Eccoci alla presentazione di "All
Impossible Worlds", uno splendido album in versione vinile di
musica sperimentale/improvvisativa, nei generi AvantRock e RIO, ad
opera del duo tarantino HYSM?Duo. Stefano Spataro (poi bassita nel
duo ADA-NUKI) e Jacopo Fiore (già batterista del duo AvantRock DARDO
CHALET) sono amici di lunga data e fondano questo progetto a due,
originariamente portato avanti a distanza, nel 2006. Da allora le
registrazioni in studio si sono succedute ad un ritmo costante
portando le loro pubblicazioni al numero di sei album più una
registrazione live e un paio di singoli, molte delle quali pubblicate
con la propria etichetta indipendente Hysm?. Interessante la proposta
del loro catalogo nel quale troviamo artisti alternativi, specie
nell'ambito del noise, dello sperimentale o dell'improvvisazione
radicale e duo vari. Da sottolineare anche l'attenzione dei due per
le collaborazioni, tanto come band (da ricordare una parentesi in
trio col chitarrista Alberto Piccinni e interventi di artisti vari
nei loro album), che come etichetta (quest'ultimo lavoro esce
addirittura sotto l'opera congiunta di ben dieci etichette
dell'underground italiano!).
"All Impossible World" esce nel Novembre 2014 come
centesima pubblicazione del catalogo Hysm? (la casa discografica
indipendente da loro stessi fondata nel 2008), e si distingue subito
dal resto della produzione dei due per la proposta più "easy"
dei brani composti. Ma non lasciamoci traviare dall'aggettivo scelto!
Infatti il tutto è proporzionale al genere proposto dagli Hysm?Duo
stessi. La band inizia la sua carriera da basi esplicitamente
d'improvvisazione radicale arricchendo il tutto con uno stile
personale sempre nell'ottica della sperimentazione. Quella dei due
tarantini è una proposta musicale audace, quindi, assolutamente di
nicchia, ma che rivela una cultura musicale non indifferente e una
passione per tutto ciò che è diverso, estroso, alternativo. In
questo ultimo album invece prestano maggiore attenzione alla
struttura dei brani e all'uso della melodia, che, sapientemente
dosati in una cornice pur sempre sperimentale, rendono l'opera più
fruibile ed apprezzabile anche da un pubblico meno estremo.
I sei brani si sviluppano in un crescendo di fascino e bellezza e
un paio di questi sono impreziositi dagli interventi free jazz dei
saxofonisti Andrea Caprara e Francesco Li Puma. Un album
assolutamente da non perdere, per gli amanti del genere, che potete
ascoltare integralmente su bandcamp; qui di seguito i link a un paio
di brani mentre a seguire proponiamo la recensione EDP ad opera del
nostro collaboratore Elvis Marangon. Per chi volesse invece
approfondire la storia del duo o seguire le loro risposte alla nostra
intervista, rimando infine all'articolo di recente pubblicazione a
loro dedicato (qui). Giusto un'ultima
curiosità: i due stanno realizzando un fumetto ispirato proprio
all'album e al concept filosofico che gli soggiace.
Dall'ultimo album "All Impossible Worlds":
ALL
IMPOSSIBLE WORLDS LP 12",
Nov.2014 (RIO, Avant-Prog)
Dente
di Sega, Eclectic Polpo, Neon Paralleli, Hysm?, Wallace, Only Fucking
Noise, QSQDR, Lemming, A Shame, Kaspar House, Il verso del Cinghiale
Scatto della cover ad opera di Valentina Vagnetti, aka VACVO
Scatto della cover ad opera di Valentina Vagnetti, aka VACVO
1.Leviathan vs. Predator 2.First and Second Hypothesis 3.Green Flash 4.I Want to Hug Everything 5.Desires and Choices 6.Death and Dreams
Ascolto
e acquisto:
RECENSIONE
HYSM?DUO "All Impossible Worlds"
Duo polistrumentale,
principalmente basso/chitarra baritona/synth/voce e batteria.
Dal primo pezzo,
Leviatan Vs. Predator, traspaiono fin da subito un'incessante ritmica
travolgente e una linea melodica solenne nel suo ottimismo, per poi
decadere a suon di octaver e fuzz fino a svelarne il vero volto.
In alcuni frangenti
compaiono sfumature tra Trans Am e Lightning Bolt che conferiscono al
tutto una spiccata originalità, dando l'illusione di trovarsi di
fronte ad improvvisazioni che magari ed immancabilmente ci sono, ma
molto ben convogliate, così da rendere possibili digressioni
psichedeliche, distese, progressive dalla compostezza alla
contemplazione, alla casualità dei feedback ultra riverberati, per
poi tornare ad un sacro raccoglimento e richiamo all'ordine.
Il carattere più Math
si ha al secondo e terzo pezzo (First and Second Hypothesis – Green
Flesh), brani di supercarattere, dalla composizione complessa, come
del resto tale genere pretende, matematici accostamenti di ritmiche a
fare da ponte di congiunzione per I Want to Hug Everything, che può
benissimo rappresentare il “manifesto Hysm!”: introdotto da un
delirio strumentale e poi raccolto in un solenne arpeggio e voce, mi
sorprendono dei sax impazziti i quali rendono più frivola
un'atmosfera che di lì a poco verrà sconvolta a sua volta a bordate
marziali e crescenti riff sapientemente destreggiati.
L'anima più noise e
positivamente “trasandata” (mi si passi il termine) esce allo
scoperto al penultimo pezzo, Desires and Choice, alla cui fine
chitarre in loop ci salutano per Death and Dreams, ultimo pezzo di
questo disco, in cui uno sprint iniziale lascia spazio ad un
carattere diplomatico, quasi da monito.
Fare questo genere di
musica implica un'attitudine coraggiosa ed indipendente, mente
aperta, si pensa e si fa, ci si rilassa e si suona...
8,5/10
Elvis Marangon
Articolo ad opera di Giusy Elle
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