Vista la mole di articoli caricati in questo blogger,
solitamente, per destreggiarsi un po', posto la lista dei loro link
allo scadere di ogni semestre. Quest'anno però sono riuscita a
presentare un minor numero di duo rispetto alla media, in quanto per
ben quattro mesi ho partecipato all'organizzazione di una rassegna
musicale estiva, in Valsugana, qui in Trentino, denominata "Quando
l'Acqua incontra la Musica": le sedi erano infatti tre delle
piscine della Valle, gestite da Rari Nantes Valsugana. In Luglio ero
quindi in piena attività organizzativa ed Edp era momentaneamente
accantonato... Ecco che così, con questo post, ci aggiorniamo sulle
pubblicazioni di tutto il 2017, compreso il resoconto della rassegna
di cui sopra, alla quale hanno partecipato alcuni power duo
chitarra-batteria o progetti a loro paralleli. Ci sarà sicuramente
un articolo che avete perso o un duo che vi fa piacere riascoltare...
così, vista la maggior disponibilità di tempo durante queste
festività di fine-inizio anno, vi invito a dedicarvi alla lettura
musicale.
Ricordo che ogni articolo parte dalla
retrospettiva del duo, prosegue con una breve descrizione delle
etichette a supporto dell'album e con l'intervista ai due membri
della band, per essere poi affiancato da un secondo post con
presentazione e recensione dell'ultimo album del duo. Sono sempre
presenti link ai video della band e per l'ascolto dell'album in
questione.
Colgo inoltre l'occasione per augurarvi
uno strepitoso Anno Nuovo, ricco di tante splendide novità, anche musicali... Che il rock sia con voi! :)
ELENCO ARTICOLI 2017
Above The Tree è il progetto solista
di Marco Bernacchia, chitarrista e pittore marchigiano, attualmente
di stanza a Verona. Musicalmente attivo fin dal 1998, si è espresso
in molteplici progetti (Mazca) sia da solista (Virtual Forest) che
avviando interessanti collaborazioni (Above the Tree & Drum
Ensemble du Beat; Stregoni). Insieme al batterista Matteo "Tegu"
Sideri (Ronin, Maria Antonietta), l'E-side del duo, ha creato infine
il combo chitarra-batteria. Ci destreggiamo con questo articolo nella
ricca carriera di Marco, concentrando ovviamente l'attenzione sul
progetto a due.
Recensione del loro Riot ad
opera di Danilo 'Damage' Peccerella (Globetrotter). Un album che
raccoglie i brani del duo ma in versione chitarra e drum machine: si
evince sì l'atmosfera ipnotica degli Above the Tree che tanto piace,
ma il coinvolgente live, risultato dal ben congegnato accompagnamento
di Sideri, è in realtà un'altra cosa. Bernacchia ritiene che album
e live sono due percorsi assolutamente diversi e li gestisce in
quanto tali.
Anche Bologna Violenta è un progetto
solista, nello specifico del polistrumentista grindcore Nicola
Manzan, che a un certo punto della sua carriera decide di
stabilizzarsi in duo. Dopo una lunga carriera da solo e numerosi
album pubblicati, trova la sua armonia definitiva col batterista
Alessandro Vagnoni. Ripercorriamo il suo iter musicale dal 2005 ad
oggi.
Discordia è il primo album di
Manzan in duo. Sicuramente più incisivo con l'aggiunta della
batteria acustica (e i live ne guadagnano ancor di più), è in
realtà un album che ricalca certe formule tipiche del Manzan: brani
brevissimi e molto tesi, grindcore allo stato puro. Recensione ancora
dle nostro Danilo Peccerella.
I San Leo sono un duo fondato nel 2013
a Rimini, che ci propone un Postrock veramente esclusivo e un po'
fuori dai canoni. Loro si sentono anche un po' fuori dal tempo, a
dire il vero, e proprio per questo il concept del progetto a due è
basato sul passato storico della loro regione, in particolare sulla
rocca di San Leo dove era stato rinchiuso il famoso esoterista Conte
di Cagliostro. E' proprio sulla simbologia esoterica ed alchemica che
i due basano inoltre tutta la propria iconografia.
XXIV è l'album di debutto dei
San Leo, un gran bel disco che ho ascoltato ininterrottamente per
mesi. La sua caratteristica sono brani molto lunghi, dal lento
incedere, che alternano momenti di dolce e splendida calma a gloriosi
scoppi di energia, per un genere neologisticamente definito
'mantracore'... Li ho fortemente voluti alla rassegna musicale
"Quando l'Acqua incontra la Musica" e in effetti c'è ancora
chi se li ricorda come uno dei momenti più belli dei 40 concerti
proposti... Attualmente il duo ha già pubblicato il secondo lavoro
discografico Dom, che porta a livelli ancor più elevati la
loro vincente formula sonora, mentre in questo articolo approfondiamo
il primo album grazie al nostro recensore Bob Cillo, chitarrista del
duo pugliese Dirty Trainload.
137) Il post-metal granitico dei MARMO 21.3.2017
Tre amici di lunga data, nel 2012 a
Forlì, decidono di fondare una metal band, ma solo due sanno
suonare... Ecco nati i Picea Conica nella formazione
chitarra-batteria e terzo elemento tuttofare di supporto. Ancora
adesso che il duo vanta un nuovo batterista e ha tramutato il proprio
nome in Marmo, la dinamica a tre è la medesima. Sano rock di
ispirazione anni '90 (Helmet, Melvins, Godflesh, Unsane) in una
miscela di pesantezza e atmosfere coinvolgenti.
138) RECENSIONE42: Inside by Marmo 21.3.2017 Recensione dell'Inside Ep dei Marmo ad opera del batterista dei Samcro, Nicola Cigolini. Sarà suo compito analizzare a fondo l'album, creato nella nuova formazione a due: inteso dalla band come una ricerca introspettiva dell'essere umano nei meandri dell'incognito e del logorio dei nostri tempi. Si vuole trasporre in musica lo sforzo di vivere ogni giorno ma anche ciò che di bello ne può scaturire. Sei tracce per 28 minuti di ascolto potenti e maestosi; attualmente il duo è pronto per pubblicare il loro secondo Ep.
139) La bile dei DOCTORS IN MEXICO 6.4.2017
Ci spostiamo a Ferrara con il duo strumentale Doctors In Mexico e la loro proposta alt-rock: un genere a cavallo tra stoner, blues e noise. Retrospettiva della band e intervista con i due fondatori, Mattia Cenacchi e Carlo Calanchi
Recensione ad opera di Nicola Cigolini
(Samcro). Bile è un album di 9 pezzi strumentali (44 minuti
d'ascolto), intitolati col numero di composizione, ai quali il duo ha
voluto aggiungere i testi, pur non cantandoli. Si trovano all'interno
del booklet nella sezione "Lyrics for Unsung Songs" e sono
scritti sia dal duo che da altri amici della band. Nessuna struttura
ripetitiva e l'utilizzo di accordature particolari rendono il
progetto originale; all'interno dell'articolo ascolto integrale
dell'album.
Ultimo articolo di presentazione duo
prima della lunga pausa estiva per l'organizzazione di un festival
musicale di 40 concerti. Hate & Merda vengono da Firenze e sono
attivi da oltre cinque anni. Molto conosciuti nell'ambito
dell'underground estremo (la loro proposta è uno sludge teso e
disturbante) in realtà mantengono il riserbo più assoluto sulle
proprie figure, presentandosi incappucciati e chiamandosi, vagamente,
Unnecessary1 e Unnecessary2. La loro filosofia di base è che a
questo mondo siamo tutti egualmente importanti, che non ha senso
coltivare la passione per il proprio ego, e quindi non vedono il
senso di proporsi come soggetti ma soltanto come esecutori della
propria musica che, in definitiva, dovrebbe parlare da sè. Cosa che
realmente fa, tra lamenti, stridori e volumi travolgenti...
Raccogliamo qui le impressioni di
Giacomo Guidetti, bassista del power duo Ka, a proposito di La
Capitale del Male degli Hate & Merda. Album estremo, alle soglie
dell'angosciante, appoggiato da una lunga cordata di etichette
indipendenti tra le più rinomate del panorama nazionale.
143) Quando l'Acqua incontra la Musica 19.9.2017
Dopo oltre 4 mesi mi rifaccio viva sul blog
Edp con questo articolo di spiegazione per la mia assenza, e
descrizione della lunga e nutrita rassegna musicale che sono stata
chiamare a co-organizzare. Filo conduttore: i power duo che ho
chiamato ad esibirsi, in canonico formato a due chitarra-batteria, o
con progetti paralleli: Ongaku2, Maria Devigili, We Love Surf, San
Leo, Margaret Lee, Riverweed, Dirty Trainload, Sdang!, Fucsia, Above
the Tree...
144) ANICE: liscio che è un piacere 14.10.2017
Si riparte finalmente con la
presentazione dei duo nazionali, a partire dagli Anice che, a
distanza di un anno dalla ricezione dell'album, dovevo assolutamente
onorare! Mali Yea, inoltre, il chitarrista e fondatore del combo, fa
anche parte dello staff Edp come grafico. Dopo un album e due Ep
ritroviamo gli Anice appena riassestati con un nuovo batterista e con
nuovo materiale per un ulteriore album, di prossima pubblicazione.
Noi ci concentriamo sull'ultimo album Gold, pensato e
registrato nella vecchia formazione e appena remixato in formato
tape. Bella proposta strumentale, d'atmosfera...
Recensione ad opera di Nicola Cigolini
(batterista per i Samcro) dell'Ep Gold del duo Anice da Reggio
Emilia
146) SONNY & THE STORK: i naufraghi del rock 21.11.2017
Ci spostiamo a Vercelli per la
presentazione dei Sonny & The Stork, duo dal rock sanguigno, che
strizza l'occhio alla tradizione d'Oltreoceano ma che si esprime in
un sentito cantato in italiano. Molta cura nei particolari per questo
duo che confeziona a mano in copia unica tutti i propri dischi e che
dà molto valore ai testi delle proprie canzoni (nei quali ci parlano
del disagio di vivere in una società complessa e deludente come
quella odierna, che criticano l'imperante piccolezza umana ma che,
nell'insieme, non svelano mai la sconfitta o l'abbandono, poiché
alla fine c'è sempre una luce di speranza, la possibilità di
reagire... La sequenza dei brani si rivela così un
percorso di presa di coscienza della propria introspezione fino ad
arrivare a vere e proprie soluzioni per far fronte a problematiche
ricorrenti nella vita di ogni individuo).
Mentre i S&TS sono pronti ad entrare in
studio per la registrazione del secondo lavoro discografico (che sarà
più maturo nei suoni e nell'insieme), noi approfondiamo intanto l'album
d'esordio del duo Dimenticati e Ritrovati. 9 tracce di
piacevole rock cantato in italiano, recensito da Mario Caruso
(chitarrista del garage-blues duo aretino Samcro).
Finalmente la presentazione di
un duo meridionale, e che duo! I Big South Market da Barletta si
formano dopo una ventennale amicizia dei due fondatori, che nel
frattempo hanno militato in svariate band. Il background musicale dei
due (metal e crossover) genera un ottimo mix sonoro fatto di Hard
Rock, Nu Metal e Stoner. Brani godibilissimi e dal tiro micidiale che
fanno di questo duo innanzitutto una live band, ma il cui album
sparato a palla nello stereo della vostra auto vi farà macinare
indimenticabili chilometri di fuoco! Il nome del duo si ispira a una
visione romantica di un megastore dove poter rifornirsi di tutti gli
album rock del mondo; grafica dell'album e titolo ne ricalcano il
concept. Come sempre nei nostri articoli troverete la retrospettiva
della band e l'intervista ai due fondatori.
Approfondimento dell'Ep
d'esordio dei Big South Market: Muzak.
Il termine gergale indica la musica di sottofondo che viene trasmessa
nei luoghi di aggregazione e di attesa, e che nella versione rock e
stoner dei TBSM non la potete ascoltar ein qualsivolgia centro
commerciale ma soltanto nel grande mercato rock del Sud! Recensione
ad opera di Danilo 'Damage' Peccerella, batterista del duo
beneventano Globetrotter.
150) ELENCO
POST 2017 28.12.2017
Eccoci qua...
Articolo ad opera di Giusy Elle