Nella
puntata precedente
ci siamo lanciati in un lungo excursus storico
sul power duo nella formazione chitarra e batteria. Abbiamo
visto come le sue origini derivino dal blues, sia per l'approccio
scarno e ruvido dei suoni che per l'ampia possibilità di line-up
suggerita dall'epoca. Abbiamo poi scoperto come l'essenzialità del
duo si sia prestata bene a rappresentare i suoni lo-fi e lo spirito
ribelle del garage rock, scoprendo numerose band specie nelle fasi
del suo Revival (anni '80 e '90). Abbiamo analizzato duo
pionieristici come i T-Rex, i Deja Voodoo, i Flat Duo Jet, nonché
figure chiavi come i White Stripes e i Black Keys, il tutto corredato
da esplicativi link video. Qua e là abbiamo nominato altri power duo
chitarra-batteria storici ed infine una manciata tra quelli più
recenti.
Abbiamo anche visto come tutti i
generi siano alla fine rappresentati da questa formazione sebbene
alcuni si sviluppino susseguentemente (noise e hardcore, che secondo
nostro parere vengono influenzati dai duo "cugini" basso e
batteria), e altri abbiano molti meno esponenti (per esempio il
metal). A tutte queste considerazioni vogliamo in questa sede
aggiungerne delle altre, per approfondire e completare infine
l'argomento.
Cos’altro ci può essere DI
TIPICO nei duo elettrici? A differenza delle comuni band, per
esempio, è forte la presenza di figure femminili. A volte
sono delle strumentiste sopraffini e virtuose, altre semplici figure
d’accompagnamento al collega leader, ma sempre funzionali al
contesto musicale in cui operano. Solitamente capita che l’uomo di
casa suoni uno strumento e non faccia altro che insegnare i rudimenti
di un altro alla compagna/sorella ecc. per potersi esercitare più
comodamente; quando poi si vede che la cosa prende un suo senso,
perché no? Si accetta la band così com’è. Ci sono poi gli
all-female duo dove entrambi i musicisti sono di genere femminile (a
fine articolo segue una carrellata di 2-piece con presenza parziale o
totale di donne strumentiste e rispettivi video).
Tamar Aphek -Israele |
Spesso quindi, i due protagonisti
fanno parte del medesimo nucleo familiare: fratelli e coniugi
sono tra i più diffusi, tant’è che in inglese si parla di
brother-and-sister duo, husband-and-wife duo, he/she duo, ecc. Non
mancano esempi di quelli che io chiamo "Baby-duo",
solitamente due giovani fratellini (dagli 8-9 anni fino ai 13) che si
esercitano assieme in casa sui loro due strumenti e non mancano di
comporre canzoni, solitamente nei generi punk o garage.
Questo legame molto forte tra i
due componenti della band, oltre che nei rapporti di parentela,
si ritrova anche in altre situazioni, tipo amicizia di lunga data o
annosa militanza in una band comune; ovviamente non mancano i casi di
duo formati da semplici amici o colleghi/ghe.
Ma spesso non si crea una
two-piece band con il chiaro intento di farlo: ci si ritrova
invece per caso, per esempio quando due strumentisti iniziano a
provare in attesa di trovare altri membri per la band, o, viceversa,
quando ci si ritrova solo in due dopo lo scioglimento di un gruppo,
e, come sopra, si scopre che si rende alla grande anche così.
Proprio per questo motivo, molto spesso il duo risulta essere una
parentesi di passaggio tra una full band e un'altra... si tratta di
duo che non hanno un vero e proprio senso di appartenenza alla
categoria e che, all'occasione giusta, aggiungono un bassista alla
propria line-up, di solito per "spaccare" di più in fase
live o se, per anelata fortuna, si ritrovano a diventare più famosi:
un suono più "completo" della musica proposta ha
indubbiamente un appealing maggiore nei confronti del vasto pubblico.
Per quanto riguarda i suoni,
poi, ci sono due filoni di pensiero completamente diversi a riguardo
che puntano sull'esaltazione o sul camuffamento del taglio di
frequenze dei bassi. I duo puristi suonano soltanto i due strumenti
citati, e solitamente in forma ruvida, grezza e primitiva, specie se
si rifanno a generi come il blues o il garage. D'altro canto abbiamo
chi cerca, in qualche modo, di esaltare i bassi mancanti usando
diversi escamotage: utilizzando corde e plettri da basso, abbassando
l'accordatura della chitarra, o deviando il suo suono in un secondo
ampli per basso. Infine c'è chi si sente un duo fino in fondo ma in
fase di registrazione imbraccia il basso o si avvale di strumenti
elettronici (tastiere, drum machine) ovviando poi, in fase live, con
l'inserimento di un terzo elemento... una soluzione, questa, molto
più vicina alla concezione di full band che di duo... Al contrario
non mancano esempi di trio formati da un duo chitarra-batteria
fronteggiato da un vocalist: tecnicamente si tratta della full band
più vicina alla concezione di duo che conosciamo. Sempre
condividendo una medesima predilezione per il taglio di frequenze dei
bassi, discretamente numerose sono invece le band che si presentano
nella formazione due chitarre e batteria. Infine, nominiamo il duo
composto sostanzialmente da un solista chitarra e voce che, a un
certo punto della sua carriera, si fa accompagnare da un batterista.
Ad essere in due, poi, ci sono molti
PRO E CONTRO. Innanzitutto i due membri devono essere
realmente affiatati tra di loro, ma una volta raggiunto il giusto
equilibrio, il feeling all’interno della band è assicurato. Ognuno
poggia sull’altro e tutto ruota attorno a semplici sguardi, piccoli
gesti, riferimenti che, grazie all’intimità dei due strumentisti,
si raggiunge in maniera rapida e naturale. Tutto è semplificato:
metter d’accordo due teste soltanto, aggiungere improvvisazioni, le
prove iniziano senza lunghe attese prima che tutti i membri si
riuniscano... Certo ci si possono permettere meno errori in sede di
concerto, in quanto se uno dei due musicisti sbaglia non ci sono i
suoni degli altri a mitigare, se non coprire, l’errore…
E’ divertente inoltre ai live
vedere la gente in cerca del bassista, mentre il pubblico segue con
più attenzione la band (per via della curiosità che infonde
l’insolita formazione), quasi fosse una performance più che un
semplice concerto. Molti suonano al centro del pubblico, anziché sul
palco o in un angolo del pub, e uscire per serate live è più
facile: meno strumenti da posizionare, sound-check più veloce,
compensi più leggeri per i gestori dei locali...
Se si fanno cover però non tutti i
brani si prestano alla semplicità di un duo, e a meno che non si
ricorra a qualche strumento elettronico aggiuntivo o all’uso di
basi, molti effetti, intrecci tra chitarre ecc, si vengono a perdere.
Ecco quindi che interpretare in due i brani che altri compongono per
full-bands, diventa una sfida stimolante. La maggior parte di questi
duo, però, compone brani originali, proprio per dare un taglio
personale a quella che è, a tutti gli effetti, una formazione
alternativa.
Che ne dite, vi abbiamo incuriositi?
Siete pronti a conoscere quali prossime 2-piece bands potreste
trovare in una serata live del vostro pub preferito? Noi per il
momento riteniamo di aver esaurito l'argomento in maniera
soddisfacente mentre ci prepariamo al prossimo, interessante post,
dove pubblicheremo una lista dei duo elettrici che siamo riusciti a
scovare qui in Italia... da un excursus mondiale all'approfondimento
nazionale... a presto allora!!! Intanto vi lasciamo addentrare nel
fascinoso mondo delle donne musiciste... in duo, ovviamente...
selezionate tra le più famose o almeno indicative del settore; anche
qui, per le "Ladies" nazionali, rimandiamo al prossimo
post.
DONNE NEI POWER DUO
USA
DEX ROMWEBER DUO Sara
Romweber accompagna alla batteria il vulcanico fratello Dexter,
chitarrista rockabilly già famoso con un'altra 2-piece, la FLAT DUO
JETS. Già batterista nella rock band Let's Active (1981) e
fondatrice degli Snatches of Pink (1985), dal 2007 ad oggi
sostituisce alla batteria Crash LaResh che aveva militato nei due
anni precedenti assieme a Dex. Un misto di rockabilly, punk, surf and
rock n’ roll per questa 2-piece del Nord Carolina, dalla risonanza
mondiale.
Un breve rockumentario sui due:
https://www.youtube.com/watch?v=nNFkeVGd4JE
EARL CLIFTON
AND THE PIN-UPS
Chesapeake,Virginia. A fine 2004 Earl suonava in una 3-piece
con la moglie Betty alla batteria e un'altra ragazza al basso. Alla
defezione della bassista restano in duo, con nome da trio... Niente
di più classico per loro... un duo tra marito e moglie, un duo non
per scelta ma per destino, tanto garage e politica DIY con Earl che
pubblica gli album con la propria etichetta (GSA Records). Col tempo
i due si sono gradualmente allontanati dalla vena garage punk
iniziale per proporre brani dal sapore più pop, pur restando ancora
evidenti le tracce delle loro origini.
JUCIFER
Fans di gusti musicali diversi possono essersi
appassionati a qesto duo di coniugi da Atlanta, Georgia. Nascono come
trio ma già l'anno successivo
definiscono la loro line-up in quella di duo chitarra-batteria,
formazione che mantengono inalterata fino ai giorni nostri. Siamo nel
1993, ben prima del successo planetario dei White Stripes, e in un
periodo quando "l'indie" era indie e basta, così il duo di
Amber Valentine (chitarra e voce) e il marito Edgar Livengood
(batteria) sfornano una serie di piacevoli canzoni rock, orecchiabili
e dalla bella voce pulita di lei. Chi poteva immaginare la
trasformazione totale dei due? Perchè i più giovani tra i loro fan
li conoscono per un ben altro genere e tutt'altro stile! I Jucifer
vengono considerati i padrini dei duo doom e ricordati per
i
loro memorabili live fatti di volumi da arena e per lo spettacolo
"brutale" che riescono a mettere in scena. Si esibiscono
sullo sfondo di un muro di amplificatori e casse, tutti realmente
funzionanti, creando IL vero "muro di suono", dai volumi
più alti che abbiate mai potuto sperimentare nella vostra vita!
Amber si inarca sulla schiena mentre suona e canta con quello
screaming particolare che tanto ricorda la nostra Pedretti degli OvO.
Edgar, per non essere da meno, ti può stupire in un assalto ai suoi
tamburi con ben tre bacchette per mano! Indubbiamente una live band
(vivono praticamente nel loro pullman), sono impegnati a tempo pieno
in sala registrazione o in tournè; nel 2010 fondano la propria
etichetta discografica Nomadic Fortress Records con la quale oltre a
pubblicare i loro nuovi album, si dedicano alla scena Black, Doom e
Death Metal.
“Code Escovedo” dal loro primo
album del 2008
“When she goes
out” 2010 https://www.youtube.com/watch?v=Js2DZXiuJpo
MELISSA’S ROCK DUO
Progetto parallelo per la rocker americana Melissa Reaves,
lineamenti alla Jenis Joplin, chitarrista dalla gran maestria e
cantante superlativa. Grande maestra dell'improvvisazione, ha saputo
destrutturare il blues, portare il jazz ai limiti del genere,
mescolandoli all'energia grezza del garage stile MC5. Come risultato
un mix di rock, blues e punk molto personalizzato, tutto da
ascoltare, e da vedere... Anche esperienze di elettronica per questa
versatile artista che alterna vari generi musicali nella sua
carriera. Per oltre una decade si è dedicata ai live con una media
di 200 concerti all'anno che alternava tra il suo spettacolo
sperimentale da solista, la sua full band con altri 4 talentuosi
musicisti o in formazione di duo. Numerosi tour americani ed europei
per lei (apre un concerto di Robert Palm a Londra nel 2000) nonché
prestigiose collaborazioni internazionali. Non ho video per lei in
duo ma val la pena scoprire il suo sound.
Da cantante, in uno dei suoi progetti
sperimentali
PALMFLOWER Una band
sicuramente minore, questa, che desidero inserire solo per mostrare
quanto la formazione a due si presti bene per i più disparati
generi musicali. Batteria essenziale, pochi accordi e una voce eterea
per queste due giovani ragazze da Chicago-Pilsen, Illinois. La
cantante e chitarrista Ray Tokio Rosamond (che nei live si esibisce
solitamente accovacciata) aveva già pubblicato un album d'esordio da
solista prima di trovare in Stacey-A-go-go-Goldschmidt la sua
controparte batteristica. Ancora attive in data odierna.
SCHWERVON si tratta di un
duo marito-moglie formatisi a New York nel 1999, successivamente con
base a Kansas City. Matt Roth alla chitarra e la moglie Nan Turner
alla batteria, entrambi alla voce, sfornano una miriade di canzoni
semplici, dalla tecnica essenziale e dal sapore tutto pop/indie rock.
Ben 5 album all'attivo per loro e numerosi tour, spesso europei.
“Truth
Teller” 2012 https://www.youtube.com/watch?v=XLO91elzsdc
“Pretty Slow”
2009 https://www.youtube.com/watch?v=gLsgDn3hb2w
THE EVENS Molti di voi
conoscono già Ian MacKaye come membro della mitica band Fugazi (e
dei Minor Threat prima) che, ai primi sbandamenti della stessa, avvia
questo esperimento parallelo del duo THE EVENS (Washington, DC,
2001). Ian si fa qui accompagnare alla batteria dalla fidanzata
prima e moglie poi Amy Farina (batterista attiva nell'area di
Washington, tra le sue precedenti band citiamo giusto i Warmers and
Ted Leo & the Pharmacists) mentre canta e suona una chitarra
baritona. Il risultato sonoro? Assolutamente lontano dalle sonorità
post-hardcore a cui i Fugazi ci hanno abituati, al contrario, brani
decisamente più folk-rock che punk-rock, per questo duo dal cantato
assolutamente melodico. E nessun video ufficiale per loro che
preferiscono mantenere un approccio più spontaneo e diretto con i
propri fans, muovendosi essenzialmente come una live band pur
esibendosi in location semplici e particolari, come gallerie d'arte,
librerie, musei, tetti di edifici, così da rendere il biglietto
d'entrata al concerto accessibile ai più, secondo lo stile DIY di
cui MacKeye fu fautore;
non solo, fu anche l'ispiratore dell'ideologia "streigth edge"
che prevedeva uno stile di vita pulito, senza uso di alcool, tabacco
o droghe. Co-fondatore nel 1980 e proprietario dell'etichetta
indipendente Dischord Records con la quale pubblica, fino ad oggi,
migliaia di lavori di band della zona di Washington, comprese le
Bikini Kills, fondatrici del movimento Riot Grrrls, ma anche l'album
da solista di John Frusciante, nel 2006. Un unico video degli Evans
in realtà ci sarebbe... ma si tratta di una canzone infantile
("Vowel Movement") realizzata per un programma web per
bambini della zona di Washington. Brano che ovviamente fece molto
discutere sulla nuova direzione musicale di MacKaye.
"Vowel
Movement" https://www.youtube.com/watch?v=7s_yyVo1Q38
THE GREEN LADY KILLERS
Sono un incredibile trio all-female di Los Angeles, nate però come
duo quand'erano ancora di base a Phoenix, Arizona. Lady Van Buren,
alla chitarra e voce e Cherrybomb alla batteria, sono due sexy girls
che condividono appieno lo stile iconografico del garage rock anni
'70 al quale fanno riferimento: auto velocissime e donne
mozzafiato... In full band a partire dal 2009 con l'aggiunta al basso
di Ivy Rose, continuano la linea musicale predefinita: rimembranze
dei Cramps, inventiva dei Pixies nonchè attitudine da "ragazze
cattive" delle Runaways. I loro brani sono quindi carichi di
riff psychobilly, rabbia punk ma anche una vena melodica pop-metal
che fa di molti loro singoli delle vere e proprie hit. Ormai ben
pubblicizzate come trio, non si trovano più riferimenti di loro in
duo, per cui proponiamo un video da full-band.
THE VOODUO
Psychobilly/rockabilly garage rock per questo duo con sede a Long
Beach, California, attivo fin dal 1994. Eerie Powers alla chitarra e
voce mentre la collega batterista Neidi Night lo accompagna in piedi
dietro ad un paio di tamburi. Niente video ufficiali, adesione ad
archivi musicali o profili nei social network per questa live band:
solo tantissime date in questi 20 anni di carriera nei club e sui
palchi dei più famosi festival rock'n'roll degli States e
dell'Europa intera.
THE VIGNETTES 2008,
originarie da Minneapolis ma successivamente con sede a Memphis, The
Vignettes è un duo di ragazze scatenatissime, che suonano un feroce
rock'n'roll anni '50, con venature che vanno dal punk al blues al
pop... Francis and Freddi
Vignette (aka Amy Easter and Erica S. Qualy, completamente intercambiabili ai dude strumenti) suonano
grezzo, forte e sporco, spesso bendate, seguendo il concetto:
batteria minimalista e chitarra a palla...
THE WHITE STRIPES Meg
White alla batteria per il più famoso power duo chitarra-batteria
della storia musicale.
WHITE MYSTERY La
chitarrista e cantante Alex White è la ex front-girl della Red
Orchesta ma con tante collaborazioni alle spalle (con Chris Saathof
nei Miss Alex White and Chris Playboy; negli Hot Machine; fondatrice
della Missile X Records) prima di formare nel 2009 il duo White
Mistery con il fratello minore Francis alla batteria. Immancabile
garage rock di ispirazione anni '60 per questo duo sister-brother
“pel di carota” da Chicago, Illinois, vocato alle performance
live in tutto il mondo: del mese di maggio 2014 le loro ultime date
italiane...
WYE OAK Duo nato a
Baltimora, Maryland, nel 2006. Amici di vecchia data, i due sono
l'abile chitarrista e cantante Jenn Wasner con alla batteria Andy
Stuck. Entrambi validi strumentisti, lei suona sia la chitarra
acustica, in fingerstyle, che l'elettrica, mentre Andy l'accompagna
alla batteria eseguendo nel contempo una linea di basso sulle
tastiere con la mano sinistra. Indie-folk per loro; sono del 2011 i
loro tour Usa ed Europeo mentre quest'anno è uscito il loro quarto
album “Shrieck” dove la chitarra di Jenn è stata però
sostituita dal sintetizzatore mentre lei ora imbraccia un basso...
piacevole risultato ma nulla a che vedere con il rapporto più
diretto dei due strumenti come nelle composizioni precedenti, specie
dell'album capolavoro “Civilian”, del 2011! Attualmente in tour
USA ed Europeo; nessuna data italiana in programma.
Jenn
da sola, con l'acustica
Wye
Oak, Live 2011
“Glory”
2014 https://www.youtube.com/watch?v=tMOcpGKTh84
CANADA
THE PACK A.D. Duo da
Vancouver formato nel 2006 da due maschiacce, nello specifico Becky
Black alla chitarra e voce e Maya Miller alla batteria. La 2-piece
più simile in assoluto ai White Stripes, nello stile, nei suoni e a
volte perfino nell'aspetto iconografico, indubbiamente una scelta ben
precisa: non a caso quindi la registrazione di un album nello storico
Motor City Studio, dove tra gli altri registrarono anche gli WS
nonché la collaborazione a partire dal 2011 con Jim Diamond,
produttore dei WS stessi. 5 album all'attivo per le due, di cui
l'ultimo di recentissima uscita; brani orecchiabili e di facile
presa, di matrice garage, dei quali su youtube potrete trovare
parecchi video ufficiali, tutti molto divertenti ed ironici...
“Cobra Matte” 2010
https://www.youtube.com/watch?v=6RzzICulIyY
“Take” 2011
https://www.youtube.com/watch?v=h8bFJFApu6w
colori e stile iconografico alla WS
“Big Shot” 2014
https://www.youtube.com/watch?v=SDYgdiAyV_A
UK
BLOOD RED SHOES
Siamo nel 2004 a Brighton e Laura-Mary Carton (chitarra e
voce) e Steven Ansell (alla batteria e voce) allo scioglimento delle
rispettive band iniziano a suonare proprio nel garage in cui
vivevano. Un indie rock personale, per loro, che si distanzia dalla
scena musicale inglese della loro epoca considerandosi essi stessi
fondamentalmente punk tanto nell'attitudine quanto nello stile
musicale. Un rock considerato quasi un misto tra garage e grunge... 4
album e numerosissime date live in giro per l'Europa; sempre presenti
ai più importanti festival europei. Uscito in marzo 2014 il loro
quarto, omonimo album, il cui video del singolo ”Speech Coma” è
stato bandito da MTV per l'abbondanza di sangue (è invece reperibile
su youtube che, a quanto pare, non si scandalizza per lo stile
Marylin Manson...); già effettuate le date italiane per la
promozione di quest'album.
LE CHAT NOIR Il bassista
Teddy Hesper, di Devon, passa alla chitarra dopo l'incontro con
Eileen Spruce, batterista di Los Angeles, con la quale inizia una
collaborazione via web. Avendo difficoltà a realizzare la loro demo
in questa maniera, Teddy solca l'Oceano e dà il via definitivo al
duo Le Chat Noir (2206). Il passo seguente: Eileen si trasferisce
definitivamente in Inghilterra, in un capannone ristrutturato,
isolato sull'altipiano di Dartmoore, dove vivono per i cinque anni
seguenti in pausa tra un tour e l'altro. Da questo momento in poi,
infatti, i due si dedicano completamente alla vita live, inanellando
una tournée dietro l'altra in tutta Europa. Due giovani tranquilli e
amichevoli che una volta su palco si trasformano in personaggi
scatenati: Eileen, a prescindere dall'abitino che indossa quel
giorno, infuria sul suo set di batteria a doppie mani, picchiando
forte e veloce, mentre l'istrionico collega impazza lungo tutto il
palco con una mise di ispirazione western. Il tutto per un'esplosione
di irresistibile garage punk... Dopo tre album e condivisione di
palchi con nomi di calibro mondiale (Motorhead, UFO, The Sonics, MC5,
The Gories, The Oblivians, tanto per citarne qualcuno) i due si
lasciano a fine 2011 trascinando con sé anche il duo da loro
formato... (già l'anno successivo Teddy però, a quanto pare fedele
alla formazione a due, fonda una nuova 2-piece rock col suo vero nome
Harry Duns e alla batteria Andy Shaw: i THE BLACKWATER REBELLION).
Nessun video ufficiale per questa live band.
PIFCO
Leeds è una cittadina dove i duo hanno spopolato, in
questi ultimi decenni. Non poteva mancarne uno con la presenza
femminile! Ecco quindi Mary alla batteria mentre con la mano destra
traccia delle linee di basso sulla tastiera, con il cantante
chitarrista Michael, per il loro energico e fuzzy duo di alternative
post-punk. Ancora attivi dal 2004 ma in trio dal 2009 con l'ausilio
di una tastierista...
Live su Phoenix FM
THE TING TINGS Nati come
duo chitarra-batteria nel 2006 a Salford, nel Nord Ovest del Regno
Unito, i Ting Tings compongono un indie orecchiabile dove la melodia
predominante del cantato assicura ritornelli tormentoni per un pop di
successo. Katie White è la cantante e chitarrista ma dopo la firma
con la Columbia Records nel 2008, la vediamo molto poco imbracciare
il suo strumento originale! L'introduzione dell'elettronica e
l'accompagnamento di Jules De Martino alla batteria sono sufficienti
per lanciare video dove la nostra front girl si scatena ormai solo al
microfono...
“Great DJ”
2008, primo singolo di successo
https://www.youtube.com/watch?v=FH6wpO66J4k
Ma ecco un raro
video ufficiale con la nostra Katie alla chitarra
FRANCIA
THE MAGNETIX
Aggie Sonora è una batterista molto attiva in quel di Bordeaux,
suonando per lo più in gruppi garage o punk. Il suo partner
chitarristico è sempre Looch Vibrato, che col suo vero nome Stéphane
Loustalot condivide con lei band come The Hero-x,
Les Jackes e un altro duo: THE PEELS. I Magnetix nascono nel lontano
1998 dalle menti dei due che si esibiscono in un garage molto
personalizzato, un mix di surf, rock'n'roll, punk e garage più
tradizionale dal sapore anni '50'60. Live strepitosi ed intensi per
loro che amano improvvisare su palco mescolando vari brani della loro
scaletta. Live band che si è esibita su palchi di mezza Europa;
all'attivo anche un tour statunitense nel 2007.
“I
drink (but my guitar doesn't)” 2011
https://www.youtube.com/watch?v=s6YoU-cljxoù
Mini
rockumentario di 10 minuti dedicato al loro tour americano del 2007
SPAGNA
In Spagna si canta
molto in madrelingua e molti duo chitarra-batteria propongono canzoni
pop o folk in spagnolo o catalano. Ricordiamo al proposito I CENTELLA
da Barcellona (la giovane cantante Pradi si alterna alla chitarra
elettrica ed acustica mentre il compagno Daniel accompagna alla
batteria, 2008) o I DIECISIETE da Madrid (2009, Susana alla batteria
e Mae alla chitarra e voce) ma si tratta di band assolutamente
minori. Più internazionale l'esperimento dei:
HIS MAJESTY THE KING
Anche qui Madrid 2009 e power-pop per questo duo composto da Clara
alla chitarra e voce e il compagno Nacho alla batteria. Cantano però
in Inglese e mantengono una ruvidezza di base tipica dei duo più
puristi.
GERMANIA
THE TASTE I coniugi
Pattusch (Maria Muller alla chitarra e voce e Nick alla batteria) si
formano a Monaco nel 2004 come trio per stabilizzarsi infine come duo
nel 2007; a tutt'oggi ancora attivi. Powerful indie rock per loro che
rappresentano in centinaia di date europee, in UK e sui palchi con i
Travis nel loro tour tedesco del 2007.
Su palco con i
Travis
https://www.youtube.com/watch?v=wnpVhIScbLo
ISRAELE
CARUSELLA Qui devo
confessare la mia passione incommensurabile per Tamar Aphek, la
chitarrista e vocalist del duo israeliano Carusella, colei che
considero il mio ideale di donna rocker! Avvenente, carismatica,
grintosa,
avvolta in un velo di mistero... molto "bad girl"
ma con classe... Il duo si forma a Tel Aviv nel 2007 con alla
batteria Guy Schechter, già rinomato a livello nazionale per il suo
drumming inconfondibile. Da subito compongono brani coinvolgenti, in
un genere personale che viene di volta in volta denominato hard rock,
stoner, heavy indie-math, doom con tocco di garage punk anni '70,
hardcore... con molta probabilità un mix di tutto questo, presentato
con una batteria massiccia, la chitarra molto distorta e spesso
abbassata di accordatura, nonché un cantato melodico che rende
facilmente apprezzabili i loro brani. Accolti favorevolmente dalla
critica e dal pubblico, partono subito in tournée, delineandosi come
live band (numerosi tour europei con varie tappe italiane -vedi su
tutte il DAM festival in Sardegna-, uno statunitense, condivisione di
palchi con nomi del calibro di Pixies, centinaia di live, diverse
pubblicazioni), sempre pronti ad esibirsi nei loro pirotecnici
spettacoli, al centro della stanza, immersi tra il pubblico. Ad
Agosto 2011 l'annuncio dello scioglimento del duo... Tamar è però
una donna dalle grandi risorse, molto inserita nell'ambiente musicale
e non, tanto da creare rinomati festival indipendenti multimediali
che vedevano assieme la presenza di musicisti, fotografi ed artisti
vari. Nel 2012 è già pronto un nuovo e interessante duo di punk
noise con alla batteria Jonathan Harpak, i SOSHANA. Ora Tamara si esibisce anche in
trio con la sua band Tamar Aphek mentre il collega Guy fonda da
subito i RAAUL, uno stoner-pop trio destinato a restare 2-piece col
chitarrista Ido Agmon, dopo l'uscita del loro album di debutto del
2013.“Star Quality” https://www.youtube.com/watch?v=MgoaEpndlgk
“Sally” https://www.youtube.com/watch?v=LCYxW6n5GAo
“Star Quality” live al Duna Festival 2009 https://www.youtube.com/watch?v=BxSRhVo8ZTE
“Star Quality” live al Duna Festival 2009 https://www.youtube.com/watch?v=BxSRhVo8ZTE
SHOSHANA
Live “Troops” https://www.youtube.com/watch?v=dDVF1ZrCMDQ
RAAUL "Earth" http://www.youtube.com/watch?v=8_rE9Pss7xg
AUSTRALIA Quante belle band da questo continente e quanti duo! In assoluto il rock/blues è il genere più diffuso, solitamente espresso con grinta, chitarre distorte, venature grunge nonché strepitose e graffianti voci maschili. Ma poche donne musiciste in duo tra le terre assolate dell'Australia... ricordiamo:
THE CHAPERONES da Sidney,
sono Matt Vince alla chitarra e Marissa Gillies alla batteria. Garage
rock per loro che puoi ascoltare qui:
http://www.allmusichttps://www.youtube.com/watch?
Sciolti
nel 2009, Mso (un bel rock/blues!)
anche il nome della band si trasforma, ora in ONE66.
THE VIGNETTES
The Vignettes è un nome che piace molto alle garage band,
specie se duo, a quanto pare! Questa la versione australiana: Joel
the Jester con la sua chitarra accordata in la e il suono splittato
su un ampli per basso, e la granitica batteria di Queen Katie (K.T.).
Da Sidney fin dal 2006.
CINA
DEAR ELOISE: Dei Paesi
asiatici conosciamo poca musica, e conseguentemente pochi duo, ma c'è
un nome che circola in rete da ani ed è quello dei Dear Eloise.
Coniugi dalla provincia di Beijing, pur non esibendosi live sono
riusciti a farsi una nomea a livello mondiale: pochi li conoscono
all'estero ma quei pochi li osannano... Nati nel 2007 sono un duo
elettrico anomalo, in quanto Yang Haisong suona sia la chitarra che
la batteria mentre la moglie Sun Xia (ex bassista) si esprime con il
solo canto. Molto prolifici, distribuiscono i loro lavori (ormai ben
8 incisioni) con un'etichetta locale mentre registrano e mixano tutto
il lavoro in uno studio casalingo: risultato? Suono lo-fi, ma più
lo-fi di così che non si può! Le loro canzoni sono un indie-pop con
influenze shoegaze, cantato anche in inglese. Un'edizione limitata di
un 7" (un remake di "I'll be your Mirror" di Lou Reed,
con testo in cinese, del 2010), è stata realizzata in collaborazione
con l'etichetta italiana Bubutz Records; le 30 copie del singolo (di
cui solo 10 destinate al mercato Cinese) sono molto curate: ogni
disco è dipinto a mano e montato su un basamento di legno scolpito,
il tutto realizzato qui in Italia... per una volta i rapporti
Cina-Europa si invertono...
“I'll be your
Mirror” 2013 https://www.youtube.com/watch?v=96YZkck8-5Y
GIAPPONE
AFRIRAMPO Dalla scena
underground di Osaka ecco la 2-piece noise Afrirampo (nome vagamente
tradotto come “il rock nudo”). E' composta da due scatenatissime
sorelle di Osaka: Oni (chitarra e voce) e Pica (Pikachu) alla
batteria, attive negli anni 2002-2012, ma aperte ad eventuali
reunion. Generi vari nella carriera delle due, dal noise/punk della
prima produzione a suoni ampi ed eterei, improvvisazioni, interventi
inaspettatamente melodici di un secondo momento, il tutto sempre
arricchito da una chitarra graffiante, dalle voci infantili e
cartonesche delle due, dagli strilli, dal tipico cantato
botta-e-risposta o dai loro unisoni nonché dalla forza esplosiva che
le caratterizza soprattutto in fase live. Da molti considerato una
specie di free-garage, da altri denominato avant-rock, in sostanza
tutto da ascoltare... e da vedere... le due spesso si esibiscono
vestite di rosso e con trucchi fantasiosi sul volto, per
un'esibizione selvaggia, surreale ed imprevedibile nel suo sviluppo.
Il suono percussivo tipicamente tribale
è invece frutto di un viaggio di tre mesi in Camerun tra le tribù
pigmee avvenuto nel 2004 e documentato nel loro album “Baka Ga
Kita” del 2006. Molti di voi le ricorderanno per aver viaggiato in
tour USA con I Lightning Bolt, in quello europeo con I Sonic Youth o
per aver registrato con la storica rock band giapponese Acid Mothers
Temple. Ecco un esempio della loro produzione, energica, esplosiva ma
soprattutto varia anche all'interno di un singolo brano:
https://www.youtube.com/watch?v=wMZOXTONMcs
All'inizio della carriera:
“Afrirampo” 2004 official video
https://www.youtube.com/watch?v=lD-xdZZgUnY
Articolo
ad opera di Giusy Elle