INTRO
Ho
seguito questo duo per anni, l'ho rincorso in momenti
sbagliati (troppo impegnati nella registrazione del primo album per
aderire alla EmilyDuo Compilation), li
ho visti esibirsi live più di una volta, e finalmente eccoci qua, a
parlare di loro e con loro: gli HYPERWULFF da Bologna, duo PostMetal
con venature stoner, sludge, noise, doom e chi più ne ha più ne metta, è
una bella proposta dell'underground nazionale, che dura da molto
tempo sebbene con due soli album in 6 anni e miratissimi live. Un
metal storto, contaminato, dove loro stessi riconoscono esserci
qualcosa che non va, tanto da definire il proprio genere musicale
'metla', con un refuso che parla da solo... ma anche un concept duo
che musica un potenziale romanzo sci-fi o film di fantascienza, come
già altri nel mondo a due teste... Andiamo quindi finalmente a
vedere chi sono gli urlatori metallari, provenienti da altre
galassie, imparentati con l'IperLupo, saggio custode di un mondo di
pace...
RETROSPETTIVA
Questa
storia inizia con due ragazzotti rodigini, ma che dico, due semplici
bambini, che fin dagli undici anni stringono amicizia condividendo
film, videogiochi, fumetti, giochi di ruolo. E che appena possono
abbandonano questa realtà di provincia per trasferirsi a Bologna
dove vanno a costituire il bel tessuto musicale di questa città,
unica in tal senso. Loro sono Christian (Love in Elevator, Marnero,
Graad) e Nicola, ma forse vi abbiamo già detto troppo... il progetto
Hyperwülff desidera infatti
celarsi dietro un velo di mistero (come già il duo fiorentino HATE and MERDA, oppure i mascherati CYBORG ZERO), in quanto
proveniente da un altro pianeta. Come potremmo sapere tutto, infatti,
di un duo extraterrestre???
I
due amici crescono quindi assieme, condividono abitazione, passioni,
gusti musicali e cinematografici, suonando spesso in band comuni.
Niente di rilevante, tutti gruppi che si disgregano dopo soli pochi
live, ma che affiatano ancor più i due strumentisti, fino a farli
propendere per la soluzione a due. Siamo nel 2013 e già dalla prima
session nasce un brano, l'incontro in sala prove diviene regolare e
pian piano l'estetica del combo inizia a definirsi.
Ispirati
al mondo fantascientifico (a tal proposito tra i duo mi vengono in
mente i GRAFTAGE, altri metallari, e il
combo basso-batteria pugliese THE INFRAMEN),
elaborano una storia di tutto rispetto che va a definire i due album
finora pubblicati, uno il sequel dell'altro, come nei prodotti più
riusciti del mondo cinematografico. Dopo una prima demo, dove già si
raccolgono brani embrione di cavalli di battaglia della band, escono
quindi Volume1: Erion Speaks (Maggio 2015 Fallo Dischi,
Martire, Shove, Deathcrush Distro, Taxi Driver e Icore Produzioni,
nei formati vinile colorato e digitale) e il più recente Volume2:
The Divide, uscito a Settembre 2018 per Shove Records, Deathcrush
e Dischi Bervisti nei formati vinile+Cd (di cui 100 in edizione
limitata bianco latte tra le quali 25 copie addirittura in tiratura
ultra-limitata a cura di Teschio Dischi), e in audio-cassetta curata
da Roughness Noise. Si parla di un pianeta lontano dove vivono THE
SARGE (chitarra e voce) e THE WüLFF (batteria e droni), i nostri
stessi musicisti impersonificati nei protagonisti della storia... Non
ci resta quindi che parlare della trama di questa saga:
"Tutto
si svolge sul pianeta Erion, una sorta di enorme campo energetico
dove le creature vivono in risonanza con esso. Animali, piante e
rocce hanno il potere di connettersi con questa grande forza,
evolvendosi in tal senso. Su Erion9, l'unica grande città del
pianeta, vivono anche gli umani, con un passato fatto di guerre
interne, carestie, avanzamenti tecnologici come sulla Terra, ma che
ad un certo punto della loro storia trovano un modo per vivere in
pace tra di essi e con le altre forme di vita. Tra queste troviamo
anche i lupi che vivono nelle Grandi Pianure, al di là della
catena montuosa denominata The Ridge (la dorsale), il confine tra il
territorio dei lupi e degli uomini e una sorta di patto di pace che
permette ad entrambi di vivere lontano dai conflitti.
I
lupi sono la forma di vita più collegata al pianeta e hanno
sviluppato grandi poteri: i loro spiriti possono unirsi e dare vita
all'Iperlupo, custode del pianeta. Tuttavia anche gli erioniti hanno
la possibilità di entrare in contatto con esso attraverso la Stele
di Laar, una grande pietra che funge da 'antenna' per raccogliere
l'energia del pianeta. Questa ha permesso alla loro civiltà di
basare la propria tecnologia su di essa, portando così alla pace
interna. Ogni cosa vive dunque in equilibrio e tutto sembra perfetto,
fino però all'inatteso arrivo di Robogoat, gigantesca macchina
frutto di una tecnologia avanzata e sconosciuta che vaga di pianeta
in pianeta alla ricerca di nuove fonti di energia da sfruttare.
L'idillio viene sconvolto e il Volume Uno si chiude su questo
sconfortevole panorama.
Il
secondo disco inizia dove inevitabilmente il precedente finiva, cioè
con la conclusione del grande scontro tra Robogoat e Hyperwülff che
finiscono per annichilirsi a vicenda. Tuttavia Hyperwülff non è
completamente morto, ma solo il suo corpo: egli continua a vagare
sotto forma di spirito o energia, per lasciare ancora una fiammella
di speranza in questa storia catastrofica. Il pianeta infatti è
ormai reso instabile dagli eventi e l'unico modo per salvare
l'Iperlupo è quello di portare in salvo la Stele di Laar alla
ricerca di un pianeta sul quale siano presenti le condizioni per
evocare nuovamente il grande animale. Volume Two quindi si concentra
di più sui protagonisti umani della storia, Sarge e Wülff
acquistano un ruolo più centrale negli eventi, essi infatti sono i
due deputati a compiere questa missione. Sarge è un semplice
"soldato" della resistenza, mentre Wülff ha la capacità
di entrare in contatto con lo spirito dell'Iperlupo che
all'occorrenza comunica e agisce nel mondo fisico attraverso di lui.
Sul
pianeta Terra, infine, c'è la speranza di radunare più umani
possibile attraverso la musica per chiedere il loro aiuto a mettersi
in connessione con Hyperwulff per dargli le energie necessarie a
ritrovare un corpo per tornare su Erion".
Abbiamo
capito che Chris e Nicola sono cresciuti a pane e fantascienza per
elaborare una trama così! Loro stessi si identificano con i
personaggi chiave di questa vicenda interstellare, due eroi straziati
dalla scomparsa dell'equilibrio dal proprio pianeta e desiderosi di
riconquistare un mondo di pace... Niente di più attuale e
tristemente noto, che come in una grande fiaba rispecchia soltanto la
cruda e brutta realtà dove siamo costretti a vivere. Bello comunque
il messaggio di speranza e il ruolo chiave che anche la musica può
avere nel ripristinare un tanto desiderato e necessario equilibrio
delle cose.
Procediamo
ora con l'intervista agli stessi Sarge e Wülff del duo bolognese
Hyperwülff mentre rimandiamo a fine articolo per una serie di cammei
dedicati alle etichette indipendenti che battagliano al fianco dei
nostri eroi per divulgare l'universale messaggio di pace. A seguire
un articolo interamente dedicato agli approfondimenti tecnici del
Volume2 della saga, e alla sua recensione a firma Nicola Cigolini (ex duo Samcro).
L'augurio è sempre quello: buona lettura e buon ascolto!
Link
video e audio:
"Last
Ride" Official Video https://youtu.be/-mXyRKlJzAM
Ascolto
integrale di Volume2: The Divide
INTERVISTA
1.
Ciao Christian e Nicola, benvenuti al nostro appuntamento Edp... O
dovrei chiamarvi Sarge e Wülff? Il concept del vostro duo è ben
definito, inserito nell'estetica sci-fi: in che senso vi identificate
con gli eroi della vostra saga?
La
tipologia di fantascienza alla quale abbiamo deciso di rifarci è
quella che si interessa più degli stadi di alienazione. Sarge e
Wülff provengono da un posto molto lontano nel tempo e nello spazio
e fanno i conti con cose spesso fuori della loro portata. Dopo tutto
quel che hanno dovuto attraversare, ora il problema è trovare un
modo per comunicare con i terrestri. Come i protagonisti della nostra
storia, siamo in viaggio. A lungo abbiamo galleggiato in assenza di
gravità. Se li vogliamo chiamare eroi, ci sta, anche se esempi di
questi uomini ce ne sono diversi anche qui sulla Terra. Uomini che
hanno tentato di costruire punti di contatto, reti, ponti. Insomma,
crediamo, come i nostri personaggi, che il modo migliore per mettere
insieme le persone sia attraverso la musica. Forse è un concetto un
po’ naif, ma su Erion si viene educati anche a questo.
2.
Il Bene attentato da forze negative è una costante dei racconti (o
dei timori?) della razza umana. Quanto ci vedete di attuale ai giorni
nostri? Quando siete partiti con la saga avevate un riferimento
sociale preciso o vi siete semplicemente rifatti alla tradizione del
fantascientifico in generale?
Come
accennato prima, ci sono diverse tipologie di fantascienza.
Personalmente non trovo molto interessante quella “alla Star Wars”
(con tutto il bene per Lucas), che non fa che replicare un vecchio
stereotipo ormai oltre il trito. Mi sembra la solita storia, dalla
Bibbia in poi, però imbellettata di laser e strane creature. E se
anche la nostra narrazione è stata parzialmente stereotipica fino a
questo punto, è stata una cosa necessaria per gettare delle basi e
raccontare un inizio, non sicuramente per consolidare l’idea che al
mondo esistano bene e male in eterna contrapposizione o che esistano
particolari predestinazioni. Non siamo convinti che Robogoat conosca
la differenza tra bene e male. È un grande predatore meccanico che
vaga di pianeta in pianeta alla ricerca di energie per continuare ad
esistere. Magari la sua prima vittima è stata la civiltà che l’ha
costruita… Non è conoscendo questo che Erion e Hyperwülff
risorgeranno, ed è un po’ il problema di visione anche rispetto ai
problemi che troviamo sulla terra. Questo senso di fatalismo proprio
della cultura occidentale non fa che ammorbare se stessa in favore di
narrazioni in cui esistono buoni e cattivi. Cosa faremmo se un giorno
ci svegliassimo e scoprissimo che i cattivi siamo proprio noi? E
sappiamo bene quanto questo ragionamento sia già applicabile qui ed
ora…
3.
I volumi 1 e 2 pubblicati finora sono il continuo l'uno dell'altro,
come nei sequel dei film o di una serie di romanzi. Avete mai pensato
di scrivere anche il libro di Hyperwüllf?
Se
un libro è possibile, la cosa a cui abbiamo pensato più spesso è
il formato fumetto. Ma non solo, abbiamo immaginato questo e molto
altro. Ci sono così tanti linguaggi di cui sarebbe bello potersi
avvalere e ci piace pensare di poterli usare tutti per declinare la
nostra narrazione. Se fra qualche tempo diventerà necessario, lo
faremo. Il bello del concept è che permette di muoversi tra
linguaggi e generi sonori diversi. Vogliamo continuare a tenere viva
la storia impiegandone il più possibile, secondo le suggestioni che
ci vengono in mente.
4.
Tra la vostra discografia c'è il brano remix di una colonna
sonora... quale film vi piacerebbe musicare con uno dei vostri brani?
Sarebbe
bello lavorare a qualsiasi sonorizzazione, magari anche per un
videogioco… Se dovessi immaginare per forza un film forse sarebbe
“Total Recall”. Quello con Schwarzenegger ovviamente.
5.
Raccontateci qualcosa sulla realizzazione del video di "Last
Ride".
Inizialmente
doveva essere il video per un altro pezzo. Poi man mano lo è
diventato per Last Ride. Ci piaceva l'idea che per comunicare coi
terrestri, i nostri personaggi utilizzassero immagini provenienti
dalla loro cultura. Mi capita a volte di perdermi a pensare alla
radiosfera e di quante informazioni spariamo nel cosmo sotto forma di
raggi cosmici che contengono al loro interno comunicazioni radio e
qualsiasi sorta di flusso di dati: immagini, video, audio… Ecco,
abbiamo immaginato che un potenziale visitatore dallo spazio
attingesse a questo enorme pozzo per crearsi un vocabolario da
condividere coi terrestri, fatto di film, anime, documentari,
esperimenti psichedelici...
6.
Fin dall'inizio delle vostre pubblicazioni vi siete appoggiati a una
cordata di etichette indipendenti. Alcune sono state riconfermate,
con altre state intraprendendo una nuova avventura: come vedete, dal
vostro punto di vista ed esperienza, la collaborazione tra queste
piccole ma volenterose realtà dell'underground?
Ognuna
di queste realtà è stata fondamentale, va detto prima di tutto. Ci
piace l’underground. Ha una dimensione umana preminente e anche se
ciclicamente qualcuno prova a usarlo come terreno di caccia per nuovi
fenomeni, o tenta lui stesso di diventarlo, puntualmente vediamo
questi miraggi dissolversi entro poco. Non siamo interessati a
questo. Per noi è importante creare qualcosa che duri più a lungo
possibile, così come tutte queste etichette lottano per fare lo
stesso. È una sinergia. Se ci fossero più persone ai concerti
sarebbe ancora più bello, ma capisco che al momento ci sia una
brutta sbornia di fenomeni da baraccone in giro in un tempo in cui
sempre più ci isoliamo anche quando siamo tra gli altri. In ogni
caso, noi vogliamo stare con chi tiene duro.
7.
Voi partite da una cittadina di provincia come Rovigo per approdare
alla città musicale per eccelenza che è Bologna, come ci
descrivereste le due realtà cittadine nell'ambito musicale e come le
avete viste evolversi negli anni?
Non
vediamo il punto di parlare di Rovigo visto che è un posto che per
sua stessa scelta rimane invisibile. Per cui lasciamolo pure dove
sta. Abbiamo molti amici che suonano e quelli che si sbattono
riescono a fare quel che facciamo anche noi. Rovigo per noi è stato
un posto da cui abbiamo avuto necessità di scappare il più presto
possibile. Bologna invece è il posto dove fai di tutto per restare,
per partecipare… È una città di crocevia dove si possono fare
tante esperienze diverse e soprattutto è abbastanza piccola da far
vivere a contatto tra loro i diversi gruppi, quindi le realtà si
mescolano e rimangono vive, nonostante ci siano spesso forti
tentativi esterni di cancellare questa tendenza.
8.
Ci sono altri power duo che trattano lo sci-fi nella loro musica,
conoscete i Graftage
di Varese e il duo basso-batteria
The Inframen
da Bari? Avete mai pensato di proporre
un vostro live ai convegni di fantascienza?
Purtroppo
non conosciamo questi gruppi ma porremo presto rimedio! Suonare a un
convegno di fantascienza?! Non sarebbe male! Mh… Anche ad un
incontro di e-sports non sarebbe male... O una convention di
fumetti... A gennaio siamo riusciti a realizzare un piccolo progetto
che avevamo in cantiere da qualche tempo. Assieme a Lippa del
Freakout, temibilissimo cultore di Mortal Kombat Trilogy, armati di
un proiettore che sparava sulla pelle della grancassa, abbiamo dato
vita ad una doppia esibizione. Lui giocava e noi suonavamo. È stato
un momento di grande bellezza. Molto originale!
Da ripetere...
Mappa di Erion |
Se
Hyperwülff, Sarge e Wülff riusciranno o meno a farcela dipende solo
dai terrestri. Noi siamo qui per chiedere loro aiuto. Abbiamo bisogno
che sempre più persone siano connesse all’Iperlupo, fino a che non
saranno abbastanza da permettergli di rigenerarsi e tornare su Erion.
La prossima tappa sarà un EP, che vedrà la luce a brevissimo, e
andrà considerato come un’appendice a Volume Two: The Divide.
Questo ci darà la possibilità di sdoppiare le linee narrative tra
dischi ed EP, permettendoci di dare più dettagli sulla storia e
adattare le sonorità man mano che sarà necessario. Abbiamo
cominciato con questo Addendum One e ci siamo addentrati in territori
sonici che fino ad ora avevamo solo toccato brevemente. Unitevi
all’Iperlupo!
10.
Trovo splendido il supporto degli umani dal pianeta Terra che con
l'energia positiva della musica riescono a fornire il loro contributo
per il bene dell'Universo. Qual è realmente la valenza che date
all'arte musicale, in tutte le sue forme?
Partiamo
dal presupposto che, prima di considerare il valore del contributo
artistico visto dall’esterno, noi suoniamo per soddisfare un
bisogno privato, come probabilmente ti dirà la maggior parte delle
persone a cui fai questa domanda. Detto questo, e sempre per quella
che è la nostra esperienza, il valore sta nella condivisione che si
crea di fronte all’atto musicale. È uno dei rari momenti di
comunione e in cui si può avvertire di essere altro da sé. Molto
spesso abbiamo fantasticato sul portare in giro un progetto “aperto”
in cui chiunque avesse voglia di contribuire potesse unirsi a noi in
una lineup fluida. Anzi, ribadiamolo qui e adesso: umano, se la
vicenda dell’Iperlupo ti tocca, mettiti in contatto con noi!
Grazie
Sarge e Wülff della vostra testimonianza. Vedo che il vostro duo è
una vera e propria missione, a più livelli... Noi vi auguriamo di
diffondere il messaggio di pace dell'IperLupo e vi lascio concludere
con una vostra constatazione finale. W il potere della musica,
sempre!
ALL HAIL ERION!
Link
band:
Bandcamp: http://hyperwulff.bandcamp.com
Soundcloud: https://soundcloud.com/hyperwulff
Facebook: https://www.facebook.com/thehyperwulff
Soundcloud: https://soundcloud.com/hyperwulff
Facebook: https://www.facebook.com/thehyperwulff
DISCOGRAFIA
VOLUME
TWO: The Devide 2018, Shove Records, Deathcrush, Dischi
Bervisti, Teschio Dischi, Roughness Noise (PostMetal, Sludge, Sci-fi)
1.
Erion Chant 2.Hypersphere 3.Recall! Recall! 4.Ghost
Wolf 5.Last Ride 6.Stele Chant 7.Shattered Ground 8. 17
45 40.045 -29 00' 27.9 9.Omniverse 10.Infinite Titan
Qui
lo ascolti
Qui la nostra recensione
VOLUME
ONE: Erion Speaks 2015, Fallo
Dischi, Martire, Shove, Deathcrush Distro, Taxi Driver, Icore
Produzioni (PostMetal, Sludge, Sci-fi)
1.Impactor/White Heat 2.Hyperwülff 3.Robogoat
4.Entering 5. 20 Pillar 6.In Ruins 7.Raging Hunger
8.Several Bones
Qui
lo ascolti
LABELS
Etichetta indipendente
italiana fondata nel lontano 1994 ad Alessandria e gestita da Manuel
Piacenza. HardCore, Emo, Crust, Grindcore... questi i generi
prediletti dalla Shove Records.
Death
Crush (d.i.y. and blasphemies) nasce nel 2008 dall’unione di 4
ragazzi (Marco, Fazi, Matteo e Maio) attivi nell’underground punk
di quegli anni nelle provincie di Ancona, Macerata ed Ascoli, con
base comune a Jesi. L’intento era quello di promuovere ed aiutare
le band affini, sia a livello musicale che di attitudine,
distribuendo i loro dischi in giro per la penisola, tutto in pieno
stile do it yourself. Nel corso del tempo però i fondatori si sono
persi un po' di vista e dopo 11 anni è rimasto il solo Maio a
seguire questa piccola etichetta indipendente. Per quanto riguarda i
duo presenti nel roster Death Crush, troviamo i Clover (Pesaro,
Selvatic Core) con l'album Raika.
Dischi
Bervisti www.dischibervisti.com
Dischi
Bervisti viene fondata a Treviso nel 2012 come etichetta di musica
indipendente per supportare l'uscita del nuovo album di Bologna
Violenta: Utopie e piccole soddisfazioni. L'idea nasce dallo
stesso Nicola Manzan (solista dei Bologna Violenta, ora in duo con
batteria) e da Nunzia Tamburrano che da lì in poi continuano
l'attività con band a loro affini, spesso di amici. Proprio per
questa filosofia, dettata dal gusto personale, non c'è un genere
specifico supportato dalla casa editrice.
Essendo
Bologna Violenta, la band del fondatore, in realtà un progetto
solista da poco approdato alla formazione di duo elettrico, una 2-man
band di AvantGarde e GrindCore della quale ci siamo già occupati
(qui), molti sono i duo presenti nel
loro catalogo. Oltre agli OVO (Doom,
Sludge, Noise, Ravenna) troviamo i CANI DEI PORTICI, i METEOR (noise,
Brescia), gli HATE&MERDA (sludge,
Firenze), l'ex duo chitarra-batteria THE RAMBO (PunkCore, Noise da
Lodi) e il duo lui-lei di chitarre HARMONIC PILLOW. Compare anche il
nome di Alos?, ossia il progetto solista di Stefania Pedretti,
chitarra e incredibile voce del duo OvO.
Dischi
Bervisti non è solo etichetta di musica indipendente ma anche
Ufficio Stampa diretto da Nunzia e dedicato anche a band non presenti
nel proprio roster.
Teschio
Dischi https://teschiodischi.bandcamp.com
Recentissima
etichetta indipendente nata a Padova nel 2018 dall'opera congiunta di
Alice e Francesco, con lo scopo di pubblicare dischi (in formato
analogico, vinile o cassetta) in tiratura molto limitata ma nel
contempo molto curata. Tutte le uscite vengono numerate e timbrate a
amano, ogni dettaglio viene curato assieme alla band e al team di
supproto grafico (gestito da Deesorder) il tutto infine serigrafato
(The Mesh). Il Volume2 degli Hyperwulff è la prima collaborazione
dell'etichetta con un power duo chitarra-batteria. Auguriamo
sicuramente lunga e prospera vita a questa realtà dell'editoria
indipendente dell'underground.
Etichetta
Bolognese avviata da Gianluca e dedicata completamente alla
registrazione e distribuzione su formato audio-tape.
Link ad altre recensioni e
interviste:
Articolo e intervista a cura di Giusy Elle
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