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martedì 17 settembre 2019

186. CYBORG ZERO, il viaggio cibernetico continua...



INTRO
The Cyborgs è stato un duo mascherato molto interessante di garage blues nella line up tastiere-chitarra-batteria. Li ho seguiti virtualmente per lungo tempo, nei loro live per tutto lo Stivale e nella crescente scia di successo che si lasciavano alle spalle, in particolare perché dietro la maschera del chitarrista si celava un nome già militante in un duo capitolino chitarra-batteria. Ora che la 2-piece cibernetica si è divisa e che il chitarrista ha fondato un suo duo nel formato più asciutto ed essenziale e a noi congeniale, non potevo che accaparrarmi un'intervista con il combo! Nuovo batterista e nuovo nome per loro...

BIOGRAFIA
Il chitarrista capitolino mascherato CYBORG ZERO, dopo otto anni di militanza nello spumeggiante duo The Cyborgs, conclude questa avventura formando un nuovo duo battezzato a suo nome e tornando a una formazione a lui familiare, ossia al combo chitarra-batteria a noi tanto caro. Nei suoi progetti mascherati l'istrionico artista ha sempre deciso di mantenere l'anonimato, altrimenti le maschere a che fare? Pertanto, pur noi di Edp conoscendo benissimo le sue origini blues, il duo chitarra-batteria che l'ha visto coinvolto agli inizi di questo millennio, le esperienze negli States e il nome che si celava dietro il mistero dei The Cyborgs, manteniamo il riserbo su tutte queste informazioni, in linea con le volontà del suo fondatore.

Detto questo possiamo solo passare ai fatti... Lasciati i palchi importanti e mondiali in cui i Cyborgs si sono esibiti (condividendoli con artisti internazionali del calibro di Bruce Springsteen, Deep Purple, Iggy Pop e moltissimi altri) il fondatore cibernetico decide di seguire il suo percorso musicale in compagnia di un altrettanto ignoto e misterioso batterista che si fa chiamare Mr. G, nel nuovo progetto a due, figlio del precedente, e del quale condivide la vena stilistica. Tanto blues alle spalle, tanto garage nelle vene, grinta da vendere e maschere (da saldatore e passamontagna alla MILF), per un dannato punk'n'roll che non può altro che farvi ballare. Il batterista concentrato sul solo drum kit e non impegnato a suonare in simultanea anche le tastiere, infatti, conferisce ora una marcia in più ai live del duo.

Il campo base dei Cyborg Zero resta Treviso, dove il fondatore ha da anni cambiato residenza, e da lì i due stanno ribattendo a tappeto i locali dello Stivale. Dopo l'ultimo concerto come The Cyborgs, il 9 dicembre 2017, Cyborg Zero e Mr.G sono quindi di nuovo in pista, come tradizione della band, assolutamente da vedere nel loro scoppiettante live. Live band, quindi... Tant'è che il primo album li vede esordire proprio con la registrazione di un concerto, al mitico La Darsena sul Trasimeno, registrato e mixato da Daniele "Boda" Rotella. Sette pezzi originali (di cui alcuni in eredità dal duo precedente) e nessuna cover per loro, chitarra in tiro, voce graffiante, batteria serrata, pubblico in delirio... giusto un assaggio in attesa dell'album in studio, già in fase di registrazione, la cui uscita è prevista per il prossimo autunno-inverno.

In attesa di scatenarci con le nuove registrazioni, godiamoci pure questo live, la cui recensione del nostro Mario Caruso (chitarrista dell'ex duo aretino Samcro) è pubblicata qui, nell'articolo appositamente dedicato. Intanto noi approfondiamo l'avventura del duo con i suoi cibernetici musicisti, Cyborg Zero e Mr G., nell'intervista a seguire. Buon rock'n'roll a tutti!


Link video:



INTERVISTA
1. Ehi ciao anonimi cibernetici, che piacere avervi tra noi! Mi rivolgo al fondatore del duo: finito un duo iniziato un altro, immagino che consideri vincente questa line up, cosa mi dici al riguardo?
CZ: La line-up è vincente, forse anche più di prima. Sono andato via dai the Cyborgs perché tra me e l’altro non c’era più sintonia, per cui avevo voglia di tirare fuori ciò che avevo in mente. Purtroppo sono stato sostituito per “ingordigia”; ma chi va a vedere i live si rende conto delle differenze.

2. Nei The Cyborgs c'erano anche le tastiere e il synth, oltre la chitarra e batteria. Qui è tutto più all'osso: come ci descrivi le differenze tra le due soluzioni?
CZ: Utilizzo un ampli da basso per sostenere quelle frequenze, collegato all’ampli chitarra. Onestamente sono contento perché in realtà ora possiamo suonare dei pezzi molto più hard grazie alla batteria completa suonata da 4 arti, non da soli due...

3. E tu Mr.G, avevi mai militato in una band così scarna? Hai dovuto adattare il tuo drumming per accompagnare una sola chitarra?
CZ: È tutto molto più power, in linea con i brani che volevo tirare fuori, ma che non riuscivano durante le prove con the cyborgs.
MG: No mai; con Cyborg Zero suono come più mi viene naturale, nel modo in cui sono stato programmato...

4. Come ti ha trovato Cyborg Zero e come ti ha convinto a diventare un batterista incappucciato dall'anonimo appellativo di Mr.G?
MG: Cyborg Zero mi ha riattivato chissà dopo quanto tempo (come potete vedere nel video "Cyborg Zero is Back"), per quello suoniamo insieme, la nostra intesa è perfetta, e se venite a concerti ve ne renderete conto. 

5. La maschera separa, nasconde, isola; nello stesso tempo rappresenta una seconda identità e apre le porte a nuove forme di comunicazione. Qual è la valenza che voi date alle vostre maschere, tanto da permettervi di mantenere segrete le vostre identità?
CZ: Le maschere in realtà sono le nostre facce...

6. Chi celate e chi impersonificate?
CZ: Noi stessi, noi stessi..

7. The Cyborgs erano sostanzialmente una live band, così mi pare si ripresenti la nuova line up, tant'è che il primo prodotto discografico del duo è un mini album in versione live. Com'è la vostra esperienza del live, da sopra il palco e, ovviamente, da dietro le maschere?
CZ: In realtà già con i The Cyborgs ero io, Zero, a creare l’empatia col pubblico. Sto solo continuando con la mia indole di intrattenitore pronto a far ballare e divertire il pubblico. Il nostro è uno show e il pubblico è coinvolto anche attivamente dall’inizio alla fine.

8. Siete già in studio per la registrazione dei brani che andranno a formare il vostro primo vero album di debutto, cosa ci potete anticipare? Sarà un full lenght? Titolo? Autoprodotto o vi appoggerete a qualche etichetta indipendente?
CZ: Abbiamo già registrato e mixato tutto al Lesder Studio. Saranno 9 brani. Siamo soddisfatti, il resto è ancora in movimento.

9. Stilisticamente, che differenze ci dobbiamo aspettare dai The Cyborgs ai Cyborg Zero? Del resto, chitarrista mascherato, eri sempre tu alla composizione dei brani, giusto? Si può dire che ci sia continuità tra i due progetti?
CZ: Il genere è molto più punk e anche hard Blues. L’unica continuità è data da alcuni brani che proponiamo in live alcune volte, brani che ho scritto quando ero con i The Cyborgs come 'hi ha doobie doo ha', 'dancy', '2110' ed 'Electric Chair'.

10. Diamo un'occhiata generale al panorama musicale italiano, tra underground, proposte del mainstream, possibilità di esibirsi... qual è la vostra opinione la riguardo?
CZ: Con l’impegno si arriva ovunque, l’Italia è comunque un paese dove il rock in generale non è che vada alla grande.

Vi ringrazio enormemente per la vostra visita, anche se in incognito, qui all'Edp. E un augurio di lunga vita a questo nuovo capitolo cibernetico! Grazie, vi aspettiamo a ballare sotto al nostro
palco!


Link band


DISCOGRAFIA
Live@LaDarsena 2019 Autoprodotto (Punk'n'roll, GarageBlues)

1. Catfish 2.Rock'n'real 3.Cyborg Blues 4.Danger 5.Hi Ha DoobieDoo Ha 6.Dancy/Electric Chair 7.2110




Qui lo ascolti
Qui la nostra recensione



Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle

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