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giovedì 29 novembre 2018

167. RECENSIONE55: Magic Pandemonio by Meteor





Magic Pandemonio è il terzo album in nove anni del duo chitarra-batteria bresciano METEOR, una bordata di 10 minuti furiosi e brevissimi. Noise ad alto giro di bitmap e grind strumentale, presentato qui dalla penna di Mali Yea, chitarrista del duo reggiano Anice. Per conoscere la retrospettiva della band e cosa ci hanno raccontato Andrea Cogno e Beppe Mondini in fase di intervista, passate poi all'articolo di approfondimento a loro dedicato.


Video:
X” Live Luglio 2013 @CasaDelVento https://www.youtube.com/watch?v=BD7QtG1S78A


Contatti Band:


Magic Pandemonio credits:
I Meteor sono: Andrea Cotogno (guitars) e Giuseppe Mondini (drums, samplers)
Registrato al Lignum Studio da Giulio "Ragno" Favero e Meteor (1-4.1.2017)
Mixato e masterizzato da da Giulio "Ragno" Favero
Artwork: Marzia Dalfini
Disegni: Giuseppe Mondini


Qui lo ascolti

Magic Pandemonio 2017
Wallace Rec, Villa Inferno
(SpeedNoise/Grind)

1. Rojko
2. Elonkorjaaja
3. Paratartalom
4. Pneuma
5. Pentatonico
6. Compocombo
7. Stereomix
8. Astrowomen
9. Glida
10. Montserrat


RECENSIONE
METEOR Magic Pandemonio
Lp 2017 Wallace Rec, Villa Inferno

Magic Pandemonio è l'ultimo lavoro dei METEOR, pubblicato nell'ottobre del 2017 a 4 anni di distanza dal precedente 7 tracce intitolato Cò Còl e Raspe. Un album emblematico, 10 brani per scelta velocissimi e concentrati, composizioni per lo più strumentali che nella maggior parte dei casi superano di poco il minuto. Normalmente non si è abituati a brani così brevi ma questa, si intuisce fin da subito, è chiaramente la loro cifra stilistica. Il duo chitarra-batteria bresciano, simposio nato fra Andrea Cogno e Giuseppe Mo, riprende così il filo del discorso lasciato in sospeso tenpo fa, miscelando con ironia il proprio background musicale che strizza l'occhio verso disparati generi come: noise, metal, punk, math rock e musica elettronica... Nell'immediato l'ascolto non è dei più facili, i Meteor sono chiassosi e rumorosi, frenetici, ma sicuramente bisogna riconoscere ai ragazzi una genuinità intellettuale che non si piega ai cliché del “già sentito”, punto di forza della loro atipica risposta. Le voci telefoniche iniziali, disumanizzate, e i deliranti suoni elettronici che condiscono una buona parte delle tracce, in una qualche misura riescono a stemperare la crudità della chitarra distorta e la batteria martellante, restituendo un'aria scherzosa e paradossale a tutto il disco. 
Se si approfondisce l'ascolto è possibile trovare nelle pieghe delle trame compositive una lucida follia, un guizzo creativo in grado di governare un caos apparentemente disordinato.

D'interesse è la direzione intrapresa, tutto sembra confluire verso una personale visione nichilista di quello che potrebbe o dovrebbe essere la musica, probabile conseguenza di un lavoro di sintesi mentale e stilistica che getta lo sguardo al di là dello steccato. È difficile però, al contrario di quello dichiarato dai due musicisti, percepire i luoghi che hanno ispirato le composizioni: campagne, boschi, pianure afose e osterie affollate; l’impresa è veramente ardua.

Malgrado l'album sia di fugace durata, meno di un quarto d’ora in tutto, risulta sufficientemente compiuto. Tuttavia considerando anche l’esordivo “Anemici/Sangue dalle Rape” del 2010 e gettando uno sguardo globale sulla discografia completa della band, purtroppo l’impressione generale che si ha è che fino a questo momento non ci sia stato quell’atteso “passaggio chiave”, nessun “cambio sostanziale di rotta”, gli ingredienti della ricetta sembrano essere gli stessi, a differenza delle parti elettroniche che forse risultavano più convincenti nelle due precedenti pubblicazioni. Il rischio che si corre è quello dell’autoreferenzialità. Ciò che poteva essere una interessante intuizione 8 anni fa potrebbe non esserlo più oggi…

Mali Yea

Articolo ad opera di Giusy Elle

166. METEOR: come una scheggia dal cielo...


INTRO
I METEOR sono in giro come duo da quasi dieci anni ma per un motivo o per l'altro non siamo mai riusciti ancora a presentarli... Provvedo ora, quindi, ma non prima di averli visti scatenarsi live al Krakatoa Fest III, che anche quest'anno ampio spazio ha riservato ai power duo nazionali: Ludmilla Spleen, Hyperwulff, Fulkanelli, Meteor, Zolle...


BIOGRAFIA
Anno 2009, provincia di Brescia: Andrea Cogno (chitarra) e Giuseppe Mondini (batteria), coetanei classe 1981, decidono di suonare insieme. Non che non lo facessero già, anzi! Era dal 2005 che i due militavano nelle stesse band... Artdisorder (metal), les:petits:enfants/terriblez (noise/new wave performativo), per un breve periodo anche nei Gurubanana (psichedelia)... ma era un momento di stanca per questi gruppi per cui i due decidono di procedere da soli. Scelgono di suonare in duo per essere più veloci, sintetici e diretti nella comunicazione, senza intermediari di sorta. Si chiamano Meteor, ed infatti la musica che propongono è fulminea come un meteorite sfrecciante nel cielo: velocissima e brevissima.

I tre album che hanno all'attivo, dal 2010 ad oggi, si presentano con una formula molto simile, tanti brani guizzanti, dai 55 secondi ai due minuti quando va bene... Nel primo Ep, Anemici/Sangue delle Rape, registrato nel 2009 e uscito nel 2010, interviene Davide Tidoni, artista sonoro ed amico di sempre, che aggiunge per la prima volta suoni spigolosi alle composizioni della band. Dopo questo primo intervento i Meteor useranno sempre samples, rumori e altri interventi sonori nei propri dischi, al fine di aumentarne i colori, la massa sonora e la sensazione di velocità. Noise e grind sono quindi i generi che maggiormente li definiscono in tutta la loro carriera.

Similmente, anche i concerti sono brevissimi, in poco i ragazzi hanno detto tutto ciò che c'è da dire, oltre, è solo ripetizione... mai seri, dei live al fulmicotone ne fanno una festa: una volta distribuivano pane e salame, vino e polenta, forti simboli pantagruelici ai quali ci eravamo già abituati con i corregionali Zolle... i live tra i due infatti non potevano mancare...

Entrambi attualmente insegnano i propri strumenti in scuole musicali ma è Beppe Mondini a vivere esclusivamente di musica. Oltre ad essere insegnante in tre scuole della provincia di Brescia, suona stabilmente con altre band oltre i Meteor: come non nominare i mitici Ottone Pesante (stessa furia alle pelli ma due insoliti compari alle trombe...) ma ancor più Nana Bang, in quanto nuovamente un ensemble chitarra-batteria, side project dei vecchi Gurubanana, nato soltanto un paio di anni dopo i Meteor. Un duo dal sound minimale e primitivo che merita un approfondimento in fase d'intervista col nostro Beppe. 

Nel 2013 esce Co' Col E Raspe, altra breve apparizione discografica in vinile a lato unico, come il lavoro precedente, mentre dobbiamo attendere ben 4 anni per vedere finalmente la stampa del full lenght (tale più per il numero di brani che non per la durata globale di tempo, come potevamo immaginare), dal titolo evocativo di Magic Pandemonio, magistralmente confezionato da Giulio "Ragno" Favero. La formula rimane invariata, oltre 200 bmp metronomici bruciati in pochi secondi, una pandemonica sfuria come anticipata dall'infuocato dragone cinese dalla copertina. dell'album... i Meteor si distinguono proprio per questa cifra stilistica.

Da sempre gli album dei Meteor sono stati supportati da una bella schiera di etichette indipendenti, rinomate nell'editoria underground nazionale, da Wallace, Sangue Dischi, Bosco Rec., InLimine, Incisioni Rupestri, Offset, NeonParalleli, Onlyfuckingnoise, Dischi Bervisti (tutte realtà che abbiamo avuto modo di approfondire nel corso della presentazione di altri duo) fino a stazionare nelle sole Villa Inferno e Wallace Records per questo ultimo lavoro. Ecco a voi quindi una breve presentazione delle etichette, a ruota l'intervista con i Meteor (ci ha risposto il batterista Beppe), e nell'articolo a seguire la recensione al loro Magic Pandemonio da parte di Mali Yea, chitarrista degli Anice, ora pronto a contribuire alla causa Edp con le sue recensioni.

Link video:
X” Live Luglio 2013 @CasaDelVento https://www.youtube.com/watch?v=BD7QtG1S78A

LABELS
Questa è una collaborazione di prestigio per i Meteor, visto il ruolo
importante che questa storica etichetta indipendente ha sempre coperto nell'underground musicale italiano. Nata nel 1999 a Milano ad opera di Mirko Spino, attualmente opera a livello mondiale avvalendosi di ottimi e e rinomati distributori (Audioglobe per l'Italia, Stickfigure per il territorio Usa e Mandai per il Belgio). Incentrata su lavori discografici che si muovono dall'Avantgard al Rock'n'roll, ha sempre posto attenzione all'aspetto Do It Yourself delle band proposte. Nel loro immenso catalogo, disponibile anche su Amazon, troviamo nomi di artisti come Bugo, OVO, BACHI DA PIETRA (ma anche album di Giovanni Succi solista o dei suoi ex Madrigali Magri), gli HYSM?Duo, il duo basso-batteria tutto al femminile Agatha, gli ALMANDINO QUITE DELUXE -un duo guitar-drums mascherato lui/lei da Bologna che proponeva Garage Rock-, e tanti altri duo ancora, come I Camillas (chitarra e tastiere), i mitici Zu (sax e batteria) e i loro progetti paralleli (Black Engine, Dogon, Germanotta Youth) o il duo al femminile di elettronica Mulu. Non manca l'one-man Bologna Violenta (prima di assestarsi in duo col batterista Alessandro Vagnoni) e nomi famosi dell'underground, in trio o full band, come One Dimensional Man o i Uochi toki, ma anche i lavori di Xabier Iriondo degli Afterhours, da solista o in duo (Polvere, Uncode Duello, The Shipwreck Bag Show). Ricordiamo infine anche Rinunci a Satana?, THE RAMBO (ora in trio 2chitarre e batteria) e Surgicl Beat Bros...

Villa Inferno Records www.villainferno.it
Villa Inferno nasce nel 2012 a Vaprio d'Adda, nel milanese, come desiderio di due giovani fruitori di musica di dare visibilità a quelle band che loro stessi andrebbero ad ascoltare live. Pur facendo tutt'altro nella vita, Rossana e Fabio hanno prodotto per ora una bella manciata di album, nel formato Cd o vinile, di nomi interessanti a livello di underground. Nel loro catalogo troviamo i Fuzz Orchestra ma anche parecchi power duo! Dai lodigiani THE RAMBO (ora in trio 2chitarre-batteria) ai concittadini basso e batteria THE GREAT SAUNITES ma anche i LUDMILLA SPLEEN con Acephale


INTERVISTA
1. Ciao a voi Andrea e Beppe, eccoci finalmente al tanto atteso appuntamento su Edp! Certo che ne è passato di tempo dalla formazione dei Meteor... come descrivereste la vostra evoluzione nell'arco di questi 9 anni di attività?
Beppe: Ciao Giusy siamo molto felici di incontrarti nuovamente su EDP.
Meteor esiste dal 2009, e siamo arrivati a mezz'ora di musica. Forse ne abbiamo scritta troppa! Bisogna sintetizzare ancora, eliminare il superfluo. È la linea che abbiamo seguito in questi anni: meno fronzoli. Siamo partiti come un "divertissement" e ora i pezzi sembrano quasi canzoni. Stiamo sbocciando...

2. Voi siete amici ancor prima della formazione di questo duo, situazione spesso presente in molte band, inoltre col cuore e con il suono fa parte del combo anche Davide Tidoni, da sempre presenza influente nella vita dei Meteor. Ci volete parlare dell'importanza secondo voi dei legami molto stretti a cui spesso assistiamo nelle formazioni a due, e perchè avete scelto di mantenere un terzo membro musicale al di fuori della line up ufficiale della band? Formula del resto già vista in altri progetti, penso ai Milf come ai Marmo...
B: L’amicizia... E’ quello da cui è partita la nostra musica. Conosciamo Davide da quando non beveva Birra. In realtà ha fatto parte Musicalmente della nostra prima incarnazione (Anemici/Sangue dalle Rape), ci ha donato delle particolari idee musicali che hanno influenzato il nostro modo di rapportarci al progetto e di lì in poi abbiamo sempre suonato in due, ma il suo apporto è sempre stato utile per capire se la band andasse in una direzione sensata. Insomma è nostro amico da 20 anni e ciò è molto importante.

3. La formula magica della vostra musica è: velocità e brevità. Come siete arrivati a questa soluzione musicale, distintiva in tutti questi anni di attività?
B: È un modo che ci è venuto spontaneo, non abbiamo pensato a priori a cosa dovessimo fare. Siamo cresciuti con band rumorose, veloci, dissonanti ed elettroniche, era naturale suonare così, anche se non abbiamo preso ispirazione in particolar modo da nessuno in particolare; inoltre velocità, rumore ed elettricità sono aspetti tipici della nostra società, una certa claustrofobia cittadina crea il suono che usiamo noi, la corrente elettrica quello che entra nei campionamenti. Noi sintetizziamo e utilizziamo questi aspetti in maniera creativa. Credo sia un modo per esorcizzare ciò che non sopportiamo.

4. Proprio perchè i brani sono molto brevi, ci si immaginerebbe una ricca discografia. Ci spiazzate invece con una modica serie di tre album in nove anni, dalla poca manciata di minuti di durata all'uno...
B: Effettivamente non hai tutti i torti, avremmo potuto produrre di più…ma pensiamo sia meglio scrivere cose che ci convincano appieno, e scriverle quando si ha effettivamente il bisogno di comunicare. Nonostante la velocità non abbiamo fretta di fare dischi.

5. A proposito di album, Magic Pandemonio è la vostra ultima uscita discografica: il pandemonio c'è di sicuro! Quanto è magico per voi?
B: Molto magico, accade che nello stesso momento ci sono ambienti reali ed inventati che arrivano da direzioni diverse, e che creano prospettive diverse. E’ costruito in questo modo. Un po’ impressionista.

6. E cosa ci raccontate dell'atmosfera cinese dell'artwork come dei fantasiosi titoli dei brani?
B: I Draghi sono stati disegnati da me e il progetto grafico è di Marzia Dalfini, una carissima amica, grafica eccellente e dalle tante idee. I draghi sono l’essere magico e bruciante per eccellenza, volano e sputano fuoco. Sono simbolo di un mondo immaginario. Ritrarci dentro quelle sembianze mi è sembrato ottimo.
I titoli sono stati cercati molto accuratamente, avevamo delle sensazioni riguardo ad alcuni brani e abbiamo cercato il suono che più si avvicinasse.

7. Come è iniziata la vostra collaborazione con "Ragno" Favero e quale il contributo più evidente alla resa di questo disco?
B: Lo abbiamo conosciuto sui palchi con One Dimensional Man e il Teatro degli Orrori, aprendo dei loro concerti. A me viene subito da pensare a One Dimensionale Man, Zu, Morkobot e Ovo, dischi in cui il suono è fondamentale. Favero è un produttore sonoro spinto e moderno, quello che volevamo. Non ha paura di buttare le lancette sul rosso. Ci ha aiutati a focalizzare meglio il suono, avevamo bisogno di una compattezza a cui non eravamo ancora giunti.

8. Siete persone simpatiche e non amate prendervi troppo sul serio. Ci sono stati periodi in cui intendevate il live come una festicciola tra amici distribuendo così vino e cibo. Quale l'idea di base sotto questo tipo di performance?
B: Sì, inizialmente era così e la cosa ci divertiva parecchio.Volevamo fare in modo che la cosa fondamentale fosse la condivisione, però non siamo riusciti a far capire fino in fondo alle persone che la cosa fosse serissima, e che avesse una sua filosofia reale. Quel momento infatti era supportato dal canto di “amici miei”, che per noi ha un profondo significato. Molti invece, ad oggi, si ricordano solo del vino e del salame, che sono la parte meno importante. Perciò abbiamo smesso: lo facciamo solo in occasioni speciali. Cerchiamo comunque di non prenderci sul serio, l'ironia e la presa per il culo è una parte dei nostri concerti.

9. Proprio il fiasco di vino, il pane, il salame e il formaggio, ci riportano alla mente quel duo scanzonato, vostro corregionale, che sono gli Zolle. Avete infatti avuto modo di condividere il palco tra di voi. Con quali altri power duo avete avuto occasione di suonare?
B: Gli Zolle (oltre che delle bestie ai loro strumenti) sono le persone più divertenti sulla faccia della terra e il modo ironico che hanno di vivere la musica ci accomuna, li conosciamo da inizio 2000... però ci manca ancora un pranzo insieme!
Nostri riferimenti, parlando di duo italiani, sono OvO e gli Zeus!. Suonano una musica dura e profonda e riescono a portarla lontano, per noi un obiettivo. Mi son piaciuti i Jackson Pollok, molto istintivi, e gli Zenden San! Bravissimi!

10. Parlando di duo chitarra-batteria, tu Beppe suoni la batteria anche con i Nana Bang, progetto
low-fi acustico un po' blues e un po' psichedelico, un side project di quei Gurubanana dove militava anche Andrea. Ce ne vuoi parlare? (Quarantined)
B: I Nana Bang sono nati dalle ceneri dei Gurubanana, Rock Band dal suono psychedelico che ha avuto vari componenti nel corso della sua vita, tra i quali anche Andrea dei Meteor e con il quale prima avevo già suonato in altre 2 band per molti anni. Nana Bang sono la prosecuzione della stessa band e contengono lo stesso song writer, il cantante e autore dei pezzi è Andrea Fusari, ma la formula è un low-fi con un anima Roots Blues a basso impatto ambientale.

11. Perché proprio due duo chitarra-batteria dalle ceneri della stessa band? Il tuo drumming cambia molto nei due progetti, come ti approcci nei casi distinti e quali le soluzioni per rendere al meglio la formazione?
B: Dai Gurubanana, che erano in quattro, siamo rimasti in due, ed è nato Nana Bang (Andrea Fusari/Beppe Mondini). E’ un gruppo minimale perché sentivamo il bisogno di svuotare, togliere (anche dal live set) ma anche molto libero, dalle strutture variabili e malleabili.
Mentre Meteor nasce in un momento nel quale il gruppo che avevamo assieme (LPETZ) si è dovuto fermare, e quindi sentivamo il bisogno di un altro spazio mentale e sonoro nel quale operare per dare voce alle nostre inclinazioni sonore più nichiliste ed energiche. Usando delle strutture molto strette, tempi veloci e volumi esagerati. Anche il set di batteria e gli amplificatori devono avere volume e le frequenze dei suoni elettronici essere estreme.

12. Voi provenite da Brescia, come gli  Sdang!, come ci descrivereste la scena musicale della vostra zona? Le band, la realtà dei locali, i gusti del pubblico di oggi giorno...
B: Le band che cercano di andare oltre il provincialismo di questa zona sono secondo me quelle più interessanti. Attualmente qua a Brescia oltre agli Sdang! trovo fichi i Superdownhome (altro duo chitarra-batteria N.d.a.), Giovanni Ferrario, i Vega Enduro, Paletti, i Buzzøøko e Humulus. Sicuramente dimentico qualcun altro di meritevole. I gusti delle persone cambiano troppo in fretta, li seguo poco.

13. Ci anticipate le prossime mosse dei Meteor? Nella lunga e breve distanza.
B: Mi spiace ma assolutamente non possiamo.. sono top secret! A prestissimo!

Grazie amici per la lunga chiacchierata. Un abbraccio musicale a 290bmp a voi! Per quello che voglia dire... Ricambiamo di cuore e grazie a voi dell'Edp!

Contatti:

DISCOGRAFIA
MAGIC PANDEMONIO 2017, Villa Inferno, Wallace Records (Noise) CD (Silk screen printed label)

1.Rojko 2.Elonkorjaaja 3.Paratartalom 4.Pnèvma 5.Pentatònico 6.Compocombo 7.Stereomix 8.Astrowomen 9.Glida 10.Montserrat




Qui lo ascolti QUI la nostra recensione

CO' COL E RASPE 2013, Offset, Sangue dischi, VillaInferno, NeonParalleli, Onlyfuckingnoise, Dischi Bervisti (Noise) One sided 12” picture Vinyl

1.XXX  2.Meteor -XXXX  3.X  4.XXXXX  5.XXXXXX  6.XX  7. XXXXXXXX



Qui lo ascolti 

ANEMICI/SANGUE DELLE RAPE 2010, Sangue Dischi, Bosco Rec., InLimine Rec, Incisioni Rupestri  (Noise) One sided 7” Vinyl w/silk screen printing

1.Composizione1 2.Composizione2 3.Composizione4 4.Composizione8




Qui lo ascolti 



Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle







martedì 13 novembre 2018

165. RECENSIONE54: Inerte by Ka

LISTA RECENSIONI 



Esce oggi, 14 Novembre 2018, Inerte, il primo full lenght ad opera del duo basso batteria NoiseCore da Bologna KA. Il frutto maturo di un profondo lavoro di ristrutturazione della propria estetica, nato del confronto con quella vivida scena musicale presente nella città, di cui oggi i Ka, originari dall'Abruzzo, fanno degna parte. Molti gli special guest concittadini, alcuni attinti anche dal mondo dei power duo chitarra-batteria come Michele Malaguti, chitarrista dei Nadsat e Demetrio Sposato, il batterista dei notissimi Cani Dei Portici.
Qui di seguito la prima recensione all'album, ad opera di Nicola Cigolini, batterista dell'ex power duo aretino Samcro mentre nell'articolo appena postato c'è una bella intervista di approfondimento a Giacomo e Daniele dei Ka, una carrellata sulle etichette indipendenti che appoggiano il loro album, e un po' di retrospettiva per capire il percorso del duo fino a questo momento. Rimando quindi anche alla lettura di questo post per inquadrare al meglio questa valida realtà del panorama power duo nazionale (qui l'articolo).
Ricordo che stasera si terrà anche il Release Party al Freakout Club di Bologna, in compagnia dei 124c41+ e XIX, al quale siete tutti ovviamente invitati!

Video teaser di Inerte https://youtu.be/l544ALw4WnA
Streaming di Inerte su Bandcamp, disponibile da oggi https://kaexperimentalduo.bandcamp.com/album/inerte


Contatti Band:

Inerte credits:
Registrazioni, editing e mix a cura di Artista Sadico
presso Grammofono Alla Nitro Studio di Pescara
Daniele Di Girolamo: batteria, synth, samples
Giacomo Guidetti: basso, chitarra, synth granulare, voce
Michele Malaguti (Nadsat): oscillatore in “Nel Baratro”
Demetrio Sposato (Cani Dei Portici): Batteria in “Terra Bruciata”
Davide Cherstich: voce in “Quiete”
Mario Di Battista (Ulan Bator e St.Ill): basso in “Sorgente”
Pubblicazione: 14 Novembre 2018
Etichette: Grammofono alla Nitro, Koe Records, E' un Brutto Posto dove Vivere, Dreamingorilla Records, Have You Said Midi?
Grafiche a cura di Giacomo Guidetti

Qui lo ascolti

Inerte 2018
Grammofono alla Nitro, Koe Records, E' un Brutto Posto dove Vivere,
Dreamingorilla Records, Have You Said Midi?
(NoiseCore)

Atto Primo:
Parte I. Nel Baratro
Parte II. Terra Bruciata
Atto Secondo:
Parte III. Quiete
Parte IV. Sorgente
Parte V. Dinqinesh


RECENSIONE
INERTE Ka
Ep 2018 Grammofono alla Nitro, Koe Records, E' un Brutto Posto dove Vivere,
Dreamingorilla Records, Have You Said Midi?

i KA, duo strumentale noisecore, composto da Daniele Di Girolamo alle pelli e all'elettronica e Giacomo Guidetti alle corde e alla elettronica anch'esso, è nato a Pescara nel 2013 ma con base operativa a Bologna dal 2015.

Dopo un primo Ep autoprodotto intitolato Forze Compatibili Con Enfasi Opposte (2014),ci arriva fra le mani in anteprima il loro primo disco intitolato Inerte, 5 brani, 5 interpretazioni di un sano noise italico che però non si ferma ad un assordante frastuono elettronico; c'è molto di più dentro questo disco... batterie spazianti nei generi più disparati, dal martoriare di timpani a degli incastri ricordanti blues o jazz (un azzardo? Proprio no!), linee di basso noise intervallate da arpeggi minimali ma raffinati, addirittura una spruzzatina di voce (testo molto bello ed intelligente nel brano "Quiete") che male di questi tempi Proserpio non fa.

Stare qui a parlare delle tracce sarebbe riduttivo, è il complesso che deve attirare la vostra attenzione, non si può stoppare a metà questo album, perché è nella totalità che se ne può ammirare il concetto e la forma, tutto di un fiato, grazie anche al fatto che è un lavoro intenso ma anche molto corto come tempi (il disco infatti dura 18 minuti circa).

I KA hanno dimostrato che anche con una manciata di parole si possono dire molte cose in un disco, e lo ritengo molto consigliabile agli amanti del genere ma anche a chi ci si sta approcciando per le prime volte, perché è davvero molto fruibile.

Registrazioni RIGOROSAMENTE Lo-Fi, ma per questo genere lo capisco e lo sostengo, patinare tutto questo sarebbe come lucidare le maniglie al Titanic, quindi lunga vita al Lo-Fi!!!

Un bel live nelle vicinanze cari miei e sono dei vostri, magari con voi che state leggendo... ci troviamo lì?

Nicola Cigolini
7.5/10



Articolo ad opera di Giusy Elle

164. l'Inerzia in movimento dei KA (oggi in uscita il nuovo album e release party al Freakout di Bologna)


INTRO
Ormai le dighe hanno ceduto e i duo basso-batteria stanno prendendo spazio tra le pagine Edp!!!! Ma in quanto duo cugini, sono ovviamente i benvenuti...
Dopo l'incursione dei fuzzosi THE INFRAMEN, è ora il turno dei KA il cui bassista, Giacomo Guidetti, ha contribuito in gran quantità alla causa Edp con le sue recensioni di qualità. Ricambiamo quindi di cuore oggi, in esclusiva con un'intervista ad hoc per l'uscita del loro album Inerte.


RETROSPETTIVA
i KA sono un duo basso e batteria strumentale, noisecore, composto da Giacomo Guidetti (basso, chitarre, synth granulare e testi) e Daniele Di Girolamo (batteria, synth e samples), nato a Pescara nel 2013 e ormai attivo a Bologna sin dal 2015.

Dopo la pubblicazione, nel 2014, di un Ep autoprodotto intitolato Forze Compatibili Con Enfasi Opposte, che contiene in nuce l'identità a venire del duo, Ka si esibisce sui primi palchi abruzzesi.
L'anno successivo la formazione si trasferisce a Bologna, dove entra in contatto con gruppi locali, frequentando l'ambiente underground, hardcore e sperimentale della città.

Qui, parallelamente all'attività live (che porta alla condivisione di palchi con band come Lento, Storm{O}, Lleroy, Cani Dei Portici e alla presenza a festival come Zootropio e Krakatoa -qui un estratto della loro esibizione), inizia un nuovo processo di ricerca in cui il duo rinnova ed evolve la propria estetica incorporando elementi noisecore e drone per fonderli armonicamente alla già forte componente ambient del proprio sound: il risultato è un suono abrasivo e sporco al servizio di una musica dall'incedere lento e possente, pieno di basse frequenze e feedback.

Con queste premesse prende forma Inerte, primo disco ufficiale del duo in uscita proprio oggi, 14 Novembre 2018, con release party presso il Freakout Club di Bologna assieme alle band 124c41+ e XIX. Dopo aver letto queste righe e ascoltato l'album in streaming, accorrete tutti quindi al loro live!!!
Ma cosa dire intanto dell'album... In fisica, 'inerte' è ciò che è in stato di perfetta quiete. Questo disco è invece un po' il contrario: è il precipitato di un periodo tutt'altro che di equilibrio, piuttosto un lavoro in costante movimento. Contraddittorio, attraversato da tensioni contrastanti, è diviso in due atti: il primo più cupo e irruente, il secondo più riflessivo e con atmosfere gradualmente più chiare, così da rappresentare i due poli di un periodo di apatia che Inerte intende cannibalizzare e superare.

Ciò che i Ka hanno voluto fare con questo disco è stato un esercizio terapeutico autoriflessivo: un parlare a sé stessi attraverso i suoni. I musicisti ospiti in questo lavoro si sono inseriti perfettamente nel flusso generale del disco, pur mantenendo la loro identità artistica, e hanno reso questo parlare a sé stessi un paradossale soliloquio a più voci, regalando una dimensione intersoggettiva e collettiva ad un lavoro profondamente intimista e altrimenti individualista. Un paio di special guests di questa registrazione in studio fanno parte inoltre del mondo a due chitarra-batteria, come Demetrio Sposato dei Cani Dei Portici e Michele Malaguti dei Nadsat. Alla fine, riusciamo a rientrare nel territorio a noi più specifico ;) grazie al forte senso di comunità che queste line up mantengono tra loro.

Interessante a tal proposito anche la cordata di etichette indipendenti che rientrano tutte nella sfera dei power duo (Grammofono alla Nitro, Koe Records, E' un Brutto Posto dove Vivere, Dreamingorilla Records, Have You Said Midi? -di cui in calce un breve excursus) ma, per concludere con le parole dei Ka: "Inerte non è né una storia né una lezioncina di morale, è semplicemente la summa estemporanea e quasi autogenerata di un periodo di cambiamenti che ha segnato la band nel profondo"

A seguire l'intervista a Giacomo e Daniele mentre nell'articolosuccessivo, la prima recensione in assoluto a Inerte grazie alla penna di Nicola Cigolini, batterista degli ex duo Samcro.

Video teaser di Inerte https://youtu.be/l544ALw4WnA
Streaming di Inerte su Bandcamp, disponibile da oggi https://kaexperimentalduo.bandcamp.com/album/inerte


INTERVISTA
1. Ciao Giacomo e Daniele, c'è spazio anche per voi duo basso-batteria oggi su Edp! Lieti di ricevervi per un'occasione così importante come l'uscita del vostro primo full lenght. Iniziamo chiedendovi come vi siete trovati a Bologna, musicalmente parlando, dopo il vostro trasferimento dall'Abruzzo. Quale aria si respirava rispetto alla vostra regione d'origine?
Ciao Giusy, lieti e grati noi di essere qui su EDP!
Il contatto con Bologna è stato un po’ uno shock: noi siamo originari di Pescara e lì ci sono tutti i limiti delle realtà di provincia – ossia una non-scena agonizzante, la quasi-assenza di spazi per la musica alternativa e sotterranea, ecc. – mentre qui a Bologna le cose stanno diversamente, nonostante tante contraddizioni. Il clima bolognese è estremamente formativo e sempre sul pezzo: prendendone 2 per prenderne 100, si vedano l’Angelica Festival o il Discomfort Dispatch.
Delle contraddizioni, invece, ne parliamo un’altra volta!

2. Bologna è infatti un crocevia nazionale molto interessante a livello musicale, da sempre. Questo confronto in che maniera vi ha influenzati e quali sono le principali innovazioni introdotte nella vostra estetica rispetto all'Ep degli esordi? Come sono cambiati il suono, la strumentazione, oppure il processo compositivo?
Sperando che questo non risulti presuntuoso, crediamo che l’influenza della città sia stata più presente su di noi come persone che come artisti, ci ha aiutati ad aprire la mente e a liberarci da vincoli e preconcetti. Esteticamente parlando siamo rimasti abbastanza fedeli alle premesse che avevamo gettato col primo lavoro, pur evolvendo tantissimo e incorporando nuovi suoni e direzioni di ricerca; siamo diventati più coesi e compatti, più consapevoli di noi e del nostro linguaggio. Quanto al modus operandi compositivo siamo sempre stati “free”, ora però abbiamo una diversa percezione dei nostri strumenti: non più strumenti musicali da usare in quanto tali ma semplici e puri mezzi, strumenti in senso lato, al servizio di bisogni e intuizioni.

3. C'è poi anche una nutrita schiera di power duo (tant'è che abbiamo anche creato una compilation regionale... la EmilyDuo Compilation...) a cui fare riferimento ed affiliarsi. Alcuni duo chitarra-batteria sono vostri amici e avete anche collaborato inserendoli nella registrazione del disco come special guests: ci volete parlare di questo senso di appartenenza e fratellanza?
Con Ka abbiamo iniziato a suonare nel 2013 dopo aver tentato la via del trio (fallita subito) ed eravamo praticamente l’unico duo in Abruzzo di cui fossimo a conoscenza, MILF esclusi. Qui a Bologna ci siamo trovati a casa e abbiamo conosciuto Cani dei portici e Nadsat coi quali non poteva non nascere amicizia! È stato spontaneo chiedergli di suonare sul disco perché in parte hanno contribuito anche loro a darci la direzione che ci ha portati a scrivere Inerte. C’erano punti del disco che sembrava li stessero chiamando così abbiamo lasciato che aggiungessero quel valore in più che solo persone esterne al duo potevano aggiungere.

4. Anche le etichette indipendenti che appoggiano Inerte ruotano attorno al mondo dei power duo: le avete scelte proprio per questo motivo?
La verità è che siamo semplicemente amici (Grammofono, Koe e È un brutto posto) o che lo siamo diventati grazie al fatto che quando gli abbiamo proposto il disco se ne sono innamorati (DreaminGorilla e HYSM).

5. Avete intitolato questo album Inerte mentre dichiarate che in realtà si tratta del frutto musicale di un periodo di profondi mutamenti. Come mai scegliere un titolo per rappresentare il suo opposto?
Inerte non è né un concept né una semplice miscellanea di pezzi ma il risultato di un periodo di crisi personale – crisi che è il filo conduttore del disco. È venuto fuori come reazione muscolare ad un periodo di cambiamento ma la verità è che quel periodo ci ha resi “inerti”, le cose cambiavano e non sapevamo bene come gestire la cosa e ci siamo immobilizzati, salvo poi rinsavire. Il risultato è stato il linguaggio venuto fuori, che è il vero contenuto del disco.
La speranza è che questo lavoro rappresenti bene la paradossalità di un periodo di trambusto e contraddizioni e di compresente staticità.

6. Cosa rappresenta l'immagine riprodotta sulla copertina?
(Giacomo) L’immagine di copertina è ripresa da una vecchia grafica che feci per una locandina nel 2014, forse 2015. La locandina non andò più in stampa perché il tipo del locale non aveva evidentemente nessuna sbatta così noi, innamorati dell’immagine, decidemmo di ritrovarle un senso un giorno. È diventata la copertina di Inerte per via della sua paradossalità: il cerchio è una forma che concentra l'energia visiva e la mantiene in tensione al proprio interno, generando così l’impressione di una staticità opprimente ma comunque, costantemente, sul punto di rottura.
(Daniele) Se guardate bene, poi, l’immagine che Giacomo ha usato per formare il “mandala” azzurro è un corpo umano.

7. Stasera si terrà il vostro Release Party in quella splendida realtà che è il Freakout Club di Bologna. Quali i vostri passi prossimi futuri?
Stasera abbiamo la fortuna di presentare il disco in una realtà unica come quella del Freakout e ne siamo orgogliosi. Prossimi step sono: concludere un EP che abbiamo in cantiere da 2 anni, continuare il lavoro che stiamo facendo su una sound performance pensata per le gallerie d’arte, e poi suonare. Magari anche con qualche data all’estero!
Ah, stiamo lavorando ad un videoprogetto che coprirà l’intero disco: un videoracconto in 5 parti, una per ogni traccia del disco.

Grazie mille Giacomo e Daniele per la condivisione dei vostri progressi musicali, a noi non resta che augurarvi il meglio da questa svolta e maturazione. All the best dall'Edp!!!
Grazie mille a te, Giusy, e al tuo staff per la disponibilità e l’impegno che mettete nel portare avanti EDP. Un abbraccio a te e a tutti i lettori!

Link band:

DISCOGRAFIA
INERTE 2018 Lp formato Cd e digitale, Grammofono alla Nitro, Koe Records, E' un Brutto Posto dove Vivere, Dreamingorilla Records, Have You Said Midi? (NoiseCore)

Atto Primo: Parte I. Nel Baratro Parte II. Terra Bruciata
Atto Secondo: Parte III. Quiete Parte IV. Sorgente Parte V. Dinqinesh


Qui lo ascolti / Qui la nostra recensione


FORZE COMPATIBILI CON ENFASI OPPOSTE 2014 Ep, Autoprodotto (Noise, Math, Sperimentale)

1. 3:32 A.M. 2. Metempsicosi 3.Forze compatibili con enfasi opposte





Qui lo ascolti


LABELS
Grammofono alla Nitro www.grammofonoallanitro.com
GAN, ovvero Grammofono alla Nitro Records, è l'etichetta pescarese di Fabio di Zio, meglio conosciuto come Artista Sadico, voce dei Sax This Candy ed ex membro occulto dei Milf. Nata ufficialmente nel 2008 a Pescara, ma con progetti che risalgono fino a cinque anni prima, è una di quelle etichette indipendenti che amano lavorare al di fuori dalle mere logiche di mercato, attenta esclusivamente a dar luce alle nuove ed interessanti realtà musicali nazionali, senza distinzioni di genere musicale e sempre secondo il vecchio motto punk del Do It Yourself.
Entrambi i lavori discografici dei MILF sono usciti con questa label mentre non ci sono altri duo nel loro roster.

DreaminGorilla Records www.dreamingorillarecords.is
DGR nasce già nel 2005 a Savona ad opera di Francesco Cerisola ma il primo album viene pubblicato solo nel 2010 in quanto sopravvengono altre attività correlate al loro nome, quali l'organizzazione di concerti e la promozione delle band. Nel loro roster troviamo in coproduzione uno Split tra BOLOGNA VIOLENTA e i Surgical Beat Bros (duo elettro-pop da Roma con Fabio Recchia dei Germanotta Youth e Antonio Zitarelli, già batterista del duo sax-batteria Mombu), e l'ultimo lavoro in studio dei LEGNI VECCHI. Anche i Bresciani SDANG! si affidano a questa realtà discografica con il loro secondo album La malinconia delle Fate nonché gli ASINO con il disco Amore e i TRISTAN DA CUNHA per il loro Praia. www.facebook.com/dreamingorillarecords

E' un brutto posto dove vivere
www.facebook.com/eunbruttopostodovevivere
Casa discografica e di distribuzione, la EUBPDV è stata fondata a Padova nel 2014 da Fabio Zanaga. Si tratta di una realtà incentrata sulla sottocultura Underground che non si dedica soltanto alla musica ma spazia anche tra le altre forme d'arte. E' un progetto indipendente, autoprodotto e no profit portato avanti con passione dall'unico fondatore, noto anche come DjFlass. Co-conduttore della web radio e omonima tapelabel Scaglie di Rumore (etichetta incentrata nella produzione e distribuzione di musica punkhardcore) fonda questa label nell'ottica di scoprire e proporre realtà sempre legate alla scena underground ma non trattate dalla già citata label.
EUBPDV non fa distinzioni di generi, propone ciò che gli piace e conta una ventina di uscite con gruppi da tutto lo Stivale con diversi suoni e diverse proposte. Nel nostro caso ricordiamo Due dei CANI DEI PORTICI, Crudo, il primo full lenght dei NADSAT, ma anche gli ultimi lavori dei TWO BIRDS ONE STONED, FOLIE A DEUX e MARMO.
Esiste anche un blog dove vengono pubblicate interviste alle band ed ad altri artisti locali, articoli su festival, eventi ed altro ancora; non si tratta di una Booking Agency ma spesso vengono organizzati concerti per far festa con gli amici. Insomma, un tuttofare il nosro amico Fabio DjFlass!!!!
L'evoluzione per il futuro è quella di produrre anche libri, riviste o fanzine mentre finora è stato stampato Ragazzo in Vendita, fumetto post/porno realizzato da Punx666 & Delicatessen.

HYSM? Independent Music Catalogue
HYSM? nasce a Taranto nel 2006 innanzitutto come duo elettrico: Stefano Spataro (chitarra baritona, basso e voce) e Jacopo Fiore, già batterista di un altro breve esperimento a due, i DARDO CHALET. Entrambi usano anche tastiere, sintetizzatore e loop station per un suono distorto, acido, allucinato, un noise basato sull'improvvisazione sperimentale. Essenzialmente un duo, non disdegnano collaborazioni di ogni tipo con musicisti vari che possono condividere quindi il palco con i nostri due. Nel 2008 nasce la loro etichetta discografica per pubblicare all'inizio i lavori e le collaborazioni degli Hysm?Duo stessi; ora seguono un numero vasto di artisti, sia con uscite di album che compilation suddivise per genere musicale, arrivate ormai al numero 68 e nella prima della quale (noise) compare anche la nostra band Ongaku2. Lo scopo dell'etichetta è quello di fornire musica di qualità a prezzi assolutamente popolari, se non gratuitamente. E' di recente la decisione di pubblicare su bandcamp il catalogo completo in freedownload... Hanno pubblicato con quest'etichetta vari altri duo prima dei Ka, non sempre chitarra-batteria, tra questi ultimi invece, oltre agli ONGAKU2, troviamo anche i GARAGE OLIMPO da Roma e il duo salernitano di stampo afro-punk MAYBE I'M (progetto ormai concluso). http://hysm.bandcamp.com

Koe Records low profile distro koerecords.wordpress.com
Si tratta della casa discografica e di distribuzione nata a Bologna nel 2014 dallo stesso batterista dei Cani dei Portici, Demetrio Sposato. Una piccolissima realtà nata per supportare alcune band dell'underground locale. Portata avanti con la filosofia DIY non ha scopi di lucro ed è supportata soltanto dalla passione per la musica del fondatore stesso. Nel loro catalogo troviamo i lavori dei CANI DEI PORTICI stessi e anche dei NADSAT oltre ovviamente a questo ultimo lavoro dei KA. https://www.facebook.com/koerecords


Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle