(Altri
post correlati: OVO; BRUNO DORELLA; STEFANIA PEDRETTI; RECENSIONE "ABISSO"; "CREATURA"; OVO: Vent'anni e non sentirli)
Ogni tanto
riprendiamo i fili del discorso con un personaggio già intervistato,
di solito un anno dopo; su questo filone eccoci qui oggi
quindi, dopo un anno e ben 20 post, a rincontrare la nostra mitica
Stefania Pedretti, chitarra e voce dello storico duo OvO, ?Alos da
solista e incredibile artista dai mille volti e sfaccettature.
La sua carriera ventennale è così
fitta di eventi, novità e progetti, che a Stefania abbiamo dedicato a
suo tempo una retrospettiva molto ampia ed approfondita (qui) alla quale doveva seguire un'intervista che, vista la mole di
domande e gli impegni di Stefania, si è interrotta a metà e non è
mai stata pubblicata. Provvederemo sicuramente, prima o poi, a
colmare questa lacuna...
Intanto però Stefania ha continuato
con i suoi innumerevoli progetti, dapprima portando in giro il suo
spettacolo “Queer Metal Tour”, poi concentrandosi per mesi sui
tour del nuovo e fortunatissimo album OvO, "Abisso", nonché
organizzando la seconda edizione del Degender Fest. Altre idee poi
ribollono nel pentolone della nostra istrionica artista, tant'è che
prima di pubblicare la vecchia intervista, non ancora ultimata,
vogliamo porle qualche domandina, tanto per aggiornarci...
INTERVISTA
1. Carissima
Stefania, un anno è volato e noi ci troviamo nuovamente sugli spazi
di questo blog. Ci farebbe piacere sapere quindi come si sono svolti
i progetti che hai portato avanti in questi dodici mesi.
Iniziamo parlando
di "Abisso", l'album degli Ovo uscito a Novembre 2013. Dopo
sei album avete in questo caso cambiato un po' la vostra formula
compositiva, passando negli anni da registrazioni quasi improvvisate
a progetti più definiti, fino all'attuale album dove avete
introdotto l'uso dell'elettronica e lavorato parecchio in fase pre e
post-recording. Il risultato è stato stupefacente, molto ben
riuscito, nel vostro stile ma con un'energia assolutamente nuova. Il
disco sembra aver riscosso un grandissimo successo e i vostri tour
(sia nazionali che europei) hanno dimostrato un gran coinvolgimento
del pubblico. Ci vuoi parlare di quest'avventura?
Ciao, è strano e bellissimo continuare
un'intervista a distanza di un anno, grazie per l'interesse e la
pazienza che stai avendo.
Lavorare ad Abisso è stata
un'avventura. Questo disco ci ha portato ad una rielaborazione non
solo della nostra musica, ma anche di noi stessi e dell'immagine Ovo.
Le 3 grosse novità che nei primi
concerti hanno veramente spiazzato il nostro pubblico affezionato
sono state: l'elettronica, Bruno che suona seduto (per chi non lo
sapesse, per i precedenti 10 anni la nostra caratteristica era
batteria minimale e che Bruno suonava in piedi) e il togliersi le
Maschere!
Ritornando al disco, per Abisso, oltre
a lavorare approfonditamente in fase di registrazione e mixaggio, un
altra grossa novità, per noi, è stata fare la pre-produzione del
disco con Riccardo Gamondi, nostro fonico da anni, colui che ha
progettato e creato i sempler per la batteria elettronica di e con
Bruno, ma soprattutto membro dei Uochi Tochi. Poter preprodurre e
quindi avere la possibilità di riascoltare i pezzi e migliorarli è
stato fondamentale in questo disco. Un particolare personale, non da
poco, è che ero infortunata al collo per via di un incidente
stradale e durante la prepoduzione non riuscivo a cantare, quindi i
pezzi sono nati strumentali e le parti di voce sono nate solo in un
secondo tempo durante le registrazioni in studio. Mi ha fatto
crescere moltissimo questa esperienza, ho potuto focalizzarmi di più
sulla chitarra prima e sulla voce poi; penso che sia un metodo che
usano tanti gruppi, ma io ho sempre creato i pezzi suonando e
cantando contemporaneamente.
Lavorare poi con Favero è stato
incredibile e direi che lo si sente nel disco.
Come hai scritto tu sopra, il disco ha
avuto tantissima attenzione e bellissime recensioni in Italia come
all'estero. Penso che molto sia dovuto a questo incastro, quasi
inimmaginabile, tra l'elettronica e il nostro modo di suonare.
Anche i concerti stanno andando
benissimo ed i tour si susseguono.
2. Nel frattempo
avete anche pubblicato un Ep di due pezzi, e anch'esso sta
riscontrando gran successo di critica e di pubblico. Mi spieghi
l'origine di questa scelta? Voglio dire, un paio di brani nuovi
potevano già far parte del materiale per il prossimo album!
Averno ed Oblio, i pue pezzi che
compongono l'Ep per l'etichetta Corpoc, sono nati durante la
registrazione di Abisso. Erano due pezzi per noi importanti e molto
belli, ma che non si riusciva a far entrare nell'album, per questioni
sia stilistiche che di durata del disco. Quindi si è pensato di
tenerli fuori dal disco e di proporli per un ep. Corpoc, che voleva
collaborare da tempo con noi, è stata subito interessata a
realizzarli e da lì è nato questo meraviglioso EP. E' Bello sia
musicalmente che esteticamente. Per chi non l'avesse ancora visto, si
tratta di un vinile inciso solo sul Lato A e serigrafato in Oro sul
Lato B. Anche la copertina ed il foglio interno sono serigrafati a
mano ed in oro. E' un edizione limitata di 300 copie. Le grafiche
sono state curate da Luca Font, un writer e tatuatore di Bergamo.
Sono felicissima di questo disco.
AVERNO/OBLIO Ep 2014
Corpoc
Vinil
1 Averno
2. Oblio
Ascolto
Recensioni
3. Già a
dicembre sei stata occupata con l'organizzazione della seconda
edizione del Degender Fest: raccontaci in cosa consiste.
Degender fest è un festival e
collettivo nato due anni fa con Simona Della e sporadicamente
Francesca Morello, che tratta tematiche Queer e di Genere con un
approccio anarchico e antispecista, l'idea è di far conoscere,
sensibilizzare e approfondire concetti relativamente nuovi in Italia
e principalmente nella zona in cui viviamo, cioè la Romagna.
Il festival si svolge principalmente a
Dicembre ed ha uno sviluppo che va dal pomeriggio alla notte. Si
parte con workshops, incontri, mostre, poi c'è una pausa cena,
rigorosamente vegan, poi si continua con la presentazione di un
libro, fatta dall'autore del testo, performances e vari concerti
curati da me, con gruppi i cui membri sono dichiaratamente queer/gay
o che supportano il movimento. L'idea di base è andare oltre i
Generi anche a livello musicale.
Il festival in entrambe le edizioni è
stato un successone e spero che la terza edizione sia ancora più
esplosiva.
4. Una tua
caratteristica come Alos? è quella di esibirti in performance
concettuali, più che in concerti puri e semplici. Crei una
situazione, un'esperienza (solitamente legata al mondo delle donne),
e la sviluppi musicalmente. Parlaci quindi della tua ultima,
nuovissima performance, debuttata di recente ad un festival teatrale.
Con ?Alos dal 2012 ho cominciato una
serie di performances sugli Elementi ed il rapporto che può nascervi
con la voce. La prima “Terra” la feci nel 2012 in collaborazione
con la danzatrice di Butoh Yuko Kaseki, la seconda fu “ Acqua
6x6x6” e la nuova “Aria 3x3x3”. In questa performance il
concetto ruota attorno alla mancanza d'aria; io sono chiusa dentro un
cubo in plexiglas trasparente di 85cm e una serie di microfoni a
contatto, posizionati sulle pareti del cubo, sulla mia gola e petto,
amplificano i rumori e suoni da me emessi.
E' una performance a cui ho lavorato per un anno e che ha molti piani di lettura. Per questo lavoro ho approfondito e studiato maggiormente il lato sociologico e filosofico di aria, portandomi a lavorare sulla prigionia nelle sue varie forme. 3x3x3 fa riferimento alla cella di massima sicurezza in cui è dovuto vivere per 2 anni un mio interlocutore.
E' una performance a cui ho lavorato per un anno e che ha molti piani di lettura. Per questo lavoro ho approfondito e studiato maggiormente il lato sociologico e filosofico di aria, portandomi a lavorare sulla prigionia nelle sue varie forme. 3x3x3 fa riferimento alla cella di massima sicurezza in cui è dovuto vivere per 2 anni un mio interlocutore.
Spero di poter approfondire
ulteriormente questa nuova performance e di poterla riproporre in
teatri, gallerie e nuovi spazi.
5. In seguito
alle tue performance live pubblichi solitamente un album legato al
medesimo concept. Stai preparando qualcosa in tema anche questa
volta?
Sto iniziando a creare il nuovo album e
andrò a registrarlo ad Agosto con Lorenzo Stecconi (dei Lento); non
penso che s'ispirerà direttamente ad Aria ma a più Elementi
contemporaneamente, tra cui Fuoco, un elemento che non ho ancora
performato.
E' tutto in divenire quindi non ti so
dare ulteriori anticipazioni. So che per questo nuovo disco vorrei
partire dalla MUSICA e solo in seguito svilupperò il lato
concettuale dell'album e del prossimo live.
Bene Stefania,
come sempre non posso far altro che ammirare la tua energia creativa,
sempre in fermento e che ti tiene occupata a tempo pieno. Ti auguro
ovviamente ogni gran soddisfazione dai tuoi progetti, mentre invito i
lettori ad immergersi nella lettura della tua vecchia intervista, un
modo per apprezzare te come persona oltre che personaggio, in maniera
approfondita, a 360°, come si suol dire... Un saluto ancora e tanti,
rinnovati complimenti per la tua carriera.
Ciao a te e grazie ancora per la stima
e supporto che hai verso me e i miei progetti.
Un saluto, anche, a tutti i lettori!
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