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martedì 22 novembre 2016

124. Il duo FUCSIA elettrico

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INTRO
   E' con piacere che oggi vi presento un duo mio corregionale, i Trentini FUCSIA. Come molti altri power duo aggiungono l'elettronica al loro set up scarno di chitarra elettrica e batteria, ma loro lo fanno nel più canonico dei modi: per ottenere una "dance music". Il loro infatti è un coinvolgente rock elettronico che semplicemente fa ballare, fa muovere i piedi e il corpo dietro a un ritmo serrato e melodie intriganti. Musica piacevole ed accattivante, ben confezionata ed eseguita in maniera professionale, che saprà conquistare l'ascoltatore di ogni estrazione sonora. Sicuramente brani orecchiabili e fruibili ai più ma anche apprezzabili da chi abbia ascolti più approfonditi o particolari, grazie al ponderato ed interessante mix tra strumenti elettronici ed elettronica più pura.
   In regione un'altra band, i Resando, avevano tentato questa miscela di suoni, tanto vincenti che alla fine li hanno portati in Inghilterra per il gran salto di carriera, mentre tra i duo italiani soltanto i Bolognesi PHOENIX CAN DIE aggiungono l'elettronica con un risultato simile. Ma andiamo a vedere chi sono i due di oggi...


BIOGRAFIA
   I Fucsia nascono a Trento sul finire del 2012 dall'incontro di Simone Gottardi (classe 1995) -chitarra, voce e synth- con il batterista Paolo Brugnara (1978). Nati come trio canonico restano in breve in due, ma con alle spalle altri progetti full band da portare avanti: Simone milita anche come frontman nel trio AltRock L'Opera di Amanda, mentre Paolo, dopo essersi alternato alle pelli in rock band quali i Reverse e i Stone Malament, suona nel trio metal chitarra-batteria + vocalist DiaoloKan. I Fucsia sono per loro, che studiano e lavorano (Paolo è un ingegnere aerospaziale), un side-project, quelli che in questi casi vengono proprio chiamati side-duo, ossia un progetto libero ed easy ma non principale, per chi è già fortemente impegnato in altri progetti. Per questo motivo le registrazioni si susseguono a ritmo dilatato. 
   Iniziano a comporre brani rock inediti, con un synth aggiuntivo, che sfociano nel 2014 in Two is Better, un Ep di 5 tracce il cui titolo attesta quanto il duo sia una line-up voluta ed apprezzata. Lavoro totalmente Diy, era stampato in casa e personalmente distribuito in semplicissime buste di nylon, senza artwork nè orpelli d'altro tipo.
   E' invece recente il secondo lavoro discografico, Lazy Electrons, un Ep di soli tre pezzi confezionati con la media di uno all'anno, che segna una svolta stilistica e professionale nella produzione del duo. Mentre nella prima versione dei Fucsia si affacciavano timidamente le tastiere nella tessitura chitarra-batteria, è questo l'album che li conduce verso sonorità decisamente più elettroniche. Per entrambi l'electronic rock era un campo inesplorato ma visto il percorso di studi di Simone (musica elettronica al Conservatorio di Trento), il passo era quasi inevitabile.
   Il titolo ricalca l'atmosfera che ha accompagnato la realizzazione dell'album: 'Electrons' perchè il nuovo sound è caratterizzato da un uso massiccio dell'elettronica (synth ed electro percussions), 'Lazy' perché uscito con molta calma rispetto al lavoro precedente. Il risultato però valeva la pena l'attesa e dimostra tutta la cura utilizzata nella sua realizzazione. Importante è stata indubbiamente la co-produzione di Mauro Andreolli, già contattato per il master di Two is Better, figura di spicco nel panorama musicale regionale e produttore conosciuto non soltanto in Trentino. Con Lazy Electrons si è reso disponibile fin dalle prime fasi di realizzazione dell'album permettendo di avere le idee chiare sul nuovo risultato a cui puntare ancora prima di entrare in studio, e di conseguenza preparare tutto in modo adeguato. Nelle sue abili mani è stato lasciato tutto il processo di editing, mixaggio e mastering per un risultato che ha indubbiamente mantenuto le aspettative. L'album non sembra certo suonato da un duo ma ciò non è un problema in quanto nei live i Fucsia sono in grado di riprodurre tutto in maniera molto fedele grazie all'uso delle basi, ai trigger sulla batteria e all'infinità di effetti che usa Simone. Con questa formula d'effetto si sono esibiti al MEI di Faenza, a Mantova e in molti festival regionali, vincendo infine anche la tappa trentina di Rock Targato Italia nonché la serata finale a Milano. 
   In generale le nuove canzoni sono quasi pop, strutturare in maniera più semplice e diretta rispetto al lavoro precedente, ma caratterizzate da maggior attenzione nella cura dei dettagli e nella ricerca di sonorità adeguate. L'uscita dell'album è stata più volte posticipata a causa di una serie interminabile di problemi legati alla realizzazione del videoclip tratto dal primo brano "Laser", scelto ad anticipazione dell'album. Alla fine è stato deciso di rivolgersi a Michelangelo De Cia, considerato che i lavori già realizzati per alcune band locali erano assolutamente compatibili con la musica proposta dai Fucsia.
   La seconda traccia, "Something More", era già presente nel lavoro precedente ma viene qui ri-registrata in linea con le altre due canzoni. Infine l'album si chiude con "Improve", brano che ha tenuto impegnata la band per oltre un anno tra cambiamenti più o meno convincenti prima di trovare una versione definitiva. Ora l'Ep Lazy Electrons è finalmente disponibile (solo online), in formato digitale da tutti i principali store, e in formato "Mastered for iTunes" appositamente utilizzato per lo store di Apple. E' stato registrato presso il Metro' Rec Studio di Riva del Garda (TN), tra ottobre e novembre 2015 mentre la grafica è ad opera di Mattia Nardin. Vi lascio ora all'intervista con Paolo Brugnara, il batterista dei Fucsia, che rappresenta in questo caso la band, mentre vi consiglio l'ascolto streaming di Lazy Electrons che, per brevità e genere immediatamente fruibile, si presta al loop del tasto loop... Nel prossimo post, invece, la recensione dell'album ad opera di Nicola Cigolini (Samcro) e una simpatica nota aggiuntiva da parte del Capitan Wyzno, osservatore esterno del panorama musicale underground trentino, che parla anche di noi dell'Edp. Buona lettura e buon ascolto quindi!

Ascolto integrale di Lazy Electrons https://fucsia.bandcamp.com/album/lazy-electrons




INTERVISTA
1. Ciao Paolo, finalmente una band corregionale tra gli spazi Edp! Benvenuti quindi. Inizia raccontandoci com'è avvenuto il vostro incontro.
Paolo: Ciao, e grazie a te! Noi abitiamo in una valle piuttosto piccola, tra musicisti è impossibile non conoscersi. Sembra quasi di essere famosi…ci siamo incontrati nel 2012 ed in quel periodo avevamo entrambi molta voglia di sperimentare e di avviare qualcosa di nuovo, da li è partito tutto.

2. Perchè proprio il duo? Il titolo del vostro primo Ep sembra suggellare la scelta di questa line-up.
Va detto che il nostro progetto nacque come trio, infatti con noi suonava pure un bassista… dopo le elezioni politiche del 2013, dalle quali emerse che un italiano su tre era a favore di Berlusconi, Simone ed io decidemmo di allontanare Gianluigi (il bassista) in modo da annullare ogni statistica e azzerare il rischio che tra di noi potesse esserci un potenziale idiota. In definitiva, two is better…

3. Com'è il rapporto tra due musicisti di un'età così diversa? Il duo implica anche affiatamento, complicità...
Credo che un rapporto può crescere e durare solo se c’è uno scambio tra le due parti. In questo caso la differenza di età gioca a nostro favore. Da un lato c’è un collegamento diretto ad un mondo che non mi apparterrebbe più, con l’entusiasmo e l’energia che porta con sé, dall’altra parte un po’ di esperienza e di stabilità…

4. Com'è che avete scelto proprio un colore per definire la vostra 2-piece?
Abbiamo scelto questo nome per ricordare un gatto che avevo, e che appunto era completamente fucsia. Questo gatto si chiamava Edoardo, e senza alcun dubbio è stato l’amico a sei zampe migliore che abbia mai avuto. Nel 2011 Edoardo decise di fare un viaggio in Asia, e da allora non l'ho più rivisto (anche se so per certo che se la sta spassando). Per me era davvero importante ricordarlo in qualche modo, il nostro progetto infatti partì col nome di “Edoardo Music Experiment”. Fu Simone poi a pensare che sarebbe stato sufficiente ricordare solo il colore delle sue squame, quindi decidemmo di chiamarci semplicemente Fucsia.

5. Rispetto all'Ep d'esordio avete fatto un cambio di rotta a livello sonoro, potenziando l'ausilio dell'elettronica per un risultato molto pop e dance. Come mai questa scelta, seppur vincente?
Mah, all’inizio non avevamo le idee molto chiare su ciò che volevamo fare. I primi brani che abbiamo scritto sono più frutto del caso che di scelte ponderate, con il tempo e l’esperienza, tenendo conto delle risorse di cui disponevamo, ci siamo resi conto che avremmo ottenuto un impatto maggiore semplificando alcune parti e curando maggiormente tutto ciò che riguarda il suono…

6. Quanto dovete, nell'ispirazione del vostro sound, a una band corregionale famosa quali i Resando?
Credo che “Secrets” sia uno di quei dischi che lasciano il segno. Capita spesso che qualcuno ci accomuni a questa band sentendo il nostro Ep, e ciò non può che renderci felici!

7. L'apporto di Mauro Andreolli nella realizzazione dei vostri due lavori discografici è stata rilevante. La sua produzione vi ha fatto definire in maniera chiara i traguardi sonori che volevate raggiungere. Puoi presentare il personaggio ai nostri lettori e dirci il tipo di rapporto che si è creato tra voi?
Con Mauro c’è stato da subito un ottimo feeling. La sua professionalità e la sua competenza sono stupefacenti, è davvero una persona unica e speciale, è bravissimo, è bellissimo e soprattutto non mi ha pagato per scrivere queste cose!!!
Nella registrazione di “Lazy Electrons” Mauro ci ha seguiti già dalla fase di acquisizione (Metrò Rec) e il suo aiuto è stato determinante per aiutarci a trovare il sound potente e contemporaneamente pulito che caratterizza i tre brani dell’Ep. Chi si rivolge a Mauro Andreolli sa di lavorare con una persona che non entra nel merito artistico, si “limita” soltanto all’aspetto sonoro ma lo fa più che bene.

8. Cosa ci racconti della realizzazione del videoclip di "Laser"?
Per il video volevamo qualcosa che fosse in tema con la canzone, da subito abbiamo pensato a un video realizzato al computer. Ci siamo affidati a Michelangelo De Cia, che già collabora con gli Exercoma. Trovo che i suoi lavori siano molto adatti alla musica che proponiamo. Ogni scena è divisa in tre parti, chiaramente per allacciarsi al testo della canzone.

9. Avete dedicato molto tempo ed energie nel progetto Fucsia; vi siete avvalsi anche di nomi importanti per la sua realizzazione. Come mai alla fine avete deciso di uscire autoprodotti anziché appoggiarvi alla professionalità di un'etichetta discografica?
In realtà non ci siamo soffermati molto a pensarci. L'unica cosa che volevamo fare era registrare il materiale che avevamo. Non avremmo saputo come muoverci in maniera efficace se avessimo voluto rivolgerci a qualche etichetta. In ogni caso, se volessimo farlo ora, l'Ep che abbiamo in mano sarebbe di certo un ottimo biglietto da visita.

10. E cosa ci dici a proposito del formato solo digitale scelto per la divulgazione di Lazy Electrons? Avete in mente un pubblico ben preciso? A me sinceramente il fisico manca, e ai concerti è spesso richiesto.
Il formato fisico è molto importante effettivamente… per “Lazy Electrons” abbiamo preferito puntare più sul contenuto, a svantaggio della forma magari. Indubbiamente penseremo al formato fisco quando avremo un album completo.

11. Come siete inseriti nel panorama musicale regionale? Fate un genere non molto diffuso qui in Trentino. La stessa formazione rock band a due elementi non è così numerosa, in effetti... eppure so che piacete molto!
Il Trentino è da considerarsi una piccola comunità per quanto riguarda il mondo della musica inedita. Basta qualche “live” per far parte del panorama musicale regionale. Il nuovo materiale, pur essendo piuttosto elaborato, è fatto di melodie semplici che non richiedono troppi ascolti. Credo piaccia per questo…

12. Quali i vostri progetti futuri per valorizzare al meglio il duo Fucsia?
Attualmente ci stiamo concentrando sulla scrittura. L’idea è quella di avere materiale a sufficienza per poter registrare un album intero, e speriamo davvero di arrivare a farlo entro la fine dell’anno prossimo. Parallelamente cercheremo di portare avanti l’attività live, che da sempre è la fonte primaria di energia per una band come la nostra.

Ottimo Paolo, sei stato molto gentile ed esauriente. Grazie per la tua compagnia, un augurio di soddisfacente carriera mentre lascio spazio per una tua conclusione...
Grazie a te! Invito tutti a visitare la nostra pagina su facebook, da dove è possibile ascoltare l’Ep “Lazy Electrons”, e se vi va lasciate un “like”. A presto e grazie ancora! FCS



DISCOGRAFIA

TWO IS BETTER 2014, Autoprodotto (Rock Elettronico)

1.Something More 2.Two is Better 3.Unmoved 4.Il doppio della metà 5.Hurt (cover) 6.1.38 7.Un_Moveeda

LAZY ELECTRON 2016, Autoprodotto (rock elettronico)

1. Laser 2. Something More 3. Improve




Qui lo ascolti



Qui la nostra RECENSIONE



Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle


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