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giovedì 17 aprile 2014

26. ALLAN GLASS: il duo psichedelico...

   In occasione dell'uscita del loro nuovissimo album, "Magikarp", abbiamo deciso quest'oggi di dedicarci al duo alessandrino Allan Glass. Il chitarrista Marco è una mia vecchia amicizia, fin dall'avventura su Myspace, ed è quindi un gran piacere approfondire finalmente qualche tematica con lui e il suo batterista Jacopo. Presenti anche nella freedownload compilation EDP Vol.1 (qui) con il brano "Plastic Bubble in the Mystic Place", in anteprima da questo album, presentiamo oggi il loro concetto di duo, chitarra e batteria sì, ma impreziositi da interventi di elettronica: Marco utilizza spesso il synth, per conferire quell'aura psichedelica che tanto caratterizza i brani degli Allan Glass, mentre Jacopo alterna la drum-machine al suo set di batteria. Tra i loro brani, sempre diversi da album ad album, potrete trovare composizioni in puro stile power duo, oppure arricchiti da una forte componente elettronica: una concezione ampia di duo elettrico, che non si sofferma sull'uso specifico degli strumenti quanto sul risultato finale della musica stessa.
   Qui il teaser dell'album, realizzato da BARBA BAADER MEINHOF, collettivo di video-artisti visionari che vantano collaborazioni con Ufomammut, ICO e moltissimi altri grandi artisti musicali e non solo e, sempre a loro firma, l'ironico e provocatorio video di "Pallonicini e Pavoni", primo estratto dall'album Magikarp. 


BIOGRAFIA
   Marco Matti e Jacopo Viale sono due giovani Piemontesi classe '89 legati a doppia mandata nei loro progetti. Compagni di scuola fin dal liceo, suonano in questo duo dal 2008, ma Marco è anche fidanzato da sempre con la sorella di Jacopo! Un'affinità tipica e necessaria per chi suona solo in due...
   Entrambi universitari e lavoratori (Marco, il chitarrista, studia filosofia e lavora come fonico; Jacopo invece, oltre a studiare biologia è un gran sportivo e per questo lavora alla Decathlon) non si sa come, trovano anche il tempo per dedicarsi alla musica. Vien da sè che i due non vivono di live set, ma è proprio questo star lontano da lunghe e massacranti tournè che li rende così intimisti e precisi nelle loro composizioni e molto attenti alla sperimentazione.
   E' dello stesso anno di fondazione del duo il loro primo Ep, autoprodotto, "Stanze con Crepe", sei brani tra noise e psichedelia di natura elettronica mentre dobbiamo aspettare gli inzi del 2012 per il loro secondo Ep, "Guzznag" (Toilet Smokers Club Record), un 5-pezzi a base indie-rock sperimentale, eclettico ed imprevedibile come i folletti da cui prende il nome. Di recente uscita infine il primo vero album dei due, "Magikarp", un'opera di otto pezzi con etichetta Nova Feedback. Altro capitolo in nome della ricerca sonora più che del melodico fine a sè stesso, un rock psichedelico con buona dose di sperimentazione elettronica: per l'occasione ecco una lista di recensioni in tema.

   Cosa dire ancora della musica degli Allan Glass... unica, irripetibile, originale, innanzittutto; lontana dagli archetipi del rock indipendente nostrano mantiene un'impronta del tutto personale: chitarre scarne, batteria essenziale, voci sussurate, il tutto condito con dosi massicce di elettronica.
All'interno dei loro brani troviamo accenni a più filoni musicali, dal noise all'ambient, dal postrock allo stoner o allo shoegaze, il tutto miscelato con della sana psichedelia. I loro lavori cambiano spesso direzione, da album ad album, a dimostrazione di come per gli Allan Glass la musica sia in realtà una cosa viva, in continua mutazione, eppure, riuscendo a restare fedeli a sè stessi, restano sempre riconoscibili anche nei loro mutamenti. Le caratteristiche che li contraddistinguono? Ostilità nei confronti della forma-canzone; predilezione di strutture di più ampio respiro, con cambi stile prog; utilizzo dell'elettronica (drum-machine, synth) oltre ai due strumenti più canonici di chitarra e batteria; voce e testi non da evidenziare ma da fondere uniformemente nella struttura del brano; predilezione dei suoni lo-fi, sporchi ed impastati, che ottengono registrando personalmente nello studio Casemate di Marco, a Pontecurone (AL).
   La presentazione è fatta, ora giusto un accenno alle etichette che hanno appoggiato i lavori degli Allan Glass per lasciare infine la parola ai nostri due, in fase dell'intervista a loro dedicata.

TOILET SMOKERS CLUB RECORD
Nata a fine 2008, quest'etichetta discografica Piemontese esce dalla mente di Filippo Morini, il chitarrista e cantante dell'alternative rock band pavese MUSASHIDEN. Nata dapprima come marchio per contraddistinguere i disegni dello stesso Filippo, in breve si evolve in un negozio di t-shirt e infine in etichetta discografica indipendente, il tutto sotto l'egida del DIY (Do It yourself). Nata per promuovere e condividere musica rock sperimentale, art work, foto e video, dapprincipio le band del progetto sono gli stessi Musashiden, i KOAN (ora MOOTH) e i nostri Allan Glass. Qualcosa gestito completamente dai componenti stessi delle band coinvolte, con l’unico scopo di far arrivare le proprie idee agli ascoltatori nel modo più diretto possibile. Lontani da ambizioni economiche, il solo obiettivo è quello di farsi conoscere, ispirare altre persone ed essere in futuro ricordati. Un ottimo esempio di collaborazione tra musicisti alla ricerca di soluzioni comuni ai propri, medesimi problemi e di come la musica oggi si muova anche tramite questi binari autogestiti.
In questo caso specifico esperimento conclusosi con lo scioglimento della band.
Musashiden "Things Behind the Sun"


NOVA FEEDBACK RECORDS
Siamo a Roseto degli Abruzzi (TE) e il fondatore Danilo Di Feliceantonio decide di aprire, nel 2013, questa giovane etichetta underground. E' un progetto, una specie di laboratorio dedicato agli artisti con idee nuove da proporre. Lontana dalle macchinose logiche del mercato discografico, Danilo si pone l'obiettivo di seguire e valorizzare musicisti originali, alternativi, che vivano per la musica in sè invece di rincorrere la fama a tutti i costi. In
quest'ottica non costruisce "personaggi" ma rispetta a fondo le idee di base degli artisti stessi. NFR pubblica così edizioni limitate in numero limitato di copie, di musicisti dalle medesime convinzioni artistiche. Ottima scelta per i nostri Allan Glass che da sempre coltivano uno stile DIY ed amano proporsi in maniera del tutto onesta e trasparente al pubblico, senza filtri di mercato alcuno.



INTERVISTA
1. Ciao a voi, Marco e Jacopo, e benvenuti negli spazi EDP.
Iniziamo vedendo come è nata la vostra passione per la musica, quando inziate a suonare i vostri strumenti e come si forma il duo.
Marco: Io non saprei definire un inizio per la mia passione musicale, penso di averla sempre avuta. Quando ero piccolo (appena nato) mio padre mi faceva ascoltare la musica in cuffia (Beatles, Battisti, Conte, tanta classica, robe così) e lo faceva anche con mio fratello che poi ha suonato il piano. Comunque ho iniziato a suonare la chitarra all’età di 14 anni circa, andando da un maestro ma non studiando mai nulla.
Il duo si forma nel 2008, come non me lo ricordo... abbiamo iniziato a suonare e fine.
Jacopo: Inizio a studiare batteria a Tortona all’accademia Lorenzo Perosi, circa in prima/seconda superiore.
La passione è arrivata soprattutto ascoltando tanta, tanta musica. Il duo si forma da una mia sostituzione al batterista del gruppo precedente di Marco. Da lì inizia la nostra collaborazione

2. Da dove deriva la scelta del vostro nome?
J: Davanti a casa di Marco (dove proviamo) pensavamo al nome da dare e provando nomi a caso è uscito Allan Glass. Io forse avevo detto Allan e Marco aveva aggiunto Glass.
M: Può darsi che sia come dice Jacopo, io non mi ricordo nemmeno questo.

3. Quale il vostro percorso di ascolto musicale?
M- Sono un ricercatore pentito: prima mi andavo a cercare mille gruppi che ascoltavo poco e male e alla fine mi rimaneva poco o nulla e quindi ora ascolto “poca” roba ma cerco di approfondirla. Inoltre attualmente sto ascoltando molto più i gruppi che conosco di persona rispetto a quelli che non conosco.
J- I gruppi che ho ascoltato da quando ero piccolo ad oggi sono infiniti: passo dal grunge dei Nirvana al rock dei Queen al metal dei Metallica, al punk dei Nofx, Blink, Sex Pistols, e poi Bob Marley, Sum 41, Silverstein, Biffy Clyro, Pink Floyd, Iron Maiden, Rammstein, Muse, Placebo, Dinosaur jr, Korn, Queen Of The Stone Age, Kyuss, Foo Fighter…sono veramente innumerevoli.

4. La psichedelia vi è sempre piaciuta tant'è che fate largo uso dell'elettronica nelle vostre composizioni, dal synth alla drum-machine: in un'ipotetica ricetta musicale all'Allan Glass, che quantitativi usereste di strumentazione canonica e quanto di elettronica? Come gestite l'uso dell'elettronica in fase live?
J: Non penso ci sia un giusto quantitativo di una parte o dell’altra. Se un pezzo nasce perché “pensato” elettronico si suona così. Se un pezzo nasce dove l’elettronica non deve esserci non la usiamo. Non abbiamo una ricetta. Si aggiunge in base al gusto del momento.
M: Concordo in pieno, non c’è una ricetta. Dipende.

5. Marco, hai uno studio di registrazione tutto tuo, il Casemate Studio, nel quale avete registrato tutti i vostri 3 lavori usciti finora. Ci parli degli strumenti che usi per registrare e come ottieni i suoni lo-fi che tanto amate? Hai registrato lì anche le opere di altri musicisti, a quel punto trasformi il tuo assetto in funzione dei suoni richiesti oppure lavori solo con band dalla filosofia comune?
M: Più che uno studio mi piace chiamarlo Laboratorio Artigianale per la registrazione e la manipolazione sonora (che poi non è altro che la stanzetta dove proviamo) perché è quello che cerco di fare, il lavoro dell’artigiano. Come strumentazione, senza entrare in noiosi dettagli tecnici, diciamo che sono un amante della strumentazione vintage ma “povera”, ovvero quegli strumenti (intesi anche microfoni, amplificatori ecc) vecchi ma non famosi o costosi. Quelli che oggi sarebbero chiamati entry-level. In passato c’era una ricerca progettuale che oggi manca a favore della copia-clone e quindi questi strumenti sono molto interessanti.
Usandoli (uniti a strumenti altri più moderni ed altri ancora molto bizzarri ed insoliti) i suoni Lo-Fi sono alla portata di mano, anche se attualmente (e paradossalmente) è più facile fare un prodotto Hi Fi che Lo Fi.
Ho registrato alcuni gruppi di amici, anche se non mi sento mai pronto per fare una cosa del genere e dipende un po’ da quello che cercano loro. Io cerco di avere un mio suono, una mia impronta ma poi si può tranquillamente adattarla.
Ah, non abbiamo registrato tutti i nostri lavori qui: “Stanze Con Crepe” (il primo ep) è stato registrato al Frasca Studio di Brignano Frascata da Andrea Imelio.

6. Parlateci un po' della vostra esperienza con i Toilet Smokers, "quasi" etichetta discografica e collettivo pavese.
M: La Toilet Smokers Club è un’idea di un nostro amico Filippo Morini (l’artista che ha curato l’artwork di Guzznag e Magikarp) nata come firma (mi pare) per i suoi primi lavori. Poi è stata tramutata in etichetta-collettivo grazie alla collaborazione della sua (ex?) band Musashiden (bravissimi) e dei Mooth (molto bravi pure loro). Ha “prodotto” poco (oltre a Guzznag e i lavori delle band dette prima c’è Ever degli ZiZ (altra band fantastica) ma sempre cose molto belle purtroppo rimaste un po’ in ombra.
L’ottica era/è quella del DIY (prima ancora che fosse ritornato di moda). Insomma amicizia e collaborazione.

7. Con questo vostro ultimo lavoro, Magikarp, avete scelto di collaborare con un'altra etichetta, la Nova Feedback Records: quale il motivo di cambio di etichetta e come avete scelto questa tra le tante labels dell'underground italiano? Prima di appoggiarvi a queste strutture più organizzate avete autoprodotto il vostro primo Ep: quali sono i pro e i contro che avete riscontrato lavorando da soli o con l'appoggio delle case discografiche? Eventuali compromessi?
M: Non c’è una ragione del cambio, la Toilet Smokers Club non è una vera e propria etichetta ma solo un collettivo di amici, così come il 99% delle etichette indipendenti attuali. Almeno per me che ho un certo tipo di idea su come deve essere e funzionare un’etichetta che si possa dir tale.
Sostanzialmente ci si aiuta (nei più svariati modi) a far girare di più la propria musica, quindi in fase realizzativa non ci sono tante differenze tra l’essere autoprodotti o sotto un’etichetta indipendente. C’è (fortunatamente) molta libertà e se così non fosse la cosa non farebbe per noi.

8. Parlateci di come si è evoluto il suono e la vostra musica in questi tre album.
J: Il suono si è evoluto in base ai nostri gusti. Nè più nè meno. Con il tempo abbiamo cambiato modo di suonare in modo a volte anche radicale. È il nostro percorso di sentimento e sensazioni con gli strumenti.
M: Non saprei cosa rispondere, siamo diventati più vecchi, tutto qui.

9. Raccontateci qualcosa sulla stesura di "Magikarp", ciò che vi piace di più, le maggiori difficoltà che avete incontrato, qualche aneddoto.
J: Le difficoltà le abbiamo avute e le abbiamo ancora in È Difficile. Scherzi a parte, abbiamo lavorato molto, ci piace uscire dalla saletta e non capire più nulla tanto siamo storditi.
Aneddoti? Io dico solo che, mentre registravamo le batterie, le mie mani erano ricoperte di ciocche che puntualmente mi esplodevano. Inoltre mi ricordo Marco che, in preda a non so quale strana disperazione, si aggrappava al microfono emettendo strani versi.

10. L'origine del suo nome?
J: Cresciuti nell’annata rivoluzionaria del mondo intero, tra guerre e sfide, ostaggi e sequestro, con l’energia che faceva da padrona, il gameboy ci ha stregato. I pokemon in particolare. Dai folletti delle fiabe ai pesci di Ash. Magikarp, IL magggikarp o capra magica come lo chiamano dei nostri amici.
M: Magikarp, come detto da Jacopo, è un Pokemon. Nel gioco è il più debole. Ma la passione per i Pokemon c’entra in parte. In realtà, per me, suonava bene ed era un bel nome. Poi è un Pokemon, il che è fantastico.

11. A seguito dell'album avete pubblicato anche un video, nello specifico del brano "Palloncini e Pavoni". So che è stato realizzato da dei vostri amici, il collettivo Barba Bader Meinhof, che avete sempre amorevolmente definito come "folli e visionari". Il video infatti lo trovo alternativo, ironico da una parte ma molto provocatorio dall'altra, mi riferisco alle siringate di testosterone “Allan Glass” che i personaggi si fanno nel corso di tutto il video. Spiegateci il messaggio che c'è dietro, l'attinenza col brano e se ci sono state critiche sul contenuto, finora, da youtube stesso o da qualcuno che lo considerasse poco "educativo"...
M: Il video si può dire che non abbia una vera e propria attinenza con il brano perchè è stata una libera interpretazione del brano stesso da parte dei Barba e quindi il messaggio che volevano dare dovresti chiederlo a loro (eheheh); per noi il tutto  si può riassumere nella scritta finale "Be Human" che c'è dopo i credits, in che senso lo intendiamo pensateci voi, vale tutto.
Critiche no, però alcuni non sono riusciti a vederlo fino in fondo per via delle siringhe.

12. Tra studio e lavoro siete molto occupati. Come organizzerete la promozione del vostro ultimo disco? Avete in programma un tour italiano?
J: Promozione? per questo ci pensano Marco e Roberta. Io penso a rompere bacchette.
M: Della promozione del disco vera e propria se ne occupa il nostro ufficio stampa (roberta@molamola.it) noi cerchiamo di organizzare in maniera completamente indipendente il maggior numero di concerti anche se, paradossalmente (visto il fermento musicale italiano), è molto difficile. Abbiamo comunque alcune date in programma e altre in via di definizione. Tutti gli aggiornamenti li trovate su facebook e simili.

13. Avete suonato anche con altri duo elettrici durante i vostri live?
M: Di recente abbiamo condiviso il palco con gli HIBAGON, un duo chitarra e batteria di Bergamo, veramente bravi. Prima non ci era ancora capitato.

Eccoci al termine della nostra chiaccherata. Vi ringrazio moltissimo per le risposte e vi faccio tanti in bocca al lupo per tutte le vostre attività, musicali o meno che siano, che vi vedono così impegnati su vari fronti. A risentirci sugli spazi EDP dove attendiamo l'anteprima del vostro primissimo video! Grazie a voi e crepi il lupo!


E per chi ne volesse sapere ancora di più sui nostri due, ecco il link per un'altra, simpatica ed esaustiva intervista, stilata in occasione dell'uscita di "Guzznag": http://stordiscointerviews.blogspot.it/2012/01/intervista-agli-allan-glass.html


LINK
Bandcamp (streaming e free download):
Watch:
E-mail:
Casemate Studio:
Ufficio Stampa:


DISCOGRAFIA
STANZE CON CREPE 2008, Ep autoprodotto (rock, psichedelico, noise)
Registrato, mixato e masterizzato da Andrea Imelio al Frasca Studio

1. Mahamood 2.Radio Londra 3.Adelaide 4.Syà 5.Stanze con Crepe 6.Derevaun Seraun


Qui lo ascolti:

GUZZNAG 2012, Toilet Smokers Club Record (indie-rock, sperimentale, psichedelia)
Prodotto, registrato, mixato e masterizzato da: Marco Matti presso Casemate Studio Pontecurone (Al); Filippo Morini suona la chitarra acustica reverse nella traccia 5; Artwork: Filippo Morini; Foto: Camillo Morini.
1. Satellite tra le Dune 2.Il Sergente 3.Cinque Giorni Bugiardi 4.Marty's Swallow 5.A cena con Woland

Qui lo ascolti:

Qui le recensioni:

MAGIKARP 2014, Nova Feedback (rock-psichedelico, elettronica, shoegaze)
Prodotto da Allan Glass. Registrato, mixato e masterizzato da: Marco Matti presso Casemate Studio Pontecurone (Al); Artwork: Filippo Morini; Foto: Andrea Vaccari

1.La tua 2.È difficile 3.Palloncini e Pavoni 4.Betulle
5.L’Estate non conta ParteI 6.L’Estate non conta ParteII 7.Plastic Bubble in the Mystic Place 8.Nell'ora della nostra morte
Qui lo ascolti:



Retrospettiva e intervista a cura di Giusy Elle









sabato 5 aprile 2014

25. GO!ZILLA e DEATH BY PLEASURE: serata garage rock

   Ecco un'altra serata duo chitarra-batteria allo SMARTlab di Rovereto, vicino casa... non potevo certo mancare! Posto oggi che guarda caso ci sarà un'altro duo-live, da quelle parti, i famosissimi MOMBU, sax e batteria, in abbinata ai regionali KURU, anch'essi della medesima, originalissima line-up. Di loro non curerò purtroppo ne' il post ne' l'intervista, in quanto non completamente inerenti alla categoria specifica che seguiamo, ma mi piace nominare delle realtà a noi vicine, come ritenere degno di nota l'operato di Leonardo Menegoni, art director dello SmartLab, molto attento alle realtà musciali alternative.
   Ma torniamo alla nostra serata chitarra-batteria... occasione in più per rincontrare i corregionali DEATH BY PLEASURE e per conoscere finalmente i GO!ZILLA, con i quali ero già in contatto per la recensione del loro "Grabbing a Crocodile". La serata era pubblicizzata come dedicata alla musica garage ma, si fa presto a dire garage! Certo, entrambe le band presentano spunti in tema, qualche ritmica surf, predilezione per i suoni lo-fi, ma entrambe sono molto, molto di più! Tutti figli della musica ribelle anni '90, in realtà fondono sonorità grunge, echi di garage-revival ma soprattutto tanta attitudine punk; insomma, niente influenze dirette da band come Sonics, Stooges, Cramps, MC5 per loro, come apprenderemo dalle interviste, sebbene l'atteggiamento di base a queste rimandi. Una miscellanea di generi interpretata in maniera ovviamente diversa e personale, ma gli ingredienti dei due restano i medesimi. Sempre da lodare l'assetto dei suoni del locale, ad opera di Federico, chitarrista della notissima noise band trevigiana Lucertuals: una botta di potenza pura, un'onda sonora che ti travolge senza necessariamente far fischiare le orecchie per ore a fine concerto...
   Prima del live ho avuto modo di realizzare le due audio-interviste con i protagonisti della serata, che vi proponiamo quindi, per la prima volta, in questo formato. Più tesa io di loro, per la novità...





Go!zilla live allo SmartLab, Rovereto TN, 15.3.2014
  
 Ma andiamo per ordine presentando a dovere la coppia di duo, a partire dagli ospiti toscani GO!ZILLA. La 2-piece si forma a Firenze nel gennaio 2012 con Luca Landi (1986) alla chitarra e voce e Andrea Delvento, poi sostituito da Fabio Ricciolo (1989) alla batteria nonché seconda voce. Luca è il personaggio
toscano che ti aspetti proprio di trovare: simpatico, caratteristico, coinvolgente... e, come potrete rilevare dal'intervista, dall'immancabile parlata locale... Fabio è invece un tarantino doc, fiorentino d'adozione che in soli tre anni di residenza a Firenze mescola già gli slang locali alla sua cadenza del sud... Dalla mente vulcanica di Luca nasce, nel giro di soli 6 mesi, il primo, omonimo Ep (Santa Valvola Records) a cui segue il 7” del brano di punta "I’m Bleeding"; un rock sporco, sempre tirato, dal retrogusto garage-psichedelico. Dopo queste prime pubblicazioni i due si dedicano anima e corpo ai live, sia in Italia che all'estero, in tutto ben quattro tour tra club e festival per un totale di oltre 150 concerti di cui metà al di fuori dai confini nazionali. Tra questi spicca la partecipazione alla presentazione ufficiale del Primavera Sound Festival 2013 di Barcellona, il tour europeo di spalla ai NIGHT BEATS e le date italiane con i THEE OH SEES.
   Tra un live e l' altro i Go!Zilla concepiscono "Grabbing a Crocodile" (2013), il loro album d'esordio per Black Candy Records, un'opera in cui l’attitudine punk si fonde a esplosioni di psichedelia: dieci brani pieni di elettricità su base infuriata di rock’n’roll, con un rapido salto di qualità rispetto all'ep di soltanto un anno prima... qualche tappeto di synth e una song con traccia di basso, a completare il tutto. Nel mese di Novembre, in occasione dell’uscita dell’album, il gruppo parte per un tour europeo di presentazione di ventidue date che tocca varie città tra cui Berlino, Londra, Parigi, Bruxelles. Segue il tuor italiano di dicembre e un nuovo capitolo europeo (2014) lungo ben venticinque date. Insomma, non si può certo dire che il live non sia la predisposizione di questo duo! E' anche vero però che la cosa è stancante e che non si può vivere di soli live, ed è così che si iniziano a delineare i primi cambiamenti nella Go!zilla band. Luca stesso si occupa di booking in collaborazione con la Zuma Bookings oltre ad essere un organizzatore di festival sempre più affermato (vedi l'ANNIBALE FESTIVAL al Factory Club di Calenzano -FI- che quest anno si terrà il 13 giugno) per cui molti impegni lo richiamano in patria; ormai resisi famosi in Italia e all'estero, decidono di selezionare i concerti tra gli eventi più significativi in programma.
   Ma la novità che più spicca in questo nuovo capitolo dei Go!zilla è l'introduzione, nella line-up, di un terzo elemento! Il chitarrista-bassista Mattia Biagiotti... sì miei cari, appena conosciuto questo nuovo, strepitoso duo e già li dobbiamo salutare... perché come si sa, l'esperienza in due è spesso soltanto un momento della carriera musicale degli artisti, un capitolo della loro esperienza di musicisti, una parentesi destinata a chiudersi. C'è chi è duo per vocazione e per scelta, chi solo per destino, e come ne è nato può anche uscirne... una maggiore necessità di suoni più corposi e completi in fase di recording, un impatto più rilevante su palco (come se ce ne fosse bisogno!) fanno pendere la scelta per una line-up più canonica. Lunga vita, in ogni caso, a questa formidabile band, tutta da ascoltare ma soprattutto da vedere on stage, e un caldo benvenuto al nuovo arrivato!


DISCOGRAFIA
GO!ZILLA Ep 2012, Santa Valvola Records, Garage Rock Psichedelico
Recorded at MathLab Studio by Jonathan Mazzeo (Prato, ITA)
Master by Chicago Mastering Service (U.S.A.)

1.I'm Bleeding 2.No Man's Land 3.Get Me Out of Here 4.Crimson Skies 5.Y.M.O.T. 6.Go!zilla Surf

Lista Recensioni:

I'M BLEEDING 7" (45 giri) 2012, Surfin' Ki Records

Lato A: I'm Bleeding
Lato B: You Got the Eye






GRABBING A CROCODILE 2013, Black Candy Records
registrato e mixato presso il Brick Studio di Zianigo (VE). Distributore nazionale: Audioglobe; internazionale: Rough Trade e le edizioni da Warner Chappel Music.

1.Grabbing a Crocodile  2.See Me Hear Me  3.I'm Bleeding  4.Magic Weird Jack  5.Roswell, NM 6.Dazed Dream  7.You Got the Eye  8.I Want Her  9.No Man's Land  10.Get Me Out Of Here

Video di "Grabbing a Crocodile" https://www.youtube.com/watch?v=vVJZefeORqc

Lista recensioni:


LABELS
SANTA VALVOLA RECORDS & booking

Giovane etichetta indipendente fondata a Prato (FI) nel 2010 da Daniele D'Andrea. Nelloro roster c'è anche un altro duo chitarra-batteria: i toscani MUM DRINKS MILK AGAIN 






SURFIN'KI RECORDS
Etichetta di Pisa sorta nel 2009 a firma Carlo Figliuzzi, specializzata in musica garage. Per via del genere prediletto, troviamo one-man bands e molti duo nel loro roster, sia italiani che esteri: oltre i nostri Go!zilla i WILDMEN da Roma, i DANGEROUS CHICKENS da La Spezia, gli statunitensi CYCLOPS (Johnny Cat e la batterista Tina Lucchesi). 

BLACK CANDY RECORDS

Etichetta fiorentina, nata nel 2004 dalla passione smisurata di Giuseppe e Leonardo per il rock (in particolare quello americano): sono alla continua ricerca di bands in grado di stupire... denominata "l'etichetta italiana dal cuore scozzese"... nel loro roster anche i famosi Afterhours.




Articolo ed intervista ad opera di Giusy Elle

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DEATH BY PLEASURE


   Eccoci ora alla presentazione della band di casa, i DEATH BY PLEASURE. Nati nel 2009, sono il secondo gruppo chitarra-batteria della regione ad essersi formato, dopo il nostro dei Talking Sound. Mirko e Marco, i fondatori: Mirko Marconi (classe 1979) è chitarra e voce mentre il collega Marco Ricci ('81) accompagnava alla batteria. E' dell'anno successivo il loro omonimo disco d'esordio (Mashhh! records), un 10 tracce a sfondo garage/lo-fi, con attudine punk, reminescenze '60s e psichedelia shoegaze, ma che aldilà dei riferimenti di genere, trova una sua via in un sound del tutto personale. Ottime recensioni e consensi positivi anche al di fuori dei confini nazionali.
   Ma Marco ha altri impegni per le mani, la sua etichetta MASHHH! RECORDS e una passione per l'elettronica che lo porta a fondare una nuova band, la CASA DEL MIRTO. Anche il chitarrista Mirko viene conivolto nel progetto e per quasi due anni il duo resta sospeso. L'elettronica non è l'espressione che più si addice a Mirko ed ecco che quando l'amico Lorenzo Longhi, già batterista della famosa band trentina garage/stoner FANGO gli chiede di suonare assieme, non si lascia perdere l'occasione e il duo riprende forma. Dalla rinnovata line-up scaturiscono composizioni dalle sonorità ruvide e dal grande impatto emotivo, soprattutto dal vivo, e i loro live ne sono la degna dimostrazione: brani veloci, suoni lo-fi, voce tesa fino al massimo dell'altezza del nostro chitarrista Mirko... I due decidono quindi di andare in studio per catturare questa energia in un EP: "Waited, wasted", 6 nuovi brani usciti a fine Novembre 2012 sempre su Mashhh! Records. In realtà caratteristica di questo duo è appartarsi in baite di montagna, in mezzo alla natura, per registrare i propri brani, con una post produzione in studio per rendere completa la qualità sonora del recording. Suoni lo-fi, si diceva, ma curati nel suo genere...
   I Death by Pleasure saranno presenti nella compilation di prossima pubblicazione, FULL BAND vs POWER DUO -Trentino, che sto curando in collaborazione con Martina Tosi dell'Undergroundzine Webzine: un simpatico abbinamento regionale, per similarità di genere, tra duo e band dalla formazione più canonica.

   Ecco, questi gli ingredienti per una serata tosta allo SmartLab, bei suoni, energia travolgente, voci tirate a sottolineare il genere... Ora la simpatica audio intervista con i nostri due, Mirko e Lorenzo da Trento, quindi giusto una breve descrizione dell'etichetta che ha accompagnato il duo nella sua avventura e la loro discografia.

AUDIO-INTERVISTA ai DEATH by PLEASURE



LABELS
MASHHH! RECORDS
Progetto Do It Yourself da Trento, portato avanti fin dal 2009 dai soci fondatori Marco Ricci e Luigi Segnana. Incisione solo su vinile con registrazioni analogiche e suoni lo-fi. L'ufficio stampa è curato sia dalla label che dagli artisti stessi, come la grafica e le registrazioni. Una specie di collettivo che lavora assieme sui vari progetti, senza richiesta alcuna di compenso da parte dell'etichetta. Nessun contratto, nessun legame, solo accordi fondati sulla fiducia reciproca.

DISCOGRAFIA
DEATH BY PLEASURE 2009, Vinile, Mashhh! Records
Rock, Shoegaze

1.The Dusty Carpet  2.90's Loser  3.Fuck Up  4.My New Dog  5.I'm in Control  6.Merry-Go-Round  7.No Dawn  8.Roads  9.Too Much of You




BLIND MIND 7", su cassetta e digitale, 2010 Mashhh! Records
Rock, Stoner, Shoegaze
Nel lato B remix di "The Dusty Carpet" prodotto da Casa del Mirto.

LatoA: Blind Mind
LatoB: The Dusty Carpet (Casa del Mirto Remix)





WAITED, WASTED Ep, Noise 2012

1.Spontaneous Combustion 2.Points of View 3.Shy, Shine 4.Find a Fire that Burns 5.Waiting, Wasting 6.LBMB






Qui lo ascolti:


Da non perdere il loro wordpress, esaustivo e ben confezionato, dove potrete trovare tutte le recensioni degli album, interviste e quant altro http://deathbypleasure.wordpress.com

http://soundcloud.com/deathbypleasure canale d'ascolto, con anche qualche intervista

Ufficio stampa: Doppio Clic Promotions - doppioclicpromotions@gmail.com
Booking agency: Pentagon Booking - info@pentagonbooking.net



Articolo ed interviste ad opera di Giusy Elle