Stefano e
Marcello degli Zolle
Presenti
anche nella nostra Lombarduo Compilation
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Dopo
l'esaustiva presentazione degli Zolle,
duo lodigiano nato nel 2012, e della simpatica intervista con i suoi
fondatori Marcello e Stefano, eccoci alla presentazione del loro
secondo lavoro in studio, il full lenght "Porkestra".
Marcello
Bellina (detto Marcio, conosciuto anche come il Lan dei MoRkObOt)
alle chitarre e il batterista Stefano Contardi, hanno suonato per
molti anni assieme nella sessione ritmica di una heavy metal band
locale, i Klown. Alla fine si ritrovano in due e così continuano a
suonare... il duo è strumentale e pur restando nel filone dell'hard
rock ed heavy metal, introduce elementi doom, sludge, psichedelici e
core (pur non essendo quest'ultimo parte del loro background), tanto
da rendere il proprio suono unico e immediatamente distinguibile. Nel
2013 i due pubblicano il loro primo, omonimo album al quale segue questo secondo full lenght, uscito l'11 Aprile del 2015. E' formato da ben 12 pezzi
tutti intitolati dallo sviluppo della radice -pork seguendo un'ottica
di goliardia che caratterizza l'intera attività degli Zolle. Figli
delle grandi e fertili campagne della pianura lombarda, fanno del
mondo contadino e dei suoi simboli il proprio portabandiera giocando
un po', ma nemmeno troppo, a quanto pare... salami e vino rosso della
loro iconografia, vacche e suini dei vari video nonché i titoli dei
brani del loro primo album, ne sono un esempio inequivocabile.
La cover di
"Porkestra" è realizzata dallo stesso chitarrista del duo,
Marcello Bellina che per hobby è un abile disegnatore, e che sotto
il moniker di Berlikete ha già realizzato parecchie mostre personali
e cover di album (compresa la nostra Lombarduo Compilation). Lo ha aiutato, per lo più
con il contributo del colore, il collega Eeviac.
"Porkestra"
è stato registrato da Michelangelo Roberti e Roberto
Rizzo al Mizkey Studio di Lodi, quindi mixato da Roberto Rizzo al
Tray Studio, Inzago (MI); il mastering è stato affidato a
Giovanni Versari al La Maestà Studio, Tredozio (FC). Bloody
Sound Fucktory da Jesi (AN) è invece l'etichetta che li segue, come
il duo concittadino degli Zolle, il basso-batteria The Great
Saunites. Per caso o per volontà molti sono i duo seguiti da questa
etichetta indipendente, che in realtà è molto di più, nell'ottica
della factory vera e propria. E' per questo motivo che ne abbiamo
ampiamente trattato nei vari articoli dei duo a loro abbinati, quali
gli A.n.o o
i Ludmilla Spleen.
Dal primo
estratto dell'album, il brano "Porkediem", segue un
simpatico video che come molti altri degli Zolle è improntato sul
mondo contadino presentato con ironia e con l'ausilio di giocattoli
in tema.
Tra tour
nazionali ed europei gli Zolle stanno già lavorando al loro prossimo
album con ben già 6 tracce all'attivo. Godiamoci quindi a fondo
l'attuale "Porkestra" in attesa di continuare il viaggio
sonoro con gli Zolle.
"Porkediem"
Official Video https://www.youtube.com/watch?v=5Lli9rA_1O0
Zolle live 2014,
COX 18, Milano https://www.youtube.com/watch?v=K3wEVmFIW5Q
PORKESTRA
Cd e Vinile 2015, Bloody Sound Fucktory
1.Porkediem
2.Porkeria
3.Porkasmatron
4.Porkona
5.Porkemon
6.Porkimede
7.Porkata
8.Porkobot
9.Porkenstein
10.Porkastica
11.Pork vader
12.Porkangelogabriele
Per ascolto:
RECENSIONE
ZOLLE "Porkestra"
Album 2015,
Supernatural Cat, Bloody Sound Fucktory
Duo lodigiano formato da Marcello
Bellina (Viscera///, Morkobot) e il suo storico compagno di scorribande
sonore, Stefano Contardi, insieme già sezione ritmica dei Klown.
Questo nuovo lavoro registrato da
Michelangelo Roberti e Roberto Rizzo al Mizkey Studio si configura
come un’ostentazione della loro formula portata alle estreme
conseguenze e così reiterata in 13 episodi suona come un affronto
all’ascoltatore che si trova a fare i conti con un suono compatto e
greve, suddiviso in brevi sequenze di 2/3 minuti.
Un disco dove lo sbeffeggiare è
evidente sin dal concept, e musicalmente si concretizza in un suono
“heavy”, a sua volta denigrato attraverso soluzioni spiazzanti
come l’inserimento di glockenspiel, campanacci e percussione varie.
Immobilità delle formule e insistenza
delle soluzioni per una coerenza stilistica e di intenti ben
evidente, che parte dall’ingresso abrasivo di “Porke Diem” in
territori sludge/slow core, parentesi heavy rock in odore di anni '80
(Porkona e Porkeria) e continua con la trascinante “Porkemon”, il
blasfemo math-core di “Porkangelo Gabriele” - tra i pezzi più
interessanti del disco- in un susseguirsi di sequenze doom e
improvvise accelerazioni, fino al rumore trascinato e seducente di
Porkobot.
Giustamente l’imperfetta creatura
“Porkenstein” non poteva ricevere un tributo più azzeccato in un
brano dalle derive psych – prog.
Totalmente folli e arroganti, ci
lasciano, ad ascolto ultimato, con un formicolio che attraversa tutto
il corpo e le orecchie piene zeppe di distorsione e sconquasso
ritmico; insomma un qualcosa di molto vicino ad un vero e proprio
stordimento sensoriale.
“Porkestra” è un disco di metal
monolitico e dall’atteggiamento marziale, rigido, ben poco propenso
a compromessi e divagazioni di sorta, per un suono solido e
intenzionalmente impertinente.
7/10
Giac Drummer
Articolo ad opera
di Giusy Elle
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