Post più popolari

mercoledì 16 settembre 2015

80. RECENSIONE19: Plans by Culture Wars





   Con i power duo abbiamo analizzato ogni genere musicale: c'è chi suona metal in tutte le sue varianti, garage o blues, altri si dedicano al core di vario tipo o al noise... e alla fine abbiamo scoperto che le semplici, sane canzoni, da hit o da tormentone, sono quasi del tutto assenti. Ci pensano però i Culture Wars che con i loro album propongono brani solari e positivi, a forma canzone, cantati in inglese ad ispirazione del punk rock e di un certo underground musicale statunitense degli anni '80 e '90 e che a loro, in realtà, ricorda il periodo migliore della propria adolescenza.
   I Culture Wars sono Mirko Salvati e Giovanni Schirru da Avellino, entrambi classe '85, rispettivamente chitarra-voce e batteria; si conoscono da vent'anni e da quindici suonano assieme in varie band fino a fondare, nel 2009, questo progetto 2-piece... come spesso accade è l'affiatamento tra i membri a condurre alla line-up a due...
   L'anno successivo alla fondazione vede la pubblicazione della loro opera prima, un Ep omonimo al quale segue, nel 2012, il primo full lenght che già nel titolo "Poptimism" anticipa l'atmosfera delle loro canzoni. Pausa di tre anni ed ecco finalmente il nuovo lavoro, il "Plans" che andremo qui a recensire con il nostro collaboratore Martino Vergnano. Un album di 10 tracce per un totale di 25' circa all'insegna della serenità, della voglia di lasciar tutte le preoccupazioni alle spalle, in un susseguirsi dei brani in maniera fluida e di uniformità di stile.
   "Plans" è stato registrato al Machina Project Studio con il riconfermato Antonio di Sarno, uscito a fine Aprile 2015 e seguito, nella stampa e distribuzione, da ben quattro etichette indipendenti: Fallo Dischi, La Fine Edizioni, Macrostudio e la recentissima Upton Records. Ad opera di Alessandra Magno le foto dell'artwork. La prima traccia, "Shannyn", è anche il brano di lancio per l'album, al quale seguono un paio di video in tema, il video ufficiale girato dalla stessa band, e un secondo organizzato dalle loro case discografiche.
   Ma per approfondimenti sul duo, per saperne di più sulle etichette che li seguono e per leggere le loro stesse parole dalla nostra intervista, rimando all'articolo a loro dedicato (qui).

"Shannyn":Video ufficiale https://www.youtube.com/watch?v=9qEBLoN_hns
Video ufficiale in studio https://www.youtube.com/watch?v=a3tntSgZVpk
Plans” lo ASCOLTI e lo SCARICHI in freedownload! 





PLANS 2015, Fallo Dischi, La Fine, Macrostudio, Upton Records (PostPunk/PopNoise)

1.Shannyn 
2.Trust Your Cupid
3.Kiev
4.Rebound
5.Shattered Past
6.Poor Berlin
7.Love Comform
8.Summer Tape
9.Unhappy Kids
10.Heart Failure


RECENSIONE
Ho nell'impianto audio il nuovo album dei Culture Wars che sta girando: Plans.
E' notte fonda e lo sto ascoltando a un volume sostenuto, sto dietro un cimitero in aperta campagna e nessuno potrà venire a lamentarsi…
L'album in questione si intitola Plans, loro sono un duo, un duo elettrico, ed è per questo che siamo qui a parlarne su EDP…
Una batteria  senza sbavature viaggia dritta sugli accordi e riff di una chitarra che getta le basi e i presupposti per un rapido tuffo in una specie di seconda metà degli anni 90' dove la rabbia giovanile e l'illusione di ribellione erano state sepolte o cremate con il compianto Kurt Cobain e ciò che veniva fuori dopo il funerale era un rock che aveva ancora la batteria e le chitarre come simboli ma aveva riff e accordi più morbidi e in qualche modo l'atmosfera era andante ma meno scalmanata, come un fiume che scorre veloce ma senza cascate o rocce che affiorano e potrebbero essere pericolose, il che non è necessariamente un male e con Plans per quel che mi riguarda mi sento da quelle parti.
Quindi eccoci con i Culture Wars in questo tuffo in quegli anni e quelle atmosfere che sanno un po' di Placebo, un po' di Dinosaur Jr. e volendo alcune cose dei nord irlandesi Ash. Tre giusto per dirne tre di e non annoiarvi con estenuanti elenchi.
A chi piace quel sound e quelle atmosfere non potrà che apprezzare un lavoro come Plans, album cantato interamente in inglese… i Culture Wars vanno per la loro strada e nelle note di copertina ringraziano i loro benamati ascoltatori e si fottano tutti gli altri (ovviamente tutto in inglese).
C'è qui un ottimo buon gusto nelle linee melodiche, il fatto che siano un duo non li limita e anzi credo quel sano dono della sintesi che solo in due si può sviluppare e mantenere, li abbia aiutati a non eccedere in arrangiamenti e anzi andare al nocciolo della questione in ogni canzone.
Essere in due ti porta a tralasciare certi aspetti e a concentrarsi su altri, in questo caso le linee melodiche hanno ricevuto la giusta cura e attenzione.
La voce è ben prodotta e incastrata nel modo giusto tra una chitarra e una batteria che non fa sentire la mancanza di un basso.
Provate ad ascoltarli, potreste diventare altri beneamati ascoltatori dei Culture Wars... mal che vada ci hanno già pensato loro a mandarvi a farvi fottere preventivamente... buon ascolto…
E a 'sti ragazzi se di voto vogliamo parlare do un bel sei più.
Un grazie ai beneamati lettori e pace amore e serenità anche a chi non ci segue.

6,5/10
Martino Vergnano


Articolo ad opera di Giusy Elle

Nessun commento:

Posta un commento