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sabato 11 luglio 2020

208. Che Macello questi ZOLLE!

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INTRO
Per via dell'organizzazione della INSTRUMENTAL Versus VOCALIST Compilation, ho inevitabilmente rallentato la presentazione dei vari duo. Nel frattempo la lista già lunga delle band in attesa si è ulteriormente infittita, ci aggiorniamo quindi da subito con Macello, il nuovo album dei lodigiani Zolle.

RETROSPETTIVA E AGGIORNAMENTO
Procede inarrestabile, con passo da dinosauro, il percorso discografico degli Zolle, strampalato duo strumentale metal dalla provincia di Lodi del quale abbiamo sempre trattato con spasso, visto la goliardia con la quale loro stessi si presentano. Macello, il loro ultimo lavoro discografico, esce il 3 aprile 2020, in piena emergenza Covid-19 e nell'epicentro della zona rossa...

Gli Zolle nascono nel 2012 a Bruzzelle, un paesello della provincia di Lodi, e sono Marcio e Ste (Marcello Bellina - Morkobot, Viscera/// - alla chitarra e Stefano Contardi alla batteria); vivono in zona di aperta campagna e tutta la loro simbologia si appella al mondo agreste, dai titoli dei brani (Trakthor, LeeQuame, Mayale, Weetellah, Porkeria, Porkona, Porkimede, Thorthellion, Brasathor, Interiora...), fino ai simpatici video che li vedono protagonisti, tra osterie e trattori all'arrembaggio. Il maiale, del quale non si getta mai niente, diviene il loro animale totemico.

I loro concerti sono una festa, tra fiaschi di vino, formaggio e salame, che ci riportano all'atmosfera della sagra paesana o delle feste con i palloncini colorati. Gli Zolle non si prendono sul serio, ma sul serio compongono heavy metal (squadrato da contaminazioni matematiche), rumoroso e scenografico, nonostante l'età: due strumenti e nulla più.

Giunti al quarto album, Macello è l'ennesima festa dei sensi ma anche la più cruda espressione degli opposti della vita: fine ed inizio, morte e vita, assenza e presenza, tragedia ed opportunità... Qualche parola abbozzata di testo, è la novità della carriera mentre per il resto i due restano riconoscibilissimi, nei suoni pesanti del loro "lard" rock. La bella copertina è come sempre firmata da Berlikete (lo stesso bizzarro chitarrista del duo) e colorata dall'amico Eeviac. Oltre che nei formati digitale e Cd, il disco viene anche stampato su un coloratissimo vinile, degno del miglior collezionista di storici supporti.
Qui la sua recensione grazie al contributo del nostro prolifico collaboratore Nicola Cigolini.

Registrato e mixato nell'agosto 2019 nientemeno che dal geniale Giulio RagnoFavero (One Dimensional Man, Teatro Degli Orrori, Zu) al Sotto il Mare Recording Studios di Madonna dell'Uva Secca (Verona) e masterizzato da Giovanni Versari, viene pubblicato, come l'album precedente, dalla Subsound Records, storica etichetta indipendente capitolina con un roster pieno zeppo di interessanti nomi dell'underground nazionale.

Unisciti anche tu alla sagra degli Zolle, c'è molto da assaporare, nel loro piatto...





LABELS
Subsound Records www.subsoundrecords.it
Si tratta di una storica etichetta indipendente nata a Roma nel 2005 (ex Produzione Deflore) dall'idea del fondatore, Davide Cantone.
Nomi bellissimi nel suo eclettico roster dove troviamo produzioni dai generi molto vari, dall'Industrial allo Sperimentale, dal Metal al Jazzcore, dal Grind all'Afrogrind, dalla Musica d'Avanguardia al Drone... è proprio l'ecletticità il marchio distintivo della label. Tra gli artisti citiamo giusto i Mombu, gli Inferno ma anche Surgical Beat Bros, Osso, Lili Refrain... ZOLLE è il primo duo chitarra elettrica e batteria a sfondare le porte della label (con il loro terzo album InFesta) mentre segue, nel 2019, Feral dei NADSAT. Gli Zolle riconfermano l'etichetta per la loro uscita discografica Macello del 2020. www.facebook.com/subsoudrecords


 Macello recording session

INTERVISTA
1. Ciao Marcello e Stefano, ormai siete di casa qui a Edp. Ogni due-tre anni vi ospitiamo per l'uscita dei vostri nuovi album. Per questo 2020 è stata l'ora di Macello, ma, che dire... è uscito proprio in un gran macello di periodo! In piena tragedia Coronavirus e nel bel mezzo della zona rossa... com'è stato il periodo per voi di Lodi? Ne siete usciti fisicamente indenni? E avete mai pensato di posticipare la pubblicazione del disco?
S: Eccoci, indenni ed igienizzati. Innanzitutto con un pensiero di empatia e conforto alle persone che hanno incontrato sofferenze e perdite, del nostro territorio e non solo. Abbiamo anche un mazzo di fiori per te Giusy, per l’ospitalità a Edp. Te lo passa Marcio, che ama fare il brillante. Lo ha comprato a Codogno, non temere! Eheheheh … Codogno ormai è una località famosa quanto Bruzzelle, Eheheheh … Personalmente ho apprezzato la quarantena, nel senso che ho trovato anche aspetti positivi. In primo luogo una vita più dilatata, con meno rincorsa al fare. Avevo bisogno di pausa. Tanto orto, cene generose senza il pensiero del domani, fuoco del camino a tenere compagnia, tempo per pensare e creare.
Posticipare il disco? No, il capo è Marcio e lui non è mai in ritardo. Sono io quello del dopo, dell’attesa, dell’incertezza. Un po’ per natura, un po’ per deformazione professionale. Lui, invece, è quello del subito, della certezza, del fare.
M: Ciao Giusy, iniziamo subito toccando ferro (meno male che usiamo chitarre e batterie di alluminio e rame :D). Per ora siamo sopravvissuti e non ci siamo ammalati. PER ORA.
Il periodo è stato strano, io sono di Codogno, prima di tutta questa storia era quasi un vanto provenire da un paese completamente sconosciuto (nessuno sapeva dove fosse, ma nemmeno Lodi se è per quello :D). In due settimane nella nostra zona è deragliato un treno dell’alta velocità ed è arrivata una pandemia. Inizialmente pensavamo che finisse tutto subito, non stavamo realizzando il fatto che non ci saremmo più rivisti per 3 mesi. Effettivamente, ora, quei 3 mesi ci mancano, ahahah! Scherzi a parte, siamo stati tra quelli “fortunati” e senza particolari problematiche dovute al virus. Ma alcune persone attorno a noi, hanno visto la morte in faccia. 
Per quanto riguarda l’uscita del disco, ci siamo affidati alla decisione di Davide di Subsound (che ne sa senz’altro più di noi). Tutto sommato poteva andare peggio, nonostante la mancanza di concerti, stiamo riuscendo a vendere copie ugualmente. D'altronde Macello è un gran bel disco, ahahahahah!

2. Avevate in programma il tour promozionale? A quando le prossime date?
S: Eh sì. Avevamo. Sicuramente porteremo in giro Macello. Probabilmente, purtroppo, non quanto fatto con Infesta, anche perché in questo periodo, potendo provare spesso, stiamo componendo diversi spunti nuovi. Iniziamo a sentire possibile l’incisione di un prossimo disco già ad Agosto 2021. Le premesse ci stanno soddisfacendo.
M: Vediamo se indovini…eheheh! La cosa buffa è che esattamente una settimana prima dell’arrivo della pandemia abbiamo stretto la mano al temibile Daniele di C’Mon Artax Booking. Qualcosa avremmo già fissato per l’autunno, ma preferiamo toccare di nuovo i nostri strumenti di rame e alluminio (e non solo) ed aspettare ad annunciarli. Però siamo fiduciosi, Dan è preso bene!

3. Macello sotto tanti aspetti si riconferma un prodotto Zolle: l'incedere è inconfondibile. Nello stesso tempo avete voluto osare con un po' di voce, in un paio di brani. Come mai questa novità? Quale effetto è stato usato per trasformarla? Il risultato non è per niente male, si poteva anche estendere l'esperimento all'album intero, secondo me.
S: Ti spiego la genesi della novità vocale. Mancano circa tre settimane all’ingresso in studio. Siamo in saletta. Ore 22.30 circa. Vedo lacrimucce scendere sul volto di Marcio. A metrono peraltro, perché lui è preciso anche quando piange! Eheheh… Gli chiedo come mai. Lui, singhiozzando e sbuffando: “Perché voglio cantare, voglio cantare”. Così gli passo il fazzoletto, lo invito a soffiarsi il nasino e gli prometto che Macello avrà voci. Anche un testo, quello di S’offre, per stare a tema. Se quel pianto fosse avvenuto qualche mese prima…  probabilmente avremmo esteso. Ora guardiamo al futuro, con i fazzolettini di carta sempre pronti.
M. Ti prego, non chiamarlo prodotto! Macello è un disco, canzoni, sudore, divertimento, sentimenti, guai a te se lo chiami ancora prodotto! 
Mah, non ricordo esattamente perché abbiamo aggiunto la voce, ci siamo trovati a fare dei versi sopra quasi tutti i brani, poi abbiamo tenuto solo le parti che ci piacevano. L’unica cosa certa è che le nostre voci (“cantiamo” entrambi) fanno cagare, quindi abbiamo preferito migliorarle con un vocoder. Avevamo provato anche una talkbox, ma era un casino centrare quel tubo ogni volta, c’era d’avere anche un po’ schifo. Ahahahah!

4. Tante le riconferme per Macello, dall'abbinata Berlikete-Eviac per l'artwork della copertina, al tocco prezioso di Giulio Ragno Favero alla produzione, fino al rinnovo della firma con la Subsound Records. Per ognuna di queste collaborazioni ci volete parlare dei punti di forza, per cui non si cambia ricetta?
S: Ci stanno addosso, non possono fare a meno di noi. Ci spiace deluderli. Così rinnoviamo la collaborazione. Almeno sono educati, perché ringraziano.
M: Per quanto riguarda Giulio è semplice: chi c’è di più bravo e preparato dopo Bob Rock? Per quanto riguarda Eeviac, abbiamo notato che i miei disegni travolti dal suo modo di colorare acquistano una sfumatura del tutto inaspettata e nuova, ci troviamo molto bene anche a livello umano nonostante sia Giulio che Eeviac siano vegetariani. Ahahahah!

5. Con Zolle avete sempre esplorato il mondo agreste della vita di campagna dei giorni nostri, tra trattori e trattorie. Certo che un concept sul mattatoio non è tra i più leggeri... come vi è venuto in mente l'argomento e come siete riusciti a presentarlo in maniera simpatica? E' quasi un ossimoro...
S: Risposta vera e prolissa: abbiamo fatto tutto a caso. Ora la risposta falsa, più sintetica. Macello, in gergo, significa confusione. La confusione in realtà è rappresentata dal numero 2, o meglio, dalla presenza del 2 all’interno di un 1. Un bel Macello! Confusa? Confusi? Ehehehhe… Prendiamo il mattatoio dai, che si presta. Un luogo. Un 1, appunto. Lì accade che qualcuno perda vita, qualcun altro tragga vita. Compresenza di morte e nascita. Ecco il 2 dentro l’1. Colpo di scena: ambivalenza e paradosso costituiscono il concept di Macello. Il suino, come sempre del resto, è solo una copertura.
M: Poi oh, va’ che noi siamo simpatici, eh!

6. Non temete una diatriba con qualche associazione animalista?
S: No, assolutamente. Ci sentiremmo incompresi e mal interpretati. Peraltro noi da piccoli facevamo riferimento al WWF, mica al Telefono Azzurro.
M: Non pensavamo di aver toccato un tema così scabroso, ahahahah! Pensa te. Sarebbe curioso se qualcuno perdesse tempo per fare la morale proprio a noi. Con tutti i problemi che ci sono. Per prima cosa li ringrazieremmo per la cortese attenzione. Eh poi sai mica che pubblicità?!

7. Simpatico il videoclip a cartoon per il primo estratto dall'album "S'Offre". Raccontateci un po' la sua genesi.
S: Col video di Infuso, del precedente album Infesta, abbiamo temuto di aver dato il massimo in camera! Della serie, riusciremo ad essere così soddisfatti in futuro? Video costoso quello. Abbiamo offerto un pranzo ai frequentatori della Trattoria, a pochi minuti dalla sala prove. Programma immaginato: convivio con brio, a seguire esibizione Zolle, con prevista carica da parte dei commensali, ad insultarci e disprezzarci. Riscontro reale: commensali allegretti, presi benissimo dal suono ruvido e potente, incapaci di agire qualsiasi violenza ai nostri danni, anzi, desiderosi di sentire tutto il disco. Dunque “mini live” con pubblico speciale. Eheheheh …
Questo per dire che Infuso, in passato, ci ha stupiti per il suo svolgersi.
S’offre ci stupisce oggi. Perché? Perché piace anche a noi! Eravamo pessimisti, dopo la vetta raggiunta in passato, invece no.
M: Più o meno è proprio cosi. Ci è venuto in mente di fare un video animato perché non ci sarebbe mai ricapitata un’occasione ed un’atmosfera come per il video di Infuso. Qualche tempo fa eravamo rimasti piacevolmente stupidi delle animazioni che Marcello Lega di That’s Motion (e chitarrista dei Sondag) aveva creato partendo dal fumetto contenuto nell’album dei temibili Nijls, disegnato da Berlikete (che poi sarei io, ma non dirlo a nessuno). Così, complice la quarantena Codognina ho trovato il tempo per fare un sacco di scarabocchi e Marcello (Lega, non io) li ha animati, stupendoci anche questa volta (evviva, ci è andata bene di nuovo!)

8. Quest'anno noi di Edp siamo usciti con una recentissima compilation, la INSTRUMENTAL Vs VOCALIST. L'idea è stata di proporre ai duo strumentali la sfida con un cantante, la cui traccia era da apporre a un proprio brano. Voi, per questo featuring, avete scelto un amico britannico, tale Harry Armstrong, chitarra e voce del duo d'oltremanica Soundpicker. Come lo avete conosciuto e perchè avete scelto proprio il suo contributo?
S: È uno dei pochi “veri cantanti” che abbiamo incontrato suonando in giro. Ci siamo anche trovati molto bene umanamente, durante le date inglesi condivise qualche anno fa. Quando Marcio mi raccontava di questa iniziativa della compilation, entrambi abbiamo pensato ad Harry. L’altra idea? Stefania degli OvO! Ma abbiamo scelto di proteggerla, anzi, di proteggerci! Eheheheh …
M: Ste, finalmente sei stato conciso, bravo!

Bene cari Zolle, ci auguriamo di rivederci a breve per qualche live! (ahahahahah! Illusa! :D)
Intanto buon proseguimento musicale, e che questo macello di 2020 possa presto finire...
Buon proseguimento globale a te ed a tutti voi!


DISCOGRAFIA
MACELLO Lp, Cd e Vinile 2020, Subsound Records


1.S'Offre  2.D'Io  3.M'Io  4.M'Accetta  5.L'Ara  6.L'Ama  7.L'Affetto  8.D'annata  9.L'Aura 





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Qui la nostra recensione

INFESTA Lp, Cd e Vinile 2017, Subsound Records

1.Kadregah  2.Versum  3.Lårdo  4.Magnum  5.Thorthellion  6.Brasathor  7.Interiora  8.Infuso  9.UnDoom





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Qui la nostra recensione

PORKESTRA Lp, Cd e Vinile 2015, Bloody Sound Fucktory

1.Porkediem  2.Porkeria  3.Porkasmatron  4.Porkona  5.Porkemon  6.Porkimede  7.Porkata  8.Porkobot  9.Porkenstein  10.Porkastica  11.Pork vader  12.Porkangelogabriele



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Qui la nostra recensione

ZOLLE Lp, Cd 2013, Supernatural Cat


1.Trakthor  2.LeeQuame  3.Forko  4.Mayale  5.Man Ja To Ja!  6.Melicow  7.Heavy Letam  8.Weetellah  9.Trynchatowak  10.Moongitruce



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Link ad altre recensioni:
All'estero:
Germania:


Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle


209. RECENSIONE74: Macello by Zolle



Zolle, duo da Bruzzelle (Lodi) che esce in 'fortunatissimo' periodo Covid-19 con il suo quarto album in studio Macello. Marcello Bellina e Stefano Contardi ci deliziano con il loro inconfondibile heavy rock, che col tempo è maturato in uno stile sempre più convincente. Nove tracce a tema rurale (come in tutta la carriera del duo) che questa volta si sviluppa nel concept del 'macello' inteso sia come luogo fisico ('mattatoio', da cui i giochi di parole dei titoli dei brani) che nel suo significato lato di 'confusione' da cui tutta l'ambivalenza tra morte e vita, assenza e presenza, fine ed inizio... come sempre con gli Zolle c'è poco di serio, la goliardia la fa da padrona! Guardare il video del primo estratto “S'offre” per credere...
Se volete approfondire quello che sta dietro a questo duo: nell'articolo che abbiamo appena pubblicato (qui) trovate la retrospettiva della band, la simpatica intervista ai due fondatori e i link agli articoli precedenti, più approfonditi. Qui a seguire un po' di credits sull'album e la sua recensione ad opera del nostro collaboratore Nicola Cigolini (Samcro).
Che dire... Buon divertimento con gli Zolle!

Video:

Contatti Band:

Macello credits:
Registrato e mixato nell'agosto 2019 da Giulio Ragno Favero @Sotto il Mare Recording Studios di Madonna dell'Uva Secca (Verona)
Masterizzato da Giovanni Versari
Pubblicato in Aprile 2020
Etichetta: Subsound Records
Artwork: Berlikete e Eeviac
Formato: Cd, digitale, vinile nero in 300 copie e vinile splatter su base verde trasparente (serie limitata)

Qui lo ascolti

Macello 2020
Subsound Records
(Heavy Rock, Post metal, Noise)

1. S'Offre
2. D'Io
3. M'Io
4. M'Accetta
5. L'Ara
6. L'Ama
7. L'Affetto
8. D'annata
9. L'Aura



RECENSIONE
ZOLLE "Macello"
Lp 2020 Subsound Records

Oggi andiamo a parlare di una band molto navigata, duo lodigiano formato da Marcello alle corde e Stefano alle pelli.

Con il loro quarto album da studio stiamo parlando degli ZOLLE, duo “lard rock”, come amano definirsi, che ci presentano Macello, un full lenght di appena 28 minuti ma nel quale sono concentrate una miriade di cose: da chitarre pesanti, quasi stonergianti, a delle belle batterie incastrose e mai banali, con un bel suond quadrato e mai carente (ricordiamo che stiamo sempre parlando di duo).

Il tutto si apre con “S'offre”, che è anche il singolo dell'album e del quale c'è anche un video (da vedere assolutamente, divertente e fatto a cartoon!), una delle poche tracce con voce dell'intero album, che già ci fa entrare in un bel mood giusto per un lard rock come si deve!

Come sempre raccontare un disco senza testi è un 'esperienza difficile, non ci sono appigli, ma il mood di questa opera è davvero fenomenale, perché è ironica e godibile, ma al tempo stesso tagliente e dura nel modo giusto (sfido chiunque di voi a non fare head banging con canzoni come “M'accetta” o “L'ama”), un sound che live deve essere davvero un pugno sullo stomaco per il fortunato avventore che si ritrova davanti a questo duo.

Insomma, ritrovare hard rock, stoner, punk, richiami agli anni '80 metallosi ma anche più “pop” in un'unica opera è molto complicato eppure gli ZOLLE, con il loro 'macello' musicale, ci sono proprio riusciti, coadiuvati dalle registrazioni di un fenomenale Giulio Ragno Favero (TEATRO DEGLI ORRORI, ONE DIMENTIONAL MAN), che è riuscito a tirare fuori il meglio da questi talentuosi ragazzi.

Non vedo veramente l'ora di godermeli live nelle mie zone. Con una immancabile birra in mano prima del pogo!

Nicola Cigolini
8/10



Articolo ad opera di Giusy Elle