giovedì 30 luglio 2015

74. Il doppio album del duo I COSPIRATORI


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   Era il 6 gennaio di quest'anno quando la befana portò in dono all'EDP un articolo dedicato al duo torinese I COSPIRATORI, grazie al loro singolo di debutto dal titolo proprio di "La Befana", opera prima del 2014 nonché brano presente nel primo omonimo album dei due. A distanza di sei mesi proponiamo invece il nuovissimo album, di recente uscita, che nel frattempo ha visto la luce.
   Per chi non se lo ricordasse I Cospiratori nascono dalla mente del chitarrista Martino Vergnano, già polistrumentista nei Filid, acclamata Irish band, e una collega di lavoro, Elisa Cerrano, neofita alle pelli. L'album "La Befana" viene registrato dai due ma alla sua uscita la batterista si ritira per maternità. Il suo posto vacante viene ora coperto da un batterista veterano, tale Paolo Chiorino, già mito musicale dell'adolescenza di Martino. Con questo nuovo carburante il duo prende il volo esibendosi in palchi prestigiosi e vincendo svariati concorsi musicali. E' in questa nuova formazione che viene infine registrato l'album di recente uscita.
   Parlare di album è comunque riduttivo... concettualmente i due rilasciano un doppio album che però viene pubblicato in due cd diversi, seppur legati da un'anima affine. Tant'è... avete presente il Black Album dei Metallica o l'Album Bianco dei Beatles? Ecco, non proprio così ma simile... I Cospiratori ci propongono un album in bianco e nero e la sua controparte in nero e bianco... in copertina i due addobbati con vecchi costumi di Halloween d'epoca, dei primi del Novecento... Perché Martino da sempre fa l'occhiolino al Nuovo Mondo ma nella sua versione Old Timey. Così i due volumi, intesi come le due facce di una stessa medaglia, si dividono in "Fulmicotone" (otto brani originali, cantati in italiano), e "Scarecrows" che in realtà è un misto tra canzoni rivisitate della tradizione americana Old Timey, appunto, e una riproposta in lingua inglese e versione acustica di alcuni brani di punta de "I Cospiratori". Nell'insieme il filone musicale è quello proposto nell'album precedente, infatti I Cospiratori hanno uno stile inconfondibile, tutto loro, che si riconosce al primo ascolto: un misto di rock e folk, di punk e del blues più scarno nato sulle sponde del Mississipi, quello che da sempre ha fatto da base alle scelte musicali di Martino. Il tutto alla maniera Vergnano, però! Chi ha seguito le recensioni EDP ha già incontrato questo nome come firma ad alcuni scritti (Live Report di Bob Log III, recensione a "Yuma" dei Bettie Blue, recensione a "Nonavraialtroduoaldifuoridi..." dei TU), e quel qualcuno si ricorderà sicuramente dello stile del nostro Martino! Sempre allegro e gioviale, alla ricerca di insoliti abbinamenti linguistici, con la battuta facile e pronta, riuscendo a stemperare anche l'atmosfera dark ed ipnotica di un album come lo splendido "Hexagon Garden" dei Melampus! Così sono le canzoni che escono dal suo cilindro (pardon, dal suo mitico ed inseparabile cappello di cui ignoriamo il nome...) ossia imprevedibili, alternative, delle miniature che ritraggono nei suoi testi improbabili scenette e ancor più assurdi personaggi. La leggerezza e l'ironia la fanno da padrona mentre ci si cala in un mondo fantastico e parallelo abitato dai personaggi delle fiabe punk-folk del nostro Martino. Come un cantastorie ci presenta scenette surreali: la vecchina dell'osteria, una bionda che forse era zoppa (o era un'altra?), donne con occhio di vetro... ma anche un omaggio a Otah Turner e al blues delle origini per flauto e tamburo, un rock'n'roll acustico e una ballata folk, in chiusura, che rielabora un vecchio proverbio. Martino ci diletta con la chitarra elettrica in versione fuzz, ma anche acustica, reso-fonica o con il mandolino mentre la voce è spesso filtrata da effetti sonori particolari. In "Fulmicotone" Paolo Chiorino usa un set canonico di batteria, in versione rock, mentre in "Scarecrows" il suo armamentario si dilata fino a comprendere bidoni arrugginiti, pentole, cucchiai e washboard. Molto versatili i nostri amici de I Cospiratori!
   Vorrei ora fare un piccolo inciso a proposito degli album doppi. Comunemente per album doppio si intende una confezione che contiene due dischi e di questi ne sono stati pubblicati un gran numero; altro discorso è da fare per un album doppio che esce però su due distinti supporti, due confezioni separate acquistabili indipendentemente l'una dall'altra. Sono ben pochi gli artisti che hanno osato pubblicare tutto in una volta così tanto materiale nuovo! ...specie da quando il formato Cd domina il mercato della musica registrata... Nel 1992 la Columbia e la Greffen pubblicarono rispettivamente "Human Touch" e "Lucky Town" di Bruce Springsteen, per esempio, mentre similmente troviamo "Use Your Illusion" 1 e 2 dei Guns N'Roses, probabilmente i più famosi esempi di album doppi che uscirono contemporaneamente ma che si potessero acquistare separatamente. E' proprio in quest'ottica che escono "Fulmicotone" e "Scarecrows", pur senza nessun riferimento stilistico ai due progetti sopra citati, ovviamente...
   L'album doppio dei Cospiratori viene registrato in due giorni presso L'Upi Recording di Val della Torre, un centro per disabili dove Martino lavora, specializzato nella riabilitazione dei pazienti attraverso le varie forme d'arte. Subito dopo lo studio viene svaligiato ma per fortuna la cultura non ha mercato presso i più venali ladri di strumentazione musicale, così le due bobine, sulle quali gli album erano stati registrati in analogico, vengono risparmiate. Ritardato comunque il processo di rifinitura della registrazione prima, il doppio album vede infine la luce il 23 Giugno 2015. Molti gli ospiti che i due accolgono in sala registrazione: Sebastiano Re e Sergio Chiorino alle armoniche, Davide Vergnano al violino, Thomas Guiducci al banjo a cinque corde, Graziano Pettinari alla versione irlandese tenore del medesimo strumento ed infine Emanuele Pettinari al bouzuki.
   I due album sono attualmente reperibili in cd e online nei vari digital stores mentre sarà prossima la loro pubblicazione su vinile. Tutte le opere de I Cospiratori sono autoprodotte come il Do It Yourself è la filosofia base per la promozione e il booking del duo. Passiamo ora a uno scambio di battute con i nostri due mentre per un approfondimento del doppio album rimandiamo all'entusiasta recensione del nostro collaboratore Giac Drummer.

"Fulmicotone" e "Scarecrows" li ascolti su Spotify



INTERVISTA
1.Ciao Martino e Paolo, non è passato molto tempo e già ci si reincontra. Raccontateci: com'è stata la stesura di "Fulmicotone" e come mai l'idea di aggiungerci un secondo capitolo?
M. Ciao Giusy e Amici e Amiche di EDP…
Le canzoni che compongono Fulmicotone sono quasi tutte nate la scorsa estate nel giro di pochissime settimane, una dietro l’altra, di getto, a parte “Gina” che e’ una canzone che avevo scritto per i Rosenkranz e poi ci siamo divertiti a stravolgerla in italiano, a cambiare il ritmo e poi ad aggiungerci un coro finale quasi gospel… quasi lo stesso discorso vale per Scarecrows, quindi a fine estate ci siamo trovati con un bel numero di canzoni, composizioni nostre, tradizionali riarrangiati... spesso siamo partiti da un ritmo, a volte da un riff... abbiamo seguito molto l'istinto senza mai soffermarci sui dettagli o altro.
Il 2° capitolo è stato concepito contemporaneamente al 1°. Anzi, non sarei così sicuro su quale sia il primo e quale il secondo. Direi che entrambi rappresentano la doppia dimensione live dei Cospiratori, elettrica e acustica. Inserire le due dimensioni su un unico prodotto non sembrava troppo logico.
Sono due facce della stessa medaglia, ma sentivamo l’esigenza di mantenerli su due supporti separati uno dall’altro: il due che ritorna, due album, due anime (elettrica e acustica), due mondi (l’America e l’Italia)...

2. A cosa la scelta dei titoli?
M. Il fulmicotone e’ un esplosivo: il cotone fulminante, un esplosivo dal gusto retro’ , l’esplosivo dei bei tempi andati, nel nostro immaginario in qualche modo appartiene a quel mondo “ spaghetti western”che tanto ci piace, un esplosivo grezzo, a mix finito abbiamo avuto la sensazione che fosse il nome giusto per riassumere quel che c'è dentro l’album… e poi fulmicotone era anche la parola d’ordine nel film "La leggenda di Al, John e Jack", giusto per rimanere in un clima scherzoso...
Per riassumere il contenuto di Scarecrows gli spaventapasseri ci sembravano il simbolo più efficace, l'America rurale e la campagna in generale, prati, corvi, strumenti acustici suonati nella notte nel mezzo del nulla...

3. In "Scarecrows", oltre a riproporre in chiave personale canzoni della tradizione Old Timey e Folk Blues, avete riarriangiato alcuni brani del vostro album precedente; mi ha incuriosita la scelta di tradurre il testo dall'italiano all'inglese: com'è stata la trasposizione?
M. In Scarecrows infatti oltre ai traditional ci sono composizioni nostre; dell’album precedente ne abbiamo ripresa una che ora e’ "Hills of Colorado", ossia musiche nostre (La Befana) e testo di una canzone tradizionale irlandese (Hills of Connemara) riadattato al nuovo continente. Quindi non e’ una traduzione ma un testo che non ha nulla a che vedere con La Befana se non la metrica che e’ molto simile... "Osteria della vecchina" invece, in Scarecrows diventa "Derby Town", ma non vogliamo svelarvi troppo, speriamo troviate voi i paralleli e i corto circuito che abbiamo voluto innescare all’interno dei lavori.

4.Paolo, in "Scarecrows" ti sei sbizzarrito con gli elementi percussivi: raccontaci qualcosa del tuo set, a cosa ti sei ispirato, come l'hai costituito...
P. Sono un grande estimatore di tutto quanto sia "tradizione" soprattutto utilizzando quelli che sono strumenti originali. La mia prima washboard l'ho recuperata nei primi anni '80 nelle cianfrusaglie di una vecchia baita in montagna. Il banjo/mandolino che utilizzo in acustico apparteneva al mio nonno e ha più di cent'anni. E, anche, l'utilizzo di altri strumenti che fanno parte della tradizione ha fatto parte del mio background sonoro da molti anni. L'incontro con Martino è stato fondamentale per poter utilizzare sempre più e conoscere sempre più questi strumenti che non sempre sono così assimilabili da altri musicisti forse più classici. Con I Cospiratori riesco finalmente ad utilizzare ed ottenere suoni da aggeggi di qualsivoglia natura, vedi bidoni arrugginiti, cucchiai, campane, assi da lavare, ecc.

5. E il tuo set di chitarre, Martino?
M. Ho usato una Epiphone Studio Dot super economica, una chitarra resofonica Gretsch , una Ibanez acustica e un mandolino economicissimo della Stagg; Gretsch a parte, tutto il resto è stato rubato in blocco la settimana dopo le registrazioni... Per i pedali ho usato un big muff, octavio dunlop, whammy e poco altro… Più che le chitarre ci terrei a dire che abbiamo registrato i due album in due giorni con registratore analogico a bobina, cercando di mantenere il più possibile inalterato lo spirito delle canzoni così come erano nate un paio di mesi prima e senza fronzoli e orpelli.

6. Che effetti usi per alterare la voce?
M. Per la voce ho usato quasi esclusivamente un microfono Green Bullett da armonica per ottenere quel gradevole effetto telefonico e distorto che tanto piace alle mamme.

7. Avete in programma qualche tour estivo?
M. Non abbiamo un vero e proprio tour, abbiamo alcuni concerti in Piemonte.

8. Martino, sei anche collaboratore EDP (indimenticabili le tue recensioni e l'intervista a Bob Log III!): come ti sei trovato in questo ruolo? Vuoi fare un punto della situazione?
M. E' molto bello avere la fortuna di ascoltare in anteprima lavori di altri duo. Sto scoprendo un mondo molto interessante e prolifico che viaggia indisturbato al di là delle mode e delle tendenze del momento, un mondo di musicisti appassionati che amano ciò che fanno, ho avuto recentemente la fortuna di conoscere di persona i Bettie Blue e loro incarnano in pieno questo spirito che collega più o meno inconsapevolmente i duo elettrici… abbiamo parlato per un paio di ore appassionatamente e non mi capitava da tempo di trovare gente così appassionata e poi ho avuto l’onore di conoscerti e suonare davanti a te... che emozione... la madrina dei duo elettrici italiani! Spero di poter ancora scrivere per voi... musica a pacchi e gratis tutti i mesi, vuoi mettere?! :)

Grazie per gli apprezzamenti! Tanta buona musica a voi allora e vi lascio concludere con una vostra battuta.
M. Sì, grazie a quanti avranno letto fino qui. Se avrete voglia ascoltate il nostro nuovo doppio lavoro e se vi piacerà acquistatelo su itunes, amazon, goggleplay etc. Questo ci aiuterà a continuare e voi vi ritroverete con della bella musica tra le mani con la quale farete un figurone alle feste e con le vostre fidanzate, fidanzati, mamme, amici, parenti, colleghi e così via. Grazie ancora a tutti e grazie a EDP! Vostri Cospiratori.




DISCOGRAFIA
FULMICOTONE Album 2015, Autoprodotto

1.Occhio di vetro 2.Osteria della vecchina 3.Hey bionda 4.Non lo sai 5.Gina 6.Felice 7.Scaffale 8.Il contadino





SCARECROWS Album 2015, Autoprodotto

1.A Shot in the Dark 2.Oh Death 3.Oh Mean Girl 4.Stack O'Lee 5.Long John 6.Hills of Colorado 7.Am I Born to Die 8.Derby Town 9.Satan Yr Kingdom Must Come Down 10.The Stolen Mandolins



I COSPIRATORI 2014, Autoprodotto
Stampato in 100 copie numerate

1.Un monaco in Baviera 2.I tuoi maledetti rutti 3.La befana 4.Fino a domani 5.Mammeglio 6.Un problema che vorrei avere 7.Brutta ma ricca 8.Non sei più qui 9.Il porto di Torino BONUS TRACKS 10.Oh Death 11.A Man of Constant Sorrow



LA BEFANA singolo 2014, Autoprodotto

1.La Befana











Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle


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