INTRO
Non
è da molto che abbiamo presentato gli Hyperwüllf (qui,
19.3.2019), storico duo metal chitarra-batteria bolognese, ma della
loro saga spaziale ci siamo così appassionati che non potevamo che
aggiornarvi sul suo sviluppo, anche se solo musicale, questa volta,
più che di trama.
I
Bolognesi Christian (Love in Elevator, Marnero, Graad) e Nicola,
fondano il loro duo chitarra-batteria già nel 2013 e da subito si
presentano come una concept band il cui interesse ruota attorno al
mondo dello sci-fi. Col tempo pubblicano due album di post-metal
(dentro c'è molto di più, ma tanto per capire le coordinate...) con
i quali dipingono una storia. Se gli eventi in sé sono tipici del
genere (distruzione della Terra ad opera di malvagie entità -qui il
pianeta è Erion, dove comunque abitano alcuni umani-, fuga dal
Pianeta in cerca di nuove terre dove trovare rifugio ecc.), originale
è una delle soluzioni riparatorie all'equilibrio distrutto delle
cose: anche la razza umana, con la propria musica, può contribuire a
dar energia rivitalizzante al reintegro del Bene, impersonificato
nella figura dell'IperLupo. Ecco allora che i due musicisti si
identificano appieno nella storia (per il cui riassunto rimandiamo al
nostro articolo di Marzo, qui) con i
nomi in codice di THE SARGE (chitarra e voce) e THE WüLFF (batteria
e droni), interagendo direttamente negli eventi della trama.
AGGIORNAMENTO
Dopo
un album del 2015 e un secondo uscito nel 2018, è ora tempo di un
aggiornamento con l'uscita di un Ep, Addendum One (un tre
pezzi come nota aggiuntiva all'ultimo full lenght), che ci presenta
un duo stilisticamente rinnovato. Se la storia dell'IperLupo era
giunta ad un livello avanzato, ora ci fermiamo con la trama per
approfondire, sonicamente, alcuni eventi chiave della saga stessa. I
due eroi dell'ipotetico romanzo/film di fantascienza, si concentrano
ora nel triste momento in cui, a seguito dell'intervento distruttivo
di Robogoat (una gigantesca macchina frutto di una tecnologia
avanzata e sconosciuta che vaga di pianeta in pianeta alla ricerca di
nuove fonti di energia da sfruttare), gli Eroniti sono costretti ad
abbandonare il proprio pianeta in cerca dell'aiuto dei Terrestri. Lo
scenario è alienante, la distruzione impera ovunque e la desolazione
che ne consegue è il tema chiave di questa nuova pubblicazione. Per
sottolineare ancor più questo stato d'animo, ma anche per
agganciarsi maggiormente ai suoni interstellari del nostro
immaginario, The Sarge e The Wülff abbandonano temporaneamente i
loro strumenti canonici per sedersi dietro una schiera di synth...
proprio così, chitarra e batteria ritornano soltanto nel terzo brano
dell'album (cover della storica "Set the Controls
for the Heart of the Sun" dei Pink Floyd), mentre le
prime due tracce ci catapultano in un'atmosfera rarefatta e sospesa
che ben si addice alla storia descritta. Dal primo pezzo dell'Ep,
"Ergs", è inoltre stato registrato un videoclip in tema.
Vestiti
da astronauti dell'Apollo 12, o giù di lì, e come dietro a una
console di volo, maneggiano con maestria tre synth, un sampler e un
controller. Non usano computer, solo macchine e il tutto suonato
live! Mentre a vederli su palco paiono proprio i due piloti The Sarge
e The Wülff in fuga sulla navetta Infinite Titan... L'album invece
lo potete ascoltare sul loro profilo Bandcamp dove potete anche
acquistarlo in uno dei due formati a disposizione: Cd e Cassetta. Il
primo a cura di Erionita Dischi in formato digipack e in edizione
limitata a 100 copie, il secondo per Teschio Dischi, in due varianti:
una standard e una super limitata per far impazzire gli appassionati
di retro-gaming anni ‘90. Una nota a riguardo... Erionita Dischi
non è una vera e propria etichetta indipendente ma il marchio con il
quale i due musicisti segnano le proprie autoproduzioni, nato apposta
per l'uscita di Addendum One e che da adesso in poi firmerà
anche le prossime pubblicazioni del duo.
Preparatevi
ora ad approfondire queste tematiche con l'intervista ai nostri due
eroi dello spazio, the Sarge e The Wülff del duo Bolognese
Hyperwülff, mentre nell'articolo a seguire (qui)
troverete la recensione di Addendum One a firma Mali Yea,
chitarrista del duo reggiano Anice
nonché figura attiva della scena musicale locale (organizzatore di
festival e fondatore dell'etichetta Priceless Tapes). Come direbbero
quindi gli Hyperwülff stessi: ALL HAIL THE WÜLFF!
Link
video:
LABELS
Teschio
Dischi https://teschiodischi.bandcamp.com
Recentissima
etichetta indipendente nata a Padova nel 2018 dall'opera congiunta di
Alice e Francesco, con lo scopo di pubblicare dischi (in formato
analogico, vinile o cassetta) in tiratura molto limitata ma nel
contempo molto curata. Tutte le uscite vengono numerate e timbrate a
amano, ogni dettaglio viene curato assieme alla band e al team di
supporto grafico (gestito da Deesorder)
il tutto infine serigrafato (The Mesh).
Il Volume2 degli Hyperwulff è la prima collaborazione
dell'etichetta con un power duo chitarra-batteria, seguita a ruota
dall'Ep Addendum One. Auguriamo sicuramente lunga e prospera
vita a questa realtà dell'editoria indipendente dell'underground.
INTERVISTA
1.
Bentrovati nei nostri spazi, Sarge e The Wülff! A stretto giro di
posta, questa volta... in compenso portate tante novità con Addendum
One, il vostro
ultimo Ep, una su tutte la vostra nuova postazione dietro i synth.
Come mai questi nuovi strumenti? Quando li avete imparati a suonare?
Indubbiamente creano sonorità e atmosfere più in linea con una
storia di fantascienza, ma pare così strano, da parte di un duo
chitarra-batteria…
H:
Ciao Giusy, grazie per averci invitati ancora una volta! Ahah! Siamo
devoti ai fuzz e ai piatti grossi, ma siamo anche grandi appassionati
di sintetizzatori ed annesse diavolerie. Già dai tempi di Volume
One gli avevamo ritagliato dei momenti da
protagonisti qua e là. C’è voluto un po' per capire come e cosa
usare, soprattutto dal vivo, e abbiamo provato soluzioni differenti a
più riprese, fino al punto da dedicargli lo spazio necessario con un
EP. L’idea ha preso corpo durante la fase finale dei mixaggi di
Volume Two,
elaborando e mettendo insieme frammenti che avevamo composto per i
momenti più “cosmici” del live. Da lì si è evoluto tutto in
maniera piuttosto rapida ed istintiva, così com’è la nostra
musica del resto. Volume Two
ha dei momenti di psichedelia più marcati rispetto al disco
precedente, nonostante il mood generale sia più dritto,
e ci aveva lasciato una gran voglia di andare più a fondo. Anche il
concept ha giocato a nostro favore permettendoci di isolare un
momento all’interno della macro-storia per sprofondare in atmosfere
più fantascientifiche. È un esperimento, un po’ come il resto.
2.
Come gestite i live a questo punto? Di certo si è abbandonata la
praticità di girare in due, con poca strumentazione... cosa e come
suonate Addendum
One, su palco?
H:
In realtà buona parte delle cose che usiamo per Addendum
One erano già nel nostro setup, quindi non
c’è una differenza sconvolgente. Abbiamo aggiunto un sequencer e
un paio di synth, ma abbiamo cercato di restare sul compatto per
evitare di impazzire sia in sala prove che dal vivo, dovendo mediare
tra la voglia di espandere la palette di suoni e le limitazioni
fisiche di essere solamente in due. Per gli appassionati di
sintetizzatori, ci teniamo a dire che usiamo solo hardware, no
computer: sequencer, un paio di campionatori e qualche synth
compatto.
Per la gestione live, The Sarge comanda un campionatore e un synth
“solista” mentre The Wülff ha una valigetta delle meraviglie da
cui controlla il sequencer e tutti gli strumenti annessi.
3.
Da "Ergs", il primo estratto dell'album, avete anche
realizzato un bel videoclip: raccontateci come è nato.
H: Abbiamo messo insieme un piccolo contributo visivo mescolando una
serie di immagini che rimandano all’alba sul pianeta Erion, dal
quale i nostri personaggi sono in fuga a questo punto della storia. È
un momento di calma dopo la tempesta, ma ha anche il sapore
malinconico di chi sa che non vedrà più il luogo che per lui è
casa.
4. Con il terzo brano dell'Ep tornate ai vostri
strumenti canonici, ma questa volta per proporci una cover. Azzeccata
la scelta di questo storico brano dei Pink Floyd.
H:
Beh, poche band hanno toccato il tema del viaggio nello spazio così
profondamente come hanno saputo fare i Floyds. Sono un gruppo che
amiamo da sempre e che ha dato un enorme contributo al nostro
orecchio musicale. Avevamo registrato questa cover da un paio d’anni
e aspettavamo l’occasione per pubblicarla. Ci sembrava incastrarsi
alla perfezione nello scorrere dell’EP, che essendo un capitolo
aggiuntivo a Volume Two,
si ricollega al viaggio nello spazio, l’ignoto e l’approdo a
nuovi mondi.
5. Con il prossimo capitolo intendete
proseguire la trama del racconto? Stiamo attendendo l'intervento
degli Umani e della loro miracolosa musica per ridare forma e corpo
all'Iperlupo e nuova vita ad Erion!!!
H: Certamente! Continueremo a raccontare gli eventi che ci hanno
spinto fin sulla Terra. Dipenderà dai terrestri prendere o meno
parte alle vicende dell’Iperlupo. Questa parte della storia è
ancora da scrivere...
Grazie ancora, Eroi dello Spazio, attendiamo il
sequel della saga…
H: Grazie ancora a te e ai tuoi lettori! Buon viaggio intorno al
sole!
Link band
DISCOGRAFIA
ADDENDUM
ONE 2019, Erionita Dischi, Teschio Dischi, (PostMetal,
Ambient, Sci-fi)
1. Ergs/Dawning Sequence 2.Rude awakening 3.Set the Controls
for the Heart of the Sun
Qui
lo ascolti https://hyperwulff.bandcamp.com/album/addendum-one
Qui la nostra recensione
VOLUME
TWO: The Divide 2018, Shove
Records, Deathcrush, Dischi Bervisti,
Teschio Dischi, Roughness Noise
(PostMetal, Sludge, Sci-fi)
1.
Erion Chant 2.Hypersphere 3.Recall! Recall! 4.Ghost Wolf
5.Last Ride 6.Stele Chant 7.Shattered Ground 8. 17
45 40.045 -29 00' 27.9 9.Omniverse 10.Infinite Titan
VOLUME
ONE: Erion Speaks 2015, Fallo
Dischi, Martire, Shove, Deathcrush Distro, Taxi Driver, Icore
Produzioni (PostMetal, Sludge, Sci-fi)
1.Impactor/White Heat 2.Hyperwülff 3.Robogoat
4.Entering 5. 20 Pillar 6.In Ruins 7.Raging Hunger
8.Several Bones
Qui
lo ascolti
Link
ad altre recensioni
Articolo
e intervista ad opera di Giusy Elle
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