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Lo smembramento musicale degli Hysm?Duo
INTRO
Quando seguivo l'EDP su Myspace avevo
trovato un insolito ma interessantissimo duo pugliese, i DARDO CHALET: Biagio Marino alla chitarra e sampler (che in realtà veniva da Salerno) e il Tarantino Jacopo Fiore alla
batteria. Musica strumentale, arrangiamenti prog per loro... mi
avevano affascinata. Nel giro di un anno il profilo sparisce e dei
due nessuna più traccia. Tanto tempo è passato da allora eppure
periodicamente mi ritrovavo a cercare o chiedere informazioni della
band e dei due musicisti, sempre senza successo alcuno. Solo di
recente ho appreso dell'esistenza degli HYSM?Duo e scorrendo le loro
informazioni mi imbatto in un nome familiare fin dall'incontro con i
Dardo Chalet: proprio Jacopo Fiore... Che sorpresa! Il batterista del
vecchio duo non solo si era riproposto in un'altra band, ma
addirittura in un'altra 2-piece dalla medesima line-up... come si
diceva la dimensione a due, per certi musicisti, diventa una
costante. Nondimeno il nuovo chitarrista Stefano Spataro, dopo solo
un anno di Hysm?Duo si avventura in un altro progetto simile, questa
volta basso-batteria, il combo noise/prog tarantino ADA-NUKI, attivo
tra gli anni 2007 e 2009. State attenti quindi al potente virus delle
2-piece, che potrebbe infettare benevolmente chiunque di voi!
Se con i KARAWANE, giovane duo di studenti universitari di Napoli,
abbiamo affrontato una musica sperimentale in fase di sviluppo e
ricerca d'identità, seppur dalle ottime premesse (qui
il post a loro dedicato), con gli Hysm?Duo possiamo parlare di
2-piece affermata in uno sperimentalismo del tutto maturo. Del resto
è dal 2006 che i tarantini Stefano Spataro e Jacopo Fiore suonano
assieme in questa formazione, sfornando una quantità impressionante
di album, ben 7 in data odierna più qualche singolo! Complice forse
la formula improvvisativa o la casa editrice di proprietà... eppure
i due già dal primissimo album si esprimono in maniera matura,
all'interno di un filone ben specifico che è quello
dell'Improvvisazione Radicale, genere ai confini estremi della
concezione musicale stessa come pure dell'improvvisazione in sé, ben
teorizzato dal chitarrista Derek Bailey negli anni '60 e del quale
abbiamo ampiamente trattato nel post dedicato al duo sardo ONGAKU2
(qui). Procediamo quindi con l'analisi
più dettagliata del duo in questione tramite biografia ed intervista
mentre per la recensione al loro ultimo
album "All Impossible Worlds" rimandiamo all'opera prima
del nostro collaboratore EDP Elvis Marangon.
BIOGRAFIA
Abbiamo visto come l'Italia intera abbracci il fenomeno 2-piece
nella versione power-duo (qui), ed oggi
ci troviamo proprio ad un confine estremo dello Stivale, esattamente
nel suo tacco, dove incontriamo i tarantini Stefano e Jacopo, anche
se attualmente di stanza a Perugia. Nati entrambi nel 1985, a un solo
mese di distanza, si conoscono al Liceo Scientifico incrociando
spesso, da lì in poi, i propri destini... il chitarrista Stefano
Spataro, laureato in filosofia con dottorato in storia della scienza,
è un personaggio colto, dalle idee ben precise riguardo la cultura,
le autoproduzioni, la musica indipendente italiana, e che attualmente
si dedica a tempo pieno alla musica. Oltre ad aver suonato nel duo
basso-batteria Ada-Nuki di cui sopra, e a militare ovviamente negli
Hysm?Duo, suona anche nei La Sedia di Wittgenstein (musica
sperimentale), nella band afro-jazz-punk Amin Da Dà (nuova
incarnazione di un precedente power trio jazz-punk, i Bokassà) ma
cura anche un progetto solista a suo nome (ex Solquest) di musica
Ambient, Drone, Free-jazz, il tutto inserito nel solito contesto
improvvisativo... insomma, abbiamo capito il mare musicale nel quale
nuota il nostro chitarrista! In un mare dove prospera come a casa
propria, a quanto pare... Jacopo, dal canto suo, dopo l'esperienza
PostRock/AvantRock con i Dardo Chalet si dedica anima e corpo al
progetto Hysm?Duo e all'omonima etichetta discografica da entrambi
fondata e gestita.
Siamo nel 2006 e all'epoca Jacopo studiava all'università di
Perugia mentre il suo collega chitarrista si trovava ancora in Puglia,
motivo per cui i due iniziano questo progetto collaborando a
distanza; la formula improvvisativa risulta così la più pratica ed
efficace, una serie di "canovacci" condivisi sui quali
improvvisare una volta riuniti in sala prove o su di un palco in fase
live. Il nome che danno al progetto è HAVE YOU SAID MIDI? da cui
l'acronimo Hysm? (un gioco di parole nato da un aneddoto che Stefano
ci rivela in fase d'intervista). Nel 2008 incidono il loro primo
album, "Rumor Vincit Omnia", un lavoro altamente
sperimentale fatto di silenzi, piccoli rumori, giochi di percussioni,
suddiviso in quattro episodi di chiara matrice d'improvvisazione
radicale. Per la pubblicazione dell'album i due decidono di fondare
una propria etichetta, attiva ancor oggi con un catalogo di notevole
interesse, denominata anch'essa Hysm? e della quale faremo un debito
approfondimento in sede successiva... Tutti i loro album sono
ascoltabili (e molti anche scaricabili in free download) nel profilo
bandcamp del duo che ci rivela così lo
sviluppo sonoro affrontato da questi musicisti pugliesi. Fuori da
ogni logica puramente economica di mercato, ogni album dei loro non
sfoggia alcun bollino Siae ma esce con la formula di licenza Creative
Commons, ossia una tipologia di Diritto d'Autore per cui è l'autore
stesso a decidere il grado di tutela della propria opera (anche
questo è un argomento già approfondito nell'articolo sugli OngaKu2
-qui). Il progetto musicale Hysm?Duo è
quindi caratterizzato fin dall'inizio dall'improvvisazione, dagli
interventi noise e da una buona dose di ricerca sperimentale. In
questo senso ogni oggetto può diventare strumento sonoro da inserire
nella ricca tavolozza cromatica usata dai nostri due musicisti
pugliesi (vedi le percussioni di padelle in "Arte Culinaria"
del loro terzo lavoro in studio), sia suonandolo direttamente che
campionandone il suono: l'elettronica ha il suo peso infatti in
questo duo che oltre a proporre batteria, chitarra baritona e basso,
fa dosato e sapiente uso anche di synth, tastiere e loop station. Il
risultato è un insieme di suoni e rumori, pause e cacofonia, piccoli
intervalli cantati, ovviamente struttura dei brani completamente
aperta, per una durata che può oscillare dai 2 ai 15 minuti, o
titoli che titoli non sono... i generi nei quali loro stessi si
riconoscono, oltre al Rock Sperimentale, sono l'AvantRock e il Rock
In Opposition (RIO) ma nella miscela personalissima degli Hysm?Duo
non manca anche una dose di psichedelia...
Nel 2011 anche Stefano si trasferisce all'Università di Perugia, e la vicinanza dei
due può finalmente dare il via a prove più assidue e dirette; ne consegue un arricchimento della proposta musicale e brani composti in
maniera più strutturata, pur restando l'improvvisazione il nocciolo
dell'atto compositivo della band. E' anche di quest anno una
parentesi a tre con un altro chitarrista, il corregionale Alberto
Piccinni, che porta al cambio del nome in Hysm?Trio, a un duplice
tour e alla registrazione di un album live. Lo sperimentalismo non
viene assolutamente abbandonato, anzi arricchito con l'innesto di
questo terzo elemento (già famoso per costruire e suonare strumenti
ricavati da materiale di riciclo e per aver suonato in ambito
improvvisativo, vedi Muzak e AXM), ne sia la prova l'abitudine della
band di concludere i propri live con un coretto dei nostri due mentre
Alberto... si lava i denti dal vivo manipolandone elettronicamente il
suono (vedi video in calce)... Anche il chitarrista Piccinni infine
viene contagiato dalla line-up a due tanto da formare nello stesso
anno il duo chitarra-batteria COMPLESSINO VAZKA (progetto scostante e
senza finalità particolari che non tenere in allenamento il
batterista Gigi Calabro) e più di recente, nel 2014 il duo folk
improvvisativo chitarra acustica-percussioni Diavolo del Bosco.
Chiuso anche questo capitolo i due procedono nuovamente la strada
da soli che, attraverso campanelli, gong, carte stropicciate e la
cover di un brano delle Orme, porta infine alla loro ultima fatica in
studio, l'LP di 6 tracce "All Impossible Worlds". Quaranta
minuti di puro splendore musicale nei generi RIO e Avant-Prog. Nella
mia posizione non dovrei certo esprimere i miei gusti personali ma
mantenere un approccio professionale, distaccato e super partem nei
confronti delle band in analisi, direttiva alla quale solitamente mi
attengo, eppure oggi non resisto a descrivere l'eccezionalità di
questo album che da oltre due mesi sta fisso nel lettore della mia
auto... confesso che non sarei così entusiasta nei riferimenti dei
loro album precedenti, certo interessanti e stimolanti ma
indubbiamente di difficile ascolto e comprensione, mentre questo
lavoro segna una svolta nella produzione musicale degli Hysm?Duo. Pur
non alterando le formule di base tipiche, assistiamo qui più
spesso a interventi melodici che ne spezzano la crudezza,
l'improvvisazione radicale è del tutto assente, gli interventi
vocali sono maggiori e lo sviluppo a spirale dei brani conduce verso
luoghi inesplorati attraverso sentieri già conosciuti. Gli stessi 6
brani si snodano seguendo un crescendo di interesse e bellezza mentre
i due interventi free-jazz al sax (ad opera di Andrea Caprara e
Francesco Li Puma) aggiungono quella nota di colore alla Zu o Mombu
che tanto aggrada gli orecchi usi a queste sonorità. Certo resta un
album di nicchia, per appassionati del genere, ma la svolta sonora
dei due porta a un ascolto più "facile" e a una maggiore
fruibilità del prodotto finale. Perfino la copertina del vinile (con
scatto ad opera di Valentina Vagnetti, in arte VACVO) risulta più
curata rispetto allo stile fino ad ora privilegiato. Per quanto
riguarda il titolo... c'è da fondere il cervello, in quanto dietro
al concetto di Mondi Impossibili paralleli c'è tutto uno studio e un
dibattito filosofico di indubbia profondità. Del resto le questioni
di Filosofia della Scienza sono diventati il pane quotidiano dei due,
in questi anni... ne sono la riprova i titoli degli ultimi album,
tipo "Vorstellungen" e "Science in Action". Ma
per l'analisi più dettagliata di "All Impossible Worlds"
lasciamo la parola al nostro recensore Elvis Marangon nel post
debitamente dedicato (qui) mentre noi
procediamo la nostra avventura con l'intervista a Stefano Spataro
della 2-piece tarantina HYSM?Duo. Giusto un breve excursus sui generi
musicali menzionati in questo articolo e una debita presentazione
dell'etichetta, ormai di culto, dei due.
Per
Ascolto: http://hysmduo.bandcamp.com
Link video:
dall'ultimo
album "All Impossible Worlds": “Death and Dreams”
“First
and Second Hypothesis”
Lavaggio
dei denti... musicale... by Alberto Piccinni, “Prevenire è meglio
che suonare” https://www.youtube.com/watch?v=KPx4vuF4UkE
GENERI
musicali trattati nell'intervista:
IMPROVVISAZIONE
RADICALE: genere particolare e ben definito, che si muove ai
confini estremi del concetto stesso tanto di musica che di
improvvisazione, e del quale abbiamo già ampiamente trattato nel
post dedicato al duo sardo OnGaku2 al quale quindi rimandiamo (qui).
ROCK
IN OPPOSITION: si tratta di un movimento musicale nato
dall'iniziativa di una serie di band europee appartenenti al filone
Avant-prog che si opponevano, alla fine degli anni Settanta, alla
musica commerciale dell'epoca (per lo più disco music e prima ondata
punk), e alla mercificazione della stessa ad opera delle Case
Discografiche. Riassunto nell'acronimo RIO nasce nel
corso dell'omonima manifestazione musicale tenutasi a Londra nel 1978
come idea della band inglese Henry Cow. L'evento viene realizzato
grazie all'aiuto di altre quattro band Europee che ne condividevano
la filosofia ed era intesa come singola manifestazione al fine di
sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento. Visto il successo
dell'edizione, le cinque band decidono infine di fondare un
collettivo permanente da cui anche la nascita della Recommended
Records (ReR), etichetta indipendente dedicata al Rock in Opposition
e alla musica alternativa di qualità. Dopo la fine del movimento il
termine viene usato per descrivere il genere musicale suonato dagli
artisti in esso coinvolti o che si rifanno esplicitamente
all'esperienza dell'organizzazione stessa. Vista però la notevole
differenza stilistica tra i gruppi fondanti, il termine RIO non si
riferisce tanto ad uno specifico genere musicale, quanto ad un numero
ristretto di artisti. Per chi volesse saperne di più rimandiamo
all'ottimo film-documentario, "Romantic Warriors II: A
Progressive Music Saga About Rock in Opposition " ad opera
della Zeitgeist Media LLC, una compagnia di produzione video di
Washignton, D.C., reperibile qui.
LABELS
(in calce alla discografia una breve descrizione di alcune etichette
indipendenti con cui è uscito "All Impossible Worlds" e
con le quali spesso la stessa Hysm? Records collabora coproducendo i
loro artisti)
HYSM? Independent Music Catalogue
Hysm? è anche la sigla che designa l'etichetta discografica tarantina fondata nel 2008 dagli stessi Stefano Spataro e Jacopo Fiore della 2-piece chitarra-batteria HYSM?Duo. Nata nell'ottica
di pubblicare la loro opera prima, in breve diventa un punto di
riferimento per tutte quelle band italiane che ruotano nel mondo
della sperimentazione e dell'improvvisazione radicale. Un centinaio
le pubblicazioni della label (l'uscita #100 è proprio il loro "All
Impossible Worlds) tra le quali svariate opere di duo. L'uscita
numero1, per esempio, è una compilation noise dove compare anche il
duo sardo di improvvisazione radicale OnGaku2 (qui
il post a loro dedicato); altro power duo chitarra-batteria in
catalogo con loro è quello dei GARAGE OLIMPO da Roma e vi troviamo
anche uno split-fusione tra i Bokassà (ex power trio di Sefano
Spataro) con i MAYBE I'M, duo salernitano di stampo afro-punk.
L'intento
dell'etichetta è da sempre il medesimo: scoprire e divulgare musica
altrimenti indivulgabile, in formati facili, accessibili ed economici
come il C-dr. Di recente la loro decisione di rendere fruibile in
freedownload gran parte del proprio catalogo. Interessante anche
l'attenzione dell'etichetta per le collaborazioni: potrete trovare
spesso il loro nome in cordata assieme ad altre interessanti labels
indipendenti italiane (vedi lista a fine articolo).
INTERVISTA
1.
Stefano e Jacopo, più che benvenuti nella nostra Community EDP. E'
sempre un piacere e un onore ospitare musicisti del vostro calibro.
Tanto per incominciare: qual'è il
percorso che vi ha fatto conoscere e poi suonare l'improvvisazione
radicale?
S
– Io e Jacopo ci conosciamo, e suoniamo insieme, sin dalle scuole
superiori. Musicalmente siamo cresciuti insieme. Dopo la scuola ci
siamo allontanati, lui è andato a studiare fuori, mentre io sono
rimasto nella mia città, Taranto. Tuttavia, dopo qualche tempo, ci
siamo ritrovati e chiacchierando abbiamo scoperto di esserci evoluti
entrambi nella stessa direzione musicale. I nostri ascolti si erano
evoluti quasi parallelamente. Dopo ciò suonare insieme è diventato
obbligatorio.
2.
Come si è formata la band e perché proprio un duo?
S
– La band si è formata subito dopo esserci ritrovati. E per molto
tempo abbiamo lavorato a distanza, improvvisando quando capitava.
Siamo un duo un po' per scelta, ma un po' anche per necessità. La
musica che vogliamo fare è estrema, e non tutti si vogliono
cimentare con essa.
3.
"Have Youi Said Midi?"... Da
dove questa frase e perché sceglierla per il nome della band?
S
– Il nome nasce da un episodio simpatico. Per un periodo Jacopo era
totalmente assorbito dalla sua personalissima ricerca di una scheda
audio. Valutava in continuazione siti web, recensioni, forum,
cercando di capire quale fosse la migliore sul mercato, ovviamente ad
un prezzo sostenibile. Un giorno entrò in fissa con le porte MIDI.
Non sapeva bene cosa fossero e mi tormentava per spiegargli al meglio
quale poteva essere l'utilità di queste porte. La sua ricerca quindi
si spostò dalle schede audio a cercar di capire se fosse meglio una
porta MIDI o utilizzare semplicemente lo standard MIDI attraverso la
USB ecc.. Insomma, per non farla più lunga di così, un giorno ero
lì a mixare delle improvvisazioni, forse le prime che facevamo,
mentre lui sul mio PC cercava ossessivamente informazioni sul MIDI.
Ad un certo punto gli dico qualcosa, non ricordo cosa, non è
importante. Sta di fatto che lui, uscendo dall'ipnosi della sua
ricerca si voltò verso di me e mi disse – Hai detto Midi? - Da
quel momento decidemmo che Have You Said MIDI? (HysM?) sarebbe stato
il nome dei progetti legati alle nostre due persone.
4.
Com'era la scena musicale sperimentale e improvvisativa nella Puglia
di 10 anni fa, più o meno quando siete partiti voi, e come lo è al
giorno d'oggi?
S
– Difficile a dirsi. Taranto è sempre stata un centro di
avanguardia noise. Per un periodo, poco prima che iniziassimo noi, vi
era un asse Taranto-Catania, attraverso il quale alcune band sono
riuscite a girare in Italia e all'estero. Penso a nomi come Logan,
The Beirut, Veronika Voss (anche se questi sono leggermente
precedenti). E a Taranto si vedevano un sacco di concerti. Ora
abbiamo ancora delle eccellenze (vedi Bogong In Action e Cannibal
Movie), ma la scena non esiste. C'è poca gente che tenta di fare
qualcosa, ma non esiste il pubblico dei ventenni. Per il resto della
Puglia so ben poco. A Bari c'è un bel giro di improvvisatori (vedi
Marcello Magliocchi, Marco Malasomma e i ragazzi dell'Arci Gramigna).
Personalmente sto approfondendo questa scena, diciamo più
jazzistica, solo da poco tempo, ma credo che c'è del materiale
davvero interessante.
5.Come
si sono evoluti gli Hysm?Duo in questi nove anni di attività? Come è
cambiato il suono o l'approccio musicale? E' indubbio che con questo
vostro ultimo album, "All Impossible Worlds", è avvenuta
una svolta dal punto di vista compositivo, ce ne volete parlare?
S
– Con HysM?Duo siamo partiti dall'improvvisazione. Una forma
necessaria alla distanza che ci separava. Abbiamo imparato un sacco
di cose improvvisando e lo spirito non ci ha mai abbandonato, neanche
quando poi siamo andati a vivere nella stessa città. Complice di
tutto ciò è la memoria. Abbiamo sempre suonato dal vivo provando
pochissimo (anche i dischi più complessi come gli ultimi due),
sostanzialmente perché crediamo che la componente di free form renda
il tutto più interessante, per chi suona e per chi ascolta e
soprattutto perché non ci stiamo tanto a pensare per fare le cose. I
nostri primi dischi sono sostanzialmente di improvvisazione. Rumor
Vincit Omnia è un gioco contemporaneo, Disco Blu tenta di essere
psichedelico, Vorstellungen (composto un po' di anni prima della sua
uscita) lo è di sicuro, How To Hypnotize è un collage tra i
canovacci che portavamo dal vivo (anche in trio con Alberto Piccinni)
e altre aggiunte. Poi mi sono trasferito a Perugia. Abbiamo iniziato
a provare come le band “vere” e sono usciti i primi brani di
Science In Action (2012) e dopo l'acquisto della chitarra baritona
siamo riusciti a realizzare All Impossible Worlds (2014).
Quest'ultimo credo che sia, compositivamente parlando, esattamente
quello che volevamo fare. Sia come sound, sia come concept
dell'intero disco.
6.
In generale, partendo da un concetto filosofico come quello dei Mondi
Impossibili o del Vosterllungen, come fate a passare all'atto
musicale? Qual'è il comun denominatore che rende possibile la
conversione da un linguaggio all'altro?
S
– Credo che lo strumento per passare da un linguaggio ad un altro
sia la capacità di immaginarsi le cose. Immaginarsele anche
musicalmente, e questa cosa la puoi fare solo con una persona che
conosci bene, che sa quello che pensi, che capisce al volo il
significato di quello che dici. Quando Jacopo mi propose i suoi testi
ero scettico. Ne abbiamo parlato, li ho tradotti, li abbiamo
smussati, abbiamo cambiato l'ordine della scaletta (grazie anche ai
consigli del buon Paolo Cantù, di Gaspare Lemming, di Claudia, la
mia ragazza e di Superfreak) e magicamente il concept si è scritto
da solo. In realtà la magia non c'entra. Ci siamo immaginati le
cose, le abbiamo cambiate e trasformate secondo i nostri bisogni e il
risultato credo si veda. Le quattro persone che ho citato, e forse
anche qualcun altro, se le sono immaginate con noi e hanno
contribuito alla realizzazione di qualcosa di buono. A proposito di
mezzi e linguaggi diversi, ti anticipo che stiamo lavorando alla
realizzazione di un fumetto ispirato al disco.
Splendido! Teneteci aggiornati!
7.
Ci raccontate come è nata la vostra etichetta discografica Hysm?,
come si è evoluta nel tempo e la filosofia che soggiace al progetto?
S
– L'etichetta è nata dall'esigenza dell'autoproduzione. Esigenza
che ogni buon artista deve, secondo me, provare almeno per una volta
nella sua vita. Sin da subito però si aprivano le possibilità delle
collaborazioni con altri musicisti. Abbiamo iniziato a coprodurre e
ad aiutare, secondo le nostre possibilità e secondo quello che ci
compete, anche artisti nuovi. Dico secondo quello che ci compete
perché crediamo fermamente che di musica si devono occupare i
musicisti. Troppo spesso invece ci ritroviamo etichette e booking
gestite da gente che non solo non suona, ma che addirittura non ci
capisce molto. Non saremmo sommersi di tanta immondizia altrimenti.
Non mi va di sparare a zero comunque. Tanto più che non ci interessa
molto. Facciamo il nostro, quello che vogliamo fare e come lo
vogliamo fare. Non fraintendermi, l'etica non c'entra. È ancora una
volta una forma di curiosità la nostra. E come tale, nostra appunto,
le regole le diamo noi, non la radio, la TV, la SIAE ecc...
8.
A proposito di collaborazioni: questa caratteristica vi
contraddistingue anche come etichetta discografica; Hysm? compare
spesso assieme ad altre labels in co-produzione di vostri album o di
artisti del loro catalogo. Per questo ultimo lavoro, "All
Impossible Worlds", vi siete appoggiati a una cordata di
addirittura dieci case discografiche!
S
– Le collaborazioni sono fondamentali per creare un'alternativa. La
cordata di All Impossible Worlds è il risultato di precedenti
collaborazioni, scambi, dialoghi, momenti di vita vissuta insieme.
L'unico modo per poter fare quello che si vuole al meglio, senza
condizioni, è raggiungere le persone che, come te, queste condizioni
non le vogliono. Per questo la collaborazione è fondamentale. Siamo
pochi, ma siamo anche tantissimi, e potremmo essere ancora di più.
9.
Com'è che lo spazzolino da denti diventa il logo della vostra
etichetta? Cosa sta a simboleggiare, per voi, tale strumento? La
label nasce nel 2008 mentre il "lavaggio dei denti" live
compare per la prima volta con le performance in trio del vostro
collega Alberto Piccinni, nel 2011: c'è una connessione tra questi
due eventi?
S
– Lo spazzolino appare per la prima volta su una copertina di una
compilation uscita per HysM? nel 2009. Diventa il nostro logo qualche
mese più tardi semplicemente perché il logo precedente faceva un
po'... insomma. E da allora è rimasto un nostro carattere
distintivo. Il lavaggio dei denti è importante, può simboleggiare
parecchie cose. A noi piace però essere sarcastici affermando di
essere un gruppo “educativo”. Alberto, nostro carissimo amico e
collaboratore, nonché fratello, (Chabriele ecc...) rimase
chiaramente colpito dall'idea della promozione dell'atto di lavarsi i
denti e così lo introdusse dal vivo. Facevamo una scenetta. Lui
iniziava a lavarsi i denti al microfono durante il finale del
penultimo pezzo live, mentre io mi recavo dietro la batteria e,
faccia a faccia con Jacopo, intonavamo (stonavamo) il coretto di Your
Friends, ultimo pezzo di How To Hypnotize. Alla gente piaceva molto.
10.
Avete lavorato con molti altri duo con la vostra etichetta: si tratta
di un caso o avete una certa sensibilità verso questa formazione?
Inoltre entrambi avete militato in altre 2-piece, confermando la
teoria che la formazione a due, una volta sperimentata, fatalmente
ritorna... qual'è la vostra idea riguardo tale line-up?
S
– Non c'è una vera e propria sensibilità. Nell'underground i duo
pullulano, quindi direi che è pura statistica. Una casualità credo
che sia anche il fatto di aver suonato entrambi in due duo (tant'è
vero che in quel periodo 2006/2008-9 io e Jacopo già suonavamo
insieme). Al di là della musica però credo che ci sia una marcia in
più nel suonare in due. E non parlo solo del numero di teste da
mettere d'accordo, o della logistica. In un duo, tutto quello che si
dice tra i membri del gruppo lo ascoltano tutti quelli del gruppo.
Ogni volta che si parla del gruppo è come se, automaticamente, fosse
riunita una riunione di gruppo. Sono già tutti presenti. Non dico
questo perché do per scontato che la gente si parli alle spalle, ma
inevitabilmente le cose vanno più veloci, organizzativamente ma
anche come idee.
11.
Come vedete il presente e il possibile futuro del mercato
discografico italiano?
S
– Credo che il concetto di mercato sia una invenzione
socio-economica. Esistono le persone, i singoli, che acquistano o
meno un bene. In questo caso esistono i singoli a cui posso vendere
un disco, dopo un live o sul web. Stampiamo massimo 300 copie ad
album, non credo sia minimamente pensabile parlare di mercato nel
nostro caso. Ne siamo completamente esclusi. Mi potresti chiedere
allora per quale motivo stampiamo i dischi. Diamo solo il nostro
piccolo contributo a fare casino, a sporcare un po' le cose. Non
credo che le cose cambieranno, ma forse è meglio così. Se vuoi
essere l'alternativa è necessario che ci sia un canale mainstream.
Ed è necessario che questo sia pessimo, almeno dal tuo punto di
vista.
Grazie
infinite per il piacevole confronto Stefano. Ti lascio concludere con
parole tue...
Grazie
a te. Un piccolo appello a quelli che dicono di fare le cose. Fate di
più e cercate di meno. Se sapete suonare, suonate, non cercate
l'etichetta. Se sapete disegnare, disegnate, non cercate l'editore. E
poi autoproducete quello che fate, collaborate nel vostro piccolo con
chi ha talento o con chi credete che ne abbia. Fate le cose
seriamente, non prendetevi sul serio.
DISCOGRAFIA
RUMOR
VINCIT OMNIA Maggio 2008, Hysm? (Sperimentale, RIO,
AvantGard, AvantRock, Psichedelia) Licenza:
some
rights reserved
1.Episodio! 2.Episodio3 3.Episodio4 4.Episodio5
Ascolto e acquisto
DISCO
BLU Dic. 2009 Hysm?, Album digitale in freedownload
(Sperimentale, RIO, AvantRock, KrautRock, Psichedelia). Licenza:
some rights reserved
1.1 2.2 3.3 4.4 5.5 6.6 7.7
Ascolto e acquisto
HOW TO HYPNOTIZE (Your Friends)
Aprile 2010, Hysm?, Lemming, QSQDR (Sperimentale, RIO, AvantRock,
Prog, Psichedelia) Licenza:
some
rights reserved
1.Nuovo cinema paraculo 2.Arte
Culinaria 3.Il cinismo del pupazzo 4.Stragedy (free) 5.Cattive
Abitudini 6.Il posto di Heidegger 7.Inversioni 8.La gente che
conosco 9.How to Hypnotize 9.Your Friends
Ascolto e acquisto
LIVE@Farm Hysm?Trio,
Marzo 2011, Hysm? A Shame, Mandai, Lemming, QSQDR, Registrazione live
del 2.10.2010 di Daniele giannotta @ Associazione Farm di Bologna.
Mixato e masterizzato da Hysm. Licenza:
some
rights reserved
1.Stragedy 2.Cattive Abitudini
3.Doberman including Nuovo Cinema Paraculo 4.How to Hypnotize
5.Quel pomeriggio di un giorno da cani 6.Morsi 7.Your Friends
Ascolto e acquisto
VORSTELLUNGEN Agosto
2011, Hysm? (Sperimentale, RIO, AvantRock, Prog, Psichedelia)
Licenza:
some
rights reserved
1.Vorstellungen Part1 2.Gegenstande
3.Wille 4. Vorstellungen Part2
Ascolto e acquisto
MARINAI (Le Orme cover) Marzo 2012, singolo, Hysm?
1. Marinai
Ascolto e acquisto:
SCIENCE IN ACTION Aprile
2012, Hysm?, Human Feather, Lemming, A Shame, QSQDR, Suoni Grezzi,
Zero Sonico, Eclectic Polpo (Sperimentale,
Progressive, RIO, Avant-gard, Avant-rock) Licenza:
some
rights reserved
1.Fever 2.Pretty Things 3.Prendream
4.Chains of World 5.Chains of Water
Ascolto e acquisto
http://hysmduo.bandcamp.com/album/science-in-action
L'ESTATE STA SFINENDO Compilation Ag.2013
Brano: "Le Garage Hermetique" Ep. 31 et 32
Ascolto e acquisto
ALL IMPOSSIBLE WORLDS LP
12”, Novembre 2014, Hysm?, Dente di Sega, Eclectic Polpo, Neon
Paralleli, Wallace, Only Fucking Noise, QSQDR, Lemming, A shame,
Kaspar House, Il Verso del Cinghiale (RIO, Avant-Prog) Licenza: some
rights reserved
1.Leviathan vs. Predator 2.First and
Second Hypothesis 3.Green Flash 4.I Want to Hug Everything
5.Desires and Choices 6.Death and Dreams
Ascolto e acquisto
QUI
la nostra recensione
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ad altre recensioni:
ALTRE
LABELS
Come
agli Hysm?Duo piace collaborare con altri musicisti, avendoli ospiti
nei propri album o live, similmente i suoi membri fondatori applicano
la stessa filosofia nei confronti della propria etichetta
discografica Hysm, collaborando quindi con altre case discografiche
dalla medesima filosofia di base e attenzione per gli stessi generi
musicali. Nasce così una fitta rete collaborativa che unisce
etichette indipendenti di ogni regione, spesso fondate esse stesse da
musicisti singoli o intere band, dedite
alla produzione e promozione di gruppi emergenti particolari
dell'underground italiano. Il comun denominatore tra tutte queste
etichette sembra essere l'attenzione per l'improvvisazione e la
sperimentazione essendo questi i campi in cui operano maggiormente.
L'azione congiunta tra le varie labels permette così di distribuire
i costi di produzione, allargando nel contempo il pubblico d'ascolto.
Queste
le etichette (in ordine alfabetico) che si sono impegnate a
raccogliere nel proprio catalogo "All Impossible Worlds",
l'ultimo lavoro in studio degli Hysm?Duo in esame con questo
articolo. La stessa Hysm, label fondata dai musicisti del duo
tarantino, si impegna a sua volta di condividere, nel proprio
ricchissimo catalogo, band prodotte dalle case discografiche in
collaborazione.
Dente
di Sega http://dentedisega.blogspot.it
Per
"dente di sega" s'intende un tipo di onda sinusoidale
appartenente al suono puro. E' questo il nome prescelto da Roberto
Stomeo (anche del Circolo Arci Eliogabalo) per la propria etichetta
discografica fondata a Fasano. Nel loro catalogo oltre l'ultimo
lavoro degli Hysm?Duo, anche uno split tra Bokassà (ex power trio
jazz-punk con Stefano Spataro alla chitarra) e i MAYBE I'M, un duo
chitarra-batteria da Salerno, genere afro-punk, il cui chitarrista è
poi fondatore dell'etichetta Kaspar House Records, che analizzeremo
più avanti.
L'Eclectic
Polpo nasce a Bologna nel 2008 dall'opera congiunta di un gruppo di
amici musicisti (del quartetto jazzcore Luther Blisset) per dar
spazio alle proprie idee di stampo improvvisativo e sperimentale,
registrandole inizialmente su Cd-r. In breve l'etichetta estende la
produzione agli album di band amiche, allargando l'orizzonte sonoro
ad altri generi particolari come jazz-core, post-atomic folk,
free-rock e afro-punk. Ora stampa su formati Cd, Cd-r, cassette e
vinili e si presta spesso alla collaborazione con etichette dal
medesimo approccio artistico. Nel loro catalogo compare il duo
afro-punk salernitano MAYBE I'M in split con i Bokassà (ex power
trio jazz-punk di Stefano Spataro) nonché "Science in Action"
dei nostri Hysm?Duo.
Il
Verso del Cinghiale Records www.ilversodelcinghiale.org
IL
VERSO DEL CINGHIALE è una piccola etichetta discografica di Bergamo
riportata alla luce nel 2008 grazie all'opera di Alberto "Pirti"
Messaggi, con l'assistenza dei fondatori originali Fabio Intraina e
Andrea Bosisio. Il fine dell'etichetta è produrre musica Underground
dando voce e spazio a gruppi fuori dal maistream comune. La loro
attenzione si concentra nella produzione di musica rock'n'roll, punk
e pop; in catalogo hanno circa 15 produzioni tra CD e LP e 12 sono
gli artisti che arrivano da tutta Italia. Tra i duo, oltre agli
Hysm?Duo, troviamo anche un paio di line-up basso e batteria: le
AGATHA da Milano e THE GREAT SAUNITES da Lodi.
Kaspar
House Records
https://www.facebook.com/kasparhouseproduction
Kaspar
House ha sede a Salerno e dietro c'è Ferdinando Farro, il
chitarrista del duo afro-punk MAYBE I'M. Oltre a curare le
pre-produzioni, arrangiamenti, recording, mix, mastering e
distribuzione dei vari album in catalogo, la Kaspar House è anche
dotata di uno studio mobile di registrazione. In catalogo, oltre ad alcuni lavori dei Maybe
I'm stessi, troviamo alcune registrazioni degli Hysm?Duo.
Lemming
Records http://lemmingrecords.blogspot.it
La
Lemming è nata a Taranto nel 2008 dalla mente di Gaspare Sammartano,
con l'intento di fare da catalizzatore locale per l'underground
italiano. Considerata una tra le più meritevoli etichette del
settore, vanta qualche duo all'interno del suo catalogo: ha curato
alcuni LP per The Great Saunites (basso e batteria da Lodi) e per gli
Hysm?Duo (Science in Action e All Impossible Worlds) mentre sta
lavorando all'ultima opera dei FULKANELLI, 2-piece chitarra-batteria
formata da Cristian Naldi e Paolo Mongardi (ricordiamo che i due
suonano ora nella band Ronin -capitanata dal Bruno Dorella dello
storico duo noise italiano OvO-, e che il batterista Mongardi ha
avuto già altre esperienze in e con 2-piece: ha fatto parte del duo
basso-batteria ZEUS e si è prestato come batterista live per il duo
elettro-pop, chitarra e tastiere Il Genio). Lo
stesso Sammartano suona in duo col collega Donato nel duo
organo-batteria denominato Cannibal Movies, nato nel 2011 e ispirato
all'immaginario cinematrografico di una certa specifica produzione
horror degli anni a cavallo tra i '70 e gli '80. Insomma... un
cerchio che si chiude da duo in duo...
Neon
Paralleli http://neonparalleli.blogspot.it
Etichetta
di Piacenza nata ad opera di Paolo Cantù (alias Makhno), chitarrista
degli Afterhours dal 1986 al 1990. Collaboratore in alcuni progetti
col collega di band Xabier Iriondo e il rinomato Fabio Magistrali.
Only
Fucking Noise Records http://www.onlyfuckingnoise.it
Nasce
nel 2010 e si contraddistingue da subito per lo spirito
associazionistico e collaborativo con altre case discografiche
dell'underground italiano. Fonda anche l'Onlyfuckinglabels, festival
di etichette
indipendenti che si tiene ogni anno a Macerata, tra le cui
partecipanti si ritrovano i nomi di questa sezione come molti altri
già noti nel nostro underground musicale. Occasione per molte band
di esibirsi negli spazi proposti, trai quali troviamo power duo principalmente del
centro-sud Italia quali gli A.N.O., SNEERS, THE GREAT SAUNITES,
METEOR. Questi ultimi compaiono anche nel catalogo dell'OFN Rec.
QSQDR
http://qsqdr.tumblr.com
Un'etichetta di distribuzione di
Genova, fondata da Cesare Pezzoni della band post-hardcore CRTVTR
(passione per gli acronimi, pare!); intervengono nella co-produzione
esclusivamente per fornire liquidità alla stampa dei dischi che
piacciono, ricevendo in cambio copie che vendono ai concerti o che
scambiano con altri dischi (ma anche vinili, magliette, gadget...) e
in quanto tale un lavoro un po' diverso da quello delle etichette
tradizionali pur risultando altamente prezioso in quanto si
distribuisce la musica, facendola girare e conoscere. Nel loro
catalogo ben 4 le opere degli Hysm?Duo: How To Hypnotize Your
Friends, Hysm?Trio live, Science in Action e ovviamente l'ultimo All
Impossible Worlds. Hanno prodotto anche Shaking Hand, un duo chitarra
elettrica-basso con un solo timpano suonato a pedale come
percussione.
Attiva
fin dal 2006 in quel di Nola (NA), ha
all'attivo un paio di labum degli Hysm?Duo e uno
di
Alos?, il progetto solista di Stefania Pedretti, chitarra e voce del
duo noise OVO.
Wallace
Records http://www.wallacerecords.com
Questa
è una collaborazione di prestigio per la Hysm? visto il ruolo
importante che questa storica etichetta indipendente ha sempre
coperto nell'underground musicale italiano. Nata nel 1999 a Milano ad
opera di Mirko Spino attualmente opera a livello mondiale avvalendosi
di ottimi e rinomati distributori (Audioglobe per l'Italia,
Stickfigure per il territorio Usa e Mandai per il Belgio). Incentrata
su lavori discografici che si muovono dall'Avantgard al Rock'n'roll,
ha sempre posto attenzione all'aspetto Do It Yourself delle band
proposte. Nel loro immenso catalogo, disponibile anche su Amazon,
troviamo nomi di artisti come Bugo, OVO, BACHI DA PIETRA (ma anche
album di Giovanni Succi solista o dei suoi ex Madrigali Magri), il
duo basso-batteria tutto al femminile Agatha, gli ALMANDINO QUITE
DELUXE -un duo guitar-drums mascherato lui/lei da Bologna che
proponeva Garage Rock-, e tanti altri duo ancora, come I Camillas
(chitarra e tastiere), i mitici Zu (sax e batteria) e i loro progetti
paralleli (Black Engine, Dogon, Germanotta Youth) o il duo al
femminile di elettronica Mulu. Non manca l'one-man band (Bologna
Violenta) e nomi famosi dell'underground, in trio o full band, come
One Dimensional Man o i Uochi toki, ma anche i lavori di Xabier
Iriondo degli Afterhours, da solista o in duo (Polvere, Uncode
Duello, The Shipwreck Bag Show).
Articolo e intervista
ad opera di Giusy Elle
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