nel 1993 a New York dall'incontro di due gemelli italiani cresciuti in Canada (Amedeo e Simone Pace, chitarra e batteria) con la cantante e chitarrista giapponese Kazu Makino. Dopo la defezione di un paio di bassisti, continuano la loro carriera ancor oggi in trio due chitarre-batteria; essendo i due gemelli di estrazione jazz e la voce della cantante piacevolmente eterea, le loro composizioni sono più sofisticate, sicuramente meno sanguigne di quelle dei colleghi delle garage band, a dimostrazione di come ogni genere musicale possa essere professionalmente espresso anche con il taglio di frequenze dei bassi. Da poter assaporare il 18 Luglio allo Zanne Festival di Catania.
Giusto una
manciata di nomi tra gli innumerevoli del periodo...
THE WHITE STRIPES "Fell in Love with a Girl"
https://www.youtube.com/watch?v=q27BfBkRHbs
DOO RAG Tv Show Live 1996 https://www.youtube.com/watch?v=TZNqkZ6T4B8
BASSHOLES "Microscope Feeling" https://www.youtube.com/watch?v=5J2bEKXiofY
BASSHOLES "Judge Hursh Blues" Live 2006 https://www.youtube.com/watch?v=BfXBJ80xz78
LOCAL-H "High Fiving MF" 2006 https://www.youtube.com/watch?v=xGWpRxnyeGg
KING KHAN AND BBQ SHOW “Fish Fight” https://www.youtube.com/watch?v=WNAknZVzBRM
BASSHOLES "Microscope Feeling" https://www.youtube.com/watch?v=5J2bEKXiofY
BASSHOLES "Judge Hursh Blues" Live 2006 https://www.youtube.com/watch?v=BfXBJ80xz78
LOCAL-H "High Fiving MF" 2006 https://www.youtube.com/watch?v=xGWpRxnyeGg
KING KHAN AND BBQ SHOW “Fish Fight” https://www.youtube.com/watch?v=WNAknZVzBRM
VOODUO
Live https://www.youtube.com/watch?v=F9HSARSVTcM
JUCIFER
"Front Row” 2013 https://www.youtube.com/watch?v=G5132RkO_Sg
OBLIVIANS
“Live the Life” https://www.youtube.com/watch?v=Mfd-Oqe5KpU
BRATMOBILE
Live 1993 https://www.youtube.com/watch?v=97D7vngx9CQ
Siamo negli anni 2000 ormai, il
fenomeno è in espansione, e non possiamo elencare qui il pullulare
di duo elettrici chitarra-batteria che spopolano per il mondo. Duo
che cresceranno sempre più, in misura e generi di appartenenza, nel
corso del nuovo millennio fino ai giorni nostri. Ma non possiamo non
ricordare i BLACK KEYS, gli altri americani famosissimi, duo di
giovani amici provenienti da Akron, Ohio. Fondati per caso nel 2000,
ossia senza l'intenzione dichiarata di formare un duo, Daniel
Auerbach (voce e chitarra) e Patrick Karmey alla batteria e
percussioni, sono ancora attivi nella medesima formazione, dopo ben
otto album, uno più di successo dell'altro. Il genere
musicale che
propongono risulta mutevole nel corso della loro carriera: dal delta
blues, rock blues degli inizi, mescolato all'energia grezza ed
esplosiva del garage, spaziando poi per le sonorità R&B, soul e
funky per approdare quindi al country rock e al rockabilly fino alla
psichedelia in chiave moderna del loro ultimo, recentissimo album. Il
2008, con la pubblicazione di "Attack and Release", segna
lo spartiacque di genere e sonorità (molti nostalgici rimpiangono i
brani rock blues degli esordi) e conseguentemente di concezione di
duo: Dan inizia a sperimentare con linee di basso e tastiere mentre
la drum machine entra a far parte del kit musicale del collega Pat. Attualmente la musica dei Black Keys è
saldamente arricchita da tastiere e basso e perfino nei live i due si
lasciano accompagnare da un terzo elemento, soluzione
che, sebbene molto meno purista, verrà adottata da vari power
duo a loro sucessivi. Al momento possiamo dire che dopo lo
scioglimento dei White Stripes i nostri Black Keys restano l'unica
2-piece di fama mondiale e indiscusso punto di riferimento per gli
ormai numerosi power duo moderni.
THE BLACK KEYS:
"Fever" 2014 https://www.youtube.com/watch?v=trk7P-9QDyc
A titolo informativo citiamo solo alcune tra le two-piece band più
famose a livello mondiale: per l’Inghilterra i BLOOD RED SHOES
(indie), LE CHAT NOIR (esplosivo garage
rock) e i TING TINGS (genuino duo chitarra e batteria per loro, prima
di diventare famosi e trasformarsi in pop band con la chitarrista
Katie White spesso relegata al solo microfono. Ho scelto per loro un
video hip-hop solo perchè almeno qui la si vede imbracciare la
chitarra...); THE MAGNETIX (garage rock sin dal 1998), i PNEU (noise
e math rock) e i KEIKO TSUDA (altro duo di Math Rock, molto in voga
da queste parti, specie tra i duo) dalla Francia; la noise band
LOBSTER dal Portogallo; i CARUSELLA con il loor heavy rock da
Israele, mentre ricordiamo in Australia i famosissimi FUMES e i
colleghi BLACKWATER FEVER, per un sano rock blues molto in voga in
quell'area. Per l'Italia nominiamo lo storico duo noise OVO e gli
scatenati BUD SPENCER BLUES EXPLOSION con il loro punk-rock blues.
Ovviamente sono solo una manciata di nomi tra le decine presenti nel
mondo, avendo catalogato negli anni altre numerosissime band
provenienti dai posti più disparati, dal Messico al Giappone...
lasciamo invece l'analisi più approfondita dei duo italiani a un
post appositamente dedicato.
KEIKO
TSUDA “Exploding
Whales” https://www.youtube.com/watch?v=ZawuuKs_X0U
CARUSELLA
“Star Quality” http://www.youtube.com/watch?v=MgoaEpndlgk
THE BLACKWATER FEVER “Blackwater”
https://www.youtube.com/watch?v=QSyO3YYwFqw
OVO “Tokoloshi” https://www.youtube.com/watch?v=28UZcgQ9gN8
BUD
SPENCER BLUES EXPLOSION ”Mi sento come se...”
CONSIDERAZIONI
FINALI
Da questo excursus storico appare evidente come la linea base per
le 2-piece chitarra e batteria parta dalle terre del Sud del
continente Americano, in ambiente assolutamente blues. Si definisce
ed espande poi grazie al rockabilly anni '50 e il garage degli anni
'60, specie nelle ondate del suo revival, targate anni '80 e '90. Il
meglio di sé, questo duo, lo dà quindi nei suoni grezzi, ruvidi e
sanguigni di generi specifici, che ben si adattano alla line up
scarna ed essenziale di cui sopra.
Col tempo però tutti i generi vengono rappresentati... abbiamo
visto Marc Bolan che con i suoi T-Rex compone brani hippy-folk fino
ad imbracciare la chitarra elettrica per lanciarsi in assoli di
hendrixiana memoria, o un King Khan che in duo suona niente meno che
del Black Metal!
Per quanto riguarda i duo chitarra e batteria di stampo noise o
hardcore, è mia personale convinzione che vi sia l'influenza dei
power-duo "cugini" basso e batteria. Qui la forma canzone
viene meno fin dagli inizi e i due strumentisti si lanciano
solitamente in rimbalzi ritmici, in battute di chiamata e risposta,
in frenetici pattern molto schematici; solitamente compongono musica
strumentale, spesso, appunto, nei generi noise e hardcore.
Interessante al proposito la scena musicale che si definisce a
Providence, Rhode Island, dove i duo paiono molto benvenuti: a
partire dai famosissimi LIGHTNING BOLT (noise band formata nel
2004 e assestata, tre anni dopo, nella line-up basso-batteria), si
sviluppano tutta una serie particolare di duo, tipo batteria+effetti,
basso e drum machine, fino ad arrivare ad un interessante esperimento
chitarra-batteria, i THE BODY, che suonano sludge doom metal e dub,
con una potenza sonora come una vera e propria full band!
Il metal appare sicuramente essere il genere meno rappresentato in
forma purista di 2-piece, ma qualche esempio, in giro per il mondo, lo
troviamo comunque; si trovano parecchi duo nel Black Metal e nei suoi sottogeneri ma generalmente suonano tutti gli strumenti. Caso tipico è quello del Black Depressive Suicidal Metal: condividendo i musicisti alle spalle di questo genere tutto un
vissuto personale piuttosto problematico (malattie, depressioni ecc.)
sovente si ritrovano a suonare da soli o al massimo in due anime dal
sentire comune, ecco perché alla base di queste band spesso ci
stanno uno o due soli membri! Il genere però è musicalmente molto
ricco, con tappeti di tastiere, sonorità ampie e dilatate che
richiedono una moltitudine di strumenti nella sua realizzazione. Così
il/i membri di queste band, che molto spesso non si esibiscono
nemmeno dal vivo, si specializzano in più di uno strumento, restando
sì un duo, nella formazione, ma creando brani completi, di
indescrivibile bellezza sonora e dal tormentatissimo cantato, come
una band dai numerosi componenti.
Ci sarebbero ancora altre
considerazioni da fare riguardo questa specifica formazione chitarra
elettrica e batteria ma vista la mole di informazioni raccolte qui
fin ora, abbiamo deciso di continuare nel prossimo post questo nostro
discorso finale. Alla prossima puntata, quindi, che seguirà a
giorni, per una più breve seppur approfondita analisi dei nostri
power duo chitarra-batteria!
Augurandoci
intanto di aver soddisfatto la vostra curiosità in merito e di
avervi stimolato ad approfondire ancor più l'argomento, rinnovo
l'appello ai lettori di comunicarmi qualsiasi 2-piece
chitarra-batteria dei decenni '50 '60 '70 non nominati in questa
sede. Un grazie di cuore agli eventuali detective musicali EDP!
Articolo ad opera di
Giusy Elle