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martedì 27 agosto 2019

185 RECEN63 Addendum One by Hyperwülff

LISTA RECENSIONI


Novità dallo spazio: The Sarge e The Wülff, del duo bolognese Hyperwülff, stanno fuggendo da Erion, il proprio pianeta, dopo la sua distruzione da parte del robot meccanico Robogoat che ha pure disintegrato (nella forma ma non nello spirito) L'Iperlupo, il saggio custode del pianeta. Dall'oblò della loro navicella Infinite Titan, i due piloti lanciano un ultimo sguardo straziato alla desolazione che li avvolge, un pianeta distrutto da un potente conflitto; dietro alcuni synth, come alla postazione della console di volo, Christian e Nicola ne musicano la colonna sonora.
Per i primi due brani, così, gli Hyperwulff si staccano momentaneamente dai canonici strumenti chitarra e batteria per approfondire i suoni elettronici siderali che ben si addicono a questo tipo di artmosfere. Col terzo brano li ritroviamo invece in postazioni più familiari, per una cover dei Pink Floyd che degnamente conclude questo triste momento della saga galattica dell'Iperlupo.

Addendum One è quindi un Ep aggiuntivo al precedente Volume Two: The Devide, una specie di postilla in attesa dell'evoluzione della saga, per la cui trama completa invitiamo alla lettura del nostro articolo di presentazione della band (qui); per l'intervista specifica, in riferimento alla pubblicazione di questo 3 pezzi, rimandiamo invece all'articolo appena pubblicato (qui).
Opera per lo più autoprodotta, esce per Erionita Dischi, il marchio stesso della band, in Cd formato digipack e in edizione limitata a 100 copie; la versione audiocassetta è invece curata dalla già nota Teschio Dischi. In calce a quest articolo potete trovare l'approfondimento di Addendum One grazie all'indispensabile contributo di Mali Yea, chitarrista del duo reggiano Anice, che con la sua recensione ci guida all'ascolto di questa breve ma intensa pubblicazione.

Video:
Ergs” video: https://youtu.be/-WUWgkyGdk0

Contatti Band:

Addendum One credits:
Tracce 1 e 2 registrate e mixate da Hyperwülff tra Aprile e dicembre 2018; musiche degli Hyperwülff
Traccia 3 registrato e mixato nel 2017 da Bruno Germano presso il Vacum Studio di Bologna; musica e testo di Roger Waters per EMI Columbia, 1968
Masterizzato da Alessandro Berto, 2019
Fron cover art di SoloMacello; Progetto e Layout by Nero
Pubblicato il 25 Maggio 2019
Formato Cd (Erionita Dischi) digipack in edizione limitata a 100 copie
Formato Audiocassetta (Teschio Dischi) in due varianti: una standard e una super limitata
Dedicato a Carl Sagan


Qui lo ascolti

Addendum One 2019
(PostMetal, Ambient, Sci-fi)

1. Ergs/Dawning Sequence
2. Rude awakening
3. Set the Controls for the Heart of the Sun



RECENSIONE
HYPERWULFF Addendum One
Ep 2019 Erionita Dischi, Teschio Dischi

I Bolognesi "The Wülff" e "The Sarge", a meno di un anno di distanza da Volume Two: The Divide, aggiungono un ulteriore episodio (targato Erionita Dischi e Teschio Dischi) alla saga dedicata all'eterna lotta, a suon di metal, tra lo spirito del grande lupo Hyperwülff e il malvagio Robogoat, spietato capra-robot alla ricerca dell'ultimo frammento della Stele di Laar, oggetto che gli garantirebbe il potere di distruggere l'intero multiverso... curioso e ironico concept che contraddistingue tutto il lavoro del duo Hyperwülff. 


Addendum One è il titolo di questo ultimo EP, la colonna sonora della fuga dei due nostri eroi dal pianeta Erion ridotto a un cumulo di macerie dal cattivo caprone meccanico, una ventina di minuti che filano via lisci come un unico piano sequenza ma che per arcane necessità della band è stato suddiviso in tre distinti segmenti narrativi. La recente "scelta stilistica" potrebbe lasciare spiazzati i loro ascoltatori più fedeli abituati ai corposi riffoni d'indirizzo stoner/sludge che li caratterizzavano in precedenza, "Ergs - Dawning Sequence" svela una inaspettata vena ambient, il generoso utilizzo di synth, sampler e controller (rigorosamente senza l'aiuto di alcun computer) dà un riconoscibile taglio "sci-fi" anni '60/'70 che catapulta l'immaginazione nelle profondità dello spazio siderale. "Rude Awakening" è una traccia intermedia dal sapore visionario e ascendente, che sembra servire più che altro da collante per il terzo e ultimo brano dell'EP: "Set The Controls For The Heart Of The Sun", una cover di un pezzo dei Pink Floyd annata 1968. Confesso di non essere un estimatore delle cover in generale, né tanto meno dei blasonatissimi Pink Floyd (spero dopo questo di scampare al linciaggio...) ma questa versione dai toni cupi e scuri devo ammettere che ha un suo certo fascino, al punto tale da risultare preferibile all'originale e questo è un ottimo punto a favore per i nostri due eroi spaziali.

Mali Yea



Articolo ad opera di Giusy Elle




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