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martedì 29 settembre 2015

82. RECENSIONE20: Porkestra by Zolle



Stefano e Marcello degli Zolle
Presenti anche nella nostra Lombarduo Compilation

   Dopo l'esaustiva presentazione degli Zolle, duo lodigiano nato nel 2012, e della simpatica intervista con i suoi fondatori Marcello e Stefano, eccoci alla presentazione del loro secondo lavoro in studio, il full lenght "Porkestra".
   Marcello Bellina (detto Marcio, conosciuto anche come il Lan dei MoRkObOt) alle chitarre e il batterista Stefano Contardi, hanno suonato per molti anni assieme nella sessione ritmica di una heavy metal band locale, i Klown. Alla fine si ritrovano in due e così continuano a suonare... il duo è strumentale e pur restando nel filone dell'hard rock ed heavy metal, introduce elementi doom, sludge, psichedelici e core (pur non essendo quest'ultimo parte del loro background), tanto da rendere il proprio suono unico e immediatamente distinguibile. Nel 2013 i due pubblicano il loro primo, omonimo album al quale segue questo secondo full lenght, uscito l'11 Aprile del 2015. E' formato da ben 12 pezzi tutti intitolati dallo sviluppo della radice -pork seguendo un'ottica di goliardia che caratterizza l'intera attività degli Zolle. Figli delle grandi e fertili campagne della pianura lombarda, fanno del mondo contadino e dei suoi simboli il proprio portabandiera giocando un po', ma nemmeno troppo, a quanto pare... salami e vino rosso della loro iconografia, vacche e suini dei vari video nonché i titoli dei brani del loro primo album, ne sono un esempio inequivocabile.
   La cover di "Porkestra" è realizzata dallo stesso chitarrista del duo, Marcello Bellina che per hobby è un abile disegnatore, e che sotto il moniker di Berlikete ha già realizzato parecchie mostre personali e cover di album (compresa la nostra Lombarduo Compilation). Lo ha aiutato, per lo più con il contributo del colore, il collega Eeviac.
   "Porkestra" è stato registrato da Michelangelo Roberti e Roberto Rizzo al Mizkey Studio di Lodi, quindi mixato da Roberto Rizzo al Tray Studio, Inzago (MI); il mastering è stato affidato a Giovanni Versari al La Maestà Studio, Tredozio (FC). Bloody Sound Fucktory da Jesi (AN) è invece l'etichetta che li segue, come il duo concittadino degli Zolle, il basso-batteria The Great Saunites. Per caso o per volontà molti sono i duo seguiti da questa etichetta indipendente, che in realtà è molto di più, nell'ottica della factory vera e propria. E' per questo motivo che ne abbiamo ampiamente trattato nei vari articoli dei duo a loro abbinati, quali gli A.n.o o i Ludmilla Spleen.
   Dal primo estratto dell'album, il brano "Porkediem", segue un simpatico video che come molti altri degli Zolle è improntato sul mondo contadino presentato con ironia e con l'ausilio di giocattoli in tema.
   Tra tour nazionali ed europei gli Zolle stanno già lavorando al loro prossimo album con ben già 6 tracce all'attivo. Godiamoci quindi a fondo l'attuale "Porkestra" in attesa di continuare il viaggio sonoro con gli Zolle.

Zolle live 2014, COX 18, Milano https://www.youtube.com/watch?v=K3wEVmFIW5Q





PORKESTRA Cd e Vinile 2015, Bloody Sound Fucktory
1.Porkediem 
2.Porkeria 
3.Porkasmatron 
4.Porkona 
5.Porkemon 
6.Porkimede 
7.Porkata 
8.Porkobot 
9.Porkenstein 
10.Porkastica 
11.Pork vader 
12.Porkangelogabriele


Per ascolto:


RECENSIONE
ZOLLE "Porkestra"
Album 2015, Supernatural Cat, Bloody Sound Fucktory

Duo lodigiano formato da Marcello Bellina (Viscera///, Morkobot) e il suo storico compagno di scorribande sonore, Stefano Contardi, insieme già sezione ritmica dei Klown.
Questo nuovo lavoro registrato da Michelangelo Roberti e Roberto Rizzo al Mizkey Studio si configura come un’ostentazione della loro formula portata alle estreme conseguenze e così reiterata in 13 episodi suona come un affronto all’ascoltatore che si trova a fare i conti con un suono compatto e greve, suddiviso in brevi sequenze di 2/3 minuti.
Un disco dove lo sbeffeggiare è evidente sin dal concept, e musicalmente si concretizza in un suono “heavy”, a sua volta denigrato attraverso soluzioni spiazzanti come l’inserimento di glockenspiel, campanacci e percussione varie.
Immobilità delle formule e insistenza delle soluzioni per una coerenza stilistica e di intenti ben evidente, che parte dall’ingresso abrasivo di “Porke Diem” in territori sludge/slow core, parentesi heavy rock in odore di anni '80 (Porkona e Porkeria) e continua con la trascinante “Porkemon”, il blasfemo math-core di “Porkangelo Gabriele” - tra i pezzi più interessanti del disco­- in un susseguirsi di sequenze doom e improvvise accelerazioni, fino al rumore trascinato e seducente di Porkobot.
Giustamente l’imperfetta creatura “Porkenstein” non poteva ricevere un tributo più azzeccato in un brano dalle derive psych – prog.
Totalmente folli e arroganti, ci lasciano, ad ascolto ultimato, con un formicolio che attraversa tutto il corpo e le orecchie piene zeppe di distorsione e sconquasso ritmico; insomma un qualcosa di molto vicino ad un vero e proprio stordimento sensoriale.
“Porkestra” è un disco di metal monolitico e dall’atteggiamento marziale, rigido, ben poco propenso a compromessi e divagazioni di sorta, per un suono solido e intenzionalmente impertinente.

7/10
Giac Drummer



Articolo ad opera di Giusy Elle


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