Sarge e Wüllf
vengono da Erion, un pianeta dove l'energia fluisce in
equilibrio grazie al potere unificante di Hyperwülff. L'IperLupo,
deprivato della sua forza e relegato in strati sottili della
creazione da un nemico robotico, attende ora la reincarnazione grazie
al potere unificante della musica, con l'apporto degli Eroniti e
degli umani tutti. Bene gente, continuate a suonare quindi, e a
elargire le vostre buone vibrazioni, che il Cosmo ne può solo
giovare... Questo il concept degli HYPERWÜLFF, duo bolognese con una
missione: salvare l'equilibrio delle cose tramite il potente
strumento della musica.
Volume2: The Divide esce a fine
2018 ed è il naturale sequel del precedente Vol1: Erion Speaks,
di tre anni prima. Attraverso questi volumi il duo dipana la trama
della saga e convoca a sé nuovi proseliti grazie al 'metla', un post
metal ibridato di stoner, sludge e doom, forte e potente, straziato e
storto quanto basta. A fianco dei due eroi troviamo una bella cordata
di etichette che credono nel messaggio di pace del duo: Shove
Records, Deathcrush e Dischi Bervisti per i formati vinile+Cd (di cui
100 in edizione limitata bianco latte), 25 copie in tiratura
ultra-limitata a cura di Teschio Dischi e Roughness Noise per la
versione audio-cassetta.
Nell'articolo appena pubblicato c'è
una breve descrizione di queste belle realtà dell'underground
musicale nazionale, ma anche l'intervista ai due eroi della saga e
una presentazione del duo dalla fondazione ad oggi: rimando quindi a
tale pubblicazione (qui) per ogni
approfondimento sul duo, per concentrarci invece qui sugli aspetti
tecnici dell'album e sulla sua recensione a firma del nostro
collaboratore Nicola Cigolini.
Video:
"Last Ride" Official Video https://youtu.be/-mXyRKlJzAM
Contatti Band:
Bandcamp: http://hyperwulff.bandcamp.com
Soundcloud: https://soundcloud.com/hyperwulff
Facebook: https://www.facebook.com/thehyperwulff
Vol2: The
Divide credits:
Scritto e suonato da The Sarge
(chitarra e voce) e The Wüllf (batteria e droni)
Registrato e mixato da Bruno Germano
@Vacuum Studio (Bologna)
Masterizzato da Carl Saff @Saff
Mastering (Chicago)
Prodotto da Hyperwüllf e Bruno Germano
Cover Artwork: Solomacello
Internal Artwork: Nero
Pubblicato il 14 Settembre 2018
Etichette indipendenti: Shove Records,
Dischi Bervisti, Death Crush, Teschio Dischi, Roughness Noise
FormatoVinile nero +Cd (Edizione
limitata di 100 copie in vinile bianco) e audio-cassetta
Qui
lo ascolti
The Divide 2018
Shove Records, Dischi
Bervisti, Death Crush,
Teschio Dischi, Roughness
Noise
(PostMetal,
Sludge, Doom)
1.
Erion Chant
2.
Hypersphere
3.
Recall! Recall!
4.
Ghost Wolf
5. Last
Ride
6.
Stele Chant
7.
Shattered Ground
8. 17 45 40.045-29 00'
27.9
9. Omniverse
10. Infinite Titan
RECENSIONE
HIPERWULFF "Volume
Two: The Divide"
Lp 2018 Shove
Records, Dischi Bervisti, Death Crush,
Teschio Dischi, Roughness Noise
Il Grande Lupo è
fra noi e la battaglia con la bestia meccanica è giunta al termine,
una battaglia che sicuramente ci ricorderemo per molto tempo!
Gli Hyperwülff
sono The Sarge (chitarra e voce) e The Wulff (batteria e sinth) e con
questo Volume Due portano a compimento la storia iniziata con Volume
One: Erion Speaks, il
primo capitolo di questa saga interstellare che ci narra le vicende
del Grande Lupo che combatte contro la grande bestia meccanica di
nome Robogoat, una
visione ultrafuturistica di un universo parallelo raccontato
attraverso le corde e le pelli di queste menti sapienti.
L'album ritrova
in sé molte sfumature, che vanno dal metal più spinto, con
derivazioni stoner, noise fino ad arrivare al doom, quindi un bel
calderone che gli Hyperwülff sanno
magistralmente mescolare per creare un sound bello pieno e compatto
(ricordiamo che i gruppi che recensiamo qui sono sempre di due
componenti, e non far rimpiangere altri strumenti è sempre molto
arduo), un viaggio che porta con sé molti sapori, molte spigolature
di un disco duro e crudo, con un concept ben pensato (fateli due
dischi raccontando di un futuro non tangibile e con una storia così
ben delineata) ed una fattura molto buona, il disco suona bello pieno
e liscio in ogni sua canzone.
Tra i pezzi
dell'album spicca Last Ride,
una bella cavalcata dove ritroviamo i primi germi di desert rock che
poi sarebbe diventato lo stoner che noi conosciamo bene, potrei dire
un nome su tutti, i Kiuss, che va a finire in una sfuriata metal alla
Slipknot e che alla fine lascia letteralmente senza fiato; sembra di
aver fatto l'ultima corsa con l'IperLupo accanto, io ho ancora il
fiatone!
Per il resto,
ragazzi, vi consiglio assolutamente l'ascolto dell'intero album
perché ovviamente essendo un concept non può essere menomato di
qualche sua parte, ed ovviamente anche del primo volume che anche io
mi accingerò a cercare per capire come tutto questo casino
intergalattico abbia avuto inizio.
Dal punto di
vista tecnico un lavoro godibilissimo, dove tutto suona al posto
giusto nel modo giusto, complimenti vivissimi a Bruno
Germano del Vacuum
Studio di Bologna, che ha curato sia
la ripresa che il mixaggio di questo gioiellino.
Concludo dicendo che appena avrò la
possibilità di vedere gli Hyperwülff dal vivo non me li lascerò
certo scappare, e credo che lo dobbiate fare anche voi.
Nicola Cigolini
8,5/10
Articolo a cura di
Giusy Elle
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