lunedì 30 dicembre 2019

194. ELENCO ARTICOLI 2019






Anche quest'anno è volato, tra nuovi album e duo che nascono o si sciolgono. Una buona parte di tutto questo ve lo abbiamo raccontato con i nostri articoli e, se ne avete perso qualcuno o avete piacere di rileggerne qualcun altro, ecco qui una bella guida ai 23 pubblicati nel corso del 2019: 7 presentazioni di nuovi duo, 4 aggiornamenti con 2-man band già di nostra conoscenza, 11 recensioni di album, un articolo per 1 video... Buona lettura, quindi, buona musica e Buone Feste!!!!


ELENCO ARTICOLI 2019

171) La nostalgia degli SDANG! 15.1.2019
Terzo appuntamento con i nostri amici bresciani Nicola Panteghini e Alessandro Pedretti. L'occasione è la pubblicazione del nuovo album, che esce a 5 anni di distanza dalla formazione del duo. Una proposta musicale originale, quella degli Sdang!, che con la loro versione di rock strumentale, tra il tecnico e il poetico, si distinguono nel panorama dei power duo nazionali. Musicisti professionisti, viaggiano in tour per l'Italia anche con un altro progetto che li vede suonare in trio con Colin Edwin dei Porcupine Tree. Tutto questo e altro nell'articolo-intervista di aggiornamento.

Dopo un Ep di avviamento e un full lenght, il 2018 segna l'uscita di una terza pubblicazione in studio per i nostri Sdang!, un concept album che li vede consolidare il proprio stile inconfondibile e che ci parla dell'importanza dei ricordi e di coltivare la memoria delle cose. Recensione a firma Mali Yea (Anice)

Eccoci alla prima presentazione dell'anno di un nuovo duo: loro sono Francesco Quanilli e Giuditta Cestari, due musicisti dalla grande esperienza musicale (Giudi -cantante e batterista del duo- è per esempio figlia d'arte, ha fondato band in giro per il mondo e suonato come tournista in Europa) che ci hanno positivamente incuriositi in merito alla loro proposta musicale: sano rock, anima soul e attitudine punk. Con questa formula incantano tutti, vengono compresi ed apprezzati da varie fasce d'età e i loro concerti in giro per il Triveneto non si contano più. Tanta sana allegria per questo duo che esordisce da subito con un full lenght e che vanta 4 ore di repertorio live grazie alle numerose cover ripresentate nel proprio stile.

Primo album per il giovane duo veronese che ci presenta però da subito un full lenght di ben 10 pezzi, recensiti per voi dal nostro collaboratorte Bob Cillo (Dirty Trainload). Se avete voglia di danzare e divertirvi, non perdetevi l'ascolto!

Siamo a Bologna con un duo rodigino che in questa storica città ha messo radici già dal 2013. Christian (Love in Elevator, Marnero, Graad) e Nicola, amici fin dall'infanzia, sviluppano in questo concept duo tutta la propria passione per la cinematografia di fantascienza musicando un proprio ipotetico racconto, che si snoda di album in album come se si trattasse di capitoli di un romanzo. La storia parla di un IperLupo, anima saggia di un pianeta di un'altra galassia, dove gli umani vivono in pace ed armonia. L'equilibrio però viene sconvolto da un'invasore e i due eroi della saga, impersonificazione dei nostri stessi musicisti, devono fuggire verso la Terra per chiedere l'aiuto degli umani che, grazie alla forza riparatrice e all'incommensurabile potere della musica, possono contribuire a risanare il pianeta Eiron. Interessante la versione metal del duo Hyperwulff che riesce con originalità a coniugare stoner, sludge, noise, doom, in una miscela del tutto personale.

Volume Two è il sequal naturale del Volume One, uscito già nel 2015. Con la guida del recensore Nicola Cigolini (Samcro), entriamo nella storia dell'IperLupo e di questi umani di un pianeta lontano. Interessanti gli adattamenti del metal del duo, a sottolineare i punti salienti della saga.

Siamo in Friuli, nelle fredde terre di confine della Carnia, e come nella più storica tradizione alla White Stripes, il chitarrista Alessandro De Cecco piazza un'ignara compagna, tale Jessica Bortoluzzi, dietro alle pelli per formare un duo scarno, immediato ma mordace, che con il suo punk alla Green Day furoreggia in tutto il Triveneto. I brani sono brevi e sono tanti, altrettanti i video, per lo più casalinghi, come buona tradizione Diy comanda. Simpatica intervista, tra argomenti di musica, gatti e attività nel sociale.

Un gelato al bar dà il via a una serie di brani che vengono raccolti in questo primo album, da subito un Long Play. Lisce proprio come un gelato che si scioglie, le canzoni si dipanano nei 25 minuti di ascolto, guidati dalla penna del nostro collaboratorte Mali Yea, del duo reggiano Anice.

Nadsat, Bologna 2015... è da allora che seguiamo Michele Malaguti e Cesare Balboni nelle loro evoluzioni sonore. Partiti in sordina con un Ep sci-fi, si evolvono da subito verso coordinate meno spaziali, più concrete e graffianti, tra schemi math e aggressività postcore. Influenzati da una scena bolognese a due molto attiva ed interessante, riescono col tempo a definire uno stile del tutto personale, che li eleva tra le 2-piece più attive e rinomate dello Stivale. Non potevamo saltare l'aggiornamento all'uscita del lor nuovo album.

I Nadsat amano evolversi e stupire. Con questa loro terza pubblicazione in studio, ci sbaragliano e stupiscono riuscendo ad introdurre le complesse poliritmie afro e ritmi latin, in quello che rimane un durissimo mathcore strumentale, con i dovuti abbellimenti. Recensione di Cesare Businaro, nostro unico collaboratore al di fuori di una 2-piece, ma grande seguace di Edp e fan della band di quest'oggi.

Anche dei San Leo abbiamo già scritto, fin dall'inizio della loro carriera (2013). Duo riminese formato da Marco Tabellini e Marco Migani, propongono sonorità del tutto particolari, sospese e dilatate, oscillanti tra momenti di calma e scoppi sonori. Lunghi titoli a descrivere lunghe composizioni strumentali, gloriose e potenti, che ci hanno fatto innamorare del duo.

Giunti al terzo album, i San Leo chiudono un'ipotetica trilogia incentrata sullo studio alchemico del Conte Cagliostro, che sulla rocca di San Leo venne appunto incarcerato. Medesime atmosfere di sempre che non ci fanno rimpiangere alcuna virata musicale. Il tutto recensito dal nostro Mali Yea (Anice) che con la sua etichetta indipendente metterà la firma al lavoro successivo del duo, uscito in questi ultimi mesi del 2019 e del quale avremo presto occasione di parlare.

I Milf sono un duo a intermittenza. Suonano, sono in tre con un personaggio dietro le quinte, poi spariscono, poi tornano, poi svaniscono di nuovo ed infine, ecco, adesso tornano in un formato a due che più duo non si può. Sono strumentali e sono cattivi, soprattutto irriverenti. Come da nome della band, seguono un concept incentrato sulla sessualità, o meglio sulla pornografia, che dilaga e pervade tutti gli strati della società. Invece di celare ciò che molti nascondono nell'armadio, ne parlano apertamente, con allegria e sfrontatezza, intessendo pure video a tema. Sebbene espliciti ma mai volgari, il primo pubblicato viene segnato dalla censura della rete. Pubblichiamo qui il secondo videoclip, casualmente più soft e conseguentemente sopravvisuto ai tagli del perbenismo, oltre che a farci una chiacchierata con Alejandro e Carlito sulla loro filosofia di base...

I nostri The Sarge and The Wülff continuano a sviluppare la colonna sonora di un ipotetico film sci-fi. Per questo Ep si soffermano nel momento straziante dell'abbandono del pianeta Erion, tra scenari di distruzione fisica e desolazione dell'anima. Interessante l'aggiunta e lo sviluppo di suoni sospesi grazie all'ampio utlizzo di vecchi synth analogici.

Conosciamo gli Hyperwülff come raffinati metallari che inseriscono certe sonorità elettroniche a sottolineare le atmosfere siderali del loro concept. In questo Ep sviluppano maggiormante questo aspetto, tralasciando fuzz e batteria per spostarsi alla consolle di guida della loro navicella spaziale, fatta di sintetizzatori, sampler e controller. Ciò che ne esce non fa più parte di un duo elettrico, ma non potevamo farci scappare questa piccola chicca, per un Ep che li vede comunque cavalcare i propri vecchi strumenti. C'è anche un video a sottolineare queste nuove atmosfere rarefatte di un mondo apparentemente distrutto.

The Cyborgs è stato un originalissimo duo per ben otto anni e centinaia di live in giro per il mondo. Non essendo prettamente chitarra-batteria, non li ho mai inseriti nella nostra Community. In realtà il chitarrista, un one-man band dalla formazione blues, aveva già militato per anni in un duo capitolino. Ora i cibernetici si dividono, l'uno mantenendo il nome e la formazione, l'altro lo stile. E questo altro, di cui non possiamo dire molto in quanto la mascheratura dei personaggi fa parte del concept fin dai suoi esordi, ha optato nuovamente per un set up chitarra-batteria. Il rock'n'roll, graffiante e coinvolgente, è quello che da sempre abbiamo amato.

I Cyborg Zero, come i precedenti The Cyborgs, sono sostanzialmente una live band: l'aspetto scenografico e l'abilità su palco non danno adito a dubbi. In attesa del primo album di questa nuova formazione esce quindi la registrazione di un loro live, nientemeno che alla mitica Darsena sul Trasimeno. 7 pezzi originali, di cui un paio ereditati dalla formazione precedente, ci fanno ricordare quanto sia glorioso danzare con la musica di questi Cibernetici, storici o nuovi che siano. Recensione ad opera di Mario Caruso (Samcro).

Nuovo duo per musicisti già navigati. I Reggiani Vincenzo Mellita e Luca Bajardi intessono un progetto interessante seppure estremo: tra math rock e violenze sonore di vario tipo, i due aggiungono campionamenti di dialoghi tratti da vecchi thriller, nell'ottica di sviluppare una specie di colonna sonora per film noir in bianco e nero. Sonorità surf, alt rock e latin jazz, servono a creare atmosfere precise, sospese e di tensione, come le emozioni che queste vecchie pellicole sapevano comunicare. A condimento del tutto, una serie di videoclip totalmente Diy (dai costumi alla scenografia) in tema con l'estetica del duo.

La penna di Nicola Cigolini ci conduce nei meandri di questo Ep ad alta tensione, tra la frenesia degli inseguimenti e i momenti di suspense caratteristici dei vecchi thriller da cineteca.

Le coordiante musicali cambiano con la presentazione di questo duo umbro, dove il rock e il metal prevalgono. 'Poca', ossia il fondatore Simone Matteucci (liutaio e insegnante di chitarra), è l'unico membro originario dei Craving for Caffeine, che da trio a duo con batteristi vari, giunge all'attuale line up con alle pelli Matteo Cavallaro. Un solido tappeto di elettronica, da avviare come base durante i live, è la loro soluzione alla mancanza delle freqeunze del basso.

Dopo un primo Ep d'avvio, ormai del 2013, seguono due album unificati nel concept dall'immagine di un coniglio in formato cartoon (la penna è di Lori Meyers), sempre più arrabbiato di disco in disco; una specie di rivalsa del più debole contro le angherie del mondo intero. Vi lasciamo entrare nei meandri dei dieci brani sotto la guida del nostro fidato Cesare Businaro.

Concludiamo in bellezza con l'ultima presentazione dell'anno, un giovane duo partenopeo che punta al futuro con uno sguardo decisamente rivolto al passato. Gli anni a cui si rifanno Antonio Scimonetti e Cristiano Del Gaudio precedono la loro infanzia e sono il decennio d'oro nientemeno del grunge, che i due sanno sapientemente miscelare con l'hard rock e un pizzico di condimento noise. Una formula ben riuscita che lascia ben sperare nelle nuove generazioni di 2-man bands. Il suono dei due è già in evoluzione, ma intanto noi ci godiamo questa ventata di nostalgica memoria musicale che farà impazzire tutti gli amanti delle camicie di flanella a quadretti...

L'omonimo Ep d'esordio dei Mushtooms è un 6 pezzi che ha mandato in fibrillazione il nostro recensore Cesare Businaro, tanto da strappargli di mano un bel dieci pieno, voto mai visto nella lunga storia delle recensioni di Edp. Ma del resto come dargli torto? Anche la Jestrai Records, etichetta di 'Mamma Verdena', molto attenta alle nuove proposte underground, non se li è voluti far scappare... Non perdetevi quindi l'ascolto di questo splendido album, tra echi di Mudhoney, Alice in Chains, Smashing Pumpkins, Melvins e molto altro.

194) ELENCO POST 2019 28.12.2019
Here we are... in attesa di ripartire con le nuove avventure a due del 2020! Buon anno a voi, fidi lettori e seguaci di Edp, ci faremo una bella compagnia... :)


Articolo ad opera di Giusy Elle

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